Archivio di Categoria 'Ricerca Parapsicologica'

Il Castello Pallotta e il fantasma di Maddalena

venerdì, 8. agosto 2014 10:11

Edificato intorno alla seconda metà del IX secolo sulle pendici del colle Colcù (nei pressi di Macerata) e successivamente modificato verso la fine del Cinquecento grazie alle intenzioni del cardinale evangelista Pallotta di volerla adibire a propria residenza estiva apportandone migliorie in stile rinascimentale per celebrare il prestigio dei Pallotta che ha annoverato ben quattro Cardinali nella propria famiglia. Ospitò fra gli altri il pontefice Clemente VIII e la regina Cristina di Svezia. Nel 1885 il conte Desiderio cominciò a mettere in atto una serie d’interventi seguendo la linea indicatagli da suo padre il conte Giuseppe che morì poco dopo, ovvero nel 1886. Il primo lavoro, intrapreso con il consenso del conte Giuseppe fu quello della ricostruzione del torrione detto della scuderia posto verso levante. Il Ministero della Pubblica Istruzione, con notifica dell’11 febbraio 1921, aveva dichiarato il castello di Caldarola, per i restauri e i riordini interni eseguiti fino a quell’epoca, di “importante interesse storico ed artistico”.

pallotta

caldarolaIl castello Pallotta di Caldarola ospita da secoli il Fantasma di Maddalena, giovane donna, chi dice ribelle al volere della famiglia che la voleva rinchiudere in convento, altri la descrivono come vittima di un amore sfortunato. Maddalena è una fanciulla vissuta nell’800, avvelenata con delle bacche di Tasso,  albero ancora presente nel parco del Castello, dalla propria famiglia a cui Maddalena si era ribellata, rifiutandosi di diventare suora, perché perdutamente innamorata di un bel giovane del posto. Il Fantasma della giovane Maddalena si materializza in vari punti del castello e molte sono le persone che asseriscono di averlo visto e c’è chi lo avrebbe  fotografato involontariamente, come Roberto Scocco, amministratore oltre che organizzatore di eventi al Castello Pallotta di Caldarola. Il sig Scocco, stampando una foto eseguita 100 anni prima, si trova  “un’immagine, perfettamente resa” vede “emergere dai merli in risanamento, alcune impalcature, un muratore, e sopra ad una tavolFantasma di Maddalena, mentre passeggia e suona il flauto a 30 metri di altezzaa di 30 cm stesa tra un bastione e l’altro (proprio di fronte al pino di papa Clemente!): lei. Maddalena! Vestita di una lunga tunica, con il flauto ed un piedino alzato all’indietro, vezzosamente. Il muratore guarda verso il fotografo, eppure la vista di una ragazzina sospesa nel vuoto, a due passi da lui, avrebbe dovuto attirarne l’attenzione! C’è tuttavia di più: l’immagine non getta alcuna ombra, come invece è per tutti gli altri elementi della fotografia stampata a distanza di 130 anni” (Verdenelli). Vi proponiamo il video tratto da una trasmissione di Rai 1 andata in onda il 16 Maggio 2009. Potrete ammirare il Parco del Castello, l’albero di Tasso dalle bacche velenose e l’immagine del Fantasma di Maddalena che passeggia sull’impalcatura come descritto da Scocco.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TUkaAQ30l_Y[/youtube]

Durante il filmato R. Scocco prima ritrae alcune precedenti dichiarazioni, ma alla fine conferma la presenza insolita della figura di donna nell’immagine secolare da lui riprodotta ed in seguito ingrandita. Da quanto si apprende nel video la foto è stata anche periziata dal ricercatore Daniele Gullà e l’esito di tale perizia afferma che l’immagine della donna è compatibile con altre immagini simili, ma trattasi di fotografia ad esseri viventi e non fantasmi. Di seguito alcune elaborazioni al frame del filmato per esaltare la sagoma del presunto elemento “extra” acquisito nella foto. Come di consueto lascio a voi il giudizio. Un consiglio però è d’obbligo, correte a visitare il meraviglioso Castello Pallotta di Caldarola.

Fonti testuali: http://www.gazzettinodellamagia.it/categorie/fantasmi/storie-e-leggende/item/125-il-fantasma-di-maddalena-al-castello-pallotta-di-caldarola.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Pallotta

http://www.cronachemaceratesi.it/2009/04/26/il-fantasma-di-maddalena-fotografato-e-riconosciuto-al-castello-di-caldarola/4727/

Foto castello: www.castellopallotta.com

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Paranorm: il più misterioso disco musicale Italiano

mercoledì, 6. agosto 2014 13:00

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Ecco uno dei personaggi e dei dischi più misteriosi degli ultimi anni. Nel 1978, a soli 25 anni, tale Malleus – artista marchigiano – sperimentò un insolito e rischioso esperimento extrasensoriale. Già in tenera età affascinato dalla potenza introspettiva della musica e piuttosto versato nella composizione e nell’arte grafica, si recò alla Rocca Degli Ottoni, un insieme di ruderi nei pressi di Recanati. Di quell’evento si conoscono solo pochi particolari. Tuttavia fu centrale nella vita del giovane, che cominciò ad interessarsi alla musicoterapia e ai legami musica-psiche.

paranorm

Nel 1996 Malleus, dopo un lungo travaglio interiore, decide di pubblicare, dopo averla materializzata in musica, quella indimenticabile e misteriosa esperienza. Nel biennio 1988-1990 realizza un test-demo chiamato “Opera I”, uscito su 12 pollici e accolto con successo. Alla fine del 1992 incide l’Opera totale, chiamata “Paranorm”, pubblicandola con la propria etichetta MCM, specializzata in ciò che egli ha chiamato “Psycho-music”. Ricordiamo che la versione in vinile presto sparì e oggi è considerata un cimelio da collezione.

roccadegliottoni

Si tratta di un viaggio musicale dichiaratamente ispirato alla Divina Commedia. Mentre Dante scelse il verso per effettuare un viaggio nell’animo umano, Malleus sceglie la musica. Conscio della grande potenza evocativa di questo strumento, realizza un album di “musica psichica”, funzionale a liberare la mente da ogni condizionamento. Concepito e dichiarato come viaggio magico, “Paranorm” ispira nell’ascoltatore un senso di imponenza e grandeur: il filo conduttore di tutta l’opera è proprio quello del rafforzamento della volontà, che porta l’uomo alla consapevolezza della propria scintilla divina interiore. L’opera suscitò addirittura l’interesse del famoso parapiscologo e ricercatore Massimo Inardi, che volle scrivere sul retro del vinile una personalissima recensione e introduzione alle fenomenologie che scaturirono l’incipit del progetto:

“…Attratto dalle misteriose storie antiche e dalla ricerche svolte in compagnia di un gruppo di amici anch’essi interessati all’argomento, Màlleus, uno studioso locale di parapsicologia che usa questo pseudonimo anche come musicista e amanuense, decise nel 1978 di tentare un esperimento: si recò da solo, nottetempo, alla Rocca degli Ottoni, raggiungibile soltanto a piedi e, con l’aiuto di un registratore, decise di autoindursi in una trance ipnotica che lo facesse regredire fino al tempo del sanguinoso assedio, con totale ricordo ricordo delle esperienze che avrebbe vissuto. L’esperimento ebbe successo e Màlleus assistette, come un invisibile pellegrino del tempo, al fosco affresco di vita che si svolgeva davanti ai suoi occhi: l’antico assedio della Rocca e la sua distruzione. Le scene, viste con gli occhi della mente, erano raccapriccianti. Il famoso oro, tanto cercato, accumulato rapina dopo rapina, appariva ancora ben nascosto nei sotterranei della Rocca, fra le ossa dei pellegrini uccisi dai briganti. Nelle immagini percepite era custodito da enormi serpenti. Vide e si impossessò di quel tesoro Màlleus? “Egli non trovò affatto – scrive Massimo Inardi – il tesoro che cercava materialmente, bensì il più prezioso tesoro dello spirito e della psiche, insieme ad una musica che egli ha riascoltato e meditato”. Proprio così, perché Màlleus, sulla base della sua esperienza paranormale, ha ralizzato una interessante composizione musicale, che risente anche della seconda parte dell’esperimento, che non si concluse come era previsto. Infatti Màlleus racconta di essersi trovato, per alcune ore, in pieno giorno in una bellissima vallata dove regnavano pace e tranquillità: sicuramente la stessa vallata molti anni prima che la Rocca fosse edificata. Da questa esperienza, vissuta con grande intensità, a distanza di dieci anni, è nata un’opera musicale, che ha per sottofondo un suono particolare che ha accompagnato Màlleus per tutto il viaggio. L’opera musicale è stata chiamata Paranorm, e in essa si ascolta una musica che è stata definita “solida”, perché rende vivibili direttamente le sensazioni descritte. La realizzazione artistica ha riscosso notevole successo e Màlleus si è trovato ad organizzre manifestazioni dove la sua musica veniva eseguita , addirittura con concerti “olfattivi”, dove anche i profumi aiutavano a ricreare le emozioni di quel “viaggio”. Così Màlleus ha creato una sorta di nuovo genere musicale, che si basa su una musica “psichica”, nella quale ogni uomo non può fare a meno , proprio perché dotato di psiche, di identificarsi e di riconoscersi.”

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Fonti: http://www.movimentiprog.net/modules.php?%20op=modload&name=Recensioni&file=view&id=798
http://verso-la-stratosfera.blogspot.it/2013/09/malleus-1996-opera-totale-opera-i-bonus.html

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Fotografia paranormale: un caso importante dal fronte Americano

martedì, 29. luglio 2014 11:22

Un uomo americano sostiene che sua figlia abbia fotografato il fantasma della sua defunta madre. Il fatto più strano è che lo spettro sarebbe apparso nella stessa stanza della casa, nella quale è avvenuto il decesso. La notizia ci arriva direttamente dagli Stati Uniti e basandoci soprattutto sulla foto fa rabbrividire. Questo caso ha avuto un grosso risalto nell’ambito del paranormale ed è stato immediatamente affidato all’associazione IPRA  (Illinois Paranormal Research Association). Gli esperti ci fanno sapere che questa fotografia spettrale è stata inviata attraverso Facebook, da un uomo di nome Roy. Egli ha affermato che la figlia ha catturato l’immagine di notte dopo aver sentito alcuni rumori nelle vicinanze dell’armadio. L’uomo è fermamente convinto che si tratti dello spirito della sua defunta madre scomparsa proprio in quella stanza della casa.

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DETTAGLIO DELLA PRESUNTA ENTITA’ FOTOGRAFATA

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L’immagine dello spettro è inquietante e secondo le prime indagini sembrerebbe poter assomigliare alla donna. Chiaramente ulteriori sviluppi saranno attesi nei prossimi giorni, vi invitiamo a seguirci e nel frattempo lasciatevi catturare da questa apparizione da brividi.

Di Stefano S.

Redazione Segnidalcielo

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/2014/07/27/ragazza-cattura-il-fantasma-della-sua-defunta-madre/

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Fantasma in una casa abbandonata ad Atriapalda. Un evidente fotomontaggio.

sabato, 1. marzo 2014 16:02

Sul gruppo facebook “non sei irpino se” impazza lo scatto tra click e commenti del palazzo abbandonato di Atriapalda (Avellino). Realtà o fantasia. Forse sì piuttosto che no. La foto di Palazzo Caracciolo ad Atripalda fa il giro del web sul gruppo “Non sei irpino se…”, dopo la pubblicazione di un iscritto, Luca Del Gaudio. Si tratta di uno scatto che riprende lo storico palazzo abbandonato nella città sulle rive del Sabato. Avvolta da una fitta edera la finestra è aperta e dietro si intravede qualcosa, piuttosto che qualcuno. Insomma, si sprecano pareri, commenti e click sul social network Facebook per capire chi o cosa inquieti da qual balcone.

Risulta difficile approfondire la questione, poichè  i files che si trovano online risultano privi di metadati. E’ possibile solo accentuare la “visibilità” dell’elemento eccedente di presunta natura paranormale.

Elaborazione in falsi colori

Elaborazione in falsi colori

Elaborazione in falsi colori

Il tam-tam mediatico generato dal clamore della foto ha permesso di identificare una foto spiritica di inizi 900 da cui è stato estrapolato il volto per realizzare il fotomontaggio.

A quanto pare dunque, mistero risolto.

Fonte notizia: http://avellino.ottopagine.net/2014/02/25/il-mistero-di-palazzo-caracciolo-dietro-quel-balcone-ce-un-fantasma-la-foto-fa-il-giro-del-web/

Elaborazioni grafiche a cura di Michele Morettini

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Le 10 università nel mondo dove si studiano i fenomeni Paranormali

martedì, 4. febbraio 2014 17:07

C’è chi studia la Telepatia e chi i fenomeni paranormali. Chi cerca di capire come la forza del pensiero possa piegare un cucchiaio e chi vorrebbe spiegare casi di fantasmi e abitazioni infestate. Signore e signori, nelle Università di tutto il mondo il paranormale è una materia affermata, e come tutte le materie affermate, va avanti tramite esperimenti interessanti e – a volte – impossibili. Ecco a voi la classifica delle prime dieci università al mondo e dei relativi esperimenti che studiano il paranormale.

1° POSTO – STANFORD UNIVERSITY

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L’Università di Stanford è considerata una delle prime al mondo  in materia paranormale e nello studio delle percezioni extrasensoriali (ESP). Fin dal lontano 1911, il professor John Edgar Coover ha cominciato a condurre esperimenti straordinari, a partire dal famoso cucchiaio bender e dalla capacità di piegare il ferro con la forza del pensiero. Le ricerche, in maniera ufficiosa, continuano ancora oggi…

2° – POSTO: DUKE UNIVERSITY

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E’ il 1935 quando due ricercatori dell’Università di Duke, dopo una lezione tenuta da Sir Conan Doyl sulla possibilità di comunicare con i morti, decidono di fondare una vera e  propria disciplina fondata sullo studio critico della percezione sensoriale.

3° POSTO: PRINCETON UNIVERSITY

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Da molti anni, in un seminterrato dell’Università di Princeton, si svolgono esperimenti e studi su attività paranormali. Il programma ha ottenuto diversi successi. In molti, dunque, all’interno dell’Ateneo, credono alla possibilità di fenomeni paranormali.

4° POSTO: HARVARD UNIVERSITY

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Ad Harvard le cose vanno diversamente: gli scienziati si concentrano su fenomeni che smentiscono le attività paranormali. E per il momento sembrano riuscirci.

5°POSTO: UNIVERSITY OF VIRGINIA

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L’Università della Virginia si concentra sul fenomeno della reincarnazione. In questo senso molto attivo è stato il laboratorio diretto dal dottor Ian Stevenson, sin dal 1967.

6° POSTO: UNIVERSITY OF ARIZONA

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All’Università dell’Arizona sono stati essi in piedi due progetti importanti con l’obiettivo di esplorare la possibilità da parte della mente umana di sopravvivere all’esperienza della morte fisica. Il programma si chiama SOPHIA.

7° POSTO: UNIVERSITY OF CALIFORNIA

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Chiaroveggenza, telepatia, case infestate: per 10 anni l’Università di Los Angeles, in California, è stata il centro della ricerca sul paranormale. opo tanto clamore da parte dei media, oggi il progetto, però, è stato abbandonato.

8° POSTO: CORNELL UNIVERSITY

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Da 4 anni l’Università ha lanciato un programma specifico sulla ricognizione, che ha coinvolto più di 1.000 persone, producendo risultati incredibilmente positivi. L’esperimento di Bern ha permesso di spiegare concetti del tutto particolari: grazie al pensiero retroattivo la mente riuscirebbe a prevedere eventi futuri.

9°POSTO: EDIMBURG UNIVERSITY

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Già nel 1985 è stata istituita all’Università di Edimburgo una cattedra in parapsicologia, nel Dipartimento di Psicologia. L’Ateneo si distingue per il suo approccio multidisciplinare alla materia. Dal 2010, poi, anche Twitter è stato utilizzato per sviluppare le analisi e le ricerche.

10° POSTO: UNIVERSITY OF LONDON

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Ebbene sì, uno degli esperimenti più interessanti si tiene all’Università di Londra, con il Telepathy Test svolto dall’APRU. In pratica gli studi si concentrano su casi quotidiani: come mai riceviamo la chiamata di qualcuno che abbiamo da poco pensato? E’ coincidenza, oppure, si tratta di fenomeni psichici come Telepatia o Precognizione?

Fonte: http://www.corriereuniv.it/cms/2014/01/classifica-le-10-universita-al-mondo-dove-accadono-fenomeni-paranormali/

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L’ectoplasma, la materia ignota e lo spiritualismo

martedì, 14. gennaio 2014 10:40

L‘ectoplasma (dal greco antico ἐκτός – ektòs, fuori – e πλάσμα – plasma, lett. ciò che ha forma) è un termine adottato per la prima volta da Ernst Haeckel nel 1873, per indicare lo strato esterno e più denso del citoplasma cellulare. Il primo ad usare questo termine nel campo della parapsicologia e dello spiritismo fu il premio Nobel Charles Richet (1850-1935). Il termine ectoplasma indica una sostanza di natura sconosciuta, che secondo i fautori delle teorie paranormali uscirebbe dal corpo di alcuni medium in stato di trance e che spesso si materializzerebbe in figure visibili. Esso rappresenterebbe pertanto la forma corporea fluida nella quale talvolta si materializzano gli spiriti o le entità spirituali. Sostanza luminosa, o forza, che si dice fluisca dai medium in trance. Si riporta che l’ectoplasma è il risultato di una forza ectenica. Il trasferimento dell’energia/materia usa certi materiali nella stanza dove una seduta viene tenuta in modo da fornire una sostanza e un colore ad una manifestazione. Un po’ viene preso da tutto in modo da non distruggere le cose. Comunque, gli oggetti in una stanza dove si svolge una seduta non si consumano facilmente. Il maggiore potere è quello emanato da ogni membro del cerchio. Il medium non solo sviluppa il proprio potere medianico, ma il potere del proprio spirito in modo da innalzare la qualità dell’ectoplasma.  Il pensiero umano si è sforzato in ogni tempo di approfondire i grandi problemi dell’universo. Il più avvincente è certo quello che riguarda l’origine e il divenire dell’uomo: da dove veniamo, dove andiamo, cosa sappiamo? E’ dallo studio dei fenomeni naturali, dall’esame dei fatti che si presentano alla nostra attenzione che i grandi pensatori hanno cercato di portare agli uomini più luce, maggior verità sul mistero della vita e la ragione dei vivere. Ai fenomeni d’ordine fisico si sono però venute ad aggiungere manifestazioni di natura particolare che sembrano staccarsi dal quadro solito delle leggi fisiche; si tratta dei fenomeni psichici. NON strenua e sistematica un’opposizione con scontrata sia si non che acquisite, conoscenze le sconvolgere a improvvisamente giunta Geley dottor ha detto:

“I seguaci delle vecchie discipline si sono sempre accaniti contro i conquistatori del futuro. Ogni progresso appare loro come il più temuto degli errori. Con animo sincero essi lottano contro le novità più feconde, con l’asprezza che si ha nel compimento di un dovere”.

La maggior parte delle grandi scoperte, la maggior parte delle grandi verità acquisite come novità, sono state combattute con accanimento dalle accademie, dalla maggioranza dei dotti e da tutti gli ignoranti. Questa resistenza ad accettare nozioni nuove – dice Lumière nella sua analisi dei motivi dei misoneismo dei dotti – ha per causa prima l’errore che si commette presentando generalmente la scienza come un dogma intangibile, quando invece la sua evoluzione costante è la ragione essenziale della sua stessa esistenza. Prima di affrontare lo studio di questi fenomeni di fisiologia sovranormale, è utile ricordare le precauzioni di cui si sono circondati gli sperimentatori per avere certezza dei fatti straordinari da loro osservati. Per esempio, il dottor Gibier, Direttore dell’istituto Pasteur di New York, ha ottenuto nel suo laboratorio materializzazioni usando luce a gas e tenendo la medium (Madame Salmon) rinchiusa a chiave in una gabbia in rete metallica. Nelle esperienze dei dottor Geley, dei dottor Schrenck-Notzing e dei professor Richet venivano usati otto apparecchi fotografici puntati sul medium, mentre il fenomeno si svolgeva a luce rossa; gli sperimentatori facevano anche funzionare tutti gli apparecchi simultaneamente cosa che permetteva di rendersi poi conto delle caratteristiche dei fenomeno colto da angolature differenti. L’ectoplasma è quella sostanza semisolida, o gassosa, che si sviluppa all’esterno dei corpo di certi medium, uscendo dalla bocca, dal naso, dalle orecchie, dal plesso ecc. La sostanza, dotata di capacità motoria, emana lentamente dal corpo e si stende sotto forma di un largo tessuto membranoso perforato da vuoti e da rigonfiamenti, o sotto forma d’una nebbiolina opaca. L’ectoplasma, emanazione dei fluido vitale, è stato chiamato dal dottor Geley “sostanza primordiale”.

Ouesta sostanza è dotata di sensibilità come la materia vivente da cui deriva, teme i contatti ed è sempre pronta a sottrarsi alla vista e a riassorbirsi. Geley le attribuiva una sorta d’istinto, simile all’istinto di conservazione degli invertebrati. Al più piccolo trauma, la sostanza ritorna nel corpo dei medium. Geley ha insistito nel rilevare i gemiti emessi dal medium durante il fenomeno, che ricordano quelli di una partoriente. Inoltre, durante l’esteri orizzazi one, il medium perde peso in rapporto con l’entità materializzata, in quanto l’invisibile si serve in effetti di questa sostanza per rendersi visibile in un ambiente umano. Il fisico W. Crookes aveva costruito una bilancia speciale per studiare questa dispersione. La sua medium (Miss Cook), che pesava 112 libbre in stato normale, non pesava più di 68 libbre quando l’entità si materializzava. L’ectoplasma permette materializzazioni sia parziali sia complete dei corpo umano. La materializzazione più osservata dagli sperimentatori è quella della mano. Ecco ciò che ha detto W. Crookes a proposito: “Questa mano non è sempre una semplice forma, talvolta sembra animata e molto graziosa, le dita si muovono e la carne pare essere umana quanto quella delle persone presenti. Sul restringimento, sul braccio diviene vaporosa e si perde in una nube luminosa. Queste mani, al tocco, paiono a volte fredde come il ghiaccio e morte, altre volte mi sono sembrate calde e vive e hanno stretto la mia con la ferma presa di un vecchio amico. Ho trattenuto una di queste mani nella mia, risoluto a non lasciarla scappare. Non ho notato tentativi o sforzi per farmi lasciare la presa; a poco a poco la mano sembrava dissolversi in vapore e si liberava dalla mia stretta”.

Per conservare prove tangibili di queste manifestazioni, Geley e i suoi collaboratori hanno fatto immergere queste mani ectoplasmiche in soluzioni di paraffina contenute in vasche di acqua calda. Quando la mano riemerge dall’acqua è ricoperta da un sottile strato di paraffina, che si solidifica a contatto con l’aria. Una volta che la mano si è dematerializzata, rimane uno stampo cavo dal quale ovviamente una mano normale non potrebbe uscire, a causa dell’estrema fragilità della paraffina. Nel “guanto” di paraffina che rimane, si cola del gesso e si ottiene un calco. Le mani ectoplasmiche hanno la forma di mani adulte in miniatura. Non soltanto gli esperti (che non conoscevano le condizioni sperimentali) hanno rilevato la finezza dei dettagli anatomici dei calchi, ma hanno riscontrato segni di contrazione muscolare e pieghe nella pelle che li hanno portati a concludere ” in tutta evidenza, mani viventi che son servite per questi stampi. Il rapporto sottolinea che l’uscita di una mano vivente da un guanto di paraffina dello spessore di meno di un millimetro è impossibile; ci si può quindi domandare come sia avvenuto questo fenomeno, umanamente impossibile>>. Dopo numerose prove, completamente fallite di produrre artificialmente e con i mezzi più diversi guanti di paraffina analoghi a quelli ectoplasmatici, si è dovuto concludere che lo stampo di membra materializzate costituisce una conferma irrefutabile dei fenomeno ectoplasmico.

Fonte: http://www.menphis75.com/ectoplasma.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Ectoplasma_%28parapsicologia%29

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Fantasma al palazzo ducale di Venezia

domenica, 5. gennaio 2014 18:41

La foto che vi mostrerò qui di seguito mi è stata inviata da Nicola di Venezia, una guardia giurata che spesso nei suoi turni di lavoro notturni è impegnato nella sorveglianza di musei e strutture private di interesse culturale. Nella fattispecie, lo scatto è stato realizzato nell’estate del 2013 all’interno delle sale del Palazzo Ducale di Venezia. Tra le anomalie segnalatemi (che ho ritenuto essere semplici fenomeni pareidolici) ho ritenuto interessante approfondire la figura che si scorge in fondo al corridoio sulla destra, a ridosso della scalinata.

Non ho avuto molti elementi su cui lavorare poichè il file inviato è privo di metadati e la qualità dell’immagine non permette elaborazioni dettagliate. Ciò nonostante, la particolare conformazione morfolgica dell’elemento eccedente, simile ad una sagoma antropomorfa, sembra essere assimilabile alle fenomenologie apparizionali delle cosidettè “dame bianche“, e merita quantomeno menzione all’interno di queste pagine.

Oltre alla morfologia dell’elemento “extra“, è interessante constatare che la figura si presenta con una “densità” non uniforme, fenomeno tipico delle manifestazioni da “addensamento molecolare“. Inoltre, stando alla testimonianza di Nicola, al momento dello scatto la struttura era chiusa e non poteva dunque entrare nel campo di inquadratura alcuna persona. Come dicevo poco sopra, non ho elementi per stabilire la natura del presunto fenomeno apparizionale, ma le particolarità di scatto meritano comunque attenzione. Ringrazio Nicola per aver condiviso con me e con tutti coloro che seguono le mie ricerche questo materiale.

Michele Morettini

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FANTASMI: la Dama Bruna di Raynham Hall

sabato, 28. dicembre 2013 15:29

Questa immagine fu scattata dal fotografo nonchè Capitano Provand e dalla sua assistente Indre Shira, nel lontano pomeriggio del 19 settembre 1936; il luogo è la Raynham Hall, antica villa inglese. La foto fu inizialmente scattata per la rivista Country Life Magazine: i due fotografi notarono una figura evanescente che scendeva le scale, e fecero in tempo ad immortalarla su pellicola. L’immagine poi, fece velocemente il giro di molte altre riviste, e ancora oggi continua a circolare, anche attraverso internet; questo perchè è ancora tutt’oggi considerata una delle più importanti e famose foto di fantasmi del mondo. Nonostante questa sia chiaramente una doppia esposizione, c’è una domanda che ancora ci si pone al giorno d’oggi: perchè due fotografi così ben conosciuti, con un’eccellente reputazione, avrebbero dovuto falsificare una foto? Nessuno però è mai riuscito con sicurezza a scoprire se si tratti di un falso oppure no, tuttavia gli esperti sono più propensi a dichiarare l’autenticità di questa immagine. Ma adesso, occupiamoci della possibile identità del fantasma della “Brown Lady”.

LA “BROWN LADY” E’ IL FANTASMA DI DOROTHY WALPOLE?

Il fantasma della famosa foto fu identificato come quello di Dorothy Walpole, che dal 1686 al 1726 (anno in cui morì di vaiolo) abitò nella Raynham Hall. Dorothy era la sorella di Sir Robert Walpole, colui che venne considerato il primo Primo Ministro di tutta la storia inglese. Ella ebbe una vita molto infelice: suo padre le proibì di sposare il suo primo grande amore, il Secondo Visconte Townshend, tuttavia si sposarono molto più tardi, in seguito alla morte della sua prima moglie. Fu però a questo punto, che Dorothy rimase coinvolta in un imbroglio con un tale Lord Wharton, fortemente indebitato economicamente. Fu un vero e proprio scandalo per quel”epoca! Venuto a conoscenza di ciò che sua moglie aveva combinato, Townshend ordinò che venisse rinchiusa nella sua camera. Qui Dorothy morì, il 29 marzo 1726, alla giovane età di 40 anni.

Le cronache ufficiali dell’epoca narrano che la donna sia morta di vaiolo, ma altre voci affermano che sia morta di infarto, o addirittura rompendosi l’osso del collo dopo essere stata spinta giù dalle scale violentemente. Da quel momento, il suo fantasma è solito scenderle e salirle, alla ricerca dei suoi 5 figli che le furono sottratti dal marito dopo la vicenda di Lord Wharton. La “Brown Lady” fu avvistata più volte nel corso degli anni; il soprannome “brown” le fu dato per via del lungo vestito di broccato marrone che indossa in tutte le sue manifestazioni. Alcune apparizioni importanti, riportate storicamente, sono le seguenti:

-1849: il Maggiore Loftus e il suo amico Hawkins, una notte, prima di dormire, videro apparire il fantasma vicino al letto; la sera dopo, l’ evento si verificò nuovamente.

-1926: Lady Townshend incontrò la Brown Lady sulla scalinata; ella non aveva mai sentito parlare della storia di tale fantasma, e giurò che questo assomigliava in maniera incredibile a Dorothy Walpole.

-1936: il Capitano Marryat ebbe un incontro ravvicinato con la Brown Lady; egli chiese di poter rimanere nella camera in cui si diceva apparisse tale entità. Dopo aver passato una notte chiacchierando e scherzando con altri due ospiti, arrivò il momento in cui questi due decisero, attraversando il corridoio, di tornare alle loro stanze.

Fu a questo punto che essi giunsero faccia a faccia col fantasma di Dorothy, che si mouveva verso di loro con in mano una torcia. Il Capitano Marryat, che li aveva scortati, riconobbe nell’apparizione, la donna che era ritratta nel dipinto appeso in camera sua. Essa sorpassò i tre uomini, poi li fissò con uno sguardo diabolico, al punto che questi si spaventarono moltissimo. Il Capitano Marryat si fece coraggio ed estrasse la pistola, puntandola verso la Brown Lady, ma quando sparò, il proiettile la attraverso e finì conficcato contro una porta (ancora oggi è possibile vederne il buco).

Anche re Giorgio IV ebbè un incontro col fantasma della Walpole: egli si spaventò così tanto, risvegliandosi nel mezzo della notte e trovandoselo ai piedi del letto, che scappò immediatamente dalla Rayhnam Hall, giurando di non mettervi mai più piede.

Fonte

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FOTOGRAFATA UNA PRESUNTA ENTITA’ PARANORMALE AL CASTELLO MALASPINA

martedì, 17. dicembre 2013 15:51

Il signor Alessandro di La Spezia, in visita al Castello Malaspina di Fosdinovo (Fosdinovo – Massa Carrara) in data 19 Ottobre 2013, insieme alla sua famiglia e alla custode del Castello (la signora Mina), è risultato protagonista di una acquisizione di un elemento “supernormale”, riconducibile ad una presunta manifestazione paranormale. Durante la visita guidata notturna, condotta dalla signora Mina alla esclusiva presenza del suo nucleo familiare, in alcuni scatti lo stesso ritiene di aver fotografato delle anomalie energetiche e una presunta “entità”, risultante di una manifestazione apparizionale. Questo scatto in particolare sarà l’oggetto di questo report di analisi.

Il Sig. Alessandro mi ha gentilmente chiesto di approfondire la questione e verificare la natura dell’elemento eccedente, fornendo una spiegazione al fenomeno stesso e convalidando la genuinità dello scatto, escludendo manipolazioni grafiche e digitali. Le conclusioni che trarrò saranno relative a quanto potuto verificare in relazione al materiale inviato e la sua testimonianza, conclusioni che non debbono essere prese come univoca sentenza alla natura dal fenomeno, ma frutto di personali considerazioni relative alla mia personale esperienza nel campo della ricerca di “confine”.

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Ospedale Psichiatrico di Aguscello: il “turismo” (illegale) del mistero

mercoledì, 9. ottobre 2013 13:28

Da anni sono apertamente schierato contro il “turismo illegale del mistero”, ovverosia l’ingresso furtivo (senza regolari autorizzazioni) in luoghi e strutture private al fine di documentare in maniera amatoriale la visita in un luogo “misterioso” o effettuare presunte ricerche parapsicologiche, senza il minimo protocollo operativo. Oltre che essere pratica decisamente pericolosa (molti luoghi comunemente definiti “infestati” sono spesso pericolanti o malfrequentati) essa viola il codice civile (art.614) in quanto “spedizioni” simili possono considerarsi senza dubbio vere e proprio violazioni di proprietà privata, reato sanzionato dalla legge anche con il carcere.

Non smetterò mai di ricordare agli amici che mi seguono e che seguono il sito e che magari fanno ricerca con qualche gruppo che occorrono SEMPRE regolari permessi per accedere a tali strutture (anche quando esse versano in uno stato di totale abbandono e la mancanza di recinzioni o sbarramenti agli ingressi permette un accesso immediato), che vanno accordati con i legittimi proprietari, che siano essi privati cittadini o amministrazioni locali. A questo proposito segnalo un interessante articolo che documenta molto bene questa triste “moda”, in un luogo reso celebre dalla trasmissione “Mistero”.  Ovviamente l’intento non è quello di puntare il dito contro trasmissioni o siti internet che fanno informazione riguardo il folklore e le leggende del bel paese (anche perchè è quello che faccio anche io da più di dieci anni), ma quello di sensibilizzare l’“utilizzatore finale” così da approcciarsi a questo tipo di argomenti in maniera intelligente.

Michele Morettini

Aguscello, nella casa dei satanisti I turisti dell’occulto all’ex ospedale

di Stefano Lolli

Ferrara. 8 ottobre 2013 – Libri, fotografie e video su Internet, e soprattutto una trasmissione di Italia 1 che da un paio d’anni ha contribuito ad alimentare la leggenda dell’ospedale psichiatrico infantile di Aguscello. Così ecco arrivare da tutta Italia (alla spicciolata ma in buon numero) i ‘ghost-busters’, muniti non tanto di apparecchiature sofisticate ma di telefoni cellulari e rilevatori tascabili di onde magnetici. Curiosi, ma soprattutto in grado di compiere i contorsionismi da fachiro necessari per entrare nelle palazzine diroccate. Ormai letteralmente coperte dall’edera e dai rovi; tuttavia entrare è facile. Per i ‘turisti’ ma anche per chi, negli anni, dentro l’ex ospedale (in gran parte crollato) ha cercato riparo per la notte, si è abbandonato alla droga, ha inscenato grotteschi riti pseudo-satanici. Provando magari a vedere se la giostrina e le carrucole del ‘montapasti’ girano da sole, sospinte da una misteriosa forma di magnetismo o da presenze inquietanti.

«Dove finisce la nostra storia, inizia la nostra leggenda». Alcuni caratteri sono illeggibili, ma il senso della scritta è chiaro. Come il messaggio scritto in inglese su una parete: «We are here». Noi siamo qui. Dentro le stanze diroccate dell’ex ospedale psichiatrico infantile di Aguscello. Meta di un discreto quanto continuo ‘turismo dell’occulto’; l’erba dei sentieri è battuta, a riprova del calpestio. Tra i cespugli ci sono lattine di birra, pacchetti di sigarette vuoti, persino l’incarto di un gelato; all’interno però non mancano neppure le siringhe, sparse sui gradini della scala che porta sino al terzo piano. Entrare, come mostra una ragazza di Parma – arrivata ieri pomeriggio con due amici – è agevole: basta prestare attenzione ai cocci di vetro sparsi ovunque, ed alle ragnatele. Ma anche senza essere contorsionisti, ci si infila in quelle che una volta erano le cucine dell’ospedale. La parte centrale è completamente crollata, la scala tuttavia è praticabile. Sulle pareti, scritte di ogni genere. Graffiti, frasi cariche d’odio, macchie di vernice rossa che raffigurano schizzi di sangue, ma anche svastiche, frammenti di parole d’amore, persino un ‘forza Spal’ risalente chissà a quando. C’è chi mette una data accanto al proprio nome, si risale così al ’94 ed anche a prima, ma varie visite sono più recenti. «Noi siamo venuti per curiosità, attirati dalla leggenda della giostrina che gira da sola...», sorride la ragazza indossando, sotto il cappuccio, una lampada da speleologa. L’amico chiede di spegnere i telefonini, e dallo zainetto estrae un piccolo apparecchio «che registra il magnetismo: se ci sono fantasmi, magari si scoprono le tracce del loro passaggio». Le tacche, dal verde, ad un certo punto schizzano verso il rosso. Un attimo. Un istante. Forse il bambino che di notte vagherebbe tra i cespugli del parco, forse l’iPhone rimasto acceso malgrado la raccomandazione. Forse.

Vanno e vengono, i turisti dell’occulto. Cercano la giostrina (resa celebre anche dalla trasmissione ‘Mistero’ che da un paio d’anni ha reso ancor più famoso l’ex ospedale di Aguscello), la trovano dopo un’acrobazia in questo caso da fachiri, nella seconda palazzina nascosta da una selva di rampicanti, a pochi metri dall’edificio principale. Non manca neppure una piccola cappella religiosa – qualcuno dice, mai sconsacrata – , nella quale una decina di anni fa vennero trovate le tracce, evidenti, di messe nere. Candele, scritte in quel caso blasfeme, simboli esoterici: l’allora parroco di Aguscello si adoperò per chiedere una sorveglianza un po’ più assidua delle forze dell’ordine, gli episodi non si sarebbero ripetuti. Forse. Perché non mancano i segni di fumo e di bruciature, sul pavimento e su alcune pareti.

«Dai, te lo giuro, non siamo satanisti! – scherza il ragazzo di Modena aiutando l’amica ad uscire dalla finestrella – Siamo solo curiosi di queste cose, avevamo un giorno libero e siamo venuti a Ferrara. Ma voi, comunque, ce l’avete l’autorizzazione per fare questo servizio?». Ovvio che no, e del resto a chi chiedi? «Già, come noi», saluta l’uomo scattando le ultime foto con il cellulare. Turisti per caso. O meglio, per… case (dei fantasmi).

Fonte: Il Resto del Carlino

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Categoria: Paranormale, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autore: