Archivio di Categoria 'Ricerca Parapsicologica'

Il Castello di Montebello e il mistero di Azzurrina

giovedì, 3. ottobre 2013 15:33

A cavallo tra le Marche e l’Emilia Romagna, immerso nelle colline della Val Marecchia, si erge imponente il Castello di Montebello, di poco distante dal borgo di Torriana (Rimini). Fortilizio militare medievale, appartenne alla famiglia Malatesta fino al XV secolo, per passare poi ai conti Guidi di Bagno, tutt’ora proprietari della Rocca. Oltre che per la bellezza architettonica e l’interesse storico culturale che suscita, il castello è conosciuto in tutto il territorio Italiano per i fenomeni di presunta natura paranormale che da diversi anni a questa parte sembrano accadervi.

Ogni castello si sa ha la sua leggenda, spesso scaturita da episodi storici drammatici o addirittura cruenti; non da meno, in questo luogo si tramanda da secoli la storia della sfortunata vicenda di Guendalina Malatesta, passata alle cronache con il nome di Azzurrina. Guendalina era una radiosa fanciulla, figlia di un certo Ugolinuccio Malatesta, feudatario padrone della rocca intorno alla seconda metà del 14° secolo. Ebbe la sfortuna di nascere albina, in un tempo in cui l’ignoranza e la superstizione religiosa la facevano da padrone; in quel tempo si pensava che gli albini fossero figli del demonio e per preservare la sua incolumità si pensò di colorarle i capelli con prodotti naturali, ottenuti con resine; sfortunatamente, i suoi capelli non avendo pigmentazione non trattenevano il colore e la sola cosa che si riusciva ad ottenere era un leggero riflesso azzurro impresso nella sua chioma: da qui il nomignolo Azzurrina. Dato lo scarso successo di questo tentativo la si nascose a Montebello, costantemente protetta da guardie, in modo che nessuno potesse scoprire il suo albinismo.

La leggenda racconta che il 21 giugno 1375 (solstizio d’estate), mentre fuori imperversava un forte temporale e si combatteva una violenta battaglia, Azzurrina giocava con una palla di pezza all’interno del castello, seguita fedelmente da due guardie messe a sua scorta; il destino volle che giocando, la palla cadde nella ghiacciaia ed ella seguì il suo ruzzolare nel tentativo di recuperarla. Dopo pochi istanti si sentì un grido terrificante e la piccola fanciulla sparì nel nulla, in stanza per altro senza vie d’uscita. Secondo la leggenda, il 21 giugno di ogni anno lustro, se fuori v’è un temporale, Azzurrina tornerebbe a far sentire la sua voce tra i vari ambienti del castello. La rocca è stata riaperta al pubblico nel 1989, la prima registrazione in cui ci sono presunti riscontri paranormali fu realizzata quasi per caso dalla RAI, durante la ripresa di una trasmissione televisiva. Nell’audio della ripresa ad un certo punto i microfoni registrarono dodici rintocchi di campane (suoni non attribuibili a quelli che potevano essere prodotti dalle campane delle chiese vicine) e sul finire della registrazione si udì un forte rumore ripetitivo, simile ad un battito cardiaco e il lamento di una bambina che sembra piangere.

Ovviamente questo episodio attirò l’attenzione di media e ricercatori, che vollero approfondire la fenomenologia che sembrava prodursi in maniera spontanea all’interno della rocca di Montebello. Sempre nel giorno del solstizio d’estate furono effettuate altre registrazioni: nel 1995 dal CSP e nel 2000 dal ricercatore Daniele Gullà con il Laboratorio di Biopsicocibernetica di Bologna; anche in questi casi i risultati degli esperimenti psicofonici furono sbalorditivi; nella prima si acquisì un grido di bambina mentre in quella del 2000 si registrò dei vocalizzi che sembrano proferire distintamente la parola “mamma” per ben tre volte. Nel 2003 Gullà e il Laboratorio vollero provare ad effettuare una registrazione fuori anno lustro e  con notevole stupore, gli esiti delle indagini furono molto interessanti: una telecamera ad infrarossi piazzata nel vano di Azzurrina riprese quella che sembrò essere un’anomalia energetica di forma sferica e le registrazioni acquisirono di nuovo un suono simile a quello di un battito cardiaco, un urlo “agghiacciante” e sul finire un colpo secco.

Molto interessante è stata la ricerca del 2010 condotta da Daniele Gullà e dal ricercatore indipendente, fotografo e sensitivo Mattia Mascagni. Quest’ultimo in una sala del castello scattò una foto quasi incredibile: nello scatto si apre quello che sembra essere un “portale”, del tutto estraneo al contesto fotografico, dove al suo interno si può osservare quasi distintamente il profilo di una bambina vestita con abiti medievali. La foto, oltre che essere analizzata dall’esperto ricercatore e tecnico biometrico Daniele Gullà, fù periziata da un laboratorio forense che ne dichiarò l’autenticità ed escluse che l’elemento “extra” comparso potesse essere frutto di elaborazioni o manipolazioni grafiche. Tra l’aprile e il maggio di questo anno una troupe della Cabiria Film & Production, capitanata dal regista Giacomo Franciosa e dall’organizzatore generale Everlyn Fazzini, è rimasta 15 giorni dentro il Castello per girare le scene del lungometraggio “Il Castello di Azzurrina”. Il film, scritto da Giacomo Franciosa, con la collaborazione di Ernesto Siciliano e Sergio Tiboni, inaugura il genere reality-horror. Le riprese del film sono state accompagnate da vere e proprie ricerche parapsicologiche condotte dal gruppo di ricercatori indipendenti Iperlab e dal ricercatore indipendente Mattia Mascagni. In attesa di vedere sia il film che gli esiti delle nuove indagini al castello, non ci resta che entrare nel vivo di questi affascinanti misteri, andando a visitare il Castello di Azzurrina, magari in una delle visite guidate notturne.

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Castello di Montebello: nuove immagini di presunta natura paranormale emergono da una ricerca del 2011

martedì, 25. settembre 2012 10:51

Il castello di Montebello, da quasi un ventennio oramai, è uno dei luoghi più importanti in Italia per quanto riguarda la ricerca paranormale e la relativa fenomenologia ad essa collegata. Meta di “pellegrinaggio” di ricercatori, sensitivi e medium, offre – in misura sempre maggiore – nuovo materiale per approfondire e cercare di comprendere eventi che al momento la “scienza ufficiale” non è in grado di spiegare completamente. Stiamo parlando di eventi supernormali sia elettroacustici (fenomenologia che contraddistingue il caso “Azzurrina”) che apparizionali, più volte documentati a livello fotografico in questi ultimi anni. Proprio di questi ultimi parleremo in questo articolo. I gruppi di ricerca IPERLAB (una recente formazione di ricercatori indipendenti di cui fa parte il noto studioso di fenomeni “anomali” Daniele Gullà) e XBI PARANORMAL INVESTIGATION hanno organizzato una conferenza al castello il 21 settembre 2012 per divulgare nuovo materiale emerso da ricerche realizzate in maniera congiunta tra i due gruppi.

In ottobre 2011 il team di ricerca XBI si è recò a Montebello per indagini strumentali: era previsto che anche Daniele Gullà, Luciano Pederzoli e Florentina Richeldi di IPERLAB fossero presenti, ma purtroppo, causa impegni imprevisti e problemi di salute, questi ultimi non poterono essere fisicamente presenti. In quell’occasione il team di ricerca denominato XBI – diretto da Massimo Rossini – eseguì diverse sessioni sperimentali di EVP e di fotografia Full Spectrum; in particolare il ricercatore Alberto Campedelli, membro del gruppo XBI, realizzò due scatti ravvicinati, interessanti per le motivazioni che saranno esposte nel seguito. Nella stanza detta “della cassaforte”, dalla ricerca condotta dal team XBI tramite l’uso di foto/telecamere capaci di lavorare nella banda compresa tra l’infrarosso vicino e il vicino ultravioletto, sono emerse nuove e sorprendenti immagini che si ricollegano alla tradizione della famosa bambina. Le fotografie in cui emergono anomalie sono due e sono ancora soggette ad esami tendenti ad appurare che non esistano spiegazioni alternative. Dai due scatti, effettuati da Alberto Campedelli, emerge un’anomalia che presenta una dinamica in evoluzione. Gli scatti sono stati eseguiti a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, variando solo leggermente l’inquadratura.

Si noterà, esaminando con attenzione i fotogrammi, come, in prossimità di un raggio di luce solare proveniente da una finestra attigua, appaia una piccola figura in formazione che ricorda la sagoma di una bambina. Nella prima foto l’immagine è più piccola e fluttuante nel vuoto, nonché inclinata e distorta in direzione dei raggi luminosi. Nella seconda foto l’immagine appare sempre piccola, ma con dimensioni più vicine alla realtà, inoltre è poco deformata e sembra quasi poggiarsi sulla pavimentazione sottostante; sarebbe possibile stimarne approssimativamente l’altezza.

Ciò che colpisce, più che l’immagine in sé, sono le particolari proprietà che ricordano le caratteristiche delle immagini olografiche, nelle quali le deformazioni spaziali, la tessitura e la nebbiolina che le avvolge si possono riscontrare frequentemente. I raggi solari pomeridiani provenienti lateralmente dalla finestra si presentano come fasci di luce parallela, quasi come dei fasci di luce laser. L’angolazione tra la sorgente di luce, l’immagine virtuale e la fotocamera è simile a quella utilizzata negli esperimenti olografici. È ipotizzabile che le suddette condizioni abbiano favorito l’apparizione di un’immagine inusuale ed osservabile solo fotograficamente (probabilmente nel vicino UV).

Un altro aspetto “insolito” emerso dalle analisi delle immagini scattate in sequenza con numerazione 0362 e 0363 (a pochi secondi l’una dall’altra), è che la data deducibile dai dati Exif non corrisponde: erano le 16:30 del 23 ottobre 2011 e in una foto la data e l’ora sono completamente errate (2009:01:05 03:45:22), mentre nell’altra la data è corretta, ma l’ora no (2011:10:23 01:14:04). A detta dell’operatore, Alberto Campedelli, l’anomalia tecnica si è presentata solo ed esclusivamente in questa circostanza e non è mai stata riscontrata, né prima né dopo questa giornata a Montebello: si tratta di un fatto inspiegabile dal punto di vista tecnico, ma non inusuale nei fenomeni di interazione psi (psi-matter).

Tornando alle foto e la loro natura, l’ipotesi che si tratti di un ologramma “sospeso” in un altro spazio-tempo è suggestiva, ma ovviamente non ancora dimostrabile. La questione richiama alla memoria i famosi esperimenti condotti da Padre Pellegrino Ernetti sulle immagini cosiddette “cronovisive”. Che si tratti di un ologramma cronovisivo? Per motivi ancora sconosciuti, nel castello di Montebello si reiterano fenomeni acustici e ottici registrabili con tecnologie appropriate. Il campo dell’olografia e dell’interferometria ottica ed infra-ottica “APRE”, per così dire, una nuova area di studi che si intrecceranno fra loro nel tempo con la ricerca che conduciamo già in ambito multispettrale con IPERLAB, raccogliendo dati utili per confermare o confutare le ipotesi fin qui descritte: il mistero e la ricerca continuano!

Si ringrazia sentitamente il gruppo di ricerca IPERLAB (formato dai ricercatori indipendenti Daniele Gullà, Luciano Pederzoli, Florentina Zamfirescu Richeldi, Diana Richeldi) e XBI – PARANORMAL INVESTIGATION (diretto da Massimo Rossini) per aver organizzato la conferenza divulgativa; ringraziamo ovviamente la direzione del Castello di Montebello per aver accettato la nostra presenza alla conferenza cosi da poter divulgare in questa sede queste importanti novità. Grazie ancora a Daniele Gullà per aver permesso la pubblicazione delle analisi fotografiche e dei testi contenuti nel documento ufficiale di presentazione del materiale analizzato, testi che sono stati utilizzati per redigere questo articolo.

Michele Morettini

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Fotografia Paranormale: un caso interessante al Castello di Montebello

lunedì, 3. settembre 2012 10:56

Questa foto è stata scattata da un operatore della nostra Associazione con macchina reflex “multispettrale” nel cortile del Castello di Montebello,  nell’ambito dell’annuale ricerca del 21 Giugno 2011, durante una sessione di “PSIcoscopia Ambientale” effettuata in questo caso dal sensitivo Marino Fantuzzi e da altri sensitivi di supporto.

SCATTO ORIGINALE

Mostra un fenomeno luminoso molto interessante. La foto è sicuramente spettacolare, ma approfondendo sia le analisi che il contesto in cui è stata scattata, questo caso ci fornisce un valido esempio di come spesso anche foto che, ad una prima analisi vivisa possono risultare “interessanti”,  possono essere spiegate senza chiamare in causa fenomeni di natura paranormale.

ELABORAZIONE DELL'ISTOGRAMMA DELLA FOTO

Il fenomeno luminoso in oggetto in realtà è stato prodotto dall’illuminatore IR di una videocamera di un ricercatore, che passeggiando nel contesto di scatto, ha impresso questo particolare effetto. La velocità dell’otturatore della fotocamera (impostato a 8 secondi), la particolare staticità degli astanti e il fatto che la radiazione luminosa fosse quasi interamente prodotta in banda infrarossa (frequenza particolarmente recettiva per il sensore ccd della fotocamera) ha creato questo effetto “fulmine”, che curiosamente sembra propagarsi dalla sinistra dello scatto fino ad inglobare quasi interamente il sensitivo.

METADATI DELLO SCATTO

ELABORAZIONE IN FALSI COLORI

Senza le dovute analisi, il file matrice (RAW), e altre foto documentative, questa foto poteva essere presentata come autentico fenomeno supernormale, attribuendo la comparsa della radiazione luminosa a fenomeni energetici di natura paranormale che in questo caso non si sono verificati.

ELABORAZIONE IN FALSI COLORI SU FREQUENZE EMISSIVE.

Michele Morettini

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Conferenza stampa al Castello di Montebello riguardo le novità sul caso Azzurrina

giovedì, 30. agosto 2012 9:58

Informiamo i nostri utenti che parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione parteciperà, il prossimo 21 settembre, alla conferenza stampa in cui saranno presentati i risultati della ricerca condotta al castello di Montebello nel 2011. Ovviamente a seguito di tale partecipazione realizzeremo un report per divulgare le novità riguardo il “caso Azzurrina” e quant’altro sarà riferito. Ringraziamo sentitamente la direzione del Castello di Montebello per aver accettato la nostra partecipazione. Continuate a seguirci!

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Tuscany’s Paranormal Research

giovedì, 28. giugno 2012 16:24

Siamo felici di ospitare all’interno delle nostre pagine una segnalazione che riguarda un “neonato” gruppo di ricerca di “confine” della toscana. Auguriamo a questi ragazzi di condurre ricerche interessanti e di contribuire alla crescita dell’ambito parapsicologico Italiano.

Michele Morettini (Presidente dell’Associazione Culturale Dal Tramonto all’Alba)

T.P.R. è l’acronimo di Tuscanys Paranormal Research. Il gruppo, nel suo stato embrionale, nasce nel 2007 da un’idea partorita da tre giovani livornesi: Matteo e Tommaso Bennardi e Arianna Colomba.

Accomunati dalla passione verso il mondo del paranormale, dell’ignoto e del mistero, e contornati dalla bellissima regione Toscana, straripante di leggende e luoghi senza tempo, cominciano questo viaggio che li porta più volte di fronte ad eventi inspiegabili, potenzialmente classificabili come “paranormali”. Nel corso degli anni approfondiscono la loro conoscenza grazie all’esperienza maturata sul campo, alla lettura di saggi e trattati specifici sui misteri della vita dopo la morte, della parapsicologia e degli incantevoli luoghi toscani le cui storie cercano ancora una risposta, scientifica o meno. Il progetto Tuscanys Paranormal Research si concretizza tra il 2011 e il 2012 grazie a ricercatori volenterosi e appassionati: Simone Paglia, Fabio Lacetera, Vincenzo Moggia, Claudia Pellegrini e altri che preferiscono mantenere l’anonimato Lo scopo principale del T.P.R. è il seguente:

Effettuare indagini accurate sui vari aspetti della presunta fenomenologia paranormale, con studi preventivi, rilevazioni audio, video e fotografiche. Non intendiamo limitarci ad analizzare fenomeni già noti, seppur tuttora degni di verifica, come EVP (Electronic Voice Phenomena), Orb, Poltergeist e altri; il campo d’indagine è vasto e poiché non esiste una classificazione ufficiale, è ragionevole pensare di poter individuare altre fattispecie interessanti.

Inoltre non escludiamo di intraprendere in futuro attività collaterali, quali:

  1. Condurre esperimenti parascientifici, anche sulla presunta comunicazione con il mondo dello spirito.
  2. Fare informazione, proponendo esempi di analisi e possibili interpretazioni dei  fenomeni riscontrati, allo scopo di fornire strumenti critici per discernere il (raro) materiale interessante tra le migliaia di immagini, video e registrazioni, spesso artefatte, che girano sul web e in televisione.
  3. Affiancare i nostri risultati alle ricerche storiche, facendo un lavoro di studio ed esplorazione, prendendo in considerazione le più importanti leggende sui luoghi “infestati” della Toscana. Ci recheremo in edifici e ambienti naturali che siano ritenuti fonti di fenomeni paranormali, senza escludere le abitazioni di privati che richiederanno il nostro intervento.

Tutto il materiale audio, fotografico e video verrà messo a disposizione degli utenti  tramite il nostro Blog: toscanaparanormale.blogspot.com e sarà possibile per i lettori fare commenti, critiche e proposte. Invitiamo chiunque sia interessato, purché ovviamente abbia la facoltà di concedere un’autorizzazione ufficiale, a contattarci per richiedere indagini presso strutture private e comunali non di libero accesso. Siamo inoltre disponibili a prendere in considerazione eventuali annessioni al gruppo e affiliazioni con altre associazioni per lo studio del paranormale.

Per informazioni, chiarimenti, richieste o altro il nostro indirizzo e-mail è il seguente: toscanaparanormale@gmail.com

Oppure potete contattarci su FB scrivendo sulla nostra pagina ufficiale: www.facebook.com/TuscanyParanormalResearch

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Fotografia ambientale all’Infrarosso

martedì, 12. giugno 2012 12:23

FOTOGRAFIA AMBIENTALE ALL’INFRAROSSO
La fotografia ambientale all’infrarosso con strumenti fotografici digitali

a cura di Michele Morettini

Nel campo della ricerca parapsicologica la fotografia all’infrarosso riveste un ruolo molto importante, anche se secondario rispetto a quella all’ultravioletto, che avremo modo di approfondire in futuro. Ma cominciamo a definire questo tipo di mondo a noi “invisibile”. Le radiazioni elettromagnetiche (onde elettromagnetiche) vengono classificate in base alla frequenza o all’energia dei fotoni. All’aumentare della frequenza queste onde prendono il nome di: radioonde – microonde – infrarosso – luce visibile – ultravioletto – raggi x e raggi gamma. A seconda della loro energia, queste radiazioni provocano fenomeni di ionizzazione della materia che attraversano, ionizzazione variabile a seconda del tipo di materia attraversata, dal tipo di radiazione, ovviamente e dell’energia, come già detto. Le radiazioni ionizzanti si estendono al di sotto della banda dell’ultravioletto.

Il nostro occhio è in grado di percepire una piccolissima parte dello spettro elettromagnetico, definito quello della luce visibile (detta anche luce bianca). La luce bianca, irradiata appunto dai raggi solari è in grado di farci percepire il mondo come lo conosciamo grazie alle frequenze dei colori che il nostro occhio cattura:

Per comprendere meglio questo pensate all’arcobaleno: esso non è altro che la suddivisione di ogni singolo componente della luce bianca. In termini di lunghezza d’onda in nanometri (ricordo che la lunghezza d’onda delle radiazioni e.m è inversamente proporzionale alla frequenza delle stesse) noi riusciamo a vedere dai 400 nm ai 700 nm. Alle estremità di queste lunghezze d’onda abbiamo l’ultravioletto (dai 100 nm a 400 nm) e l’infrarosso (700 nm – 1000 microm). Parti di queste frequenze possono essere catturate in termini fotografici mediante varie tecniche.

Lo spettro della radiazione elettromagnetica e le lunghezze d'onda di acquisizione delle varie pellicole per la fotografia analogica

Ma torniamo all’infrarosso. Per la fotografia digitale occorrono sensori di acquisizione aventi una banda estesa al rosso (molte fotocamere classiche sono in grado di “percepire” solo lo spettro della luce visibile). La zona dell’infrarosso è molto ampia ma si riesce ad acquisire fotograficamente solamente in un range spettrale definito, che va dai 700 nm ai 900 nm, anche se, avendo un portafoglio molto appesantito e comperando apparecchiature molto costose, si arriva anche nei pressi dell’infrarosso definito “alto”, pari a 1350 nm; oltre a sensori CCD aperti a questa frequenza è indispensabile utilizzare dei filtri passa-banda che lascino passare solamente il range di frequenze prestabilito, tagliando completamente le altre, luce bianca compresa. La ripresa ambientale all’infrarosso è fattibile anche con fotocamere analogiche, ma il tutto risulta molto più laborioso. Innanzitutto dobbiamo procurarci emulsioni fotografiche (pellicole) che possano essere impressionate delle frequenze in questione, poi è necessario far sviluppare questi rullini in laboratori specializzati, cosa che aumenta l’onere economico per questo tipo di sperimentazioni…

CONTINUA A LEGGERE: http://www.daltramontoallalba.it/paranormale/fotografiainfrarosso.htm

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Castello di Montebello: ciak per il primo reality-horror

mercoledì, 30. maggio 2012 15:40

Dal 16 aprile, una troupe di Cabiria Film & Production è stata 25 notti dentro il Castello in cui aleggia il mito dello spettro di Azzurrina. Il film, scritto da Giacomo Franciosa, Ernesto Siciliano e Sergio Tiboni, ha inaugurato il genere reality-horror.

Azzurrina-Castello_di_Montebello.pngIl Castello romagnolo di Montebello, noto nel mondo per il mito del fantasma di Azzurrina che si tramanda sin dal medioevo, diventa dal 16 aprile l’esoterico set cinematografico de “Il Castello di Azzurrina”. L’antica fortezza sarà abitata per 25 notti da una troupe della Cabiria Film & Production guidata da Giacomo Franciosa. Dentro le sale medievali e rinascimentali della rocca riminese, il regista e produttore italo-americano, nipote del famoso attore hollywoodiano Tony Franciosa, si appresta a dirigere un cast internazionale di giovanissimi interpreti. La scelta di effettuare le riprese notturne è dovuta all’originale taglio del soggetto horror ideato da Franciosa, che ha sviluppato la sceneggiatura con Ernesto Siciliano e con la consulenza storico-culturale di Sergio Tiboni, direttore dello stesso Castello. La formula del racconto è del tutto nuova: due telecamere amatoriali riprendono con un unico piano sequenza virtuale l’avventura dei protagonisti. Nella finzione scenica, sono gli stessi ragazzi a registrare la loro missione con le macchine da presa semi-professionali, dopo essersi nascosti dentro il Castello per passarvi una intera notte. Il compito dei giovani è indagare sul segreto di Azzurrina, una bimba dall’aspetto albino morta nel Medioevo dentro il fortilizio. Per attuare l’impresa di sfidare la leggenda dello spettro, le due coppie sfuggono al controllo di una inquietante Guida turistica, anch’essa dai caratteri albini, deus ex machina della vicenda che appare in poche ma decisive scene. Fin qui, il plot del lungometraggio. Nella realtà, il mito del fantasma di Guendalina Malatesta, conosciuta come Azzurrina, non è la solita panzana associata a tanti luoghi turistici. Si nutre infatti di riscontri certificati da veri scienziati. Dal 1990, gli studiosi del Laboratorio interdisciplinare di ricerca biopsicocibernetica di Bologna e di altri importanti centri di ricerca sul paranormale come il CICAP, effettuano regolari registrazioni audio dentro il Castello chiuso e isolato. I suoni immortalati dai ricercatori rivelano sempre il pianto di una bambina e urla strazianti, la cui natura e origine è inspiegabile.

Si possono ascoltare su internet (vedi il filmato qui in basso):

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=VXpHbcyW6DM[/youtube]

La storia di Azzurrina, inoltre, offre un altro oscuro aggancio con la realtà. La bambina è davvero esistita ed è scomparsa all’interno del nevaio del Castello nel 1365 senza che venisse mai ritrovato il corpo dentro l’angusto ambiente, che non ha alcuna via di uscita. Tutti questi indecifrabili spunti hanno suggerito agli autori la storia , inventata ma legato a doppio filo con la realtà, del “Il Castello di Azzurrina”.

Fonte: http://format.blogosfere.it/2012/03/il-castello-di-azzurrina-ciak-per-il-primo-reality-horror.html

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UNA NOTTE AL CASTELLO MALASPINA ALLA RICERCA DEL FANTASMA

mercoledì, 11. aprile 2012 14:42

SABATO 28 APRILE 2012 al Castello Malaspina (Fosdinovo – Massa Carrara) si svolgerà un evento UNICO nel suo genere! Una giornata dedicata interamente al mondo del paranormale e alla ricerca strumentale parapsicologica. Si inizierà intorno alle 15.30 con una conferenza in cui l’Associazione Culturale Dal Tramonto all’Alba (www.daltramontoallalba.it) illustrerà il “Progetto di Ricerca sui Fenomeni Psicocinetici (PK) Spontanei a Carattere Infestatorio”, spiegando metodologie e tecniche di ricerca, raccontando poi dettagliatamente L’INDAGINE CONDOTTA AL CASTELLO NEL MARZO 2011, e presentando i risultati che sono scaturiti dalle lunghe analisi del materiale raccolto in quei 2 giorni di ricerca. Finita la conferenza tutti i partecipanti potranno gustare una bella cena conviviale, che sarà effettuata in un ristorante adiacente al castello. Infine i membri dell’Associazione accompagneranno tutti i visitatori in una visita guidata notturna al Castello, visita particolarmente orientata sulle leggende e gli accadimenti paranormali accaduti al castello in questi anni. L’Associazione sarà impegnata anche nel proseguo delle ricerche parapsicologiche, effettuando, il giorno prima (VENERDI 27 APRILE), un esperimento di ricerca parapsicologica mai condotto prima in Italia. Sarà organizzata in una particolare sala del castello (risultata un “punto caldo” nella passata ricerca) una sessione di contatto medianico con sensitivi che tenteranno di instaurare un contatto con le energie di carattere infestatorio presenti in quel particolare luogo. A questo, verrà affiancata la ricerca strumentale parapsicologica vera e propria, monitorando l’ambiente in cui sarà effettuato tale esperimento con rilevatori di parametri ambientali, videocamere con ripresa in banda infrarossa, macchine fotografiche che potranno acquisire in banda multispettrale e microfoni ambientali che potranno registrare il rumore di fondo a partire dalla banda infrasonica.

L’Associazione monitorerà la sessione di contatto medianico da una sala controllo ubicata in una stanza attigua a quella in cui sarà effettuato l’esperimento vero e proprio, cosi da non in inquinare l’ambiente e reperire dati ancora più genuini. Si potrà cosi documentare per la prima volta una sessione di contatto medianico realizzata in un ambiente così particolare, cercando di capire se il contesto energetico che scaturisce da una esperienza simile apporta una qualsiasi sorta di interazione con “l’ambiente al contorno”, ovviamente auspicando anche il verificarsi di fenomeni macroscopici, che saranno in tal caso prontamente documentati. L’associazione Dal Tramonto all’Alba regala a due persone che prenoteranno l’evento del giorno successivo, l’opportunità di seguire le fasi dell’indagine e di assistere all’esperimento dalla sala controllo in qualità di testimoni oculari. Sarà un evento da non perdere assolutamente!

Segnaliamo alcuni collegamenti per ulteriori informazioni:

INDAGINI AL CASTELLO MALASPINA: PRESENTAZIONE EVENTO

http://www.daltramontoallalba.it/news/index.php/2012/03/26/indagini-paranormali-al-castello-malaspina/

PAGINA DI PRENOTAZIONE

http://www.daltramontoallalba.it/eventocastellomalaspina.htm

“USER CONTEST”: COME PARTECIPARE ALLE NOSTRE RICERCHE IL GIORNO PRIMA DELL’EVENTO

http://www.daltramontoallalba.it/news/index.php/2012/03/27/indagine-al-castello-malaspina-cerchiamo-testimoni/

ANTEPRIMA RISULTATI INDAGINE RICERCA PARAPSICOLOGICA DEL 2011

http://www.daltramontoallalba.it/news/index.php/2012/03/31/castello-malaspina-anteprima-risultati-indagine-del-2011/

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Ghost Hunters Roma. Un anno di indagini!

lunedì, 2. aprile 2012 8:57

Segnaliamo con piacere il traguardo raggiunto dai ragazzi del gruppo GHOST HUNTERS ROMA, augurando di proseguire questo cammino con passione e determinazione. Bravi ragazzi!

Oggi 02/04/2012 il GHR compie un anno da quando siamo sul web, ed è con immensa gioia ed orgoglio che voglio ringraziare tutti voi per averci sostenuto, per aver creduto in noi quando eravamo agli esordi sul web, per averci sostenuto nei momenti di difficoltà, per aver saputo attendere e per aver condiviso momenti di gioia e di difficoltà insieme a noi !!! Se siamo arrivati fin qui è grazie a voi, ad ogni singolo utente !!! GRAZIE RAGAZZI, tante avventure ancora ci aspettano !! Con immenso affetto e gratitudine !!

Daniele GHR

Sito ufficiale: www.ghosthuntersroma.it

Pagina Facebook: www.facebook.com/ghosthuntersroma

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CASTELLO MALASPINA: ANTEPRIMA RISULTATI INDAGINE DEL 2011

sabato, 31. marzo 2012 8:57

In occasione della conferenza che effettueremo durante l’evento INDAGINI PARANORMALI AL CASTELLO MALASPINA, vi mostriamo in anteprima una delle foto più interessanti che sono risultate della analisi del materiale raccolto durante le giornate di ricerca del marzo 2011. La foto in questione è stata scattata durante il sopralluogo notturno, in corrispondenza della segnalazione in “psicoscopia ambientale” del sensitivo che ci ha accompagnato. Scattata con una fotocamera ad ampio spettro filtrata all’infrarosso, sembra riprendere la manifestazione di un globo di luce (ORBS) in corrispondenza di uno dei due letti. La foto è molto interessante poichè pur essendo state scattate foto documentative in contemporanea (con normali fotocamere), l’anomalia energetica si è presentata solo in questa specifica porzione dello spettro elettromagnetico. Questa e molte altre saranno presentate e discusse insieme a tutto il materiale raccolto durante la nostra prima indagine. VI ASPETTIAMO!

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