Archivio Mensile giugno, 2011

Scoperte Misteriose in Antartide

lunedì, 13. giugno 2011 23:01

TRA PONTI DI EINSTEIN-ROSEN (WORMHOLE) E SCOPERTE ARCHEOLOGICHE PRESUNTE IN ANTARTIDE

Di Gabriele Lombardo

In questi giorni della prima metà di giugno 2011 sembra di vivere nel mondo della fantascienza, tra rivelazioni apparentemente assurde, studi e scoperte sensazionali, e notizie catastrofiste o da shock, c’è l’imbarazzo della scelta. Oggi 9 giugno 2011, dopo due giorni di intensa informazione nel web, è la totale assenza di informazione a riguardo sulle vie di comunicazione regolari (pagate dai contribuenti) come la TV e la Radio, abbiamo la certezza che in quest’ultimo periodo sono state fatte scoperte sensazionali, queste potenzialmente ci portano ad un passo dalla realizzazione della fantascienza più sfrenata, quella dei viaggi interstellari e dei viaggi nel tempo. Grazie ad alcuni amici che cercano come segugi le informazioni nel web e che poi me le fanno leggere, sono venuto infatti a conoscenza di importanti notizie, alcune di questi giorni, altre vecchie di mesi o anni ma legate a quest’ultime. Vediamole in ordine:

1) scoperta archeologica in Antartide, grazie ad i satelliti di nuova generazione è stata individuata quella che sembra essere una città sotto i ghiacci dell’Antartide(notizia del 2002, confermata nel 2008, poi nel 2010 ed ancora nel 2011).

2) scoperta dell’ambiente sottomarino antartico di nuove specie e di un ecosistema unico, in esso formidabili strane forme di vita evolutesi in modo differente dal resto del globo, alcune di queste sono giganti sottomarini.

3) scoperto un  vortice spaziotemporale in Antartide, si suppone che possa essere generato da un macchinario sotterraneo di potenza incredibile e tecnologia avanzatissima.

4) scoperte nuove piramidi in Egitto con un satellite spia USA.

5) i fisici hanno scoperto intorno alla terra ponti di Einstein-Rosen.

Noi per adesso vedremo tre di queste che potrebbero essere correlate tra loro. Nel 2002 una troupe di giornalisti e video reporter ben attrezzati, scompare misteriosamente in antartide dopo aver fatto delle riprese sensazionali, il gruppo di dipendenti della AtlantisTV, è misteriosamente sparito senza lasciare traccia, tranne che un video in cui si mostravano sensazionali scoperte effettuate dalla troupe; queste riprese riguardavano una incommensurabile scoperta archeologica fatta risalire ad epoca prediluviana, dove un intera città sepolta nel ghiaccio è ancora li visibile se pur danneggiata. In loco sarebbero presenti anche macchinari e non precisati oggetti di tecnologia esotica ed avanzatissima. Successivamente all’evento i servizi segreti, la US NAVY, le forze speciali USA (navy seals), scienziati militari e quant’altro si sarebbero affannosamente recati a lavorare ed indagare in loco; tutto ha inizio con il sequestro del video ed il fermo della sua pubblicazione. Il video è stato ritrovato in una discarica di una delle stazioni scientifiche di servizio antartiche. Tutto fa credere ad un enorme manovra di insabbiamento. Dagli articoli a riguardo e da ciò che è emerso dai testimoni che hanno visionato il video, o che hanno potuto parlare con personale militare ecc., alcune persone non precisate, tranne nel caso di due militari di marina (poi allontanati ed intimati a tacere), sono riusciti comunque a far filtrare alcune importanti notizie, sembra che in Antartide sia al momento in trepida fermentazione un sempre più grande ed importante scavo archeologico a circa 3200 metri sotto il ghiaccio, e che abbia un estensione di parecchie miglia. Non ci sono state mai conferme da fonti governative, ma l’insistenza dello staff della TV AtlantisTV, desta molti sospetti sulla condotta dei militari ed il loro fibrillante modo di negare e coprire le tracce. Oggi fonti non confermate dicono che questa enorme struttura (o città) ed altre, sono state individuate grazie a nuovi satelliti spia USA super precisi e che possono fare scansioni termiche anche in profondità, ed individuare anomalie geometriche nel sottosuolo; questi satelliti sarebbero gli stessi che avrebbero fatto una sensazione scoperta in Egitto di 17 nuove piramidi, necropoli reali, ed altro ancora.
Qualche giorno fa nel mese di Maggio, 4 scienziati USA e britannici, fanno un altra scoperta sensazionale e sconcertante, l’equipe formata da fisici e climatologi, durante i propri rilievi in loco (Antartide) avrebbero individuato uno strano vortice, insospettiti dall’apparente staticità del vortice (nonostante la forte velocità del vento), hanno deciso di approfondire la cosa, e di fare risucchiare una sonda meteorologica dentro il vortice per effettuarne i rilevamenti. Dopo qualche istante che la sonda era dentro il vortice, gli scienziati increduli dai risultati emersi, avrebbero ripetuto più volte il test con il medesimo risultato.

Ecco i risultati sconcertanti:

1) il vortice è fisso in un punto, non fa oscillazione, è perfettamente verticale e non si sposta di un cm. 2) la misurazione dei dati rivela anomalie inspiegabili (per esempio incompatibilità con le trombe d’aria, gli uragani ecc.).

3) la datazione della sonda segna il 27 Gennaio 1965.
Non solo non si tratta di un normale vortice, ma all’interno del vortice la sonda segnava una data precisa del passato; spaventati ed eccitati dalla scoperta, gli scienziati contattano la marina USA ed i servizi segreti militari, immediatamente comincia un operazione di copertura, e si bloccano le informazioni dall’Antartide.
Il 3 giugno una nuova scoperta non solo conferma la tesi di un vortice spazio temporale emersa sull’evento antartico, ma fa crollare definitivamente la diatriba su una delle più discusse teorie di Einstein, quella che con Rosen spiegava i ponti spaziotemporali o Wormhole. Grazie al satellite Gravity Probe-B, sono stati infatti scoperti diversi vortici o ponti spaziali intorno alla Terra. Le spiegazioni dell’argomento sono poco chiare e confuse, sembra che abbiano fatto un  esperimento e che i risultati siano inequivocabili, ma la cosa più importante è l’esultanza di molti scienziati che parlano di una svolta per la fisica, ed in effetti stiamo parlando della conferma che esistono tunnel che portano da una parte all’altra dello spazio o del tempo.

Ps. Un piccolo appunto: Se sono stati confermati i ponti di Einstein-Rosen decade ufficialmente la teoria scientifica (dei fisici) che sostengono che gli UFO non esistono perché non si può superare la velocità della luce, infatti l’esistenza di questi ponti o wormhole spiegherebbe appieno come gli UFO arrivino sulla Terra senza il bisogno di trasgredire le regole della fisica limitata che noi terricoli abbiamo.

Fonte: http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/2011/06/tra-ponti-di-einstein-rosen-wormhole-e.html

Categoria: Notizie di Confine, Scienza | Commenti (0) | Autore:

Stonehenge Italiana: scoperto enorme ed antichissimo cerchio di pietre nel bresciano

venerdì, 10. giugno 2011 15:23

Inghiottito da una fitta vegetazione dalle parti di Nuvolera, sul monte Cavallo, un cocuzzolo che fa da confine con la località di Virle, dorme di un sonno millenario il leggendario e semi dimenticato “Sercol”: un magico cerchio di pietroni allineati con una figura umana incisa con un sole che punta al tramonto. Protetto dal suo sottobosco impenetrabile, è di fatto isolato. In pochissimo possono dire di averlo visto: arrivarci è un’impresa ardua, che in inverno diventa impossibile. L’unico momento buono è l’inizio della primavera, quando la vegetazione non è ancora rigogliosa. Non esiste un sentiero percorribile: rovi e massi aguzzi sbarrano più volte l’ascesa sul ripido pendio e non è raro sentire sibilare le vipere. È un posto fuori dal tempo e non alla portata della semplice curiosità dei camminatori domenicali.  Queste difficoltà non hanno fermato due giovani studiosi desenzanesi, Armando Bellelli e Marco Bertagna, entrambi appassionati di storia bresciana e archeologi dilettanti. Qualche voce era giunta alle loro orecchie, ma a incuriosirli sono state le misteriose geometrie visibili tramite programmi di immagini satellitari come Google Earth, così, strumenti alla mano, hanno deciso di sfidare il monte Cavallo e tra boschi di castagno e rovi spinosi hanno mirato al segreto cocuzzolo. Armando Bellelli racconta:

“Un antichissimo luogo sacro,fuori dal tempo. Un gigantesco ed arcano cerchio di pietre vestigia di una civiltà sepolta. Protetto e custodito per millenni da un impenetrabile boscaglia,in cima ad un monte. Un luogo maledetto, considerto dagli abitanti locali addirittura un tabù..Una leggenda sussurrata per generazioni e generazioni,fino ai nostri giorni..E noi, seguendo il mito, lo abbiamo, co così crediamo e speriamo, riportato alla luce.

Questa storia d’avventura non si svolge nelle inaccessibili foreste dello Yucatan né tantomeno nell’Africa Nera.

Armando Bellelli nel cerchio in pietre a Nuovolera

Il mitico “Sercol”, questo il nome dato dalla leggenda al grande cerchio di pietre,  si trova sul cucuzzolo del Monte Cavallo, a Nuvolera, nella civilissima e civilizzata (forse anche troppo urbanizzata) provincia di Brescia. E lì sarebbe rimasto, dimenticato, se io e Marco, abitanti di Desenzano del Garda, da sempre amici e da sempre ricercatori di storia e archeologia, non avessimo deciso di indagare e gettar luce sulle antiche dicerie della zona. Il primo passo è stato scandagliare il Monte Cavallo e le colline dall’alto,palmo a palmo, avvalendoci di programmi che mostrano foto satellitari come Google Earth e Visual. Ed ecco apparire,proprio sulla cima,le inconfondibili linee curve formanti un cerchio di enormi dimensioni,circa 42 m di diametro, perfettamente regolare ed ingoiato letteralmente del bosco.

Per un ricercatore, una volta ottenuto un indizio concreto quale la visualizzazione di quella grandiosa geometria ,che naturale proprio non può essere,è d’obbligo la verifica sul campo: così,armati di fotocamera ed equipaggiamenti vari abbiamo deciso di sfidare la montagna,e dopo una lunga ascesa per un ripido sentiero, siamo giunti finalmente al Sercol. Qui effettivamente abbiamo potuto riscontrare i segni di un’antica presenza umana: centinaia e centinaia di tonnellate di rocce bianche, accuratamente disposte in circolo attorno alla cima spianata del Monte Cavallo. Tante  domande hanno cominciato ad accavallarsi una sull’altra nelel nostre menti. Ci siamo emozionati di fronte a simile resti: quella con tutta probabilità era un’antica fortezza dell’età del bronzo.  O forse in quell’area venivano

celebrati i riti per divinità oramai dimenticate? La foltissima vegetazione e la presenza di grandi massi con vistose erosioni di certo non ne rendeva facile l’identificazione. Erano necessari,ed urgenti,approfondimenti. Ma il destino ci è venuto incontro. La notizia, uscita sulla stampa locale, è arrivata alle orecchie di un grande ricercatore: Alberto Pozzi, segretario della prestigiosa Società Archeologica Comense e, soprattutto, tra i massimi esperti italiani in “megalitismo e civiltà preistoriche e protostoriche” , autore di diverse importanti pubblicazioni a riguardo. Alberto Pozzi ci ha contattato e così abbiamo organizzato un altra ricognizione in quel luogo avvolto dal mistero. Il professor  Pozzi non ha avuto il minimo dubbio: la grande struttura non aveva scopo difensivo: troppo basso l’ammasso di pietre. E, secondo l’insigne studioso, il grande cerchio litico in realtà delimita un zona sacra con probabile funzione di osservatorio astronomico, di fondamentale importanza per le primitive civiltà agricole che necessitavano di calcolare il periodo più adatto a semine e raccolti in base a solstizi ed equinozi. Quella che abbiamo trovato è con tutta probabilità un’antichissima Stonehenge italiana,per quanto costruita con tecniche diverse e in periodi diversi dalla sua “cugina”inglese. Vi è anche la seria possibilità che una volta ripulito dagli sterpi che lo coprono quasi totalmente, il sito possa rivelare la presenza di “pietre di traguardo”, ovvero di indicatori del sorgere e tramontare del sole, così come non è

da escludere la presenza di antiche sepolture. Per Alberto Pozzi sono “necessarie analisi specialistiche della zona,che merita tutta l’attenzione possibile”. La notizia si è diffusa in fretta: il Giornale di Brescia ci ha dedicato ampi spazi e il quotidiano nazionale “Il Giorno” ha riservato alla scoperta del “Sercol” nientemeno che l’intera pagina della cultura. Siamo solo agli inizi, continueranno gli studi e le ricerche al misterioso sito. Io e Marco Bertagna siamo felici. Abbiamola soddisfazione impagabile,come i grandi avventurieri del passato,di aver riportato alla luce un luogo leggendario”.

Fonte: https://millaprandelli.wordpress.com/2011/06/09/brescia-come-stonehenge-ritrovato-grazie-a-due-appassionati-un-cerchio-di-pietre-il-reportage-di-armando-belelli/

http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/249182__il_sercol_nascosto_di_nuvolera_va_alla_ricerca_di_nuova_luce/

Categoria: Antiche Civiltà, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Il mistero degli orologi siciliani: tutti avanti di 20 minuti al giorno

venerdì, 10. giugno 2011 8:25

CATANIA – Al momento l’unico “rischio” reale è di ritrovarsi in ufficio con un quarto d’ora d’anticipo. Ma il fatto in sè incuriosisce e, com’era facile prevedere, il mistero ormai corre sulla Rete. Da oltre una settimana gli orologi elettrici di Catania, ma anche di altre città della Sicilia, sembrano letteralmente impazziti. Improvvisamente cominciano a correre riuscendo ad andare avanti anche di 15/20 minuti al giorno. Un fenomeno inspiegabile che ha acceso la curiosità di due periti informatici della St Microelectronics, la multinazionale dei semiconduttori con sede a Catania. Francesco Nicosia e Andrea De Luca sono per certi versi anche degli addetti ai lavori. E sicuramente non sono facilmente suggestionabili. Parlando tra loro hanno scoperto di avere un problema in comune che, a stretto giro, hanno condiviso sui social network. A quel punto la scoperta: nella Sicilia sono ormai centinaia gli orologi digitali che vanno più in fretta del dovuto.

TAM TAM SU FACEBOOK – «Quanti di voi hanno avuto problemi con sveglie, forno a microonde etc?» ha chiesto Francesco su Facebook. Immediatamente sono fioccate le conferme. «A me è successo con il forno a microonde…lo sistemo e succede di nuovo», risponde Melina. E Angelo: «…a me con la radio sveglia». Paola: «E’ vero anche il mio microonde è avanti di circa 7 min…che strano!». Giulia, invece, aveva pensato di aver già risolto il problema «anche a me è successo con la radiosveglia, tanto che l’ho cambiata proprio ieri». Mentre Marilyn aveva addebitato tutto alla sua sbadataggine. «La prima volta ho pensato che il microonde l’avessi toccato io male – spiega- lo sistemo con l’ora di Sky e del Pc, l’indomani lo trovo avanti di 10 minuti. Ci sto più attenta, lo sistemo e di nuovo lo trovo avanti. Adesso ‘sta cosa dura da una settimana, non l’aveva mai fatto prima…boh sarà il caldo!».

COLPA DELL’ETNA? – E’ proprio questo il punto. Cosa sta succedendo a Catania e nel resto della Sicilia? Qualcosa di simile a quel che avveniva tempo fa a Caronia dove televisori, frigoriferi, radioline improvvisamente prendevano fuoco? In quel caso si arrivò persino a temere la presenze di alieni che bazzicavano tra le Eolie e la fascia tirrenica. Il giallo di Caronia non è stato mai del tutto risolto, anche se di ipotesi ne sono state fatte: dall’effetto di campi elettromagnetici agli improvvisi sbalzi nell’erogazione di corrente. Più o meno le stesse che vengono fatte per spiegare «il mistero degli orologi impazziti». Il popolo della Rete aveva pensato pure a campi elettromagnetici legati all’Etna, anche se questo sarebbe valido solo per Catania, mentre qualcuno ha evocato persino gli effetti dei venti solari.

SBALZI DI CORRENTE? – Una risposta convincente la danno invece i ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell’università di Catania. «Tutto potrebbe nascere – ha spiegato a una tv locale il professore Emanuele Dilettoso – dal fatto che in rete ormai sono presenti dei generatori di energia, tipo gli impianti fotovoltaici, che spesso non sono autoregolati e quindi eventuali piccole variazioni di frequenza non vengono adeguatamente compensate». E c’è pure chi fa notare che da alcuni giorni sono in corso lavori al cavo elettrico sottomarino che arriva in Sicilia. La causa andrebbe dunque ricercata negli sbalzi di erogazione della corrente elettrica? «Ci avevo pensato anch’io – replica Francesco Nicosia – ma ho fatto verificare la linea elettrica di casa mia (230 Volt, con una frequenza di 49.89 Hz) e tutto sembra regolare. E poi se fosse così i guasti dovrebbero riguardare tutti gli elettrodomestici».

IL BANCARIO PREOCCUPATO – Se all’inizio i due amici e colleghi hanno affrontato questa strana storia con leggerezza e quasi divertiti ora sembrano preoccupati. «L’altro giorno –racconta Francesco – anche il fruttivendolo sotto casa mi ha detto che il suo orologio digitale si è messo improvvisamente a correre. Ma questo è niente. Arrivo in banca e l’impiegato mi dice che devo pazientare un po’. “Purtroppo – mi spiega- qui tutte le macchine sono andate a put…”. “Anche voi avete gli orologi che vanno avanti?” Chiedo per scherzare. E lui: “ma lei come fa a saperlo?”». Insomma l’allarme sugli orologi impazziti si sta allargando a macchia d’olio e ormai corre anche oltre la Rete.

Alfio Sciacca

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_08/giallo-orologi-siciliani-avanti-sciacca_ccdc47aa-91ff-11e0-9b49-77b721022eeb.shtml

Categoria: Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Una nuova era per la scienza sembra essere alle porte

martedì, 7. giugno 2011 22:18

Ormai sembra essere vicina una nuova era per la scienza moderna, sempre di piu’ si sente parlare di studi sull'”anti-materia” o sulla “materia oscura”, sempre maggiori le risorse investite in esperimenti riguardanti queste misteriose forme di materia, nuove scoperte potrebbero cambiare le leggi della fisica che oggi tutti conosciamo.

Chissa cosa direbbe il povero Democrito, il primo a concepire l’atomo (dal greco a-tomos non divisibile), se potesse vedere oggi che esistono degli anti-atomi, ovvero degli atomi specularmente opposti a quelli che noi conosciamo, probabilmente gli sarebbe venuto un gran mal di testa.

Basta chiedersi come reagirebbe la forza di gravita sull’anti materia? potrebbe aggire al contrario o aggire come accade per la materia, e’ concettualmente difficile dare una risposta senza delle prove empiriche

Il CERN che da anni ormai si occupa di fare esperimenti sull’anti materia, grazie al suo prestigioso accelleratore di particelle, sembra sia riuscito finalmente non solo a creare degli atomi di anti materia (cosa che riesce a fare da diverso tempo), ma a conservarli per un tempo relativamente lungo, cosi da permettere degli studi piu’ approfonditi.

Quello della conservazione per quanto riguarda l’antimateria e’ un problema molto complicato, infatti basta che questi entrino in contatto con atomi di “materia normale” (il termine non e’ propriamente scientifio) per annichilirsi a vicenda liberando una grande quantita di energia, sembra che grazie all’uso di campi elettrici e magnetici (molto elevati) siano riusciti a intrappolare gli anti atomi evitando l’annichilimento.

Ancora si sa poco sul cio che gli scienziati sono riusciti ad osservare in questo lasso di tempo, non e’ ancora chiaro se e quali proprieta’ dell’anti materia siano state scoperte, aspettando per altro “notizie dal cielo” provenienti dall'”AMS-2″.

L’articolo e’ stato tratto da un articolo del Nature Physics

Categoria: Scienza | Commenti (0) | Autore:

Crop Circle di Jesi – Le ultime novità

sabato, 4. giugno 2011 15:37

La nostra indagine sul Cerchio nel Grano di Jesi in pochi giorni è rimbalzata in moltissimi siti internet, anche esteri. Siamo felici che molti ricercatori siano rimasti soddisfatti dal lavoro documentativo svolto (a prescindere dalle conclusioni). Anche il Corriere Adriatico di oggi ci dedica uno spazio nella cronaca locale:

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1165867

per non parlare di importati testate ufologiche che si sono occupate o si occuperanno a breve del caso:

http://www.ufologiamarche.altervista.org/2giugno2011.html

http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/438-crop-circle-a-jesi-ancona-compare-il-primo-cerchio-nel-grano-della-stagione-italiana

http://www.cropcircleconnector.com/inter2011/italy/Jesi%202011.html

http://thealienproject.blogspot.com/2011/06/signs-symbols-crop-circle-in-jesi.html

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=EndFOrT2dRU[/youtube]

Abbiamo ricevuto però diverse segnalazioni di persone che, visitando il cerchio, hanno notato molti insetti morti (coccinelle e mosche) rimasti attaccati alle spighe. Noi abbiamo passato diverse ore cercando di vagliare attentamente il cerchio, sfortunatamente non abbiamo notato nulla del genere. C’erano insetti (soprattutto coccinelle), come in qualsiasi campo di grano, alcuni morti, altri perfettamente in vita, altri che hanno reagito al nostro passaggio, volando via. Il fatto di “notare” solo quelli all’interno del cerchio è assolutamente plausibile; se ipoteticamente decidessimo un pomeriggio di fare una passeggiata in una delle nostre splendide colline, provando ad entrare in un normale campo di grano, troveremmo sicuramente la medesima situazione: insetti vivi e altri morti attaccati alle spighe. Le coccinelle morte che sono state individuate probabilmente sono state attaccate da un fungo, l’ Entomophthora muscae; questo fenomeno (assolutamente normale) torna spesso alla ribalta quando si parla di Crop Circle, poichè gli insetti rimangono come inspiegabilmente “mummificati” e/o dall’apparenza disidratata.

(http://www.lucianabartolini.net/entomophthora_muscae.htm)

Questa rimane comunque una semplice ipotesi; torneremo sul crop per raccogliere altro materiale e chiederemo sicuramente il parere di esperti nel campo dell’ Entomologia, per cercare di far luce su questo mistero che molti lettori ci hanno segnalato. Ricordiamo ancora una volta che se volete fare segnalazioni a riguardo dovete scrivere a questo indirizzo: associazione@daltramontoallalba.it e che l’articolo sul caso, continuamente aggiornato è consultabile a questo indirizzo:

http://www.daltramontoallalba.it/ufologia/cropcirclejesi.htm

Categoria: Aggiornamenti Daltramontoallalba.it, Ufologia | Commenti (0) | Autore:

Le donne libertine del Pliocene

sabato, 4. giugno 2011 11:38

Prima di entrare nel dettaglio analizziamo il periodo storico in cui và collocato:

La comparsa dei dinosauri sulla terra e’ oggi collocata nell’era Mesozoica, da 200 a circa 60 milioni di anni fà, a seguito di questa c’e’ l’era Cenozoica, nota anche come era dei mammiferi, che va dall’estinzione dei dinosauri (fine dell’era Mesozoica) a circa un milione e mezzo di anni fa’, e’ divisa in due periodi Paleogene e Neogene.

Il periodo Neogene e’ diviso a sua volta in tre epoche: Oligocene, Miocene e Pliocene.

Riassumendo:

Era Cenozoica

Periodi: Paleogene e Neogene

Le tre Epoche del Neogene: Oligocene, Miocene e Pliocene

Dopo questa piccola ma doverosa precisazione temporale serve a collocare meglio il periodo in questione.

Durante il Pliocene ci fù un innalzamento dei mari, molte terre furono sommerse e tornarono a riemergere solo alla fine di questa epoca.

E’ propio in questo periodo che si fanno risalire i primi ominidi comparsi sulla terra, eretti e bipedi, tra questi la specie che ha destato sempre piu sospetto da parte degli scienziati e’ Australopithecus afarensis, ritrovati in Etiopia.

Da questa specie discese l’Australopithecus africanus, acora più simile all’uomo come struttura ossea, in particolare i denti sono molto piu’ simili all’uomo rispeto al suo progenitore genetico, viene considerato un importante anello nella catena dell’evoluzione umana, sembra quasi tracciare la linea di confine tra uomo e scimmia.

Una curiosa ricerca recente sembra fornire alcune informamzioni sulle abitudini di questo essere, stravolgendo alcune credenze comuni, infatti dalla ricerca emerge che gli uomini era decisamente più casalinghi delle donne, le quali erano abituate a girare nella savana.

Ciò e’ stato dedotto dal ritrovamento dei denti degli uomini, quasi per la totalita’ ritrovati all’interno, mentre quelli delle donne erano quasi tutti all’esterno.

Molto interessante la dichiarazione del Dott. Sandi R. Copeland, tra i principali autori della ricerca, ha commentato: “Uno degli scopi del nostro studio era quello di analizzare l’uso del territorio da parte di questi primi ominidi. Qui abbiamo scoperto i primi indizi diretti degli spostamenti geografici dei primi ominidi ed essi mostrano che le donne preferivano muoversi al di fuori dell’area del loro gruppo originario”.

Per chi volesse approfondire l’argomento degli Australopithecus africanus, segnalo un link in cui si parla delle cause della morte di un piccolo di questa specie, di cui sono stati ritrovati i resti, questo può mettere in luce i pericoli a cui questa specie era sottoposta, link : http://www.southafrica.info/about/science/taung-skull-130106.htm

Notizia tratta da: http://www.nextme.it/rubriche/previousme/2158-ominidi-maschi-stanziali-femmine-vagabonde

Categoria: Antiche Civiltà | Commenti (0) | Autore:

PRIMO CERCHIO NEL GRANO DEL 2011 COMPARSO A JESI (Ancona)

venerdì, 3. giugno 2011 11:20

Come ogni anno, ricercatori e semplici curiosi aspettano l’arrivo della bella stagione per visitare e documentare le formazioni di agroglifi che appaiono sempre più frequentemente ai margini delle nostre splendide campagne. Il primo cerchio nel grano Italiano del 2011 di cui si ha notizia è apparso nelle vicinanze di Jesi, notato da alcuni automobilisti dalla superstrada SS76 le prime ore di Giovedì 2 giugno 2011. Essendo veramente a pochi chilometri, siamo subito intervenuti per cercare di capire se la formazione potesse essere ricondotta all’abile lavoro dei soliti “crop circle makers” o se la questione potesse essere più seria. Arrivati sul posto la prima cosa che è subito saltata alla nostra attenzione è l’ubicazione del crop circle: perfettamente visibile dall’uscita della superstrada…

CONTINUA A LEGGERE: http://www.daltramontoallalba.it/ufologia/cropcirclejesi.htm

Categoria: Aggiornamenti Daltramontoallalba.it, Ufologia | Commenti (0) | Autore:

Lo shuttle Endeavour alla rottamazione

venerdì, 3. giugno 2011 9:00

Dopo l’ultima tortuosa missione che e’ stata rimandata piu’ volte, conclusa pero’ con successo, l’ shuttle verrà “rottamato”, in realtà si prepara a diventare un oggetto da museo, verra esposto nel California Science Center di Los Angeles.

Durante la sua vita ha percorso “appena” 198 milioni di KM, gli ultimi con il nostro Roberto Vittori, che adesso potra tornare a casa.

Qui potete vedere il video dell’atterraggio: [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=d9MhXXEePkg[/youtube]

Categoria: Scienza | Commenti (0) | Autore:

Chiude il Centro Ufologico Ionico

giovedì, 2. giugno 2011 14:50

E’ con estremo rammarico che apprendiamo la notizia della chiusura del Centro Ufologico Ionico, la notizia e’ stata pubblicata sul sito dal fondatore Antonio De Comite.

De Comite ci spiega i motivi per cui ha scelto di abbandonare il progetto, noi ci limitiamo a dire che l’ufologia e’ una materia molto delicata raggion per cui non e’ facile, ci si muove sempre in un campo in cui e’ facile perdere di vista la via, il CUN nella sua breve ma intensa vita e’ stato uno dei pochi punti di riferimento seri presenti in Italia.

Vi lasciamo il link per chi volesse approfondire l’argomento :

http://www.centroufologicoionico.com/articoli/comunicazioni/654-ultimo-comunicato-online-del-cui

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Categoria: Notizie di Confine, Ufologia | Commenti (0) | Autore: