Archivio di Categoria 'Notizie di Confine'

Monna Lisa: Georadar conferma la presenza di una cripta

lunedì, 9. maggio 2011 12:05

georadar-monna-lisaLe analisi fatte con l’ausilio del georadar confermano la presenza di una cripta nel luogo indicato come il luogo in cui riposano le spoglie mortali della Monna Lisa;  sembra che questa cripta si trovi a circa 1.90 metri di profondità.

I lavori per riportarla alla luce inizieranno mercoledi 11, come i dice il responsabile Silvano Vinceti solo quando tutto verra riportato alla luce si potra’ essere sicuri che si tratti proprio della Monna Lisa, le TV di tutto il mondo continuano a rimanere con il fiato sospeso attendendo qualche news.

Qui potete vedere una immagine proveniente dall’analisi del georadar dove si intuisce una sagoma umana.

Categoria: Notizie di Confine, Scienza | Commenti (0) | Autore:

Compare fantasma nella foto, si riapre un caso di omicidio.

sabato, 7. maggio 2011 20:09

LA SPEZIA – Don Emilio Gandolfo fu ucciso 12 anni fa a colpi di crocifisso e l’autore dell’omicidio non ha ancora un nome. Il parroco è stato ammazzato il 2 dicembre del 1999 a Vernazza, in provincia di La Spezia. Ora l’intero paese di Vernazza farà l’esame del Dna: il sindaco è stato il primo ad offrirsi volontario. Ne parla oggi il Corriere della Sera. “Piccolo, segaligno, scorbutico, quasi sempre in abiti borghesi, camicia a quadri e cappellino con visiera, don Emilio era quanto di più lontano dal pacioso parroco di paese. Colto (aveva curato la pubblicazione degli scritti di Gregorio Magno), aveva frequentazioni vaticane, era stato addetto agli uffici diplomatici della Santa Sede, per anni aveva fatto da guida ai pellegrinaggi in Terra Santa: ormai anziano era approdato nella chiesa sul mare del borgo delle Cinque Terre, non lontano dal paese natio, vicino a Sestri Levante. Fu ucciso in modo barbaro – si legge – la sera in cui si fa risalire l’omicidio (scoperto il giorno dopo), il 2 dicembre, tutto il paese era in piazza, sul sagrato della chiesa, per montare le luminarie di Natale”. «In piazza – ricorda Caporuscio che prese in mano le indagini – c’era anche il sindaco di allora, il comandante dei vigili. Nessuno si accorse di nulla». L’ottantenne Don Emilio forse fu torturato: aveva tutte le costole fratturate, le dita di una mano spezzate e la mandibola fratturata in due punti. «Una violenza bestiale» commenta Caporuscio. Per colpire il sacerdote fu usato un pesante crocifisso d’argento e, forse, un altro oggetto mai trovato. Sotto le unghie il medico legale trovò un capello: ora c’è il Dna. Proprio quel capello potrebbe appartenere ell’assassino. «Abbiamo considerato l’idea di chiedere alla popolazione di sottoporsi all’esame – dice Caporuscio – ma questo non significa che qualcosa ci spinga a ritenere che il colpevole sia fra gli abitanti di Vernazza. L’assassino, o gli assassini, non hanno lasciato tracce». Il Paese è convinto che l’assassino non sia uno del posto, ma qualcuno che il parroco conosceva bene. Secondo la ricostruzione fatta al tempo, don Emilio avrebbe aperto di persona la porta al suo assassino.

UN POSSIBILE MOVENTE Il sacerdote criticava aspramente la politica finanziaria intrapresa dalla Compagnia di San Paolo, di cui faceva parte, che aveva iniziato a investire in immobili e nel leasing di aerei per trasportare i pellegrini in Terra Santa o nell’Est europeo. Alcune società che facevano capo o avevano rapporti con la Compagnia sarebbero state domiciliate a un numero civico fantasma di La Spezia: ben 70 ragioni sociali, alcune fanno pensare a traffici illeciti. Compreso il traffico d’armi. La Compagnia poi fallì per 400 miliardi di lire – scrive il Corriere – don Emilio aveva anche modificato il proprio testamento destinando alla Compagnia prima unica erede solo due quinti dei suoi beni, circa 150 milioni delle vecchie lire. E aveva investito 70 milioni di lire in un’assicurazione sulla vita. Dalla canonica, dove don Emilio fu massacrato, sparì un crocifisso d’oro ma nessuno toccò il milione di lire in contanti: l’ipotesi della rapina, con il fermo di un balordo fu presto abbandonata. Sparì soprattutto la cartella con i documenti da cui don Emilio non si separava mai.

UN MOTIVO SINGOLARE HA PERMESSO LA RIAPERTURA DEL CASO All’inizio di aprile un turista ha scattato una foto nella chiesa di Vernazza in cui appare una figura eterea, con sembianze simili a quelle del parroco assassinato: nel paese si è subito parlato del fantasma di don Emilio. Caporuscio ha disposto che sia raccolta a Roma la testimonianza di un amico di don Emilio, Antonio Thierry, da sempre convinto che il prete fosse finito su un terreno pericoloso.

Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=119805

Discussione nel forum: http://www.daltramontoallalba.it/public/forum/viewtopic.php?f=10&t=3860

Categoria: Notizie di Confine, Paranormale | Commenti (0) | Autore:

I familiari danno il via libera agli scavi della Monna Lisa

giovedì, 5. maggio 2011 7:24

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, c’e’ stato un incontro tra Silvano Vincenti (responsabile del progetto) e la principessa Natalia Guicciardini Strozzi (discendente della Monna Lisa), la quale nei giorni scorsi aveva manifestato apertamente il suo dissenso alla profanazione della tomba della sua antenata.

Grazie all’incontro tra i due c’e’ stato un chiarimento su quelli che sono gli scopi legati alla riesumazione, oltre ad uno scopo artistico c’e’ anche quello di poter dare una degna sepoltura alla Monna Lisa, dopo questi chiarimenti la principessa ha manifestato il suo consenso e la sua volontà di essere presente quando inizieranno i lavori per riportare alla luce i resti mortali della sua antenata.

Categoria: Luoghi Misteriosi, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Alla ricerca della Monna Lisa

venerdì, 29. aprile 2011 19:00

GiocondaSembra stia parlando in un romanzo di Dan Brown, invece si tratta della realta’, da quando e’    stato scoperto la sua salma dovrebbe trovarsi nell’ex convento di Sant’Orsola seppellita sotto una colata di cemento insieme ad altre tombe.

Come afferma Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali: ”Cercheremo di scoprire se è quello il luogo della sepoltura di Lisa Gherardini, come indicano i    documenti scoperti da Pallanti”

”Stando alle nostre ipotesi di studio preliminare, riteniamo di poter ritrovare sepolture tra i 70 e 160/170 centimetri sotto il suolo, considerato che fino a 35-40 centimetri c’è uno strato di cemento armato gettato una trentina di anni fa, quando fu avviato il progetto per trasformare l’ex convento in una caserma della Guardia di Finanza”

Il portavoce del progetto, sostenuto dalla Provincia di Firenze, proprietaria dal 2009 dell’immobile di Sant’Orsola, ha inoltre reso noto che i test iniziali hanno rivelato anche l’esistenza di un pavimento in cotto del Quattrocento sotto la spessa coltre di cemento.

”Se la nostra ricerca avrà esito positivo, cioè portasse alla scoperta di sepolture contenenti resti umani potenzialmente attribuibili a Monna Lisa, si potrà procedere a ricavare il Dna dalle ossa umane e compararlo con quello dei due figli della Gherardini e di Francesco del Giocondo sepolti nella chiesa della Santissima Annunziata. Successivamente – ha spiegato Vinceti – si potrebbe risalire alla fisionomia di Lisa, ricostruendo l’aspetto fisico, forse la stessa immagine, in modo da dare così un contributo importante per stabilire se fu davvero lei la modella della ‘Gioconda’ esposta al Louvre”. In questo caso, entrerà in azione il professore Francesco Mallegni, docente di paleopatologia all’Università di Pisa, che già ha riesumato ‘cadaveri eccellenti’ come quelli di Federico II, Giotto e il conte Ugolino.

”Obiettivo prioritario delle nostre ricerche è quello di riscontrare l’eventuale esistenza di una cripta. Se gli esami con il georadar daranno forza a questa ipotesi, dal 9 maggio inizieremo a scavare in quel punto dell’ex chiesa”, ha spiegato Vinceti, ricordando come i libri mastri del Seicento, tenuti dalle badesse, rivelano l’esistenza di quattro sepolture di persone esterne al convento, come decenni prima era avvenuto per Lisa Gherardini. Il georadar permetterà di ‘mappare’ tutto il sottosuolo dell’ex chiesa aperta al culto esterno, dell’ex chiesa tempo riservata alle sole monache e infine dei due chiostri del convento di Sant’Orsola.

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su questo ex Convento in attesa di risposte.

Fonte: http://www.antikitera.net/news.asp?id=10389&T=2

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Un vulcano ciclopico minaccia l’area del Tirreno

venerdì, 29. aprile 2011 13:55

Una massa enorme di magma sottomarino a 150 chilometri dalle coste della Campania

Il vulcanologo Boschi: “Può eruttare da un momento all’altro”: seguirebbero terremoti, tsunami ed un inferno di fuoco

Secondo il “Corriere della Sera” di oggi ci sono inquietanti novità nella preoccupante vicenda, già di per sé misconosciuta e taciuta, del Marsili, un gigantesco vulcano sommerso nel mar Tirreno. Secondo recenti rilevamenti effettuati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (il famoso Cnr) e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (presieduto da Enzo Boschi), la situazione si sta deteriorando. Le pareti del vulcano sarebbero interessate da un’estrema fragilità, e c’è il rischio che collassino. Già solo questo provocherebbe un terremoto di notevoli dimensioni che colpirebbe Napoli, le isole del golfo e l’area flegrea; quindi seguirebbe un’onda anomala, uno tsunami ciclopico che travolgerebbe le coste tirreniche dell’Italia meridionale. Ma il vero disastro arriverebbe dalla liberazione di un’enorme massa di magma che letteralmente sobbolle sotto il fondale marino e rappresenta una minaccia da anni nota al mondo scientifico e della quale non si parla quasi mai: sarebbe un cataclisma colossale, epocale, infernale, che coinvolgerebbe l’intero bacino del Mediterraneo e, di riflesso, Europa, Africa e Medio Oriente. Il vulcano è situato a 150 chilometri dalle coste della Campania, sorge dagli abissi marini ed è alto tremila metri, tutti sommersi: infatti la vetta è a 450 metri sotto il livello del mare. La base è lunga settanta chilometri e larga trenta, per una superficie, perciò, di 210 chilometri quadrati. Si è formata, quindi, una camera magmatica gigantesca: una massa di fuoco in continuazione ebollizione e su cui centinaia di migliaia di persone (tra le quali io) stanno praticamente sedute sopra.

La cosa che più mi colpisce è il tono usato da Enzo Boschi: il geologo probabilmente più famoso d’Italia, un’autorità in materia, ha sempre usato toni pacati e tranquillizzanti, com’è nel modo di fare della scienza. Ebbene, stavolta ha incredibilmente dichiarato al “Corriere della Sera”: “Potrebbe accadere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso”.

L’articolo del “Corriere”, benché in una versione leggermente diversa rispetto all’edizione cartacea, è leggibile on line QUI.

Fonte: http://blog.libero.it/massimocoppa/8625901.html

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Terremoto a Roma – impossibile prevederlo

martedì, 19. aprile 2011 21:14

ROMA –  Non c’e’ nessun elemento scientificamente fondato per dire che a Roma ci sara’ un terremoto il prossimo 11 maggio. In generale, anche se tutta l’Italia e’ a rischio sismico, ”Roma ha una pericolosita’ sismica modesta”: cosi’ i sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rispondono alle tante domande che stanno ricevendo in questi giorni sulla previsione del terremoto dell’11 maggio a Roma. D’altro canto, rilevano, dall’analisi delle carte di Raffaele Bendandi (l’autodidatta, morto nel ’79 e vissuto a Faenza, al quale la previsione e’ stata attribuita) ”non emerge nessuna previsione di un eventuale sisma a Roma per l’11 maggio di quest’anno”. ”Roma – spiegano gli esperti dell’Ingv – e’ ubicata piuttosto ai margini della zona a maggiore sismicita’ della penisola e quindi ha una pericolosita’ sismica modesta. A parte piccoli terremoti locali molto rari, risente dei terremoti dell’Appennino centrale e di quelli dei Colli Albani, che sono meno forti”.

Va detto comunque, aggiungono, che ”la probabilita’ che avvenga un forte terremoto in Italia centrale in un qualunque giorno dell’anno e’ bassa, ma non e’ nulla”. E’ solo una credenza popolare quella secondo cui Roma non e’ a rischio di terremoti per il suo sottosuolo e’ pieno di cavita’: ha origine da antiche teorie di Aristotele e Plinio il Vecchio, secondo cui i terremoti erano causati dai gas sotterranei e che le cavita’ nel sottosuolo di Roma lasciassero uscire i gas all’esterno allentando la pressione. Altrettanto aleatori sono i principi su cui si basa la teoria di Bendandi, costruita su presunte forze generate dagli allineamenti di pianeti, Sole e Luna. Lo stesso Ingv sta collaborando alla sistemazione dei numerosi appunti di Bendandi (non ha mai pubblicato le sue teorie su riviste scientifiche) in collaborazione con l’istituzione culturale ”La Bendandiana”.

Prevedere i terremoti sulla base dei movimenti degli astri, osserva l’Ingv, non ha basi scientifiche perche’ ”le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle placche”. Ad oggi, infine, ”non e’ possible prevedere i terremoti” perche’ la complessita’ dei fenomeni che li generano non lo permette. ”Si possono pero’ fare delle previsioni probabilistiche, cioe’ si puo’ stimare la probabilita’ che si verifichi un terremoto di una certa magnitudo, in un determinato intervallo di tempo e in una certa area”.

Segnaliamo un video interessante:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=DU1D4EZ3548[/youtube]

Giuliani: il sisma dell’11 maggio 2011 previsto nel centro Italia da Bendandi

Fonte:  http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/04/18/visualizza_new.html_900442132.html

Forum: http://www.daltramontoallalba.it/public/forum/viewtopic.php?f=7&t=3801

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L’America non fù scoperta da Colombo

domenica, 17. aprile 2011 14:20

Tra le tante teorie gia’ lette sulla conoscenza dell’america antecedente a Colombo, questa e’ quella che sembra avere fondamenta, sembra infatti che Colombo avesse con se delle mappe molto dettagliate per l’epoca raffiguranti il continente americano. Sembra che prima di lui i vichinghi la conoscessero gia’ l’america e le loro navi potessero raggiungere senza problemi l’america, alcune prove ci sono sull’isola di Terranova. Alcune teorie dicono che persino i Cartaginesi riuscissero a spingersi fino alle coste meridionali dell’america.

Fonte: http://www.antikitera.net/news.asp?id=10130&T=5

Per approfondire: http://www.acam.it/cartografia.htm

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Un nuovo pianeta ai confini del sistema solare

domenica, 17. aprile 2011 13:56

Gli scienziati credono di aver trovato un nuovo pianeta ai confini del Sistema Solare, grande quattro volte la massa di Giove.

La sua orbita sarebbe migliaia di volte più lontana dal Sole rispetto alla Terra, e ciò potrebbe spiegare il motivo per cui è rimasto sconosciuto.

I dati che possono provare l’esistenza di Tyche, un gigante gassoso nella Nube di Oort esterna, sono analizzati per essere rilasciati entro la fine dell’anno (ndr CUI oppure al massimo nel 2012), anche se alcuni ritengono che gli indizi siano stati già raccolti dalla NASA con il suo telescopio WISE, ma si aspettano i dati definitivi…

Continua a leggere:

http://www.antikitera.net/news.asp?id=10023&T=5+

Testo originale:

http://www.dailymail.co.uk/home/index.html

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Bambino americano nato senza cervelletto

domenica, 17. aprile 2011 13:53

Un bambino americano è nato senza il cervelletto e senza altre parti del cervello fondamentali per attività vitali come il dormire e il respirare. «PICCOLO FOLLETTO» – Ma la cosa più misteriosa, e che i medici non sanno interpretare in nessun modo, è che il piccolo riesce a fare cose che secondo la scienza sono inspiegabili. Chase Britton, tre anni, figlio di Heather e David, è un bambino occhialuto e sorridente che vive nella sua casa di New York. «Lui è felice. Lo chiamiamo Piccolo Folletto. Ama fare gli scherzi alle persone. Gli piace cantare. Il suo scopo nella vita è fare sorridere la gente – ha raccontato la madre Heather Britton al sito web AOL News..

Continua a leggere:  http://www.ilsussidiario.net/News/Curiosita/2011/2/16/USA-La-storia-di-Piccolo-Folletto-un-bimbo-di-tre-anni-nato-senza-il-cervelletto/150508

Per approfondire:  http://www.whatsonxiamen.com/para2634.html

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