Archivio Mensile maggio, 2011

Energia pulita da una foglia: a breve delle applicazioni

sabato, 14. maggio 2011 6:25

Daniel NoceraAbbiamo già parlato delle ricerche del MIT riguardanti “la foglia fotovoltaica“, questa interessantissima ricerca potrebbe trovare presto delle applicazioni sul mercato, per adesso gli scienziati stanno provando alcuni prototipi da laboratorio.Tata

La cosa piu’ interessante e’ la notizia di un accordo tra Daniel Nocera ( a capo di questa ricerca) e il gruppo industriale indiano Tata, la conferma ci arriva direttamente dal Dott. Nocera il quale ci informa di aver illustrato la ricerca all’industriale Ratan Tata nel mese di settembre e gia’ in ottobre c’e’ stata la firma di un accordo.

La Tata e’ molto interessata a questa ricerca, giudicandola come l’anello di congiunzione nella loro produzione attuale, cio’ che potrebbe mettere in relazione le auto prodotte con i depuratori d’acqua della Tata.

Per capire a fondo l’importanza che questa innovazione ha per la Tata bisogna tener presente, oltre che i prodotti commercializzati ( auto e depuratori di acqua che la rendono potabile) le condizioni geo-politiche con cui questo colosso indiano opera, in alcuni paesi poveri o in via di sviluppo l’acqua potabile e’ un problema serio, alcuni dati presenti sul sito della Tata indicano che:

In India il 75% della popolazione rurale non ha accesso all’acqua potabile, l’80% delle malattie presenti e il 33% delle morti sono causate da acqua non potabile, si stima che 500.000 bambini in India di sotto dei cinque anni di età muoiono ogni anno a causa di diarrea.

Con l’invenzione di Nocera la Tata pensa di poter creare dei mini impianti elettrici utili per poter fornire energia elettrica a circa 3 miliardi di persone che ancora non la possiedono, che in questo modo riuscirebbero con un litro e purificatore d'acquamezzo di acqua sporca alimentare una piccola casa.

Speriamo che questa grande innovazione possa servire a salvare molte vite umane e a migliorare le condizioni di vita di molti paesi poveri, oltre che a salvare il nostro pianeta dallo sfruttamento di fonti di energia molto inquinati.

Molto interessante anche il filmato segunte: Filmato

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L’incubo delle “profezie” avrà mai fine?

venerdì, 13. maggio 2011 15:28

Dopo l’11 Maggio e il terremoto di Roma (che non c’e’ stato) ci si potrebbe aspettare che tutti questi illuminati da conoscenze paranormali la finissero di inventarsi date in cui per chi lo sà quale motivo avverranno strane catasfrofi che distruggeranno il mondo o parte di esso… Invece non e’ cosi,  si rifanno avanti con le solite storie “i nuovi calcoli indicano un’altra data” e cose simili. Anche ora, sarebbe fin troppo facile attaccarsi all’evento sismico spagnolo, comunque avvenuto in suddetta data, e affermare che la presunta teoria Bendandiana si sia in qualche modo realizzata. Putroppo però questo macabro gioco porta con se una triste realtà, i morti che hanno accompagnato il terremoto in Spagna. Chi porta avanti teorie simili offende seriamente la memoria di coloro che, sfortunatamente, hanno perso la vita a causa di questo terremoto.

Ovviamente non serve a nulla spiegare cosa pensa al riguardo il centro nazionale di geofisica e vulcanologia a proposito della previsione dei terremoti.

Infatti dopo quello che verrebbe classificato come un “EPIC FAIL” dell’ 11 maggio,  eccoli alla ribalta con una nuova catastrofe,  che riguarda il vulcano Marsili, di cui abbiamo gia’ parlato riportando i pareri degli esperti in materia.

Infatti il questo vulcano è una reale minaccia e sembra la sua attività negli ultimi anni la sua attività sia aumentata, ma dalle ultime news provenienti dal sito www.ingv.it/ si apprende che:

L’INGV si sta adoperando per promuovere ricerche di maggior dettaglio che consentano di capire esattamente a quale stadio evolutivo si trovi oggi il Marsili e quali potrebbero essere le modalità di riattivazione, così da pervenire ad una valutazione complessiva della sua pericolosità. Al momento la sua probabilità di riattivazione è bassa – certamente più bassa di quella dei più attivi vulcani eoliani – ma sicuramente non nulla. Sarà necessario acquisire ulteriori e nuovi dati – cosa resa più complessa dalla distanza dalla costa del Marsili e dalla sua profondità – perché sia possibile fare dei passi in avanti nella conoscenza di quello che resta il vulcano più grande d’Europa.

Invitiamo tutti a diffidare da previsioni catasfrofiche dettate da chi sa quale religione/credenza, che non hanno una base scientifica, ribadendo che la parapsicologia,  l’ufologia e tutte queste scienze di confine (magari anche quelle portate avanti dallo stesso Bendandi)  sono cose serie e vanno affrontate con la massima serietà e che nulla hanno a che vedere con simili cialtronerie amplificate dal Word Wide Web.

Alcuni ipotizzano che la “bufala di bendandi” sia stata creata ad Hoc (dai soliti personaggi che osannano la magnificenza della scienza contemporanea), per screditare le ricerche portate avanti dallo stesso Bendandi, in maniera tale che l’evento, non realizzatosi, potesse così infangare definitivamente una ricerca sismica sperimentale, che comunque poteva essere ritenuta interessante.

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I primi ritrovamenti dagli scavi della Monna Lisa

giovedì, 12. maggio 2011 7:05

Sono iniziati gli scavi per cercare i resti della Monna Lisa nell’ex Convento di Sant’Orsola, a Firenze. I lavori saranno condotti da una squadra di otto operai, diretti da Carlotta Cianferoni della Soprintendenza archeologica della Toscana. L’obiettivo è quello di trovare i resti di Lisa Gherardini Del Giocondo (la Gioconda), modella a cui si ispirò Leonardo da Vinci.

Alcuni operai,  appena si sono resi conto di aver rinvenuto dei frammenti ossei, hanno cominciato a scavare con le mani. Al momento, sono stati ritrovati anche qualche chiodo, frammenti di ceramica del ’400 e ’500 e soprattutto due sepolture in muratura con i mattoni rossi ben visibili.

Silvano Vinceti, portavoce del Comitato che coordina la ricerca, patrocinata dalla Provincia di Firenze, ha spiegato che le due apparenti sepolture in mattoni appena sotto il pavimento confermano le tracce indicate dal georadar.

“Ma è interessante anche quella che sembra la superficie di un arco, una volta a mattoni: è accanto a dove c’era l’altare e forse sotto c’é la cripta di cui parlano i documenti storici e che corrisponde al punto dove l’ha evidenziata il georadar; potrebbe trattarsi anche di un ossario”, dice Vincenti.

E’ ovvio che le ricerche sono ancora all’inizio, quindi ci vorranno giorni per definire l’appartenenza dei resti ritrovati.

“Lo scavo comunque è solo l’inizio, abbiamo fatto pochi centimetri – ha commentato Vinceti -, si dovrà andare sotto almeno due metri e servirà almeno una settimana di lavori per avere un quadro più esatto della situazione”.

Fonte: http://www.ilquotidianoitaliano.it/gallerie/2011/05/news/firenze-al-via-gli-scavi-per-trovare-i-resti-della-gioconda-82401.html/

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La lotta per lo spazio

mercoledì, 11. maggio 2011 21:03

Da quando l’uomo ha creato la “proprietà privata” e’ nata la lotta per il “dominio” di alcuni luoghi, nell’ultimo mezzo secolo abbiamo assistito alla corsa alla conquista dello spazio aperto avvenuta tra Unione Sovietica e USA, si trattava di una guerra combattuta con l’ausilio dei media (importantissimi per questo tipo di propaganda).

Una sfida atta a dimostrare al mondo chi possedeva  le tecnologie piu’ avanzate e le risorse migliori.

Brevemente soffermandomi solo su alcuni aspetti vorrei ripercorrere quanto accadde per capire se le cose oggi non e’ piu’ cosi, poiche’ anche essendo in un periodo tranquillo (relativamente), dove non ci sono delle super potenze mondiali in guerra l’una contro l’altra tuttavia c’e’ sempre chi cerca di arrivare prima degli altri a certi traguardi.

Tutto inizio con il lancio dello Sputnik russo, il primo satellite lanciato in orbita dall’uomo, la Russia comunico subito la notizia che rimbombo molto forte in tutto il mondo, perche’ lasciava presagire una tecnologia molto avanzata, senza pari, questa abile propaganda colpi’ probabilmente tutti quanti, l’America a quel punto non poteva certo restare a guardare, allora decise di creare la NASA (National Aeronautics  and Space Administration),logo NASA nessuno oggi quando sente questo acronimo ignora di cosa stiamo parlando, chiunque ha un’idea piu’ o meno chiara di cosa si tratti, questo perche’ e’ ancora oggi l’ente piu’ importante di questo settore.

Tralasciando un po’ la storia che venne prima dell’uscita fuori dall’orbita terrestre dell’essere umano, arriviamo all’anno 1961.

Astronave vostokTra le date piu’ significative ( a parte il lancio dei satelliti)possiamo ricordare il 12 aprile 1961, quando l’astronauta russo Yuri Gagarin inflisse un duro colpo agli Stati Uniti, fù infatti il primo uomo ad attraversare l’atmosfera, rimanendo per circa 108 minuti attorno all’orbita della terra sulla navicella “Vostok”.

Qui affianco potete vedere uno schema della Vostok, utile a farvi rendere conto quanto poco questa astronave ha in comune con quelle attuali, sembra vedendola oggi qualcosa uscito piu’ da un film di fantascienza che da un libro di storia.

A lui dobbiamo per primo la descrizione della terra come una grossa palla azzurra, una cosa che oggi potrebbe far sorridere e’ la sua conversazione avvenuta con il centro di controllo appena prima di decollare:

«Nel tuo pacchetto hai il pranzo, la cena e la prima colazione. Ci sono salame, confetti e marmellata per il tè. 63 pezzi. Diventerai ciccione appena atterri dovrai mangiare tutto»Korolev, «Soprattutto il salame per accompagnare la vodka!», rispose Yuri Gagarin. «Accidenti, è tutto registrato!» Korolev.

shepard

La risposta americana non fù cosi immediata, infatti per vedere il primo astronauta Americano dobbiamo attendere fino al 5 maggio 1961, quando Alan Shepard a bordo della navetta Freedom 7 raggiunse lo spazio.

Il passo successivo fù quello di mandare nello spazio la prima stazione spaziale, il 19 Aprile 1971 toccò alla stazione spaziale Russa “Salyut 1″, i cui principali scopi erano “osservare le reazioni dell’uomo ad una lunga permanenza nello spazio e scattare foto della terra dallo spazio“.

La risposta Americana fù questa volta più tempestiva, infatti il 14 Maggio 1973 fù lanciata la stazione spaziale Skylab, purtroppo alcuni problemi durante il lancio distrussero uno dei pannelli messi a protezione contro le meteoriti, ma avente anche funzione termica.

Questo pregiudico’ la missione in modo molto grave, anche se la stazione riusci a raggiungere la posizione programmata non fù mai in grado di funzionare, la fortuna questa volta non e’ stata certo da parte degli americani.

C’e’ da ricordare che gli americani spendevano molte delle loro risorse monetarie e umane con il progetto Apollo.

Chiusa questa breve parentese storica che fornisce un quadro generale sufficiente a capire quanto sto per affermare, oggi vi sembra la situazione sia uguale? Certo che no,  oggi c’e’ la stazione spaziale internazionale (ISS) in cui e’ confluita anche la Russia, pero’ c’e’ da dire che la Cina oggi nuova superpotenza mondiale vuole costruire una stazione spaziale propria entro il 2020, anche se e’ riuscita solo di recende a mandare il primo astronauta nello spazio infatti e’ stato nel 2003.

Per il momento la Cina sembra stia puntando tutto sul creare degli astronauti super efficienti, meglio dei robot, si vogliono eliminare dalla mente dei futuri astronauti gli sbalzi emotivi, e’ tipico della cultura cinese cercare di condizionare le reazioni e abituare il corpo in un certo modo, ripetendo a lungo alcuni esercizi, in modo che quando e’ necessario la persona fara’ cio che e’ stata abiutata a fare, basta pensare che la parona oggi nota a tutti Kung Fu significa Duro Lavoro, proprio per il valore attribuito all’impegno costante che riesce a condizionare la mente e il fisico.

Oltre a cio’ gli scienziati cinesi stanno lavorando molto duro per la creazione di questa stazione spaziale.

Che cio non derivi dalla volonta di dimostrare al mondo di essere i migliori?

Per approfondire l’argomento degli astronauti cinesi cliccate qui: http://blog.panorama.it/mondo/2011/01/19/in-cina-gli-astronauti-devono-imparare-a-comportarsi-come-robot/

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Chi ha paura del terremoto dell’11 maggio 2011 a Roma?

martedì, 10. maggio 2011 9:10

Riportiamo il resocondo di una interessante conferenza promossa dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il 9 maggio 2011, avente come tema le teorie di Raffaele Bendandi e la leggenda metropolitana sul prossimo devastante sisma a Roma. Ringraziamo l’Ufficio Stampa dell’ INGV per la gentile segnalazione.

Resoconto conferenza stampa dal titolo: “Chi ha paura del terremoto dell’11 maggio 2011 a Roma?”

Domanda: Da dove nasce la data dell’11 maggio 2011 se nelle carte di Bendandi non esiste?
Probabile risposta: “Il Sole dentro i venti gradi del Toro così forte la Terra trema, il grande teatro riempito crollerà, l’aria, cielo e terra, oscurati e turbati, quando l’infedele Dio e i santi invocherà”. Così scriveva Nostradamus in una delle sue controverse centurie e molti hanno attribuito a questi versi la previsione di un terribile sisma nella capitale. I venti gradi del Toro (21 aprile-20 maggio) corrispondono esattamente all’11 maggio e il “grande teatro” sarebbe dunque il Colosseo.

La diceria del terremoto a Roma dell’11 maggio 2011, sfrondata da ogni aspetto irrazionale, è diventata un’occasione di studio e di divulgazione sismologica. Questo il senso dell’incontro con la stampa promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) stamane presso la sede cittadina dell’Ente scientifico in via XXIV Maggio n. 46, in cui i ricercatori Concetta Nostro (fisico), Alessandro Amato (Dirigente di Ricerca) e Giulio Selvaggi (Direttore del Centro Nazionale Terremoti – CNT) hanno chiarito i termini dell’improbabile previsione. L’origine della profezia relativa al terremoto dell’11 p.v. viene attribuita allo studioso autodidatta faentino Raffaele Bendandi ma, ha sottolineato il sismologo Amato,  fra le sue carte custodite presso l’Osservatorio di Faenza,  – e nelle settimane scorse oggetto di studio  da parte dello storico della sismologia Graziano  Ferrari (INGV), non c’è nessuna traccia di questo evento. Di certo Raffaele Bendandi era un sostenitore delle ipotesi secondo cui gli allineamenti planetari possono scatenare dei terremoti là dove si accumulano tensioni geodinamiche nella crosta terrestre. Dunque è probabile, ha proseguito Amato, che qualcuno abbia associato queste credenze di Bendandi al fatto che nei prossimi giorni ci sarà un, sia pure non perfetto, allineamento planetario tra Giove, Venere, Marte, Mercurio, Saturno e la Terra. Tuttavia un’ analisi statistica sui precedenti allineamenti planetari dimostra l’inconsistenza di questa ipotesi.

Per la strada della prevenzione  sismica, attualissima dunque è la riflessione fatta più di un secolo fa dal grande sismologo Giuseppe Mercalli, (l’ideatore della scala empirica per misurare l’intensità dei terremoti), il quale disse: possiamo dire dove si verificheranno i futuri terremoti in Italia, quali sono le regioni più a rischio, ma non quando. E, l’attualità di questa affermazione, è stata illustrata dai ricercatori dell’INGV, con l’illustrazione della versione più aggiornata della mappa della pericolosità sismica in Italia, dalla quale si evince che in pratica tutta la catena appenninica , la spina dorsale dell’Italia, è sede di forti terremoti.

L’unico modo per difendersi dai sismi, hanno spiegato gli studiosi dell’INGV è affidato alla prevenzione, ed  è prioritario in Italia sviluppare quel progetto di consolidamento del patrimonio edilizio, a partire dagli edifici sensibili (ospedali, scuole, prefetture…) che è stato annunciato più volte dai governi ma mai realizzato, eccetto per la Legge n.77 del 24 giugno 2009 (è la conversione di un decreto legge del 28 aprile 09 che dice: “recante misure urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”), dove  sono stati stanziati circa un miliardo nei sette anni che vanno dal 2010 al 2016.

L’importante è cominciare e in fretta, dicono gli esperti.

Oggi nei Paesi più sviluppati, cioè quelli che hanno adottato politiche di prevenzione, la percentuale delle vittime è di un ordine di grandezza inferiore a quello dei Paesi in via di sviluppo. L’Italia purtroppo si avvicina di più a quei Paesi in via di sviluppo sotto il profilo della vulnerabilità sismica.

Ma c’è anche un modo positivo di affrontare la giornata del rischio sismico virtuale, che l’INGV ha voluto chiamare  “Open day” della sismologia. Come ha spiegato Concetta Nostro, l’ INGV aprirà le sue porte a tutti i cittadini romani che potranno discutere con i sismologi, assistere a dimostrazioni didattiche che spiegano come nasce un terremoto e quali effetti ha sul territorio e sulle opere civili, guardare  filmati su questi temi, visitare la sala sismica dove si registrano, istante per istante, i terremoti in corso (oltre 30 al giorno in Italia e nel Mondo) .

L’11 maggio dunque appuntamento  con la cultura sismica all’INGV in via di Vigna Murata, 605.

Chi non potrà venire in sede, potrà seguire le attività sul Canale YouTube  INGVTerremoti o ascoltare gli aggiornamenti sul Canale INGV sul Social Media www.Freerumble.com

Sonia Topazio (Capo Ufficio Stampa INGV)

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Shuttle Endeavour ancora ritardi

lunedì, 9. maggio 2011 15:54

Sembra un incubo ma e’ la realta’, lo shuttle la cui partenza e’ stata gia’ rimandata piu’ volte partira non prima del 16 maggio, non piu’ il 10 come ipotizzavano i tecnici, la causa sta nel fatto che la sostituzione dell’APU 2 non ha portato alla soluzione del problema, i tecnici sono all’opera per risolvere questo guasto, dovuto all’LCA-2, contenuto nel Launch Pad 39A che vedete qui nella foto.

Speriamo che il giorno 16 sia la data decisiva, vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi, rivolgendo al nostro connazionale Roberto Vittori un “in bocca al lupo”.

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Monna Lisa: Georadar conferma la presenza di una cripta

lunedì, 9. maggio 2011 12:05

georadar-monna-lisaLe analisi fatte con l’ausilio del georadar confermano la presenza di una cripta nel luogo indicato come il luogo in cui riposano le spoglie mortali della Monna Lisa;  sembra che questa cripta si trovi a circa 1.90 metri di profondità.

I lavori per riportarla alla luce inizieranno mercoledi 11, come i dice il responsabile Silvano Vinceti solo quando tutto verra riportato alla luce si potra’ essere sicuri che si tratti proprio della Monna Lisa, le TV di tutto il mondo continuano a rimanere con il fiato sospeso attendendo qualche news.

Qui potete vedere una immagine proveniente dall’analisi del georadar dove si intuisce una sagoma umana.

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Un GPS fantascientifico

lunedì, 9. maggio 2011 6:51

Il MIT in collaborazione con Audi sta studiando un nuovo sistema di GPS chiamato AIDA 2.0 (Affective, Intelligent Driving Agent), la novita importante sta nel fatto che l’ìntero cruscotto del auto diventa uno schermo 3D che ci permette di osservare la strada e gli oggetti che ci stanno intorno, non e’ facile una spiegazione testuale che renda l’idea.

Vi invito a visualizzare il video, anticipandovi soltanto che si tratta di qualcosa che chiunque avrebbe creduto fantascienza fino a ieri.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_dq43vP69Yc&feature=player_embedded#at=93[/youtube]

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Inghilterra: comparso il primo Crop Circle del 2011

domenica, 8. maggio 2011 22:00

Quello che vi segnaliamo è il primo Crop Circle inglese del 2011, comparso a Chepstow in Galles (Regno Unito) il 22 aprile 2011.  Secondo gli ufologi localici  il crop sarebbe “human-made” in quanto gli steli delle spighe risulterebbero completamente schiacciati al suolo, i cerchi non sarebbero perfettamente concentrici e sarebbero visibili grossolani punti di riferimento (markers) per la tracciatura delle circonferenze. In attesa che anche nel nostro bel paese inizino a spuntare i consueti agroglifi di Maggio e Giugno, vi invitiamo a seguire il nostro Mystery News per aggiornamenti in tempo reale!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GXa6p5U3420[/youtube]

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Compare fantasma nella foto, si riapre un caso di omicidio.

sabato, 7. maggio 2011 20:09

LA SPEZIA – Don Emilio Gandolfo fu ucciso 12 anni fa a colpi di crocifisso e l’autore dell’omicidio non ha ancora un nome. Il parroco è stato ammazzato il 2 dicembre del 1999 a Vernazza, in provincia di La Spezia. Ora l’intero paese di Vernazza farà l’esame del Dna: il sindaco è stato il primo ad offrirsi volontario. Ne parla oggi il Corriere della Sera. “Piccolo, segaligno, scorbutico, quasi sempre in abiti borghesi, camicia a quadri e cappellino con visiera, don Emilio era quanto di più lontano dal pacioso parroco di paese. Colto (aveva curato la pubblicazione degli scritti di Gregorio Magno), aveva frequentazioni vaticane, era stato addetto agli uffici diplomatici della Santa Sede, per anni aveva fatto da guida ai pellegrinaggi in Terra Santa: ormai anziano era approdato nella chiesa sul mare del borgo delle Cinque Terre, non lontano dal paese natio, vicino a Sestri Levante. Fu ucciso in modo barbaro – si legge – la sera in cui si fa risalire l’omicidio (scoperto il giorno dopo), il 2 dicembre, tutto il paese era in piazza, sul sagrato della chiesa, per montare le luminarie di Natale”. «In piazza – ricorda Caporuscio che prese in mano le indagini – c’era anche il sindaco di allora, il comandante dei vigili. Nessuno si accorse di nulla». L’ottantenne Don Emilio forse fu torturato: aveva tutte le costole fratturate, le dita di una mano spezzate e la mandibola fratturata in due punti. «Una violenza bestiale» commenta Caporuscio. Per colpire il sacerdote fu usato un pesante crocifisso d’argento e, forse, un altro oggetto mai trovato. Sotto le unghie il medico legale trovò un capello: ora c’è il Dna. Proprio quel capello potrebbe appartenere ell’assassino. «Abbiamo considerato l’idea di chiedere alla popolazione di sottoporsi all’esame – dice Caporuscio – ma questo non significa che qualcosa ci spinga a ritenere che il colpevole sia fra gli abitanti di Vernazza. L’assassino, o gli assassini, non hanno lasciato tracce». Il Paese è convinto che l’assassino non sia uno del posto, ma qualcuno che il parroco conosceva bene. Secondo la ricostruzione fatta al tempo, don Emilio avrebbe aperto di persona la porta al suo assassino.

UN POSSIBILE MOVENTE Il sacerdote criticava aspramente la politica finanziaria intrapresa dalla Compagnia di San Paolo, di cui faceva parte, che aveva iniziato a investire in immobili e nel leasing di aerei per trasportare i pellegrini in Terra Santa o nell’Est europeo. Alcune società che facevano capo o avevano rapporti con la Compagnia sarebbero state domiciliate a un numero civico fantasma di La Spezia: ben 70 ragioni sociali, alcune fanno pensare a traffici illeciti. Compreso il traffico d’armi. La Compagnia poi fallì per 400 miliardi di lire – scrive il Corriere – don Emilio aveva anche modificato il proprio testamento destinando alla Compagnia prima unica erede solo due quinti dei suoi beni, circa 150 milioni delle vecchie lire. E aveva investito 70 milioni di lire in un’assicurazione sulla vita. Dalla canonica, dove don Emilio fu massacrato, sparì un crocifisso d’oro ma nessuno toccò il milione di lire in contanti: l’ipotesi della rapina, con il fermo di un balordo fu presto abbandonata. Sparì soprattutto la cartella con i documenti da cui don Emilio non si separava mai.

UN MOTIVO SINGOLARE HA PERMESSO LA RIAPERTURA DEL CASO All’inizio di aprile un turista ha scattato una foto nella chiesa di Vernazza in cui appare una figura eterea, con sembianze simili a quelle del parroco assassinato: nel paese si è subito parlato del fantasma di don Emilio. Caporuscio ha disposto che sia raccolta a Roma la testimonianza di un amico di don Emilio, Antonio Thierry, da sempre convinto che il prete fosse finito su un terreno pericoloso.

Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=119805

Discussione nel forum: http://www.daltramontoallalba.it/public/forum/viewtopic.php?f=10&t=3860

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