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Castello di Montebello: la ricerca del 2011 e le ultime novità

giovedì, 23. giugno 2011 12:13

a cura di Michele Morettini

La ricerca al Castello di Montebello a cui abbiamo partecipato attivamente il 21 Giugno 2011 insieme a Daniele Gullà, Mattia Mascagni e Marino Fantuzzi è stata estremamente interessante, sia dal punto di vista delle tecnologie utilizzate, che dal fronte delle metodologie applicate. Il rigore della ricerca scientifica affiancato al sottile mondo delle percezioni extrasensoriali: oramai questo è un connubio che solo i più ostinati negazionisti non riescono ancora ad accettare. In questi ultimi anni le indagini al Castello di Montebello hanno fornito oggettivi parametri di studio e hanno contribuito ad accrescere il bagaglio di conoscenze sul mondo della ricerca di Confine, molto probabilmente anche quest’anno tutti i parametri monitorati, le foto/video acquisizioni multispettrali effettuate e i dati acquisiti ci aiuteranno a fare un passo avanti in questo tipo di indagini. Sostanzialmente, la ricerca è stata suddivisa in diverse parti: nel pomeriggio mediante l’utilizzo di una sofisticata apparecchiatura, un geo-radar,  il ricercatore Daniele Gullà è riuscito a mappare il sottosuolo all’interno e all’esterno del castello di Montebello, così da georeferenziare cavità o passaggi segreti non conosciuti.  L’idea è stata quella di verificare se particolari cavità artificiali potessero essere ricondotte a possibili “camere segrete”  sconosciute alla storia, che potessero spiegare in qualche modo la misteriosa scompara di Azzurrina. I rilievi effettuati hanno prodotto moltissimi risultati che saranno analizzati e divulgati prossimamente dal ricercatore.

Daniele Gullà che effettua rilievi con il Geo-Radar all'interno del Castello di Montebello.

Successivamente, Mattia Mascagni e Marino Fantuzzi grazie alla loro particolare sensibilità extrasensoriale hanno effettuato esperimenti di psicoscopia ambientale (aiutati anche da altri sensitivi simpatizzanti del gruppo di ricerca), ovvero hanno cercato di mettersi in rapporto con l’ambiente per cercare di acquisire determinate informazioni che fanno riferimento alla “storia” di quel luogo.

L’esperimento è sfociato in un vero e proprio contatto sensoriale “real-time” con presunte ed indefinite energie senzienti; mentre il gruppo di sensitivi effettuava questo tipo di esperimento, il nostro gruppo di ricerca (composto dal sottoscritto, Michele Morettini e da Stefania Ferrari) effettuava riprese fotografiche ad ampio spettro (UV-B – Visibile – Near IR) e rilevazioni riguardo possibili fluttuazioni del campo elettromagnetico (effettuati anche da Leea, una collaboratrice del gruppo di Daniele Gullà); Daniele Gullà invece mediante l’utilizzo di un nuovo apparecchio appositamente realizzato per lo studio e la rierca nel campo Metafonico, cercava riscontri in relazione al fenomeno delle voci elettroniche (l’utilizzo di questa nuova apparecchiatura sembra aver dato esiti molto interessanti). Anche in questo caso tutti i dati riguardo i parametri geo-fisici raccolti, le riprese fotografiche effettuate, le considerazioni dei sensitivi e le registrazioni effettuate con l’attrezzatura EVP saranno studiati e incrociati, cosi da poter avere un quadro generele sull’esperimento condotto. Dopo una breve pausa serale, il gruppo di ricerca si è dedicato alla vera e propria ricerca di “Azzurrina” e dei fenomeni a lei connessi. Sono state montate telecamere ad infrarossi ad alta sensibilità con tanto di sorgenti di radiazione infrarossa in vari punti del Castello, compreso il famoso vano di azzurrina. Alle telecamere in ogni punto sono stati montanti microfoni professionali, cosi da acquisire in contemporanea parametri video e audio. All’interno del vano di Azzurrina il nostro gruppo di ricerca ha effettuato rilievi statici sulla fluttuazione termica (mediante sensore termico interfacciato ad un personal computer) e geo-elettro-magnetica (mediante un TriField Natural EM meter).

Una volta posizionata tutta la strumentazione e attivati tutti i sensori di acquisizione è stato tentato un esperimento mai realizzato prima: è stata mandata in filodiffusione una musica nei pressi del vano di azzurrina, musica che rievoca fedelmente le musiche del 1300, addirittura suonata con strumenti simili a quelli dell’epoca. Il concetto è stato quello di immettere nell’ambiente un suono fedele a quello che si poteva udire all’epoca, cercando cosi di “eccitare”  il contesto energetico PSI e verificare la risposta dell’ambiente stesso mediante le strumentazioni attivate.

Infine è stato tentato un ulteriore esperimento: il gruppo di sensitivi riunitosi nel cortile, ha effettuato nuovi esperimenti di percezione extrasensoriale ambientale, anche in questo caso sono state fatte fotografie ad ampio spettro e registrazioni con l’attrezzatura psicofonica.

Possiamo sicuramente affermare che abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad una serata dove l‘eccellenza della ricerca parapsicologica Italiana trova il suo “habitat” migliore, un luogo dove le fenomenologie paranormali, se studiate con il dovuto rispetto e il naturale senso critico, non si fanno mai attendere. Questo articolo vuole solo documentare sommariamente le fasi di indagine realizzate, prossimamente i risultati saranno ampiamenti diffusi, sia tramite i nostri canali divulgativi ma sicuramente anche da quelli dei media nazionali. Personalmente ringrazio sinceramente Mattia Mascagni, Daniele Gullà e Marino Fantuzzi per aver invitato la nostra Associazione ad un evento cosi importante.

Concludo con una notizia molto interessante appena uscita, che sicuramente metterà la parola fine alle “tendenziose” supposizioni nate attorno alla oramai celebre foto di Azzurrina, ripresa da Mattia Mascagni ed elaborata da Daniele Gullà nella sessione di esperimenti del 2010.

La foto è stata periziata ed è emerso senza ombra di dubbio che il file RAW (originale) non è stato assolutamente modificato e quindi l’elemento “extra” apparso in foto è assolutamente genuino.  Riportiamo di seguito una nota del ricercatore sulla questione, tratta dal suo sito personale e il collegamento al file della perizia:

Sono ormai diversi anni che mi occupo dello studio riguardo i fenomeni anomali o più volgarmente detti “paranormali” ed ho notato con grande piacere che la passione per la ricerca non viene mai a mancare.
Come molti sanno, il paranormale, è un argomento molto delicato e discusso principalmente perché nessuno detiene la legge assoluta del sapere e perché a causa di vari ciarlatani, tale argomento, viene spesso sporcato da chi si approfitta dell’ingenuità e debolezze altrui vantando titoli inesistenti e senza avvalersi di strumentazioni tecnologiche idonee per poter vedere l’invisibile.
Nel momento in cui un ricercatore singolo o un team di studiosi riescono ad ottenere buoni risultati, pubblicandoli, si espongono a loro volta, consci di essere passibili a critiche discordanti.
Sin quì tutto nella norma, finchè l’ignoranza di alcuni soggetti sfocia in commenti poco piacevoli e signorili in cui si possono notare insinuazioni del fatto che tali risultati siano artificiosi o addirittura creati come falsi. Ovviamente, è bene ricordare che ogni soggetto è libero di esprimere il proprio parere facendo ben attenzione che non vengano mai a mancare educazione e rispetto.

Io sono un ricercatore e con grande rispetto per il mondo invisibile, in tutte le sue sfaccettature, lavoro con dedizione, sacrificio, onestà ed umiltà al fine di proporre ciò che emerge dai dati che riesco ad ottenere.
Inoltre posso vantare la fortuna di lavorare con persone accreditate in ambito forense e scientifico, che periziano minuziosamente ogni singolo dato raccolto in fase di ricerca.

Detto ciò, quanto segue è una perizia fatta nei confronti dello scatto fotografico avente per soggetto la leggendaria figura di “Azzurrina”, da me ottenuto il 21/06/10 durante il monitoraggio organizzato da Daniele Gullà, tenutosi presso il Castello di Montebello, monitoraggio a cui era presente anche una squadra del CICAP.

http://www.mattiamascagni.it/download/perizia_azzurrina.pdf

Segnalo anche che la ricerca è stata documentata dalle telecamere di Italia 1 e che martedi 28 giugno è stato mandato in onda un servizio all’interno del programma Tabloid :

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=bDoFIvftDp8[/youtube]

I ragazzi di TerraIncognitaweb invece hanno rilasciato un video dove Mattia Mascagni e Marino Fantuzzi sintetizzano i primi risultati “interessanti” ottenuti.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1lIQrtY7-Zo[/youtube]

CLICCA QUI PER VEDERE ALCUNE FOTO CHE DOCUMENTANO LA RICERCA

Categoria: Aggiornamenti Daltramontoallalba.it, Luoghi Misteriosi, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autore:

La Nasa avverte e prepara i suoi impiegati per possibili scenari di “emergenza”

domenica, 19. giugno 2011 11:22

E’ il caso di dire: “allacciarsi le cinture”. L’avventura si fa estrema… mettiamola cosi. E’ con un po’ di esitazione che pubblico questo articolo, ma le fonti  mi paiono accreditate e l’autore è un impegnato esperto sulla salute naturale e non con la fabbrica del farmaco, quindi decido che è il caso di farlo. Mediamente leggo www.rense.com per avere accesso alle informazioni “alternative” a quella dei media convenzionali (soprattutto nel nostro “belpaese”). Già ieri ho comunicato sul blog Cafe de Humanitè che la NASA in questi giorni ha allertato i suoi dipendenti perché “si preparino” e ha messo on line una serie di dati per organizzare l’emergenza nelle famiglie. Ma non ha detto per cosa, ovviamente.

http://www.nasa.gov/centers/hq/emergency/personalPreparedness/index.html

Alcuni diranno che questa della NASA, è una manovra apposita per seminare panico. E cosi il ping pong continua. Io trovo che le ossessioni (anche quelle “alternative”)  portino fuori binario come i negazionsiti alla Piero Angela & Co. Ci sono dati, ci sono miti (che io ritengo più validi della storia “scritta – male- da chi sappiamo” o da chi vince), ci sono ricerche non convenzionali , ergo le tesi seguenti (con calcoli indicati) sono ben poco fantasiose. Certo c’è da chiedersi come mai la NASA allerti ora, ma non possiamo che attendere… svegli.

E’ ormai il tempo di “rischiare” scelte a seguito di una precisa visione e credo personali, non più a seguito di “mode”, superstizioni, afflati emozionali, dogmi, fanatismi ideologici e politici. E con questa scelta “navigare”, in questi tempi “ultimi”,  che chiudono un ciclo.

In rete e su youtube da un po’ di settimane si trovano calcoli  (si dice della Nasa) sull’orbita di un asteroide/cometa (altresi definita nell’articolo originale in inglese che riporto “ nana (stella) bruna” -brown dwarf) , la COMETA ELENIN: un grande corpo celeste che è già penetrato nel nostro sistema solare e ci arriverà molto molto  vicino nell’autunno del 2011.

Ma entriamo nel cuore della questione: nel seguito riporto tradotto l’articolo del Dr. Mark Sircus, pubblicato  sull’Activist Post

Cristina Bassi

“ Tornando indietro al gennaio scorso, quando stavo indagando sulla città sotterranea che si dice che sia costruita sotto il nuovo aeroporto di Denver  e di cui ha parlato l’ex governatore Jesse Ventura, ho messo insieme i pezzi e sono arrivato alla conclusione che in serbo per noi, per il 2012 c’è un evento planetario.

(…) la notte scorsa, osservando il modello matematico della NASA (vedi sopra ndt) relative alla cometa Elenin ho scoperto che un grande corpo celeste  è già penetrato nel sistema solare  e sta viaggiando verso un possibile drammatico incontro con la Terra nell’autunno 2011. Quel che NON sappiamo è la massa e la misura della cometa Elenin, sebbene non abbia dubbi che le autorità invece ne siano a conoscenza.

Elenin è attualmente monitorata mentre passa attraverso la cintura degli asteroidi dentro il sistema solare. Mi dispiace molto dover essere il portatore di notizie cosi gravi e spaventevoli , ma la fonte, la NASA, è impeccabile.  Abbiamo una massa in entrata (che potrebbe eventualmente essere una stella di neutroni) che ha fatto ingresso e che farà un notevole giro intorno al sole, come ogni altra cometa del resto, incrociando ed entrando tra Mercurio e Venere prima di cominciare ad uscire (dal nostro sistema ndt)

Nella sua traiettoria di uscita incrocerà l’arco della nostra orbita, ossia passerà molto vicino alla Terra e la terra le passerà dietro, fendendo la sua coda.

In questo video, potrete vedere tutto questo spiegato in un grafico. Quel che vedrete con matematica precisione, è che ogni volta che questo corpo celeste si allinea alla Terra e al Sole, abbiamo un enorme terremoto. Gli ultimi tre allineamenti hanno prodotto il terremoto giapponese, 9,0 Richter, quello in Nuova Zelanda e prima ancora quello in Cile. E l’11 marzo Elenin era molto lontana (rispetto a come sarà questo autunno ndt). Quando avverrà il nuovo allineamento, sarà molto, drammaticamente, vicino.

Il punto principale da capire è che se Elenin fosse solo una cometa normale non avrebbe la massa per generare una spinta gravitazionale tale da influenzare colpire la Terra, quando è in allineamento.

QUI IL VIDEO :

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=0Bv1rQxgMbA[/youtube]

David Morrison, astrobiologo di lunga data della NASA, in un comunicato ufficiale del 1 ° marzo ha detto che Elenin non è una minaccia. Dieci giorni dopo Elenin è entrata in allineamento con la terra e il sole. . . e il Giappone è stato quasi distrutto. Morrison ha confermato che il perielio di Elenin (cioè quando è più vicina al Sole) sarà nei primi di settembre del 2011 ad una distanza dal sole di 65 -70 milioni di chilometri. Ha detto anche che il giorno nel quale sarà più vicina alla Terra sarà intorno al 16 ottobre, ad una distanza di circa 34 milioni di km; crede tuttavia che non ci sia motivo di pensare che Elenin sia diversa da una normale cometa.

Mi chiedo se abbia cambiato idea dopo l’11 marzo. Morrison rifiuta tutto ciò che può essere allarmistico, considerandolo pura fantasia. La faccenda comunque sta nel fatto che l’allineamento accadde, come si può chiaramente vedere dalla simulazione della NASA.

Ora, dobbiamo vivere con radiazioni in   aumento e che si diffondono  per tutto l’emisfero nord. Sappiamo quanto facile sia per le persone che rivestono cariche di autorità, insabbiare le informazioni e mentire rimanendo seri.

Il governo giapponese ha ammesso di aver tenuto  nascoste circa 5000 misurazioni delle radiazioni, nonché valutazioni dopo l’evento nucleare che ha colpito la centrale nucleare di Fukushima Daiichi in marzo. Ha agito così per non indurre il panico nella popolazione, cosi riferisce alla ITAR- TASS un rappresentante del personale che si occupa dell’emergenza nucleare.

Dobbiamo riconoscere e accettare che c’è un pericolo e una possibilità che parte della nostra civiltà e persone in essa che andranno perse. NON è tempo di negare né di trattenere le lacrime. Spero in Dio di sbagliarmi, ma l’evidenza non può essere banalmente trascurata, anche se naturalmente accadrà. Una foto vale più di mille parole e la NASA ci ha dato la prova visibile che Elenin sta giocando un ruolo importante negli eventi qui sul nostro pianeta, anche da lunga distanza.
Non è il tempo di avere paura piuttosto per amare e cooperare in un contesto di preparazione a tutti i livelli, per ciò che verrà.
La storia di Elenin è stata visibile per anni, ma ora è su di noi e non possiamo fare altro che prepararci e pregare e amare, come non abbiamo mai fatto prima.

Questo video mostra quello che la Nasa conosce da decenni.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TvPZep14Cn4[/youtube]

L’intero sistema solare sembra stia riscaldandosi, il sole è diventato attivo e gli eventi che mutano la Terra stanno diventando sempre più frequenti ed intensi con cambiamenti climatici che si abbattono su tutto il globo e che sono oltre i peggiori scenari immaginabili. Abbiamo un aumento di geoattività: i vulcani, i terremoti, gli tsunami, isole che si inabissano,  la migrazione del polo magnetico, le morti di massa degli animali, enormi vortici inspiegabili nell’Atlantico etc etc: cosa da far girare la testa a chiunque.

Abbiamo avuto una dritta su qualcosa di insolito che sta accadendo, quando in Groenlandia il sole è sorto con 2 giorni di anticipo: un segnale forte che qualcosa non fosse a posto nell’orbita terreste.

Il 25 gennaio dissi: “ c’è molta informazione (eccetto che sulla stampa mainstream, “ufficiale”) su ciò che riguarda il 2012 e la fine del calendario Maya (link), su cui molti hanno ossessioni… ma c’è abbastanza di che preoccuparsi e su cui agire per il 2011.

La scorsa settimana sono quasi cascato  dalla sedia  nel sentire che il Sole in Groenlandia è arrivato con due giorni di anticipo. Non è un piccolo evento… ma niente che sia apparso sugli organi ufficiali di stampa, oppure solo le stupide teorie del Global Warming (come ha detto per esempio l’Huffington Post ndt ) imputate come causa”.

Il 3 agosto 2011 segna il momento in cui la Terra passa attraverso il perigeo della nana bruna, mentre quest’ultima attraversa l’orbita terrestre. Dopo circa due settimane, il 18 agosto la nana bruna attraversa l’orbita di Venere a circa 103 milioni di km dal sole. Dovranno passare poi 24 giorni, perchè la nana bruna raggiunga il punto più vicino al sole, a 44,73 milioni di miglia. Il 25 Settembre 2011 segna il momento in cui la Terra passerà attraverso la seconda congiunzione con il sole, la nana bruna, Mercurio, Saturno e Urano in linea per un altro allineamento gravitazionale.

Il 2 ottobre è il giorno in cui la nana bruna attraverserà nuovamente l’orbita di Venere per iniziare il suo viaggio in direzione della Terra. Passeranno altre 2 settimane e la nana bruna attraverserà la linea dell’orbita terrestre per passare direttamente davanti al nostro pianeta ad appena 35 milioni di km di distanza, che sarà il punto più vicino del nostro incontro

La nana bruna attraverserà l’orbita di Marte il 14 novembre 2011 ,  verso la 3a congiunzione il 22 novembre dove la Terra ancora una volta, passerà nuovamente tra i due come il 15 marzo.

CONCLUSIONE:
L’avvicinarsi di una stella nana bruna risponde a molte domande su cosa sta accadendo intorno a noi, a cui altri non possono nemmeno cominciare  rispondere. Nessuno sa veramente cosa succederà nell’autunno di questo anno, quando questo corpo celeste sarà tra noi e il sole per poi rimbalzare e dirigersi verso il vicinato della Terra. Qualcuno ha ipotizzato che potrebbe andare a colpire la nostra Luna e distruggerla. Potrebbe colpire anche noi sulla Terra, se la sua traiettoria  dovesse modificarsi colpendo un asteroide nei prossimi giorni. Sarebbe possibile se fosse veramente una cometa , ma se fosse una stella a neutroni con larga massa, nulla la farebbe deviare dalla sua traiettoria preordinata

Se siamo fortunati, non succederà nulla ma l’umanità non sta attraversando un periodo fortunatissimo in questi ultimi tempi.

Quello che potrebbe accadere è quello che la maggior parte delle antiche culture e delle religioni ci ricordano: enormi diluvi che devastarono il mondo. L’unico modo per cui il mondo potrebbe avere un’ alluvione globale è che ci sia un evento come un impatto con un asteroide, uno spostamento dei poli  o un oggetto molto denso che passa vicino alla terra e che causa un’enorme onda tsunami.

La spinta gravitazionale acchiapperebbe l’acqua e la riverserebbe sulla terraferma, molto similmente a come accade con la luna oggi, su scala minore, con le maree.

Zone sicure:
1. Spostarsi a + di 250 km dalle coste.
2. Spostarsi a 180 -200 metri sul livello del mare.
3. Allontanarsi dai vulcani e dai super vulcani come quelli di Yellowstone nel nord-ovest USA.
4. Allontanarsi dalle zone di terremoto / sismiche / soggette a valanghe / zone di faglia, come quella di New Madrid negli Stati Uniti centrali.
5. Allontanarsi dalle dighe, si romperanno
6. Allontanarsi dalle centrali nucleari , che potranno essere coinvolte
7. Allontanarsi dall’alta quota, dove i livelli di radiazione saranno più alti.
8. Allontanarsi dalle aree a grande densità demografica, dove le rivolte per il cibo degenereranno nel caos e nel disordine.
9. Unisciti ai gruppi di sopravvivenza , con persone affini che hanno rifornimenti di sopravvivenza e armi per proteggersi.

Non mancano leggende sulle alluvioni.

La più antica leggenda esistente è contenuta nella frammentaria Genesi Eridu dei Sumeri, databile al 17 ° secolo aC. Nel poema epico babilonese di Gilgamesh ci sono riferimenti alla Grande Alluvione (tavola 11).
La versione più nota della leggenda ebraica del diluvio è contenuta nel Libro della Genesi (Genesi 6-9): Dio sceglie Noè, un uomo che “ha trovato favore agli occhi del Signore” e gli ordina di costruire un’arca per salvare Noè, la sua famiglia, e gli animali della terra e gli uccelli. Dopo che Noè ebbe costruito l’arca, “Tutte le fontane dei grandi abissi si aprirono, e cosi le cateratte del cielo”.

Ci sono molte fonti di leggende antiche sulle alluvioni nella letteratura cinese. –  Il Shujing, o “Libro della Storia”, scritto probabilmente intorno al 500 aC o prima, afferma nei capitoli di apertura che l’imperatore Yao deve affrontare il problema delle alluvioni  “che raggiungono il cielo” .

Secondo gli Aborigeni australiani, l’acqua ha coperto la Terra. Solo le vette delle montagne più alte erano visibili, come isole nel mare.

By Dr. Mark Sircus**
traduzione: Cristina Bassi

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Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/452-la-cometa-elenin-in-orbita-ravvicinata-in-autunno-e-gli-avvisi-della-nasa-al-proprio-personale

Categoria: 2012, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Indagini 2011 al Castello di Montebello: l’Associazione nel team di ricerca parapsicologica

giovedì, 16. giugno 2011 9:59

Informiamo tutti i nostri amici utenti che L’Associazione Culturale Dal Tramonto all’Alba è stata invitata a partecipare attivamente alle annuali ricerche parapsicologiche che si terranno al Castello di Montebello (Torriana – Rimini) martedi 21 Giugno 2011. Avremo modo di affiancare Daniele Gullà, Mattia Mascagni e Marino Fantuzzi nella ricerca di eventuali fenomenologie paranormali connesse al famoso caso di “Azzurrina”. L’Associazione, sinceramente onorata per la collaborazione stretta, desidera ringraziare vivamente i tre ricercatori. Vi invitiamo a seguire il sito, il mystery news e il forum per eventuali aggiornamenti sul caso.

Categoria: Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autore:

15 Giugno 2011: l’eclissi Lunare più lunga del Secolo

martedì, 14. giugno 2011 22:41

Oggi, 15 giugno 2011, ci sarà un’eclissi totale di Luna, la più lunga del secolo. Bisognerà quindi stare tutti a testa in su, con gl’occhi rivolti al cielo, per potersi godere una spettacolare eclissi lunare tra le più lunghe degli ultimi 100 anni, e tra le più buie da 40 anni a questa parte. Sarà visibile dall’Italia e da quasi tutta l’Europa centrale, da buona parte della Russia, da tutta l’Africa, dalla Mongolia, dall’Arabia Saudita, da buona parte della Cina e dell’Australia. Il suggestivo evento celeste avrà inizio pressoché dalle 19.30, per raggiungere il suo “clou” intorno alle ore 22.15/22.30, e terminare intorno alla mezzanotte. Per oltre un’ora e mezza (periodo in cui l’eclissi sarà maggiormente visibile) potremo restare estasiati dallo straordinario effetto provocato dalla Terra che, trovandosi su di una linea retta tra il Sole e Luna, proietterà un cono d’ombra che oscurerà il nostro satellite. Certamente un’occasione da non perdere, in quanto al prossimo “show” lunare potremo assistervi solamente tra quattro anni, nel settembre del 2015. Si potrà osservare il tutto ad occhio nudo oppure utilizzando un binocolo, o meglio ancora un telescopio. Naturalmente in tutta Italia sono in fermento astronomi, astrofili ed associazioni relative, ansiosi di poter studiare o semplicemente ammirare il naturale fenomeno: molte le iniziative che vi ruotano intorno, delle quali è possibile trovare indicazioni anche sul sito dell’Unione Astrofili Italiani.

Augurandoci che il tempo sia clemente e ci offra un cielo terso, l’ideale sarebbe situarsi in punti con poca luce o bui in collina od in montagna, magari organizzando anche un piccolo pic-nic notturno: perché no! Ricordatevi però di portare anche torce o fiaccole per i momenti più cupi della serata. Ma, se non siete così fortunati da trovarvi in questi luoghi, andrà benissimo anche il vostro giardino o il balcone di casa. La Luna sorgerà già eclissata (offuscata dall’ombra della terra), ma inizialmente non sarà molto visibile in quanto il cielo sarà ancora rischiarato dalla luce solare. Durante il ciclo dell’eclissi potrà man mano tingersi di rosso per effetto della “diffusione” dei raggi solari: la Terra blocca la luce solare diretta verso la Luna, ma una parte viene deviata dalla nostra atmosfera; ed’ è appunto passando attraverso gli strati dell’atmosfera che i raggi a lunghezza d’onda minore (più blu) vengono assorbiti in più grande quantità, lasciando spazio a quelli a maggiore lunghezza d’onda di colore rosso che andranno a tingere il nostro satellite. Ma, cosa ne pensavano gli “antichi” di questi fenomeni? Fin dagl’albori dell’Umanità, la Luna ha sempre destato grande interesse, fascino, ma soprattutto timore. Infatti vi era la credenza che l’eclissi lunare fosse foriera di calamità e sventure. Addirittura che un potente mostro tingesse con il suo sangue l’astro d’argento, quando esso diveniva rosso. Per monitorare questi eventi nacquero i primi rudimentali centri astronomici: quali si suppone fossero Stonehenge in Inghilterra, o i suoi progenitori il “Cerchio di Goseck” costruito 2000 anni prima nella regione della Sassonia-Anhalt in Germania e il monumento archeoastronomico di Carahunge nell’Armenia di 3500 anni più vecchio. Ma ve ne sono altri più o meno grandi sparsi per il mondo. La Luna per alcuni era un essere femminile, la moglie del Sole o la sorella. Per altri invece una divinità androgina, sia maschio che femmina, a seconda delle fasi. Nel panteon egiziano la dea Iside è la personificazione dell’astro notturno, mentre in Roma, in età classica, la dea Luna si confuse con Diana, anch’essa venerata come divinità astrale. Non potevano essere da meno i Maya che, grazie alla loro profonda conoscenza astronomica, ci hanno potuto lasciare tabelle contenenti precise previsioni di eclissi lunari e solari. Ma, dal punto di vista scientifico, furono gli antichi greci a disegnare le mappe delle costellazioni, che riuscirono a calcolare anche la distanza della Luna e, con l’astronomo Ipparco di Nicea, a scoprire il fenomeno della “precessione degli equinozi” (un movimento della Terra che fa cambiare in modo lento ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione); al quale giunse proprio osservando l’ombra della Terra sulla Luna durante un’eclissi. E, per citare un curioso aneddoto, torniamo al 1504, anno in cui il grande esploratore Cristoforo Colombo durante il suo ultimo viaggio nelle Americhe, salvò il suo equipaggio ormai allo stremo delle forze facendo credere agli indigeni di essere un potente mago, e che avrebbe fatto sparire la luna se non gli fossero stati forniti cibo e acqua. Quando effettivamente la Luna cominciò a oscurarsi, terrorizzati i nativi gli diedero tutto ciò che chiedeva. Nella realtà Colombo utilizzò, semplicemente, una copia del “Calendario delle Eclissi” pubblicato da Johannes Muller nel 1474 che prediceva un eclisse per il 29 Febbraio, che aveva a bordo.

Fonte: http://mistero-2012.blogspot.com/2011/06/il-15-ci-sara-uneclissi-totale-di-luna.html

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Scoperte Misteriose in Antartide

lunedì, 13. giugno 2011 23:01

TRA PONTI DI EINSTEIN-ROSEN (WORMHOLE) E SCOPERTE ARCHEOLOGICHE PRESUNTE IN ANTARTIDE

Di Gabriele Lombardo

In questi giorni della prima metà di giugno 2011 sembra di vivere nel mondo della fantascienza, tra rivelazioni apparentemente assurde, studi e scoperte sensazionali, e notizie catastrofiste o da shock, c’è l’imbarazzo della scelta. Oggi 9 giugno 2011, dopo due giorni di intensa informazione nel web, è la totale assenza di informazione a riguardo sulle vie di comunicazione regolari (pagate dai contribuenti) come la TV e la Radio, abbiamo la certezza che in quest’ultimo periodo sono state fatte scoperte sensazionali, queste potenzialmente ci portano ad un passo dalla realizzazione della fantascienza più sfrenata, quella dei viaggi interstellari e dei viaggi nel tempo. Grazie ad alcuni amici che cercano come segugi le informazioni nel web e che poi me le fanno leggere, sono venuto infatti a conoscenza di importanti notizie, alcune di questi giorni, altre vecchie di mesi o anni ma legate a quest’ultime. Vediamole in ordine:

1) scoperta archeologica in Antartide, grazie ad i satelliti di nuova generazione è stata individuata quella che sembra essere una città sotto i ghiacci dell’Antartide(notizia del 2002, confermata nel 2008, poi nel 2010 ed ancora nel 2011).

2) scoperta dell’ambiente sottomarino antartico di nuove specie e di un ecosistema unico, in esso formidabili strane forme di vita evolutesi in modo differente dal resto del globo, alcune di queste sono giganti sottomarini.

3) scoperto un  vortice spaziotemporale in Antartide, si suppone che possa essere generato da un macchinario sotterraneo di potenza incredibile e tecnologia avanzatissima.

4) scoperte nuove piramidi in Egitto con un satellite spia USA.

5) i fisici hanno scoperto intorno alla terra ponti di Einstein-Rosen.

Noi per adesso vedremo tre di queste che potrebbero essere correlate tra loro. Nel 2002 una troupe di giornalisti e video reporter ben attrezzati, scompare misteriosamente in antartide dopo aver fatto delle riprese sensazionali, il gruppo di dipendenti della AtlantisTV, è misteriosamente sparito senza lasciare traccia, tranne che un video in cui si mostravano sensazionali scoperte effettuate dalla troupe; queste riprese riguardavano una incommensurabile scoperta archeologica fatta risalire ad epoca prediluviana, dove un intera città sepolta nel ghiaccio è ancora li visibile se pur danneggiata. In loco sarebbero presenti anche macchinari e non precisati oggetti di tecnologia esotica ed avanzatissima. Successivamente all’evento i servizi segreti, la US NAVY, le forze speciali USA (navy seals), scienziati militari e quant’altro si sarebbero affannosamente recati a lavorare ed indagare in loco; tutto ha inizio con il sequestro del video ed il fermo della sua pubblicazione. Il video è stato ritrovato in una discarica di una delle stazioni scientifiche di servizio antartiche. Tutto fa credere ad un enorme manovra di insabbiamento. Dagli articoli a riguardo e da ciò che è emerso dai testimoni che hanno visionato il video, o che hanno potuto parlare con personale militare ecc., alcune persone non precisate, tranne nel caso di due militari di marina (poi allontanati ed intimati a tacere), sono riusciti comunque a far filtrare alcune importanti notizie, sembra che in Antartide sia al momento in trepida fermentazione un sempre più grande ed importante scavo archeologico a circa 3200 metri sotto il ghiaccio, e che abbia un estensione di parecchie miglia. Non ci sono state mai conferme da fonti governative, ma l’insistenza dello staff della TV AtlantisTV, desta molti sospetti sulla condotta dei militari ed il loro fibrillante modo di negare e coprire le tracce. Oggi fonti non confermate dicono che questa enorme struttura (o città) ed altre, sono state individuate grazie a nuovi satelliti spia USA super precisi e che possono fare scansioni termiche anche in profondità, ed individuare anomalie geometriche nel sottosuolo; questi satelliti sarebbero gli stessi che avrebbero fatto una sensazione scoperta in Egitto di 17 nuove piramidi, necropoli reali, ed altro ancora.
Qualche giorno fa nel mese di Maggio, 4 scienziati USA e britannici, fanno un altra scoperta sensazionale e sconcertante, l’equipe formata da fisici e climatologi, durante i propri rilievi in loco (Antartide) avrebbero individuato uno strano vortice, insospettiti dall’apparente staticità del vortice (nonostante la forte velocità del vento), hanno deciso di approfondire la cosa, e di fare risucchiare una sonda meteorologica dentro il vortice per effettuarne i rilevamenti. Dopo qualche istante che la sonda era dentro il vortice, gli scienziati increduli dai risultati emersi, avrebbero ripetuto più volte il test con il medesimo risultato.

Ecco i risultati sconcertanti:

1) il vortice è fisso in un punto, non fa oscillazione, è perfettamente verticale e non si sposta di un cm. 2) la misurazione dei dati rivela anomalie inspiegabili (per esempio incompatibilità con le trombe d’aria, gli uragani ecc.).

3) la datazione della sonda segna il 27 Gennaio 1965.
Non solo non si tratta di un normale vortice, ma all’interno del vortice la sonda segnava una data precisa del passato; spaventati ed eccitati dalla scoperta, gli scienziati contattano la marina USA ed i servizi segreti militari, immediatamente comincia un operazione di copertura, e si bloccano le informazioni dall’Antartide.
Il 3 giugno una nuova scoperta non solo conferma la tesi di un vortice spazio temporale emersa sull’evento antartico, ma fa crollare definitivamente la diatriba su una delle più discusse teorie di Einstein, quella che con Rosen spiegava i ponti spaziotemporali o Wormhole. Grazie al satellite Gravity Probe-B, sono stati infatti scoperti diversi vortici o ponti spaziali intorno alla Terra. Le spiegazioni dell’argomento sono poco chiare e confuse, sembra che abbiano fatto un  esperimento e che i risultati siano inequivocabili, ma la cosa più importante è l’esultanza di molti scienziati che parlano di una svolta per la fisica, ed in effetti stiamo parlando della conferma che esistono tunnel che portano da una parte all’altra dello spazio o del tempo.

Ps. Un piccolo appunto: Se sono stati confermati i ponti di Einstein-Rosen decade ufficialmente la teoria scientifica (dei fisici) che sostengono che gli UFO non esistono perché non si può superare la velocità della luce, infatti l’esistenza di questi ponti o wormhole spiegherebbe appieno come gli UFO arrivino sulla Terra senza il bisogno di trasgredire le regole della fisica limitata che noi terricoli abbiamo.

Fonte: http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/2011/06/tra-ponti-di-einstein-rosen-wormhole-e.html

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Stonehenge Italiana: scoperto enorme ed antichissimo cerchio di pietre nel bresciano

venerdì, 10. giugno 2011 15:23

Inghiottito da una fitta vegetazione dalle parti di Nuvolera, sul monte Cavallo, un cocuzzolo che fa da confine con la località di Virle, dorme di un sonno millenario il leggendario e semi dimenticato “Sercol”: un magico cerchio di pietroni allineati con una figura umana incisa con un sole che punta al tramonto. Protetto dal suo sottobosco impenetrabile, è di fatto isolato. In pochissimo possono dire di averlo visto: arrivarci è un’impresa ardua, che in inverno diventa impossibile. L’unico momento buono è l’inizio della primavera, quando la vegetazione non è ancora rigogliosa. Non esiste un sentiero percorribile: rovi e massi aguzzi sbarrano più volte l’ascesa sul ripido pendio e non è raro sentire sibilare le vipere. È un posto fuori dal tempo e non alla portata della semplice curiosità dei camminatori domenicali.  Queste difficoltà non hanno fermato due giovani studiosi desenzanesi, Armando Bellelli e Marco Bertagna, entrambi appassionati di storia bresciana e archeologi dilettanti. Qualche voce era giunta alle loro orecchie, ma a incuriosirli sono state le misteriose geometrie visibili tramite programmi di immagini satellitari come Google Earth, così, strumenti alla mano, hanno deciso di sfidare il monte Cavallo e tra boschi di castagno e rovi spinosi hanno mirato al segreto cocuzzolo. Armando Bellelli racconta:

“Un antichissimo luogo sacro,fuori dal tempo. Un gigantesco ed arcano cerchio di pietre vestigia di una civiltà sepolta. Protetto e custodito per millenni da un impenetrabile boscaglia,in cima ad un monte. Un luogo maledetto, considerto dagli abitanti locali addirittura un tabù..Una leggenda sussurrata per generazioni e generazioni,fino ai nostri giorni..E noi, seguendo il mito, lo abbiamo, co così crediamo e speriamo, riportato alla luce.

Questa storia d’avventura non si svolge nelle inaccessibili foreste dello Yucatan né tantomeno nell’Africa Nera.

Armando Bellelli nel cerchio in pietre a Nuovolera

Il mitico “Sercol”, questo il nome dato dalla leggenda al grande cerchio di pietre,  si trova sul cucuzzolo del Monte Cavallo, a Nuvolera, nella civilissima e civilizzata (forse anche troppo urbanizzata) provincia di Brescia. E lì sarebbe rimasto, dimenticato, se io e Marco, abitanti di Desenzano del Garda, da sempre amici e da sempre ricercatori di storia e archeologia, non avessimo deciso di indagare e gettar luce sulle antiche dicerie della zona. Il primo passo è stato scandagliare il Monte Cavallo e le colline dall’alto,palmo a palmo, avvalendoci di programmi che mostrano foto satellitari come Google Earth e Visual. Ed ecco apparire,proprio sulla cima,le inconfondibili linee curve formanti un cerchio di enormi dimensioni,circa 42 m di diametro, perfettamente regolare ed ingoiato letteralmente del bosco.

Per un ricercatore, una volta ottenuto un indizio concreto quale la visualizzazione di quella grandiosa geometria ,che naturale proprio non può essere,è d’obbligo la verifica sul campo: così,armati di fotocamera ed equipaggiamenti vari abbiamo deciso di sfidare la montagna,e dopo una lunga ascesa per un ripido sentiero, siamo giunti finalmente al Sercol. Qui effettivamente abbiamo potuto riscontrare i segni di un’antica presenza umana: centinaia e centinaia di tonnellate di rocce bianche, accuratamente disposte in circolo attorno alla cima spianata del Monte Cavallo. Tante  domande hanno cominciato ad accavallarsi una sull’altra nelel nostre menti. Ci siamo emozionati di fronte a simile resti: quella con tutta probabilità era un’antica fortezza dell’età del bronzo.  O forse in quell’area venivano

celebrati i riti per divinità oramai dimenticate? La foltissima vegetazione e la presenza di grandi massi con vistose erosioni di certo non ne rendeva facile l’identificazione. Erano necessari,ed urgenti,approfondimenti. Ma il destino ci è venuto incontro. La notizia, uscita sulla stampa locale, è arrivata alle orecchie di un grande ricercatore: Alberto Pozzi, segretario della prestigiosa Società Archeologica Comense e, soprattutto, tra i massimi esperti italiani in “megalitismo e civiltà preistoriche e protostoriche” , autore di diverse importanti pubblicazioni a riguardo. Alberto Pozzi ci ha contattato e così abbiamo organizzato un altra ricognizione in quel luogo avvolto dal mistero. Il professor  Pozzi non ha avuto il minimo dubbio: la grande struttura non aveva scopo difensivo: troppo basso l’ammasso di pietre. E, secondo l’insigne studioso, il grande cerchio litico in realtà delimita un zona sacra con probabile funzione di osservatorio astronomico, di fondamentale importanza per le primitive civiltà agricole che necessitavano di calcolare il periodo più adatto a semine e raccolti in base a solstizi ed equinozi. Quella che abbiamo trovato è con tutta probabilità un’antichissima Stonehenge italiana,per quanto costruita con tecniche diverse e in periodi diversi dalla sua “cugina”inglese. Vi è anche la seria possibilità che una volta ripulito dagli sterpi che lo coprono quasi totalmente, il sito possa rivelare la presenza di “pietre di traguardo”, ovvero di indicatori del sorgere e tramontare del sole, così come non è

da escludere la presenza di antiche sepolture. Per Alberto Pozzi sono “necessarie analisi specialistiche della zona,che merita tutta l’attenzione possibile”. La notizia si è diffusa in fretta: il Giornale di Brescia ci ha dedicato ampi spazi e il quotidiano nazionale “Il Giorno” ha riservato alla scoperta del “Sercol” nientemeno che l’intera pagina della cultura. Siamo solo agli inizi, continueranno gli studi e le ricerche al misterioso sito. Io e Marco Bertagna siamo felici. Abbiamola soddisfazione impagabile,come i grandi avventurieri del passato,di aver riportato alla luce un luogo leggendario”.

Fonte: https://millaprandelli.wordpress.com/2011/06/09/brescia-come-stonehenge-ritrovato-grazie-a-due-appassionati-un-cerchio-di-pietre-il-reportage-di-armando-belelli/

http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/249182__il_sercol_nascosto_di_nuvolera_va_alla_ricerca_di_nuova_luce/

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Il mistero degli orologi siciliani: tutti avanti di 20 minuti al giorno

venerdì, 10. giugno 2011 8:25

CATANIA – Al momento l’unico “rischio” reale è di ritrovarsi in ufficio con un quarto d’ora d’anticipo. Ma il fatto in sè incuriosisce e, com’era facile prevedere, il mistero ormai corre sulla Rete. Da oltre una settimana gli orologi elettrici di Catania, ma anche di altre città della Sicilia, sembrano letteralmente impazziti. Improvvisamente cominciano a correre riuscendo ad andare avanti anche di 15/20 minuti al giorno. Un fenomeno inspiegabile che ha acceso la curiosità di due periti informatici della St Microelectronics, la multinazionale dei semiconduttori con sede a Catania. Francesco Nicosia e Andrea De Luca sono per certi versi anche degli addetti ai lavori. E sicuramente non sono facilmente suggestionabili. Parlando tra loro hanno scoperto di avere un problema in comune che, a stretto giro, hanno condiviso sui social network. A quel punto la scoperta: nella Sicilia sono ormai centinaia gli orologi digitali che vanno più in fretta del dovuto.

TAM TAM SU FACEBOOK – «Quanti di voi hanno avuto problemi con sveglie, forno a microonde etc?» ha chiesto Francesco su Facebook. Immediatamente sono fioccate le conferme. «A me è successo con il forno a microonde…lo sistemo e succede di nuovo», risponde Melina. E Angelo: «…a me con la radio sveglia». Paola: «E’ vero anche il mio microonde è avanti di circa 7 min…che strano!». Giulia, invece, aveva pensato di aver già risolto il problema «anche a me è successo con la radiosveglia, tanto che l’ho cambiata proprio ieri». Mentre Marilyn aveva addebitato tutto alla sua sbadataggine. «La prima volta ho pensato che il microonde l’avessi toccato io male – spiega- lo sistemo con l’ora di Sky e del Pc, l’indomani lo trovo avanti di 10 minuti. Ci sto più attenta, lo sistemo e di nuovo lo trovo avanti. Adesso ‘sta cosa dura da una settimana, non l’aveva mai fatto prima…boh sarà il caldo!».

COLPA DELL’ETNA? – E’ proprio questo il punto. Cosa sta succedendo a Catania e nel resto della Sicilia? Qualcosa di simile a quel che avveniva tempo fa a Caronia dove televisori, frigoriferi, radioline improvvisamente prendevano fuoco? In quel caso si arrivò persino a temere la presenze di alieni che bazzicavano tra le Eolie e la fascia tirrenica. Il giallo di Caronia non è stato mai del tutto risolto, anche se di ipotesi ne sono state fatte: dall’effetto di campi elettromagnetici agli improvvisi sbalzi nell’erogazione di corrente. Più o meno le stesse che vengono fatte per spiegare «il mistero degli orologi impazziti». Il popolo della Rete aveva pensato pure a campi elettromagnetici legati all’Etna, anche se questo sarebbe valido solo per Catania, mentre qualcuno ha evocato persino gli effetti dei venti solari.

SBALZI DI CORRENTE? – Una risposta convincente la danno invece i ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell’università di Catania. «Tutto potrebbe nascere – ha spiegato a una tv locale il professore Emanuele Dilettoso – dal fatto che in rete ormai sono presenti dei generatori di energia, tipo gli impianti fotovoltaici, che spesso non sono autoregolati e quindi eventuali piccole variazioni di frequenza non vengono adeguatamente compensate». E c’è pure chi fa notare che da alcuni giorni sono in corso lavori al cavo elettrico sottomarino che arriva in Sicilia. La causa andrebbe dunque ricercata negli sbalzi di erogazione della corrente elettrica? «Ci avevo pensato anch’io – replica Francesco Nicosia – ma ho fatto verificare la linea elettrica di casa mia (230 Volt, con una frequenza di 49.89 Hz) e tutto sembra regolare. E poi se fosse così i guasti dovrebbero riguardare tutti gli elettrodomestici».

IL BANCARIO PREOCCUPATO – Se all’inizio i due amici e colleghi hanno affrontato questa strana storia con leggerezza e quasi divertiti ora sembrano preoccupati. «L’altro giorno –racconta Francesco – anche il fruttivendolo sotto casa mi ha detto che il suo orologio digitale si è messo improvvisamente a correre. Ma questo è niente. Arrivo in banca e l’impiegato mi dice che devo pazientare un po’. “Purtroppo – mi spiega- qui tutte le macchine sono andate a put…”. “Anche voi avete gli orologi che vanno avanti?” Chiedo per scherzare. E lui: “ma lei come fa a saperlo?”». Insomma l’allarme sugli orologi impazziti si sta allargando a macchia d’olio e ormai corre anche oltre la Rete.

Alfio Sciacca

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_08/giallo-orologi-siciliani-avanti-sciacca_ccdc47aa-91ff-11e0-9b49-77b721022eeb.shtml

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Crop Circle di Jesi – Le ultime novità

sabato, 4. giugno 2011 15:37

La nostra indagine sul Cerchio nel Grano di Jesi in pochi giorni è rimbalzata in moltissimi siti internet, anche esteri. Siamo felici che molti ricercatori siano rimasti soddisfatti dal lavoro documentativo svolto (a prescindere dalle conclusioni). Anche il Corriere Adriatico di oggi ci dedica uno spazio nella cronaca locale:

http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1165867

per non parlare di importati testate ufologiche che si sono occupate o si occuperanno a breve del caso:

http://www.ufologiamarche.altervista.org/2giugno2011.html

http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/438-crop-circle-a-jesi-ancona-compare-il-primo-cerchio-nel-grano-della-stagione-italiana

http://www.cropcircleconnector.com/inter2011/italy/Jesi%202011.html

http://thealienproject.blogspot.com/2011/06/signs-symbols-crop-circle-in-jesi.html

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=EndFOrT2dRU[/youtube]

Abbiamo ricevuto però diverse segnalazioni di persone che, visitando il cerchio, hanno notato molti insetti morti (coccinelle e mosche) rimasti attaccati alle spighe. Noi abbiamo passato diverse ore cercando di vagliare attentamente il cerchio, sfortunatamente non abbiamo notato nulla del genere. C’erano insetti (soprattutto coccinelle), come in qualsiasi campo di grano, alcuni morti, altri perfettamente in vita, altri che hanno reagito al nostro passaggio, volando via. Il fatto di “notare” solo quelli all’interno del cerchio è assolutamente plausibile; se ipoteticamente decidessimo un pomeriggio di fare una passeggiata in una delle nostre splendide colline, provando ad entrare in un normale campo di grano, troveremmo sicuramente la medesima situazione: insetti vivi e altri morti attaccati alle spighe. Le coccinelle morte che sono state individuate probabilmente sono state attaccate da un fungo, l’ Entomophthora muscae; questo fenomeno (assolutamente normale) torna spesso alla ribalta quando si parla di Crop Circle, poichè gli insetti rimangono come inspiegabilmente “mummificati” e/o dall’apparenza disidratata.

(http://www.lucianabartolini.net/entomophthora_muscae.htm)

Questa rimane comunque una semplice ipotesi; torneremo sul crop per raccogliere altro materiale e chiederemo sicuramente il parere di esperti nel campo dell’ Entomologia, per cercare di far luce su questo mistero che molti lettori ci hanno segnalato. Ricordiamo ancora una volta che se volete fare segnalazioni a riguardo dovete scrivere a questo indirizzo: associazione@daltramontoallalba.it e che l’articolo sul caso, continuamente aggiornato è consultabile a questo indirizzo:

http://www.daltramontoallalba.it/ufologia/cropcirclejesi.htm

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PRIMO CERCHIO NEL GRANO DEL 2011 COMPARSO A JESI (Ancona)

venerdì, 3. giugno 2011 11:20

Come ogni anno, ricercatori e semplici curiosi aspettano l’arrivo della bella stagione per visitare e documentare le formazioni di agroglifi che appaiono sempre più frequentemente ai margini delle nostre splendide campagne. Il primo cerchio nel grano Italiano del 2011 di cui si ha notizia è apparso nelle vicinanze di Jesi, notato da alcuni automobilisti dalla superstrada SS76 le prime ore di Giovedì 2 giugno 2011. Essendo veramente a pochi chilometri, siamo subito intervenuti per cercare di capire se la formazione potesse essere ricondotta all’abile lavoro dei soliti “crop circle makers” o se la questione potesse essere più seria. Arrivati sul posto la prima cosa che è subito saltata alla nostra attenzione è l’ubicazione del crop circle: perfettamente visibile dall’uscita della superstrada…

CONTINUA A LEGGERE: http://www.daltramontoallalba.it/ufologia/cropcirclejesi.htm

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A proposito di percezioni extrasensoriali (ESP)

giovedì, 26. maggio 2011 23:41

I cultori del genere stanno fremendo in attesa del nuovo film dedicato ai fenomeni paranormali, e sembra davvero che questa volta la pellicola sia meno scontata del solito.  Stiamo parlando di ESP: FENOMENI PARANORMALI (Grave Encounters), nelle sale dal primo di giugno. Il film sviluppa il filone del falso documentario per analizzare e documentare quella che negli Stati Uniti e Canada è la ricerca parapsicologica applicata ai casi di “infestazione” (così volgarmente chiamati). Il Ghost Hunting in parole povere, pratica purtroppo  importata anche nel  nostro bel Paese (per via dei sedicenti gruppi di pseudo ricerca che spuntano come funghi, muniti di videocamere da 20 euro e rilevatori di onde elettromagnetiche “tutto fare”). Naturalmente lo storico dibattito tra negazionisti e possibilisti (e noi chiaramente ci schieriamo da questo fronte, portando avanti oramai dal 2003 il progetto di ricerca relativo ai fenomeni psicocinetici spontanei a carattere infestatorio – www.daltramontoallalba.org/strumentazione.htm ) è più acceso che mai, perchè quando il grande pubblico riesce ad documentarsi sul modus operandi di ricerche simili, e quindi può farsi un’idea propria, le parti scendono in campo per  accaparrarsi consensi e allargare le fila dei propri schieramenti. Non siamo riusciti ad “ignorare” un’intervista fatta a Massimo Polidoro, storico membro del C.I.C.A.P.:

http://cinema.it.msn.com/notizie/esp-fenomeni-paranormali-intervista-a-massimo-polidoro

l’intervista (che vi suggeriamo di leggere),  affronta molto pacatamente questi temi e il ricercatore/scrittore parla della propria esperienza sul campo della ricerca dell’insolito e della propria formazione. Fin qui nulla da eccepire, anche perchè è difficile controbattere le parole di un gentiluogo, quale il Sig. Polidoro è, sempre estremamente corretto e pacato. Il problema sorge quando si accomunano fenomeni paranormali (nel senso generico del termine) ai fenomeni di cui parla esplicitamente il film. Riportiamo un breve passaggio dell’intervista:

Cosa, in particolare,  l’ha spinta ad approfondire questi temi, mettendoli al centro della sua carriera?
Nel corso delle mie letture ho conosciuto sia l’indagatore di misteri James Randi, sia Piero Angela con il suo libro Viaggio nel mondo del paranormale. Mi sono appassionato a questo libro per l’approccio scientifico che ha nei confronti del paranormale: Angela infatti si chiede quali siano le prove a favore del paranormale e, dopo aver parlato con tutti i principali esperti al mondo, conclude che ancora queste prove mancano. L’impressione del contrario deriva dal fatto che talvolta gli esperimenti sono stati condotti in maniera approssimativa, altre apparenti fenomeni “paranormali” hanno cause naturali poco conosciute e altre ancora sono dovuti a veri e propri inganni. Senza alcuna aspettativa ho scritto una lettera sia ad Angela che a Randi per condividere la mia passione e dopo  solo qualche mese, grazie a una borsa di studio devoluta da Angela, ho avuto la possibilità di trascorrere un anno negli Stati Uniti come “apprendista stregone” dello stesso Randi, finché nel 1989 abbiamo fondato il CICAP (Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale – www.cicap.org).

Quindi il punto di vista del CICAP rispetto ai fenomeni paranormali è assolutamente scettico?
Scettico, identico del resto a quello della comunità scientifica, nel senso che finora non sono state trovate prove “scientificamente” valide dell’esistenza di fenomeni paranormali. Moltissime sono le storie suggestive in cui ci imbattiamo, ma spesso molte di queste hanno spiegazioni di tipo psicologico o di altro genere. Il CICAP, di cui faccio parte insieme ad Angela e a studiosi come Eco, Hack, Montalcini e Veronesi, propone un’analisi di tipo scientifico dei fenomeni anomali, un’indagine critica basata su valutazioni scientifiche.

Come spesso accade, si tira in ballo la carta della “non riproducibiltà” del fenomeno paranormale asserendo che lo stesso se non può essere riprodotto in “laboratorio”, in condizioni controllate, automaticamente non esiste. Il discorso (magari) può filare per i casi di fenomenologia ESP legata a soggetti definiti (e qui dobbiamo dire con assolutà onestà intellettuale che il CICAP merita il riconoscimento di aver smascherato parecchi imbroglioni) ma se stiamo parlando di fenomeni psicocineti spontanei (ovvero, quelli di cui il film si occupa), allora il discorso cambia. Come possiamo riprodurre fenomeni SPONTANEI, che si manifestano in luoghi DEFINITI? In questa ottica, come è possibile studiare questo fenomeno con il metro del CICAP? A nostro avviso non è possibile.

I fatti sono questi: la fenomenologia è reale quanto è reale la richiesta di attenzione da parte di persone normalissime che si imbattono, involontariamente, in questo tipo di accadimenti. Il fenomeno è oggettivamente riscontrato ad ogni latitudine…sta a gruppi di ricerca come il CICAP (o magari come il nostro) adoperarsi per approfondire l’interazione energetico/fisica in corrispondenza del verificarsi di queste situazioni. Fenomeni di Voci Dirette, Raps, manifestazioni micro-Psicocinetiche, anomalie energetiche riprese in foto o video e molte altre ancora, sono cose che vengono riscontrate più spesso di quanto possiamo immaginare. Non possiamo ignorarle o far finta che non esistano.

Crediamo sia arrivato il momento storico in cui Scienza e Metafisica possano unire le proprie forze per cercare di “togliere” definitivamente il velo che veste il sottile mondo del paranormale, quantomento questa è una nostra ferma speranza.

Se volete approfondire le nostre ricerche vi suggeriamo alcuni link:

IL PROGETTO DI RICERCA

www.daltramontoallalba.org/strumentazione.htm

LA STUMENTAZIONE ADOPERATA

www.daltramontoallalba.org/strumentazione2.htm

UN CASO INTERESSANTE IN CORSO

http://www.facebook.com/notes/associazione-culturale-dal-tramonto-allalba/castello-malaspina-di-fosdinovo-il-nostro-sopralluogo/10150107712106922

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