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Fotografia paranormale: un caso importante dal fronte Americano

martedì, 29. luglio 2014 11:22

Un uomo americano sostiene che sua figlia abbia fotografato il fantasma della sua defunta madre. Il fatto più strano è che lo spettro sarebbe apparso nella stessa stanza della casa, nella quale è avvenuto il decesso. La notizia ci arriva direttamente dagli Stati Uniti e basandoci soprattutto sulla foto fa rabbrividire. Questo caso ha avuto un grosso risalto nell’ambito del paranormale ed è stato immediatamente affidato all’associazione IPRA  (Illinois Paranormal Research Association). Gli esperti ci fanno sapere che questa fotografia spettrale è stata inviata attraverso Facebook, da un uomo di nome Roy. Egli ha affermato che la figlia ha catturato l’immagine di notte dopo aver sentito alcuni rumori nelle vicinanze dell’armadio. L’uomo è fermamente convinto che si tratti dello spirito della sua defunta madre scomparsa proprio in quella stanza della casa.

Ghost314 Jul. 27

DETTAGLIO DELLA PRESUNTA ENTITA’ FOTOGRAFATA

Ghost311 Jul. 27

L’immagine dello spettro è inquietante e secondo le prime indagini sembrerebbe poter assomigliare alla donna. Chiaramente ulteriori sviluppi saranno attesi nei prossimi giorni, vi invitiamo a seguirci e nel frattempo lasciatevi catturare da questa apparizione da brividi.

Di Stefano S.

Redazione Segnidalcielo

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/2014/07/27/ragazza-cattura-il-fantasma-della-sua-defunta-madre/

Categoria: Paranormale, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autor:

FOTOGRAFATA UNA PRESUNTA ENTITA’ PARANORMALE AL CASTELLO MALASPINA

martedì, 17. dicembre 2013 15:51

Il signor Alessandro di La Spezia, in visita al Castello Malaspina di Fosdinovo (Fosdinovo – Massa Carrara) in data 19 Ottobre 2013, insieme alla sua famiglia e alla custode del Castello (la signora Mina), è risultato protagonista di una acquisizione di un elemento “supernormale”, riconducibile ad una presunta manifestazione paranormale. Durante la visita guidata notturna, condotta dalla signora Mina alla esclusiva presenza del suo nucleo familiare, in alcuni scatti lo stesso ritiene di aver fotografato delle anomalie energetiche e una presunta “entità”, risultante di una manifestazione apparizionale. Questo scatto in particolare sarà l’oggetto di questo report di analisi.

Il Sig. Alessandro mi ha gentilmente chiesto di approfondire la questione e verificare la natura dell’elemento eccedente, fornendo una spiegazione al fenomeno stesso e convalidando la genuinità dello scatto, escludendo manipolazioni grafiche e digitali. Le conclusioni che trarrò saranno relative a quanto potuto verificare in relazione al materiale inviato e la sua testimonianza, conclusioni che non debbono essere prese come univoca sentenza alla natura dal fenomeno, ma frutto di personali considerazioni relative alla mia personale esperienza nel campo della ricerca di “confine”.

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Categoria: Paranormale, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autor:

Fotografia Paranormale: un caso interessante al Castello di Montebello

lunedì, 3. settembre 2012 10:56

Questa foto è stata scattata da un operatore della nostra Associazione con macchina reflex “multispettrale” nel cortile del Castello di Montebello,  nell’ambito dell’annuale ricerca del 21 Giugno 2011, durante una sessione di “PSIcoscopia Ambientale” effettuata in questo caso dal sensitivo Marino Fantuzzi e da altri sensitivi di supporto.

SCATTO ORIGINALE

Mostra un fenomeno luminoso molto interessante. La foto è sicuramente spettacolare, ma approfondendo sia le analisi che il contesto in cui è stata scattata, questo caso ci fornisce un valido esempio di come spesso anche foto che, ad una prima analisi vivisa possono risultare “interessanti”,  possono essere spiegate senza chiamare in causa fenomeni di natura paranormale.

ELABORAZIONE DELL'ISTOGRAMMA DELLA FOTO

Il fenomeno luminoso in oggetto in realtà è stato prodotto dall’illuminatore IR di una videocamera di un ricercatore, che passeggiando nel contesto di scatto, ha impresso questo particolare effetto. La velocità dell’otturatore della fotocamera (impostato a 8 secondi), la particolare staticità degli astanti e il fatto che la radiazione luminosa fosse quasi interamente prodotta in banda infrarossa (frequenza particolarmente recettiva per il sensore ccd della fotocamera) ha creato questo effetto “fulmine”, che curiosamente sembra propagarsi dalla sinistra dello scatto fino ad inglobare quasi interamente il sensitivo.

METADATI DELLO SCATTO

ELABORAZIONE IN FALSI COLORI

Senza le dovute analisi, il file matrice (RAW), e altre foto documentative, questa foto poteva essere presentata come autentico fenomeno supernormale, attribuendo la comparsa della radiazione luminosa a fenomeni energetici di natura paranormale che in questo caso non si sono verificati.

ELABORAZIONE IN FALSI COLORI SU FREQUENZE EMISSIVE.

Michele Morettini

Categoria: Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autor:

Fotografia ambientale all’Infrarosso

martedì, 12. giugno 2012 12:23

FOTOGRAFIA AMBIENTALE ALL’INFRAROSSO
La fotografia ambientale all’infrarosso con strumenti fotografici digitali

a cura di Michele Morettini

Nel campo della ricerca parapsicologica la fotografia all’infrarosso riveste un ruolo molto importante, anche se secondario rispetto a quella all’ultravioletto, che avremo modo di approfondire in futuro. Ma cominciamo a definire questo tipo di mondo a noi “invisibile”. Le radiazioni elettromagnetiche (onde elettromagnetiche) vengono classificate in base alla frequenza o all’energia dei fotoni. All’aumentare della frequenza queste onde prendono il nome di: radioonde – microonde – infrarosso – luce visibile – ultravioletto – raggi x e raggi gamma. A seconda della loro energia, queste radiazioni provocano fenomeni di ionizzazione della materia che attraversano, ionizzazione variabile a seconda del tipo di materia attraversata, dal tipo di radiazione, ovviamente e dell’energia, come già detto. Le radiazioni ionizzanti si estendono al di sotto della banda dell’ultravioletto.

Il nostro occhio è in grado di percepire una piccolissima parte dello spettro elettromagnetico, definito quello della luce visibile (detta anche luce bianca). La luce bianca, irradiata appunto dai raggi solari è in grado di farci percepire il mondo come lo conosciamo grazie alle frequenze dei colori che il nostro occhio cattura:

Per comprendere meglio questo pensate all’arcobaleno: esso non è altro che la suddivisione di ogni singolo componente della luce bianca. In termini di lunghezza d’onda in nanometri (ricordo che la lunghezza d’onda delle radiazioni e.m è inversamente proporzionale alla frequenza delle stesse) noi riusciamo a vedere dai 400 nm ai 700 nm. Alle estremità di queste lunghezze d’onda abbiamo l’ultravioletto (dai 100 nm a 400 nm) e l’infrarosso (700 nm – 1000 microm). Parti di queste frequenze possono essere catturate in termini fotografici mediante varie tecniche.

Lo spettro della radiazione elettromagnetica e le lunghezze d'onda di acquisizione delle varie pellicole per la fotografia analogica

Ma torniamo all’infrarosso. Per la fotografia digitale occorrono sensori di acquisizione aventi una banda estesa al rosso (molte fotocamere classiche sono in grado di “percepire” solo lo spettro della luce visibile). La zona dell’infrarosso è molto ampia ma si riesce ad acquisire fotograficamente solamente in un range spettrale definito, che va dai 700 nm ai 900 nm, anche se, avendo un portafoglio molto appesantito e comperando apparecchiature molto costose, si arriva anche nei pressi dell’infrarosso definito “alto”, pari a 1350 nm; oltre a sensori CCD aperti a questa frequenza è indispensabile utilizzare dei filtri passa-banda che lascino passare solamente il range di frequenze prestabilito, tagliando completamente le altre, luce bianca compresa. La ripresa ambientale all’infrarosso è fattibile anche con fotocamere analogiche, ma il tutto risulta molto più laborioso. Innanzitutto dobbiamo procurarci emulsioni fotografiche (pellicole) che possano essere impressionate delle frequenze in questione, poi è necessario far sviluppare questi rullini in laboratori specializzati, cosa che aumenta l’onere economico per questo tipo di sperimentazioni…

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