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Terremoto in Emilia Romagna e allineamenti planetari del 20 maggio 2012

domenica, 20. maggio 2012 5:06

Terremoto in centro italia e relazione con l’allineamento planetario tra Pleiadi, il Sole e la Terra

Magari sarà l’ennesima coincidenza, ma risulta quantomeno curioso che questa notte, 20 maggio 2012 alle 4.05 si sia verificata una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 in emilia romagna, avvertita in tutto il centro Italia. Si perchè il 20 maggio 2012 non è un giorno qualsiasi, vi è un raro evento astronomico che vede l’allinearsi delle Pleiadi con il sole e la nostra terra. Viene subito da pensare se Raffaele Bendandi, il sismologo “eretico”, non abbia centrato in pieno – con le sue teorie – quello che gli studiosi da anni non riescono a fare: poter prevedere sia in termini temporali che spaziali un evento sismico.

20 Maggio 2012: l’allineamento planetario

Una data che appare chiara, nello scorrere del tempo ciclico del calendario maya, è il 20 maggio 2012, il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. In contemporanea, ci sarà un’eclissi di Sole: la stessa avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, venerato dai Maya e del quale gli stessi attendevano il ritorno.
Eclissi anulare di Sole
Potrebbe trattarsi di pura coincidenza, se questa teoria non fosse supportata da una serie di pittogrammi formatisi a partire dal 2000 ed evocanti dei raffinati simbolismi maya di netto riferimento al 2012. Pittogrammi simili, che avevano fatto la loro comparsa già in anni precedenti, avevano fornito informazioni inerenti il codice Dresda, e prima ancora notizie sulla geometria sacra. Il bellissimo pittogramma comparso il 9 agosto 2005, invece, fornisce informazioni dettagliate in merito al giorno 0, identificabile con il 20 maggio 2012, e all’ultimo ciclo di Venere, in passaggio davanti al Sole per l’ultima volta durante la Quinta Era, nel giugno 2012. Il 2 agosto del 2004, un altro glifo aveva mostrato il calendario maya del lungo computo, il Sole nel quale ci troviamo, e la ciclicità del tempo, con la sua dualità di vita e morte. Molti anni fa i Maya, dalla civiltà cosmopolita che erano diventati, in seguito a sanguinose battaglie e repressioni, furono letteralmente estirpati dalla loro terra, e quelli che vi sopravvivono ancora oggi sono i pochi rappresentanti di un popolo evoluto. Gli stessi indigeni, secondo antiche leggende, rimasero sulla Terra, in attesa di una “resurrezione” che si sarebbe verificata al tramonto del quinto Sole, il 21 dicembre 2012. In quel giorno, il loro Dio, Kukulkan, si sarebbe manifestato nuovamente sulla Terra, introducendoci alla nuova era, la sesta, la cui data d’inizio è il sabato 22 dicembre 2012, in contemporanea ad un cambiamento nelle coscienze collettive. Il nostro Sole avrebbe “parlato”, secondo i Maya, manifestando la sua massima potenza con un’attività talmente intensa da influenzare la civiltà umana e l’intero pianeta.
Raffaele Bendandi

Si possono prevedere  i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto – Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un’umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l’apprendista da un orologiaio); ciononostante all’età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l’esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d’Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell’Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l’esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all’Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare “Un principio fondamentale dell’Universo”, dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all’interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l’astronomo americano Wood e nel 1976 l’astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l’analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Una curiosa centuria di Nostradamus

“Giorno 20 del Toro la terra tremerà così forte, che l’aria, terra e il cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio “-“grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi,perche’ l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico “

Altri eventi sismici rilevanti del 20 maggio 2012

TOKYO – Un forte terremoto di magnitudo 6.2 é stato registrato nel nordest del Giappone alle 16.20 locali (9.20 in Italia) con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 km dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto, precisando che “anche se vi possono essere lievi modifiche del livello del mare nelle regioni costiere, questo sisma non ha causato alcun danno al Giappone”.La scossa, di intensita’ 3 sulla scala nipponica di rilevazione massima di 7, e’ stata avvertita in modo netto nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Yamagata, e lungo un tratto di costa di circa 1.000 km: da Nemuro, la citta’ piu’ a nordest dell’isola settentrionale di Hokkaido, fino a Tokyo e nelle zone piu’ immediatamente a sud. Secondo le spiegazioni piu’ accreditate, il sisma altro non sarebbe che l’effetto di un fenomeno di assestamento legato al sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 che, come rimarcato dagli esperti della stessa Jma, potrebbe durare due anni o anche piu’.

Fonti: http://terrarealtime.blogspot.it/2012/04/20-maggio-2012-il-giorno-in-cui-si_30.html
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Raffaele-Bendandi-l-uomo-che-prevedeva-i-terremoti/12934.htm
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/05/20/Terremoti-Giappone-scossa-6-2-nordest_6899227.html

Categoria: 2012, Misteri, Notizie di Confine | Commenti (0) | Autore:

Super-flare sulla terra previsto per il 14 maggio 2012

domenica, 13. maggio 2012 22:01

Il ‘mostro’ si sta preparando. La grande macchia solare AR 1476, definita dagli esperti Nasa come un vero e proprio mostro per le sue dimensioni, in questi giorni sta crepitando con una serie di eruzioni solari di media entita’ che stanno gia’ facendo registrare i primi blackout nelle comunicazioni radio. Al suo interno, pero’, cova una enorme quantita’ di energia che a breve potrebbe dare vita alle piu’ potenti eruzioni solari, quelle di classe X, con effetti ben piu’ pesanti anche sul nostro pianeta, che in queste ore sta entrando nella linea di fuoco. La macchia AR 1476, individuata dal Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa, si estende per quasi 160.000 chilometri ed e’ visibile anche senza l’ausilio di telescopi solari, soprattutto durante l’alba e il tramonto. Diversi gli astrofili che in queste ore si stanno divertendo a fotografarla, come il torinese Stefano De Rosa, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), che durante l’alba sopra la basilica di Superga ha immortalato il ‘mostro solare’ in una fotografia che sta facendo il giro del web. In questi giorni la grande macchia sta scaldando i motori con una serie di eruzioni solari di classe M, fenomeni di entita’ media la cui influenza si risente soprattutto nelle regioni polari e puo’ provocare sia problemi nelle comunicazioni radio sia spettacolari aurore. L’ultima, di classe M5, e’ stata registrata giovedi’ 10 maggio e ha liberato un bagliore di raggi ultravioletti prontamente registrato dal Solar Dynamics Observatory. L’Agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera (Noaa) segnala gia’ i primi occasionali blackout nelle comunicazioni radio, e prevede che nelle prossime 24 ore ci sara’ una probabilita’ pari al 75% di avere altre eruzioni di media entita’, e una probabilita’ del 20% di avere eruzioni di classe X, le piu’ intense, in grado di scatenare tempeste magnetiche capaci di provocare il blackout nelle comunicazioni radio in tutto il pianeta. L’allerta si fa ancora piu’ importante dal momento che la macchia si sta muovendo attraverso la superficie solare, e fra poco mettera’ la Terra nel suo ‘mirino’. Intanto gli astronomi amatoriali stanno trovando diversi modi per ingannare l’attesa. Per esempio Thomas Ashcraft, che vive in New Mexico, ha provato a catturare la ‘voce’ della macchia solare registrando le forti onde radio corte provenienti dall’esplosione.

Eruzione solare

Dopo la segnalazione della gigantesca macchia AR 1476 recentemente comparsa sulla superficie della nostra stella e definita dagli esperti della Nasa un ”mostro” per le sue dimensioni, gli osservatori solari hanno registrato un’eruzione che dalla superficie del Sole ha scagliato verso il nostro pianeta un vento di particelle ad alta energia che sta viaggiando alla velocita’ di oltre mille chilometri al secondo. Gli esperti del Centro Goddard della Nasa prevedono che lo sciame di particelle possa raggiungere il campo magnetico terrestre nella serata di lunedi’ 14 maggio. Fin da ieri le previsioni delle Nasa, come quelle dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), consideravano inevitabile che il vento sollevato da un’eruzione solare investisse in pieno la Terra, dopo aver avvolto Venere: la grande macchia AR 1476 e’ infatti rivolta verso il nostro pianeta.

Fonte: http://ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2012/05/11/mostro-solare-prepara_6856771.html

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PHOTOSCHELETRI – CONCORSO GRATUITO ORGANIZZATO DA SCHELETRI.COM

mercoledì, 28. marzo 2012 7:23

TEMA DEL CONCORSO

Vivono nell’oscurità di antri oscuri e misteriosi nutrendosi del sangue dei vivi. Hanno sembianze umane ma possono tramutarsi anche in lupo, pipistrello, topo o nebbia. Temono la luce e qualsiasi tipo di oggetto religioso. La loro è una piaga diabolica che da secoli, forse millenni, tormenta l’umanità. Possono avere l’aspetto di seducenti fanciulle o repellenti vecchiacci, loro… sono i vampiri!

REGOLE DEL CONCORSO

Per partecipare è sufficiente pubblicare una o più fotografie a tema nel gruppo di Scheletri su Flickr.

• Ogni concorrente può partecipare con più foto

• Per condividere le proprie foto sul gruppo di Scheletri è necessario iscriversi a Flickr. L’iscrizione è totalmente gratuita.

• La foto deve avere il tag PhotoScheletri 2012

Scheletri.com non risponderà di eventuali atti illeciti commessi dalle foto pubblicate.

INVIO DEL MATERIALE

Inviare a arte@scheletri.com le seguenti informazioni:
• Nome, cognome e indirizzo di residenza (necessari per la spedizione del premio)
• Url dell’immagine condivisa nel gruppo di Scheletri su Flickr

PREMI

L’autore della miglior immagine sarà premiato con:
• Spilla di Scheletri.com

GIURATI E FACEBOOK

Le opere in gara saranno giudicate con un voto da 1 a 5 dalla giuria di Scheletri. Inoltre tramite Facebook gli utenti potranno aumentare il punteggio della foto che preferiscono, quella con più mipiace avrà 1 punto in più.

Vuoi sostenere il PhotoScheletri? Diventa SPONSOR o GIURATO oppure clicca MIPIACE. Manda la tua candidatura a info@scheletri.com.

SCADENZA

Il materiale può essere inviato entro e il 30 aprile 2012.

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Email da un amico morto

venerdì, 23. marzo 2012 12:10

Quando Jack Froese, 32 anni, nel giugno 2011 è morto di aritmia cardiaca, ha lasciato nel lutto numerosi amici e i suoi familiari. Ma la BBC ha rivelato che diverse misteriose e-mail postume sono partite dal suo account, dando qualche gioia a quanti gli erano stati più vicini. Lo scorso novembre, cinque mesi dopo la morte di Froese, il suo migliore amico d’infanzia Tom Hart ha ricevuto una e-mail dall’indirizzo della persona defunta.

Come ha raccontato lo stesso Hart alla BBC, “una notte di novembre ero seduto sul mio divano e guardavo le e-mail sul mio cellulare. A un certo punto come mittente è comparso il nome di Jack Froese, e leggendo mi sono sentito agghiacciare. Il messaggio era molto sintetico, ma parlava di cose che potevano riguardare solo me e Jack”. L’oggetto della e-mail era “Sto guardando”, mentre nel testo era scritto: “Mi hai sentito? Sono in casa tua. Pulisci il tuo sottotetto”. Come raccontato dallo stesso Hart, poco prima della morte di Froese i due avevano avuto una conversazione privata nella mansarda di Hart, durante la quale Froese lo aveva preso in giro per il disordine nel suo sottotetto”.

Anche Jimmy McGraw, cugino di Froese, afferma di avere ricevuto una e-mail postuma da Jack, che lo informava su un infortunio capitato al loro zio dopo la morte del mittente del messaggio. Come racconta McGraw, “mi piacerebbe poter dire che a mandarla è stato Jack, perché io continuo a ripensare alla sua morte mentre lui sta ancora cercando di mettersi in contatto con me. E lo fa per dirmi di andare avanti e di smettere di rattristarmi”. Per ora il vero autore della e-mail rimane misterioso. Ma come conclude Hart, “se anche qualcuno ci stesse prendendo in giro tutto ciò non conta, perché prendo questa vicenda nel modo che voglio io”.

Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/misteriose-e-mail-da-un-uomo-morto.html

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Odissee di Sangue di Roberto Volterri

mercoledì, 21. marzo 2012 14:24

Se questo libro dovesse diventare un film, sarebbe ‘Vietato ai minori di anni 18”  e se fosse un filmato trasmesso in TV avrebbe come sottotitolo la solita raccomandazione “Si consiglia la visione… in compagnia di qualcuno”. O qualcosa di simile. Perché? Perché è un ‘viaggio’ – breve, purtroppo… – tra alcune tra le più atroci nefandezze che l’homo homini lupus può avere commesso nel corso dei secoli. Il ‘viaggio’ parte con una lunga esplorazione – compiuta dall’Autore –  della Transilvania e dei castelli in cui abitò Vlad III Tepeş, l’Impalatore, personaggio al quale si è ispirato il romanziere irlandese Bram Stoker per il suo immortale ‘Dracula’. Prosegue nel castello di Csejthe dove la ‘Contessa sanguinaria’ Erzsébet Bathory assassinò decine e decine di innocenti fanciulle per bagnarsi nel loro rosso fluido vitale alla ricerca di un’eternità che invece la condusse ad essere murata viva. Assisterete poi ad un vero e proprio ‘Synodus horrenda’ ovvero al processo al cadavere di Papa Formoso, conclusosi con la condanna ad essere gettato nel Tevere. Ma era morto da mesi… Vi interessa una rapida esplorazione del bosco in cui visse e compì sanguinosi eccidi Elly Kedward, la ‘Strega di Blair’? ‘Vampira’ realmente vissuta alla fine del XVIII secolo  alle cui atroci gesta si ispirò il folle omicida Rustin Parr, reo confesso dell’omicidio di sette bambini perché ubbidiva ai comandi della ‘strega’ che in quello stesso bosco aveva ucciso quasi due secoli prima? E il nome di Gilles de Rais non vi dice nulla? Le sue folli gesta, le sue violenze su innocenti fanciulli compiute nei castelli in cui celebrava anche cerimonie ‘sataniche’ ispirarono Perrault per la stesura della celebre favola ‘Barbablù’. Ma il vostro ‘viaggio’ non termina certo qui, poiché vi attendono altre ‘odissee di sangue’, qualche interessante esperimento sul tema e un’interpretazione ‘scetticamente psicologica’ dell’umana follia…

ISBN: 978-88-89713-31-0
220 pagine, numerosissime illustrazioni, inserto a colori
Eremon Edizioni: info@eremonedizioni.it
Tel. 06.95.21.15.13
Cell. 393.56.04.365
Fax: 06.92.76.178

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Radiotelescopio Cileno riprende collisione fra due galassie

lunedì, 10. ottobre 2011 13:01

Ha ‘aperto gli occhi’ per la prima volta, il più complesso osservatorio astronomico sulla Terra, l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma), ed ha fotografato uno scontro titanico fra galassie. L’immagine, ottenuta durante la fase di collaudo di un telescopio ancora in costruzione, e’ stata pubblicata dallo European Southern Observatory (Eso).

L’immagine ha come protagoniste ‘Le Antenne’, due galassie a spirale (chiamate NGC 4038 e 4039) in collisione e distanti circa 70 milioni di anni luce, in direzione della costellazione del Corvo. Grazie ad Alma è stato possibile scoprire qualcosa che non sarebbe mai stato possibile identificare nella luce visibile: le nubi di gas freddo e denso nel cuore delle galassie e nella regione caotica dello scontro da cui si formano le nuove stelle.

Questo e’ solo un assaggio della visione dell’universo che Alma potrà offrire quando sara’ completato, nel 2013, sulla piana di Chajnantor, nel nord del Cile, a un’altezza di 5.000 metri. Attualmente infatti la schiera di antenne radio paraboliche (del diametro di 7 e 12 metri) è composta da circa un terzo delle 66 previste. Questi ricevitori saranno collegati tra loro come un unico, grande radiotelescopio per poter osservare contemporaneamente la stessa porzione di cielo nella banda di radiazione millimetrica e sub millimetrica, che ha una lunghezza d’onda circa 1000 volte maggiore di quella della luce visibile.

Il progetto Alma vede un’ampia partecipazione internazionale fra Stati Uniti, Europa e Giappone. L’Italia gioca un ruolo di primo livello, sia a livello scientifico che tecnologico. Ha infatti sede presso l’Istituto di Radioastronomia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) uno dei 7 Alma Regional Center (Arcs) della rete europea. L’azienda Thales Alenia Space guida il consorzio industriale (Francia, Italia e Germania), che rappresenta il contributo europeo al programma, ed ha siglato il contratto per la fornitura di 25 radiotelescopi del diametro di 12 metri, che verranno installati nel sito noto come Liano de Chajnantor, sulle ande Cilene.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/10/04/visualizza_new.html_695389838.html

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Scoperto un pianeta adatto alla vita

lunedì, 3. ottobre 2011 9:17

Tra i 573 pianeti che orbitano vicino al nostro sistema solare identificati nell’Estrapolar planets catalogne ne è stato trovato uno simile al nostro. Il gruppo tedesco guidato da Lisa Kaltenegger ha segnalato un pianeta grande 3,6 volte la terra. questo pianeta ruota attorno alla stella HD85512 grande il 69% del nostro sole e distante da esso 36,23 anni luce.
L’orbita di questo pianeta è allungata e ha un raggio pari a 39 milioni di km e impiega 54 giorni per fare un giro completo attorno alla sua stella. il nome di questo pianeta è HD85512b, un chiaro derivato dal nome della stella.
Dai modelli realizzati sembra che sia un pianeta più nuvoloso del nostro, ma con un’atmosfera simile, quindi con presenza di vapore acqueo. purtroppo, vista la distanza, con i nostri strumenti non siamo ancora in grado di identificare bene tutti i componenti dell’atmosfera, ma i modelli matematici sulla composizione matematica sembrano avvallare l’ipotesi che in pianeti con una massa inferiore a 10 volte quella della terra ci siano più possibilità di trovare un’atmosfera composta principalmente da azoto e ossigeno.

Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/scoperto-un-pianeta-adatto-alla-vita.html

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Argentina: misteriosa palla di fuoco dal cielo. Un morto e otto feriti

martedì, 27. settembre 2011 8:39

26 SET 2011 – (AGI) Buenos Aires. Misteriosa esplosione a Monte Grande alla periferia di Buenos Aires in cui hanno perso la vita una donna e otto persone sono rimaste ferite. Alcuni testimoni hanno riferito in merito a una ‘palla di fuoco caduta da cielo’. L’esplosione, registrata nella mattinata, ha distrutto due case e tre automobili. In attesa di una perizia scientifica non si esclude nessuna ipotesi, anche che si sia trattato di un frammento o di un meteorite .

Fonte originale: http://www.clarin.com/ciudades/vivienda-exploto-Esteban-Echeverria_0_561543993.html

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Satellite verso la Terra. Domani possibile impatto in Italia

giovedì, 22. settembre 2011 12:50

ROMA – I frammenti del vecchio satellite della Nasa che domani si distruggera’ a contatto con l’atmosfera potrebbero cadere sulle regioni del nord d’Italia.Allo stato delle simulazioni e’ questa la previsione degli scienziati che stanno analizzando la traiettoria del satellite. La zona di caduta individuata e’ un’area di 200 chilometri che sara’ via via ristretta con il passare delle ore.L’area di caduta dei frammenti individuata comprende Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna e potra’ essere definita con certezza solo tra un’ora e 40 minuti prima dell’impatto al suolo.Allo stato non e’ neanche possibile stabilire che tipologia dei 26 frammenti previsti potrebbe abbattersi sul nostro territorio: si tratta di pezzi, ha spiegato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che vanno da 158 chili a sei etti.Allo stato delle simulazioni la probabilita’ che un frammento colpisca il nostro Paese e’ dello 0,9%.

Due al momento le traiettorie di caduta individuate: una che taglia tutto il nord Italia e l’altra che invece interesserebbe solo il nord-ovest.I pezzi del satellite della Nasa potrebbero cadere sull’Italia tra le 19.15 di venerdi’ e le 5 di sabato. E’ questa la ‘fascia’ di allarme individuata dagli scienziati che hanno partecipato questa mattina al Comitato operativo della Protezione civile. In particolare al momento sono due le possibili finestre di caduta: la prima tra le 21.25 e le 22.03 del 23 e la seconda tra le 3.34 e le 4.12 del 24.Secondo le previsioni della Nasa almeno 26 frammenti potenzialmente pericolosi potrebbero disperdersi nel raggio di circa 600 chilometri. Il rischio che possano esserci danni per gli esseri umani è pari a 1 su 3.200.Grande quanto un autobus, il satellite era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. La sua caduta è probabilmente la conseguenza dell’impatto con i detriti di un altro satellite, avvenuto pochi anni fa.

GABRIELLI: NO EVACUAZIONE MA MISURE DI AUTOPROTEZIONE – Non ci sara’ nessuna evacuazione dei cittadini che abitano nelle zone del nord Italia che potrebbero essere interessate dalla caduta dei frammenti del vecchio satellite della Nasa, prevista per domani, ”anche perche’ dovremmo evacuare 20 milioni di persone”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, al termine del Comitato operativo della Protezione civile per fare il punto sulla situazione e mettere in atto gli interventi necessari. ”Ci troviamo di fronte a un evento – ha spiegato Gabrielli – di cui non c’e’ letteratura perche’ la stragrande maggioranza di questi frammenti cade in mare o in zone deserte. Dunque stiamo cercando di mettere in piedi per la prima volta un sistema di autoprotezione che passa innanzitutto per una informazione trasparente, chiara e tempestiva”. Al momento, ha spiegato Gabrielli, i suggerimenti che vengono dati alla popolazione sono di evitare i luoghi aperti nelle finestre di caduta e di evitare i piani alti degli edifici e di porsi sotto le architravi o nelle zone ad angolo delle proprie case e non al centro dei solai. Gabrielli ha assicurato che tutte le misure necessarie verranno approntate nelle prossime ore e che in ogni caso quel che e’ fondamentale e’ l’informazione ai cittadini, proprio per l’impossibilita’ di prevedere una evacuazione di massa.

”Mai come in questa situazione gli organi di informazione diventano strutture di Protezione civile con una grande responsabilita’ ”. Informare tempestivamente, ha aggiunto il capo del Dipartimento, ”non e’ sinonimo di allarmismo: il nostro dovere e’ di consentire alla gente di essere adeguatamente e correttamente informata”. Per questo tutte le informazioni necessarie saranno pubblicate sul sito della Protezione Civile (www.protezionecivile.it), compresi i bollettini di aggiornamento della situazione previsti ogni due ore. E’ inoltre attivo un Contact center dove i cittadini potranno chiamare per segnalare particolari situazioni. Gabrielli ha annunciato inoltre che in ogni singola regione verra’ costituito un gruppo di coordinamento per le attivita’ di Protezione civile e di allertamento, sia della popolazione sia per quanto riguarda i siti strategici.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/09/21/visualizza_new.html_701049945.html

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Un pianeta con due soli, come in Guerre Stellari

martedì, 20. settembre 2011 7:27

Come in Guerre Stellari, esiste davvero un pianeta con due soli, come Tatooine. Lo ha visto il cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, e questo mondo alieno si trova solamente a 200 anni luce dalla Terra. Il risultato è annunciato su Science da un gruppo di ricerca coordinato dall’americano Laurance Doyle, del Seti Institute.

Chiamato Kepler-16b, è il primo pianeta che orbita intorno a due stelle ad essere osservato direttamente e dimostra quanto possano essere diversi i pianeti della Via Lattea.

Sebbene si sospettasse da tempo l’esistenza di pianeti che orbitano intorno a due astri, è la prima volta che uno di questi viene visto mentre transita davanti alle sue stelle. ”E’ il primo esempio, confermato senza ambiguità, di un pianeta circumbinario, cioe’ di un pianeta che orbita intorno a due stelle”, ha osservato uno degli autori, Josh Carter, del Centro per l’Astrofisica Harvard-Smithsonian. ”Ancora una volta – ha aggiunto – scopriamo che il nostro Sistema Solare è solo un esempio della varietà di sistemi planetari che la natura può creare”.

Distante 200 anni luce dalla Terra, il pianeta e’ stato scoperto monitorando la brillantezza di 155.000 stelle ed è stato sorpreso mentre transitava davanti ai suoi soli, eclissandoli parzialmente. Il sospetto che il sistema potesse ospitare il pianeta è venuto dallo studio della brillantezza delle due stelle: gli astronomi hanno notato che la luminosità di queste si indeboliva a intervalli irregolari, anche quando nessuna delle due eclissava l’altra. I ricercatori sono cosi’ andati a caccia di un terzo corpo celeste, che potesse causare il fenomeno transitando davanti a entrambe le stelle.

Il pianeta Kepler-16b è un gigante gassoso grande quanto Saturno, anche se più denso e non si pensa possa ospitare forme di vita. Questo mondo extrasolare simile al Tatooine della saga di Guerre Stellari impiega 229 giorni per orbitare intorno alle due stelle, dalle quali dista circa 100 milioni di chilometri: una distanza confrontabile a quella che separa Venere e il Sole. Le stelle del sistema che ospita il pianeta appartengono a un sistema binario e sono entrambe più piccole e fredde del Sole, con una massa, rispettivamente, pari al 20% e al 69% della massa della nostra stella. Per questa ragione la superficie del pianeta dovrebbe essere molto fredda, si calcola sia compresa fra -73 e -100 gradi. Secondo i ricercatori il pianeta si sarebbe formato nello stesso disco di polveri e gas dal quale sono nate le due stelle.

Fonte: http://ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/09/15/visualizza_new.html_703044946.html

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Categoria: Notizie di Confine, Scienza | Commenti (0) | Autore: