Archivio di Categoria 'Misteri'

SCOPERTI DUE VAMPIRI IN BULGARIA

domenica, 5. agosto 2012 15:50

Gli scheletri, risalenti a sette secoli fa, sono stati ritrovati senza denti (rimossi per precauzione) e con accanto la barra di ferro con cui erano stati colpiti più volte al petto. La scoperta di due scheletri di 700 anni fa in Bulgaria, uno dei quali qui fotografato al Museo nazionale di Storia, testimonia che la paura dei vampiri precede di gran lunga il Dracula narrato da Bram Stoker. I presunti “vampiri” sono stati trovati sepolti fra le rovine di una chiesa nella cittadina di Sozopol, sul Mar Nero. Gli scheletri mostravano segni di colpi al petto inflitti con una barra di ferro  trovata nella tomba accanto al corpo. I denti dei cadaveri erano stati rimossi. Gli studiosi ritengono che i colpi con l’asta e la rimozione dei denti rappresentino l’intento da parte degli abitanti del villaggio di evitare che i morti si trasformassero in vampiri. Quella per i vampiri è un’ossessione che attraversa l’Europa per secoli: “Sono stati trovati scheletri in tombe di migliaia di anni fa legati, sepolti a testa in giù, decapitati… tutti metodi per evitare che il corpo del morto tornasse in vita per aggredire”, racconta lo storico Mark Collins Jenkins nel suo libro Vampire Forensics.

Fonte: http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2012/07/24/foto/vampiro_bulgaria-1167800/1/

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The Slender Man: il mistero dell’Uomo Nero

domenica, 29. luglio 2012 13:33

Avete mai sentito parlare dello Slender Man? Per chi non lo conoscesse, si tratta di una creatura non ben identificata: tutte le volte che è apparsa, si è mostrata come un uomo alto e magro, vestito in maniera molto elegante, con quattro o sei braccia lunghe, provenienti perlopiù dalla schiena. Potrebbe trattarsi anche di tentacoli, o di protuberanze di altra natura.

Lo Slender Man non ha una faccia. Il suo obiettivo è quello di rapire i bambini, secondo quanto si è riuscito a capire fino ad oggi. Sono state ritrovate diverse fotografie nelle quali si trova in mezzo ai bambini, proprio in parchi di divertimento, giardini pubblici o comunque luoghi di ritrovo per i più piccoli.

Proprio nei luoghi delle apparizioni di questa misteriosa figura, ogni volta si riportava la notizia della scomparsa di alcuni bambini. Sono in molti ad affermare di averlo visto, addirittura incontrato, oppure di averlo visto in sogno. In alcuni casi, delle persone sono riuscite a percepire la sua presenza, in luoghi bui o in boschi oscuri.

Nel Giugno del 2009, un ragazzo che su YouTube veniva identificato come MarbleHornets, iniziò a pubblicare dei video nei quali veniva ripreso un certo Jay, uno studente che stava girando un film amatoriale per portare a termine un progetto scolastico: purtroppo, questi improvvisamente scomparve, e nei vari video è stato identificato proprio lo Slender Man. Una storia davvero inquietante, peccato che si tratti di una grande BUFALA. Questa fantomatica creatura fu creata per un concorso fotografico lanciato sul forum di Something Awful: esso prevedeva la manipolazione di diverse foto, che dovevano assumere un effetto paranormale e spaventoso. Ma la figura di Slender Man iniziò a girare per il web, e da lì si creò una vera e propria leggenda metropolitana. Le foto contraffatte erano sempre di più, addirittura vennero realizzati dei documentari con tanto di video, ovviamente finti, e così il numero di persone che credeva a questa storia era sempre più alto.

Oggi esistono persone che hanno inizialmente creduto alla storia dello Slender Man e vi credono ancora oggi, nonostante le prove del fatto che sia solo il frutto della fantasia di uno studente per partecipare ad un concorso: tra i tanti effetti della Rete, infatti, vi è anche la capacità di veicolare credenze, anche false, e farle circolare fintantochè in molti vi credono: l’importante, tuttavia, è che qualcuno sia in grado di smentire le bufale.

Fonte: http://www.curiosone.tv/slender-man-storia-esiste-veramente-25573

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Il Garda come Lochness, il mostro Bennie tra leggende e cronache

martedì, 3. luglio 2012 7:53

mostroEra il 17  agosto del 1965 quando decine di turisti e passanti in prossimità della Baia delle Sirene a Garda assistettero ad un fatto straordinario: di fronte agli occhi terrorizzati dei presenti, una gigantesca creatura acquatica, descritta come un serpente di colore marrone, lungo oltre 10 metri e provvisto di gobbe, affiorò e nuotò a lungo a pochi metri dalla riva. Lo stesso animale viene poi avvistato nei giorni seguenti in più località, sia sulla sponda veronese che su quella bresciana. Contemporaneamente, le reti di molti pescatori vennero trovate dilaniate da un enorme predatore che divorò svariati quintali delle povere sardelle che lì erano intrappolate. La notizia creò un’enorme scalpore e girò su molti quotidiani per diverse settimane, poi a poco a poco, i giornali smisero di parlarne. Ma non smetterono gli abitanti del lago, che da sempre vociferano dell’esistenza di “qualcosa” che abita le grotte subacquee negli abissi più profondi del lago, là sotto, dove la luce non riesce ad arrivare.
Lo storico Grattarolo ne parlava ancora nel ’500 nella sua “Historia della Riviera Benacense”. Alcuni studiosi dell’epoca provarono ad entrare nelle caverne che si aprono sotto l’isola Borghese, ma riaffiorarono immediatamente, dopo aver visto creature mostruose e smisurate che lì avevano posto la propria tana. Esseri che erano ben conosciuti dai frati dell’antico convento che lì un tempo sorgeva, che li temevano a tal punto da non osar di avvicinarsi più all’acqua. Un altro storico, il Coronelli, tre secoli più tardi scriveva di oscure e misteriose voragini che inghiottivano i malcapitati che vi passavano sopra.

Gli avvistamenti,più o meno eclatanti,continuarono e continuano tuttora: racconti di pescatori e dicerie di paese, che parlano di ombre smisurate sotto la superficie, pinne mostruose, anatre, cigni e addirittura cani spariti di colpo mentre nuotavano, trascinati sotto da “qualcosa”. Il lago di Garda, dà sempre dispensatore di prosperità per le genti rivierasche,a volte mostra quindi delle tinte fosche.

Ma davvero le sue profondità possono celare la presenza di animali di grandi dimensioni?Sicuramente esistono grandi lucci tra i canneti che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza. Ancora lontani dalle dimensioni dei presunti mostri… Pesci siluro e storioni, anch’essi presenti nelle acque lacustri, possono tranquillamente superare i 3 metri di lunghezza. Voraci, ma innocui per l’uomo. Pochi anni fa il quotidiano “Bresciaoggi” diede notizia dell’avvistamento di un esemplare di siluro di oltre 5 metri a 25 metri di profondità da parte di due sub professionisti, a largo di Gargnano, sulla sponda bresciana. Nel 2007 l’ennesimo avvistamento ,da parte di un pescatore, di fronte a Villa Canossa, a Garda… e negli scorsi anni in un casolare diroccato vennero ritrovati gli arnesi di un presunto “cacciatore di mostri” giunto nella zona. Il fatto ha ispirato un docufilm. E le voci continuano.

Quale sia la verità riguardo ai misteriosi abitatori delle profondità lacustri forse non la sapremo mai… E come il suo lontano e altrettanto innafferabbile cugino scozzese di Loch Ness, la nostra Bennie (da Benaco, altro nome del Garda) continuerà a nuotare indisturbata, affiorando di tanto in tanto, tra le brume mattutine del lago.

Armando Bellelli

Fonte: http://www.ilcorrieredelgarda.info/2012/07/il-garda-come-lochness-il-mostro-bennie-tra-leggende-e-cronache/

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Terremoto in Emilia Romagna e allineamenti planetari del 20 maggio 2012

domenica, 20. maggio 2012 5:06

Terremoto in centro italia e relazione con l’allineamento planetario tra Pleiadi, il Sole e la Terra

Magari sarà l’ennesima coincidenza, ma risulta quantomeno curioso che questa notte, 20 maggio 2012 alle 4.05 si sia verificata una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 in emilia romagna, avvertita in tutto il centro Italia. Si perchè il 20 maggio 2012 non è un giorno qualsiasi, vi è un raro evento astronomico che vede l’allinearsi delle Pleiadi con il sole e la nostra terra. Viene subito da pensare se Raffaele Bendandi, il sismologo “eretico”, non abbia centrato in pieno – con le sue teorie – quello che gli studiosi da anni non riescono a fare: poter prevedere sia in termini temporali che spaziali un evento sismico.

20 Maggio 2012: l’allineamento planetario

Una data che appare chiara, nello scorrere del tempo ciclico del calendario maya, è il 20 maggio 2012, il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. In contemporanea, ci sarà un’eclissi di Sole: la stessa avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, venerato dai Maya e del quale gli stessi attendevano il ritorno.
Eclissi anulare di Sole
Potrebbe trattarsi di pura coincidenza, se questa teoria non fosse supportata da una serie di pittogrammi formatisi a partire dal 2000 ed evocanti dei raffinati simbolismi maya di netto riferimento al 2012. Pittogrammi simili, che avevano fatto la loro comparsa già in anni precedenti, avevano fornito informazioni inerenti il codice Dresda, e prima ancora notizie sulla geometria sacra. Il bellissimo pittogramma comparso il 9 agosto 2005, invece, fornisce informazioni dettagliate in merito al giorno 0, identificabile con il 20 maggio 2012, e all’ultimo ciclo di Venere, in passaggio davanti al Sole per l’ultima volta durante la Quinta Era, nel giugno 2012. Il 2 agosto del 2004, un altro glifo aveva mostrato il calendario maya del lungo computo, il Sole nel quale ci troviamo, e la ciclicità del tempo, con la sua dualità di vita e morte. Molti anni fa i Maya, dalla civiltà cosmopolita che erano diventati, in seguito a sanguinose battaglie e repressioni, furono letteralmente estirpati dalla loro terra, e quelli che vi sopravvivono ancora oggi sono i pochi rappresentanti di un popolo evoluto. Gli stessi indigeni, secondo antiche leggende, rimasero sulla Terra, in attesa di una “resurrezione” che si sarebbe verificata al tramonto del quinto Sole, il 21 dicembre 2012. In quel giorno, il loro Dio, Kukulkan, si sarebbe manifestato nuovamente sulla Terra, introducendoci alla nuova era, la sesta, la cui data d’inizio è il sabato 22 dicembre 2012, in contemporanea ad un cambiamento nelle coscienze collettive. Il nostro Sole avrebbe “parlato”, secondo i Maya, manifestando la sua massima potenza con un’attività talmente intensa da influenzare la civiltà umana e l’intero pianeta.
Raffaele Bendandi

Si possono prevedere  i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto – Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un’umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l’apprendista da un orologiaio); ciononostante all’età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l’esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d’Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell’Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l’esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all’Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare “Un principio fondamentale dell’Universo”, dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all’interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l’astronomo americano Wood e nel 1976 l’astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l’analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Una curiosa centuria di Nostradamus

“Giorno 20 del Toro la terra tremerà così forte, che l’aria, terra e il cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio “-“grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi,perche’ l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico “

Altri eventi sismici rilevanti del 20 maggio 2012

TOKYO – Un forte terremoto di magnitudo 6.2 é stato registrato nel nordest del Giappone alle 16.20 locali (9.20 in Italia) con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 km dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto, precisando che “anche se vi possono essere lievi modifiche del livello del mare nelle regioni costiere, questo sisma non ha causato alcun danno al Giappone”.La scossa, di intensita’ 3 sulla scala nipponica di rilevazione massima di 7, e’ stata avvertita in modo netto nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Yamagata, e lungo un tratto di costa di circa 1.000 km: da Nemuro, la citta’ piu’ a nordest dell’isola settentrionale di Hokkaido, fino a Tokyo e nelle zone piu’ immediatamente a sud. Secondo le spiegazioni piu’ accreditate, il sisma altro non sarebbe che l’effetto di un fenomeno di assestamento legato al sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 che, come rimarcato dagli esperti della stessa Jma, potrebbe durare due anni o anche piu’.

Fonti: http://terrarealtime.blogspot.it/2012/04/20-maggio-2012-il-giorno-in-cui-si_30.html
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Raffaele-Bendandi-l-uomo-che-prevedeva-i-terremoti/12934.htm
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/05/20/Terremoti-Giappone-scossa-6-2-nordest_6899227.html

Categoria: 2012, Misteri, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Argentina: misteriosa palla di fuoco dal cielo. Un morto e otto feriti

martedì, 27. settembre 2011 8:39

26 SET 2011 – (AGI) Buenos Aires. Misteriosa esplosione a Monte Grande alla periferia di Buenos Aires in cui hanno perso la vita una donna e otto persone sono rimaste ferite. Alcuni testimoni hanno riferito in merito a una ‘palla di fuoco caduta da cielo’. L’esplosione, registrata nella mattinata, ha distrutto due case e tre automobili. In attesa di una perizia scientifica non si esclude nessuna ipotesi, anche che si sia trattato di un frammento o di un meteorite .

Fonte originale: http://www.clarin.com/ciudades/vivienda-exploto-Esteban-Echeverria_0_561543993.html

Categoria: Misteri, Notizie di Confine, Ufologia | Commenti (0) | Autore:

Un nuovo “mostro di Lochness” in Alaska

sabato, 23. luglio 2011 7:38

Un gruppo di pescatori ha filmato nel 2009 una creatura lunga da 6 a 9 metri.

La leggenda di Loch Ness si trasferisce nelle terre selvagge dell’Alaska. Un gruppo di pescatori ha filmato nel 2009 una creatura lunga da 6 a 9 metri, con varie gobbe sulla schiena, mentre nuotava minacciosamente nelle acque della baia. Ecco le spettacolari e inquietanti immagini.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Oi8hdElawLk[/youtube]

Per gli abitanti della regione, potrebbe essere una specie di mostro marino che da decenni popola le leggende marine del Nord Pacifico. Una sorta di versione locale di Nessie, per la prima volta catturata in video. Si tratta di un grande serpente marino chiamato Cadborosaurus, dal nome della zona, la Cadboro Bay, dove per la prima volta è stato avvistato.

Il video è vecchio di due anni, ma è stato mandato in onda per la prima volta su Discovery Channel: “Secondo me le immagini sono autentiche” ha detto Paul LeBlond, ex capo del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Oceano dell’Università della British Columbia.

Secondo i racconti e le leggende, il Cadborosauro è un serpente di mare del Nord Pacifico: ha un lungo collo, una testa simile a quella di un cavallo, occhi grandi e gobbe sulla schiena che si vedono in acqua come le pinne di uno squalo. Sono decenni che viene avvistato nella regione. Nel 1937 fu ritrovata una carcassa nello stomaco di una balena. I resti furono portati al Provincial Museum, dello stato canadese del Victori. Per i tecnici che lo analizzarono si trattava però di un feto di balena e di non un serpente. La carcassa sparì misteriosamente qualche anno dopo, quindi nessuno ha potuto ripetere quegli esami, che molti hanno messo in dubbio.

Non essendoci prove certe della sua esistenza, il Cadborosauro appartiene di diritto alla criptozoologia, la scienza che studia gli animali di cui esistono solo racconti vaghi e foto fuori fuoco. Questo video potrebbe essere la prima vera prova del fatto che il Cadborosauro non esiste solo nella fantasia dei pescatori.

Secondo alcuni studiosi, il misterioso animale potrebbe essere una grossa anguilla. Per LeBlond, invece, non può che trattarsi di un mammifero o di un rettile. “Oscilla verso l’alto e verso il basso, su un piano verticale, non verso i lati come fanno i pesci, ha commentato.

Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/un-nuovo–mostro-di-lochness–in-alaska-20110721.html

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L’area 51 e la guerra fredda

martedì, 24. maggio 2011 20:42

Tra le tante ipotesi in circolazione che riguardano questo misterioso luogo, una in particolare ci ha colpito. L’ipotesi in oggetto e’ basata su alcuni documenti declassificati da segreti e resi publici dalla CIA.

Sembra che l’area 51 servisse come base segreta per sperimentare veivoli da usare contro l’URSS durante la guerra fredda, da qui si puo’ intuire il grado di segretezza.

Tra tutti i progetti quello piu’ interessante sembra essere il progetto OXCART, riguardante un aereo spia molto sofisticato che i radar non son in grado di rilevare, un prototipo studiato per sostituire l’ormai vecchio U-2.

Cosi iniziò nell’Aprile del 1958 un’ambiziosa ricerca al fine di creare un aereo capace di superare la velocità mack III, un range di portata di 4000 miglia e capace di volare oltre i 90 000 piedi, nell’estate dello stesso anno inizio a prendere forma l’Arcangel (chiamato cosi a causa delle altitudini che riusciva a raggiungere).

La cosa interessante (che potrebbe convalidare questa teoria) e’ data dal fatto che gli americani provavano questi prototipi ma li nascondevano dentro agli hangar al passaggio dei satelliti russi; in seguito scoprirono che grazie agli infrarossi gli storici nemici riuscivano a capire dove il prototipo era appena passato.

Un altro colpo basso per gli stati uniti fù l’introduzione da parte dei russi del radar P-14 simpaticamente ribattezzato “tall king” dagli americani, questo nuovo radar diminuì la distanza dalla quale gli aerei potevano essere individuati, A-2 compreso.

Gli americani ebbero la geniale intuizione di creare dei falsi prototipi di varie forme e dimensioni per complicare la vita ai russi.

Tutto cio portò alla realizzazione dell’Archangel-12 (A-2), quello che sembra essere il primo aereo invisibile ai radar. Costruito in Titanio a causa del migliore rapporto resistenza/peso, poteva raggiungere i 3.220 chilometri all’ora  e nello stesso tempo era in grado di scattare fotografie abbastanza nitide da individuare un oggetto di 30 centimetri da un’altezza di 27mila metri.

Il primo volo di questo aereo e’ del 26 Aprile 1962, volò ancora il 30 Aprile per 59 minuti senza manifestare alcun problema, nel 1963 si e’ riusciti a raggiungere la velocita’ Mach III, nel 1964 riuscì a volare per 4500 miglia alla velocita’ Mach III e riusci anche a raggiungere l’altitudine di 80 000 piedi, facendo due rifornimenti in volo.

Fonte: http://www.foianoinpiazza.it/default.asp?cn=81&id=8243

Il resto e’ stato tratto da documenti ufficiali rilasciati dalla CIA.

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Casa infestata … ma da serpenti

martedì, 24. maggio 2011 7:26

Una famiglia residente a Lucca si e’ vista uscire dal water un serpente; si tratta di un serpente che ha una forte somiglianza con il serpente corallo pur non essendo velenoso. Per distinguerlo dal temibile serpente corallo bisogna osservare se affianco agli anelli colorati rossi e neri sono presenti anche anelli piu’ chiari.

Nella foto affianco potete osservare l’assenza di anelli di colore piu’ chiari.

serpente coralloMentre questo e’ un serpente corallo.

Possiamo immaginare lo spavento nel ritrovarsi in casa un simile rettile, considerato il fatto che non pensiamo i malcapitati abbiano avuto tempo di osservare e giudicare di quale specie si trattasse; tuttavia verrebbe da pensare che una cosa simile possa capitare a chiunque (magari con una biscia comune e non con un serpente cosi), se non fosse stato che durante una notte mentre stavano tornando in camera, la loro attenzione fù attratta da un rumore sospetto. Dopo quanto accaduto verrebbe da pensare ad una “fissazione” e la cosa più logica sarebbe stato ricondurre il rumore all’immaginazione; putroppo però approfondendo, si resero conto che molto probabilmete un’altra biscia si era intrufolata dentro casa.

Avvertite le autorita’ competenti con una sonda hanno trovato un altro rettile nello scarico.

Può sembrare casuale la somiglianza nel colore e nella forma di questo tipo di serpenti con quello di specie molto velenose, in realta’ alcuni biologi chiamano questo fenomeno “mimetismo  batesiano“, si tratta di una tecnica di sopravvivenza a cui ricorrono alcune specie animali particolarmente innoque, infatti queste nel corso degli anni hanno assunto negli anni le sembianze di alcune specie animali molto pericolose, il piu’ delle volte hanno colori molto forti e visibili il che permette di farsi riconoscere dai predatori i quali scambiandoli per animali pericolosi solitamente li evita.

Questo fenomeno e’ molto presente nel mondo marino.

Resta un mistero capire come mai questi rettili si sono intrufolati dentro allo scarico.

Per approfondire l’argomento del mimetismo batesiano visitate questo link:

http://www.luciopesce.net/zoologia/aposem3.html

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Il misterioso Manoscritto di Voynich

giovedì, 31. marzo 2011 14:32

Si tratta di un manoscritto molto particolare, per secoli nessuno e’ riuscito a decifrarlo, si tratta di un manuale di 250 pagine scritto con caratteri latini e altri caratteri che nessuna lingua conosciuta ha mai usato, con illustrazioni e disegni.

Oggi grazie ad una datazione precisa si sa’ con precisione che risale al 15° secolo.

Nei secoli sono nate molte teorie riguardanti cio che il libro tratta, nessuna pero riesce a spiegare bene di cosa si tratti in realta’.

Fonte:

http://ilfattostorico.com/2011/02/16/determinata-leta-del-misterioso-manoscritto-di-voynich/

Per approfondire:

http://www.daltramontoallalba.it/misteri/voynich.htm

http://news.discovery.com/history/voynich-manuscript-mystery-age-110211.html

http://uanews.org/node/37825

http://voynichcentral.com/

http://voynichcentral.com/gallery/

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