Archivio Mensile maggio, 2012

Castello di Montebello: ciak per il primo reality-horror

mercoledì, 30. maggio 2012 15:40

Dal 16 aprile, una troupe di Cabiria Film & Production è stata 25 notti dentro il Castello in cui aleggia il mito dello spettro di Azzurrina. Il film, scritto da Giacomo Franciosa, Ernesto Siciliano e Sergio Tiboni, ha inaugurato il genere reality-horror.

Azzurrina-Castello_di_Montebello.pngIl Castello romagnolo di Montebello, noto nel mondo per il mito del fantasma di Azzurrina che si tramanda sin dal medioevo, diventa dal 16 aprile l’esoterico set cinematografico de “Il Castello di Azzurrina”. L’antica fortezza sarà abitata per 25 notti da una troupe della Cabiria Film & Production guidata da Giacomo Franciosa. Dentro le sale medievali e rinascimentali della rocca riminese, il regista e produttore italo-americano, nipote del famoso attore hollywoodiano Tony Franciosa, si appresta a dirigere un cast internazionale di giovanissimi interpreti. La scelta di effettuare le riprese notturne è dovuta all’originale taglio del soggetto horror ideato da Franciosa, che ha sviluppato la sceneggiatura con Ernesto Siciliano e con la consulenza storico-culturale di Sergio Tiboni, direttore dello stesso Castello. La formula del racconto è del tutto nuova: due telecamere amatoriali riprendono con un unico piano sequenza virtuale l’avventura dei protagonisti. Nella finzione scenica, sono gli stessi ragazzi a registrare la loro missione con le macchine da presa semi-professionali, dopo essersi nascosti dentro il Castello per passarvi una intera notte. Il compito dei giovani è indagare sul segreto di Azzurrina, una bimba dall’aspetto albino morta nel Medioevo dentro il fortilizio. Per attuare l’impresa di sfidare la leggenda dello spettro, le due coppie sfuggono al controllo di una inquietante Guida turistica, anch’essa dai caratteri albini, deus ex machina della vicenda che appare in poche ma decisive scene. Fin qui, il plot del lungometraggio. Nella realtà, il mito del fantasma di Guendalina Malatesta, conosciuta come Azzurrina, non è la solita panzana associata a tanti luoghi turistici. Si nutre infatti di riscontri certificati da veri scienziati. Dal 1990, gli studiosi del Laboratorio interdisciplinare di ricerca biopsicocibernetica di Bologna e di altri importanti centri di ricerca sul paranormale come il CICAP, effettuano regolari registrazioni audio dentro il Castello chiuso e isolato. I suoni immortalati dai ricercatori rivelano sempre il pianto di una bambina e urla strazianti, la cui natura e origine è inspiegabile.

Si possono ascoltare su internet (vedi il filmato qui in basso):

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=VXpHbcyW6DM[/youtube]

La storia di Azzurrina, inoltre, offre un altro oscuro aggancio con la realtà. La bambina è davvero esistita ed è scomparsa all’interno del nevaio del Castello nel 1365 senza che venisse mai ritrovato il corpo dentro l’angusto ambiente, che non ha alcuna via di uscita. Tutti questi indecifrabili spunti hanno suggerito agli autori la storia , inventata ma legato a doppio filo con la realtà, del “Il Castello di Azzurrina”.

Fonte: http://format.blogosfere.it/2012/03/il-castello-di-azzurrina-ciak-per-il-primo-reality-horror.html

Categoria: Luoghi Misteriosi, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autore:

Terremoto in Emilia Romagna e allineamenti planetari del 20 maggio 2012

domenica, 20. maggio 2012 5:06

Terremoto in centro italia e relazione con l’allineamento planetario tra Pleiadi, il Sole e la Terra

Magari sarà l’ennesima coincidenza, ma risulta quantomeno curioso che questa notte, 20 maggio 2012 alle 4.05 si sia verificata una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 in emilia romagna, avvertita in tutto il centro Italia. Si perchè il 20 maggio 2012 non è un giorno qualsiasi, vi è un raro evento astronomico che vede l’allinearsi delle Pleiadi con il sole e la nostra terra. Viene subito da pensare se Raffaele Bendandi, il sismologo “eretico”, non abbia centrato in pieno – con le sue teorie – quello che gli studiosi da anni non riescono a fare: poter prevedere sia in termini temporali che spaziali un evento sismico.

20 Maggio 2012: l’allineamento planetario

Una data che appare chiara, nello scorrere del tempo ciclico del calendario maya, è il 20 maggio 2012, il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. In contemporanea, ci sarà un’eclissi di Sole: la stessa avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, venerato dai Maya e del quale gli stessi attendevano il ritorno.
Eclissi anulare di Sole
Potrebbe trattarsi di pura coincidenza, se questa teoria non fosse supportata da una serie di pittogrammi formatisi a partire dal 2000 ed evocanti dei raffinati simbolismi maya di netto riferimento al 2012. Pittogrammi simili, che avevano fatto la loro comparsa già in anni precedenti, avevano fornito informazioni inerenti il codice Dresda, e prima ancora notizie sulla geometria sacra. Il bellissimo pittogramma comparso il 9 agosto 2005, invece, fornisce informazioni dettagliate in merito al giorno 0, identificabile con il 20 maggio 2012, e all’ultimo ciclo di Venere, in passaggio davanti al Sole per l’ultima volta durante la Quinta Era, nel giugno 2012. Il 2 agosto del 2004, un altro glifo aveva mostrato il calendario maya del lungo computo, il Sole nel quale ci troviamo, e la ciclicità del tempo, con la sua dualità di vita e morte. Molti anni fa i Maya, dalla civiltà cosmopolita che erano diventati, in seguito a sanguinose battaglie e repressioni, furono letteralmente estirpati dalla loro terra, e quelli che vi sopravvivono ancora oggi sono i pochi rappresentanti di un popolo evoluto. Gli stessi indigeni, secondo antiche leggende, rimasero sulla Terra, in attesa di una “resurrezione” che si sarebbe verificata al tramonto del quinto Sole, il 21 dicembre 2012. In quel giorno, il loro Dio, Kukulkan, si sarebbe manifestato nuovamente sulla Terra, introducendoci alla nuova era, la sesta, la cui data d’inizio è il sabato 22 dicembre 2012, in contemporanea ad un cambiamento nelle coscienze collettive. Il nostro Sole avrebbe “parlato”, secondo i Maya, manifestando la sua massima potenza con un’attività talmente intensa da influenzare la civiltà umana e l’intero pianeta.
Raffaele Bendandi

Si possono prevedere  i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto – Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un’umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l’apprendista da un orologiaio); ciononostante all’età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l’esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d’Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell’Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l’esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all’Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare “Un principio fondamentale dell’Universo”, dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all’interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l’astronomo americano Wood e nel 1976 l’astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l’analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Una curiosa centuria di Nostradamus

“Giorno 20 del Toro la terra tremerà così forte, che l’aria, terra e il cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio “-“grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi,perche’ l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico “

Altri eventi sismici rilevanti del 20 maggio 2012

TOKYO – Un forte terremoto di magnitudo 6.2 é stato registrato nel nordest del Giappone alle 16.20 locali (9.20 in Italia) con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 km dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto, precisando che “anche se vi possono essere lievi modifiche del livello del mare nelle regioni costiere, questo sisma non ha causato alcun danno al Giappone”.La scossa, di intensita’ 3 sulla scala nipponica di rilevazione massima di 7, e’ stata avvertita in modo netto nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Yamagata, e lungo un tratto di costa di circa 1.000 km: da Nemuro, la citta’ piu’ a nordest dell’isola settentrionale di Hokkaido, fino a Tokyo e nelle zone piu’ immediatamente a sud. Secondo le spiegazioni piu’ accreditate, il sisma altro non sarebbe che l’effetto di un fenomeno di assestamento legato al sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 che, come rimarcato dagli esperti della stessa Jma, potrebbe durare due anni o anche piu’.

Fonti: http://terrarealtime.blogspot.it/2012/04/20-maggio-2012-il-giorno-in-cui-si_30.html
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Raffaele-Bendandi-l-uomo-che-prevedeva-i-terremoti/12934.htm
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/05/20/Terremoti-Giappone-scossa-6-2-nordest_6899227.html

Categoria: 2012, Misteri, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Cerchi nel grano: il primo del 2012 in Italia

giovedì, 17. maggio 2012 13:48

Tratto dal sito: Cropfiles.it

La prima volta di Riesi fu nel 2007, con un pittogramma che – per qualità e tempistiche – si mescolò tra gli altri senza troppo riuscire a far parlare di sé (www.cropfiles.it/cropcircles2007/Riesi_23Maggio2007.html) .

Nell’ aprile del 2008 la cittadina di Riesi bissava, conquistando maggiori attenzioni, poichè fu lei ad aprire ufficialmente la stagione dei cerchi nel grano italiani, con un interessante pittogramma (www.cropfiles.it/cropcircles2008/Riesi_19Aprile2008.html)

Due anni dopo, a cavallo tra aprile e maggio del 2010, era di nuovo la cittadina riesina a fare da apripista (www.cropfiles.it/cropcircles_2010/Riesi_Aprile2010.html).

Sono di nuovo passati due anni, e durante la notte tra il 4 e il 5 Maggio 2012, è sempre Riesi a fregiarsi del titolo di prima dell’anno. Ci scrive infatti il Sig. Egidio che – a detta del proprietario del terreno – il giorno del 4 Maggio quel pittogramma non c’era, mentre era sicuramente lì la mattina del 5. La stampa per ora non si è occupata di questo caso, ma la notizia si è presto diffusa tra gli abitanti locali, tra i quali Egidio, che ce ne ha gentilmente informati. Ecco dunque il primo crop circle del 2012 targato “made in Italy”.

Immagine di Egidio Gravagna e Luigi Liberale (concesso l’uso a Cropfiles)

Difficile per il momento stimare le proporzioni, che sembrano comunque piuttosto rilevanti. Difficile interpretare anche il disegno, che è tuttavia chiaramente geometrico e sembra di buona fattura. Un cerchio centrale attorno al quale gravitano cinque composizioni omogenee a forma di “v”. Il tutto quasi a formare una stella.

cerchio a Riesi

Seguono ulteriori immagini cortesemente inviateci da Egidio e Luigi

cerchio a Riesi cerchio a Riesi cerchio a Riesi cerchio a Riesi
Immagini Egidio Gravagna e Luigi Liberale (concesso l’uso a Cropfiles)

Egidio ci informa anche che il diametro complessivo della formazione si aggira attorno ai 50 metri scarsi, e che ha girato un video reperibile a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=mv7Ngjb_2YE
La carta stampata e le testate giornalistiche online tardano stavolta a dare notizia di questo caso, perché la loro attenzione è rapita, da lunedì 7 maggio, da un caso di allettamento naturale – erroneamente scambiato per un crop circle – verificatosi a Cassano d’Adda.

Martedì 8 maggio però la notizia finalmente esce. Il “Corriere Del Mezzogiorno”, con un articolo di Rosario Sardella, titola così:
Riesi, (ri)spuntano le «stelle» nel grano.
Segnalato da un proprietario terriero: i carabinieri
non avrebbero rinvenuto segni di calpestamenti
Nell’articolo (a riproduzione riservata) si leggono le dichiarazioni del proprietario del terreno (Carmelo M.), che collega l’apparizione di quel cerchio nel grano alla sua recente visita a padre Pio. Si legge inoltre che si sta verificando un gran viavai di curiosi, e sono giunti sul posto anche due pullman del Rotary Club.

Articolo completo e filmato qui:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/7-maggio-2012/riesi-rispuntano-stelle-grano-20168667817.shtml

Una volta che la notizia è di dominio pubblico, non mancano – come sempre – speculazioni più o meno ardite sul significato e la natura del pittogramma in questione. Noi, non condividendo una sola parola di quanto segue, ci limitiamo a riportare queste speculazioni, ad onor di cronaca.

Significati mistico-religiosi vuole coglierli il sedicente “stigmatizzato” Giorgio BonGiovanni, il quale scrive cripticamente così: “Nel bel mezzo di una delle terre benedette da Dio, la Galilea dei Gentili, la Sicilia, si è manifestato un cerchio nel grano. Una stella a cinque punte. Il numero 5 è il segno della madre celeste Miryam. Chi ha occhi per vedere veda”. (fonte: http://www.giorgiobongiovanni.it/)

Secondo invece Umberto Morazzoni “in questo specifico contesto, collocato nella stupenda trinacria, la stella a 5 punte, potrebbe simboleggiare la presenza dell’esercito USA su territorio Italiano. In questo caso la sovrapposizione non è solo concettuale, cioè le basi che occupano suolo, ma anche simbolica, infatti, sia la Repubblica Italiana che l’esercito Statunitense, sono simboleggiati da una stella a 5 punte o pentagramma che in magia può simboleggiare la natura coni suoi 4 elementi più il quinto, l’etere, e i 5 canali di Input/Output dell’uomo, in generale il pentagramma è anche sinonimo del piano materiale che per noi è la Terra, quindi siamo già a tre relazioni: basi USA – Italia – Terra ( inteso più come terreno, territorio o suolo fertile). Il pentagono, a questo punto, indicherebbe il potere che dirige queste basi statunitensi ed infatti è inglobato nella stella, ma potrebbe essere anche correlato all’influenza che ha il pentagono “all’interno” della nostra politica militare. Il Decagramma, riflesso da ogni quinto punto è formato da due pentagrammi incrociati. Questo potente simbolo, nelle discipline esoteriche e spirituali, rappresenta la concentrazione delle forze positive e negative dell’Akasha e dei quattro Elementi, ed in particolar modo la rivoluzione delle forze sotto la Grande Madre. Unendo i tre simboli abbiamo, quindi, un quadro abbastanza chiaro, la formazione di Riesi segnala la prepotente presenza di forze militari statunitensi su territorio Italiano, ma esso suggerisce anche una rivolta o qualche tipo di azione di contrasto, per limitare il potere di queste forze militari e della casta Republicana, al fine di riequilibrare la natura e l’ambiente, martoriati dallo stato e dai numerosi esperimenti militari inerenti l’uso di microonde ed armi ad energia diretta. Armi ad energia diretta e microonde ? Si, proprio così… (fonte: http://sphaeralux.blogspot.it/2012/05/crop-circles-il-decagono-di-riesi-2012.html

Fonte: http://www.cropfiles.it/cropcircles2012/Riesi_5Maggio2012.html

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Fantasmi: cinque dimore da brivido

martedì, 15. maggio 2012 8:12

Ci sono luoghi in cui pare si possano percepire misteriose presenze, rumori strani, porte che cigolano, voci e sussurri: provengono da anime senza pace che vagano tra le stanze di sinistre dimore, segnate spesso da violenti passati. La maggior parte di queste storie arriva dal mondo anglosassone, soprattutto da Regno Unito e USA: del resto il primo ha un passato di battaglie, nobiltà e castelli, mentre negli States si sono inventati Halloween.  Che siano fenomeni reali o solo favole, che ci crediate oppure no, ecco cinque case da brividi.

La villetta al 112 di Ocean Avenue ad Amityville, nello stato di New York, è forse il più famoso edificio maledetto di tutto il mondo, noto soprattutto per aver ispirato un romanzo ( OrroreadAmityville di Jay Anson) e la ben più conosciuta omonima saga di film. La leggenda parte dalla notte del 13 novembre 1974, quando il giovane Ronald De Feo Jr. uccise a colpi di fucile tuttalasuafamiglia, composta da padre, madre e quattro fratelli. Da allora non hanno mai smesso di circolare voci su presunte manifestazioni paranormali all’interno della casa. Non tutti sanno che anche Steven Spielberg ne è rimasto colpito, chiamando la località in cui si svolge Losqualo proprio Amity Island.

In California sorge la Winchester Mystery House: fu la residenza di Sarah Wincheseter, la vedova del famoso magnate delle armi William Wirt Winchester, colui che inventò l’omonimo fucile che conquistò il West. Oggi è un’attrazione turistica, grazie alla sua fama di luogo sinistro. Si racconta infatti che la signora Winchester, che perse prima la figlia nel 1866 e poi il marito nel 1881, colta da una profonda depressione e convinta di essere vittima di una maledizione, si rivolse a una medium che le intimò di erigere una grande casa per ospitare le anime di tutti coloro che erano caduti a causa delle armi di William. Le disse, inoltre, che finché avesse continuato a costruire non sarebbe morta.

Si sviluppò così un’enorme magione composta da 160 stanze; la sua espansione si protrasse ininterrottamente dal 1884 fino al settembre 1922, quando Sarah morì per cause naturali. Ci sono addirittura porte e scale che non conducono da nessuna parte, forse perché Sarah voleva confondere i fantasmi.

La Scozia si può considerare la patria di questo genere di leggende, talmente radicate che anche il castello della capitale Edimburgonon è stato risparmiato. Il mistero è legato al labirinto di tunnel che si dipana nel sottosuolo, da cui sembra che talvolta provenga il debole suono di una cornamusa: si tratterebbe della melodia di un suonatore di cornamusa disperso secoli fa. A completamento del quadretto horror-musicale, il fantasma di un tamburino apparirebbe quando il castello sta per essere attaccato.

Nel Northumberland, in Inghilterra, si trova quello che viene definito come il castello più infestato del Regno Unito, il Chillingham Castle, anche se, a onor del vero, da quelle parti i manieri posseduti abbondano. Tra le sue mura gironzola una nutrita schiera di ectoplasmi: il povero, il vagabondo, Lady Mary, una bimba torturata, un corteo reale e il cosiddetto Blue Boy, cioè una sorta di flash di luce blu che alcuni testimoni dicono di aver intravisto sopra il letto di una delle numerose stanze.

La Torre di Londra, antica fortezza e prigione, è stata teatro di numerose e importanti vicende nella storia dell’Inghilterra, tra cui centinaia di episodi cruenti come esecuzioni e torture. Non è un caso dunque che anche questo edificio rientri nella lista nera: al suo interno risiede uno squadrone esagerato di fantasmi, il più illustre dei quali è quello di Anna Bolena, una delle mogli di Enrico VIII fatta decapitare dal marito nel 1536.

Fonte: http://gadget.wired.it/news/outdoor/2012/05/11/fantasmi-case-infestate-23667.html

Categoria: Paranormale | Commenti (0) | Autore:

Super-flare sulla terra previsto per il 14 maggio 2012

domenica, 13. maggio 2012 22:01

Il ‘mostro’ si sta preparando. La grande macchia solare AR 1476, definita dagli esperti Nasa come un vero e proprio mostro per le sue dimensioni, in questi giorni sta crepitando con una serie di eruzioni solari di media entita’ che stanno gia’ facendo registrare i primi blackout nelle comunicazioni radio. Al suo interno, pero’, cova una enorme quantita’ di energia che a breve potrebbe dare vita alle piu’ potenti eruzioni solari, quelle di classe X, con effetti ben piu’ pesanti anche sul nostro pianeta, che in queste ore sta entrando nella linea di fuoco. La macchia AR 1476, individuata dal Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa, si estende per quasi 160.000 chilometri ed e’ visibile anche senza l’ausilio di telescopi solari, soprattutto durante l’alba e il tramonto. Diversi gli astrofili che in queste ore si stanno divertendo a fotografarla, come il torinese Stefano De Rosa, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), che durante l’alba sopra la basilica di Superga ha immortalato il ‘mostro solare’ in una fotografia che sta facendo il giro del web. In questi giorni la grande macchia sta scaldando i motori con una serie di eruzioni solari di classe M, fenomeni di entita’ media la cui influenza si risente soprattutto nelle regioni polari e puo’ provocare sia problemi nelle comunicazioni radio sia spettacolari aurore. L’ultima, di classe M5, e’ stata registrata giovedi’ 10 maggio e ha liberato un bagliore di raggi ultravioletti prontamente registrato dal Solar Dynamics Observatory. L’Agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera (Noaa) segnala gia’ i primi occasionali blackout nelle comunicazioni radio, e prevede che nelle prossime 24 ore ci sara’ una probabilita’ pari al 75% di avere altre eruzioni di media entita’, e una probabilita’ del 20% di avere eruzioni di classe X, le piu’ intense, in grado di scatenare tempeste magnetiche capaci di provocare il blackout nelle comunicazioni radio in tutto il pianeta. L’allerta si fa ancora piu’ importante dal momento che la macchia si sta muovendo attraverso la superficie solare, e fra poco mettera’ la Terra nel suo ‘mirino’. Intanto gli astronomi amatoriali stanno trovando diversi modi per ingannare l’attesa. Per esempio Thomas Ashcraft, che vive in New Mexico, ha provato a catturare la ‘voce’ della macchia solare registrando le forti onde radio corte provenienti dall’esplosione.

Eruzione solare

Dopo la segnalazione della gigantesca macchia AR 1476 recentemente comparsa sulla superficie della nostra stella e definita dagli esperti della Nasa un ”mostro” per le sue dimensioni, gli osservatori solari hanno registrato un’eruzione che dalla superficie del Sole ha scagliato verso il nostro pianeta un vento di particelle ad alta energia che sta viaggiando alla velocita’ di oltre mille chilometri al secondo. Gli esperti del Centro Goddard della Nasa prevedono che lo sciame di particelle possa raggiungere il campo magnetico terrestre nella serata di lunedi’ 14 maggio. Fin da ieri le previsioni delle Nasa, come quelle dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), consideravano inevitabile che il vento sollevato da un’eruzione solare investisse in pieno la Terra, dopo aver avvolto Venere: la grande macchia AR 1476 e’ infatti rivolta verso il nostro pianeta.

Fonte: http://ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2012/05/11/mostro-solare-prepara_6856771.html

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Categoria: Notizie di Confine, Scienza | Commenti (0) | Autore: