The Slender Man: il mistero dell’Uomo Nero

domenica, 29. luglio 2012 13:33 | Autore:

Avete mai sentito parlare dello Slender Man? Per chi non lo conoscesse, si tratta di una creatura non ben identificata: tutte le volte che è apparsa, si è mostrata come un uomo alto e magro, vestito in maniera molto elegante, con quattro o sei braccia lunghe, provenienti perlopiù dalla schiena. Potrebbe trattarsi anche di tentacoli, o di protuberanze di altra natura.

Lo Slender Man non ha una faccia. Il suo obiettivo è quello di rapire i bambini, secondo quanto si è riuscito a capire fino ad oggi. Sono state ritrovate diverse fotografie nelle quali si trova in mezzo ai bambini, proprio in parchi di divertimento, giardini pubblici o comunque luoghi di ritrovo per i più piccoli.

Proprio nei luoghi delle apparizioni di questa misteriosa figura, ogni volta si riportava la notizia della scomparsa di alcuni bambini. Sono in molti ad affermare di averlo visto, addirittura incontrato, oppure di averlo visto in sogno. In alcuni casi, delle persone sono riuscite a percepire la sua presenza, in luoghi bui o in boschi oscuri.

Nel Giugno del 2009, un ragazzo che su YouTube veniva identificato come MarbleHornets, iniziò a pubblicare dei video nei quali veniva ripreso un certo Jay, uno studente che stava girando un film amatoriale per portare a termine un progetto scolastico: purtroppo, questi improvvisamente scomparve, e nei vari video è stato identificato proprio lo Slender Man. Una storia davvero inquietante, peccato che si tratti di una grande BUFALA. Questa fantomatica creatura fu creata per un concorso fotografico lanciato sul forum di Something Awful: esso prevedeva la manipolazione di diverse foto, che dovevano assumere un effetto paranormale e spaventoso. Ma la figura di Slender Man iniziò a girare per il web, e da lì si creò una vera e propria leggenda metropolitana. Le foto contraffatte erano sempre di più, addirittura vennero realizzati dei documentari con tanto di video, ovviamente finti, e così il numero di persone che credeva a questa storia era sempre più alto.

Oggi esistono persone che hanno inizialmente creduto alla storia dello Slender Man e vi credono ancora oggi, nonostante le prove del fatto che sia solo il frutto della fantasia di uno studente per partecipare ad un concorso: tra i tanti effetti della Rete, infatti, vi è anche la capacità di veicolare credenze, anche false, e farle circolare fintantochè in molti vi credono: l’importante, tuttavia, è che qualcuno sia in grado di smentire le bufale.

Fonte: http://www.curiosone.tv/slender-man-storia-esiste-veramente-25573

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Il Garda come Lochness, il mostro Bennie tra leggende e cronache

martedì, 3. luglio 2012 7:53 | Autore:

mostroEra il 17  agosto del 1965 quando decine di turisti e passanti in prossimità della Baia delle Sirene a Garda assistettero ad un fatto straordinario: di fronte agli occhi terrorizzati dei presenti, una gigantesca creatura acquatica, descritta come un serpente di colore marrone, lungo oltre 10 metri e provvisto di gobbe, affiorò e nuotò a lungo a pochi metri dalla riva. Lo stesso animale viene poi avvistato nei giorni seguenti in più località, sia sulla sponda veronese che su quella bresciana. Contemporaneamente, le reti di molti pescatori vennero trovate dilaniate da un enorme predatore che divorò svariati quintali delle povere sardelle che lì erano intrappolate. La notizia creò un’enorme scalpore e girò su molti quotidiani per diverse settimane, poi a poco a poco, i giornali smisero di parlarne. Ma non smetterono gli abitanti del lago, che da sempre vociferano dell’esistenza di “qualcosa” che abita le grotte subacquee negli abissi più profondi del lago, là sotto, dove la luce non riesce ad arrivare.
Lo storico Grattarolo ne parlava ancora nel ’500 nella sua “Historia della Riviera Benacense”. Alcuni studiosi dell’epoca provarono ad entrare nelle caverne che si aprono sotto l’isola Borghese, ma riaffiorarono immediatamente, dopo aver visto creature mostruose e smisurate che lì avevano posto la propria tana. Esseri che erano ben conosciuti dai frati dell’antico convento che lì un tempo sorgeva, che li temevano a tal punto da non osar di avvicinarsi più all’acqua. Un altro storico, il Coronelli, tre secoli più tardi scriveva di oscure e misteriose voragini che inghiottivano i malcapitati che vi passavano sopra.

Gli avvistamenti,più o meno eclatanti,continuarono e continuano tuttora: racconti di pescatori e dicerie di paese, che parlano di ombre smisurate sotto la superficie, pinne mostruose, anatre, cigni e addirittura cani spariti di colpo mentre nuotavano, trascinati sotto da “qualcosa”. Il lago di Garda, dà sempre dispensatore di prosperità per le genti rivierasche,a volte mostra quindi delle tinte fosche.

Ma davvero le sue profondità possono celare la presenza di animali di grandi dimensioni?Sicuramente esistono grandi lucci tra i canneti che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza. Ancora lontani dalle dimensioni dei presunti mostri… Pesci siluro e storioni, anch’essi presenti nelle acque lacustri, possono tranquillamente superare i 3 metri di lunghezza. Voraci, ma innocui per l’uomo. Pochi anni fa il quotidiano “Bresciaoggi” diede notizia dell’avvistamento di un esemplare di siluro di oltre 5 metri a 25 metri di profondità da parte di due sub professionisti, a largo di Gargnano, sulla sponda bresciana. Nel 2007 l’ennesimo avvistamento ,da parte di un pescatore, di fronte a Villa Canossa, a Garda… e negli scorsi anni in un casolare diroccato vennero ritrovati gli arnesi di un presunto “cacciatore di mostri” giunto nella zona. Il fatto ha ispirato un docufilm. E le voci continuano.

Quale sia la verità riguardo ai misteriosi abitatori delle profondità lacustri forse non la sapremo mai… E come il suo lontano e altrettanto innafferabbile cugino scozzese di Loch Ness, la nostra Bennie (da Benaco, altro nome del Garda) continuerà a nuotare indisturbata, affiorando di tanto in tanto, tra le brume mattutine del lago.

Armando Bellelli

Fonte: http://www.ilcorrieredelgarda.info/2012/07/il-garda-come-lochness-il-mostro-bennie-tra-leggende-e-cronache/

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Tuscany’s Paranormal Research

giovedì, 28. giugno 2012 16:24 | Autore:

Siamo felici di ospitare all’interno delle nostre pagine una segnalazione che riguarda un “neonato” gruppo di ricerca di “confine” della toscana. Auguriamo a questi ragazzi di condurre ricerche interessanti e di contribuire alla crescita dell’ambito parapsicologico Italiano.

Michele Morettini (Presidente dell’Associazione Culturale Dal Tramonto all’Alba)

T.P.R. è l’acronimo di Tuscanys Paranormal Research. Il gruppo, nel suo stato embrionale, nasce nel 2007 da un’idea partorita da tre giovani livornesi: Matteo e Tommaso Bennardi e Arianna Colomba.

Accomunati dalla passione verso il mondo del paranormale, dell’ignoto e del mistero, e contornati dalla bellissima regione Toscana, straripante di leggende e luoghi senza tempo, cominciano questo viaggio che li porta più volte di fronte ad eventi inspiegabili, potenzialmente classificabili come “paranormali”. Nel corso degli anni approfondiscono la loro conoscenza grazie all’esperienza maturata sul campo, alla lettura di saggi e trattati specifici sui misteri della vita dopo la morte, della parapsicologia e degli incantevoli luoghi toscani le cui storie cercano ancora una risposta, scientifica o meno. Il progetto Tuscanys Paranormal Research si concretizza tra il 2011 e il 2012 grazie a ricercatori volenterosi e appassionati: Simone Paglia, Fabio Lacetera, Vincenzo Moggia, Claudia Pellegrini e altri che preferiscono mantenere l’anonimato Lo scopo principale del T.P.R. è il seguente:

Effettuare indagini accurate sui vari aspetti della presunta fenomenologia paranormale, con studi preventivi, rilevazioni audio, video e fotografiche. Non intendiamo limitarci ad analizzare fenomeni già noti, seppur tuttora degni di verifica, come EVP (Electronic Voice Phenomena), Orb, Poltergeist e altri; il campo d’indagine è vasto e poiché non esiste una classificazione ufficiale, è ragionevole pensare di poter individuare altre fattispecie interessanti.

Inoltre non escludiamo di intraprendere in futuro attività collaterali, quali:

  1. Condurre esperimenti parascientifici, anche sulla presunta comunicazione con il mondo dello spirito.
  2. Fare informazione, proponendo esempi di analisi e possibili interpretazioni dei  fenomeni riscontrati, allo scopo di fornire strumenti critici per discernere il (raro) materiale interessante tra le migliaia di immagini, video e registrazioni, spesso artefatte, che girano sul web e in televisione.
  3. Affiancare i nostri risultati alle ricerche storiche, facendo un lavoro di studio ed esplorazione, prendendo in considerazione le più importanti leggende sui luoghi “infestati” della Toscana. Ci recheremo in edifici e ambienti naturali che siano ritenuti fonti di fenomeni paranormali, senza escludere le abitazioni di privati che richiederanno il nostro intervento.

Tutto il materiale audio, fotografico e video verrà messo a disposizione degli utenti  tramite il nostro Blog: toscanaparanormale.blogspot.com e sarà possibile per i lettori fare commenti, critiche e proposte. Invitiamo chiunque sia interessato, purché ovviamente abbia la facoltà di concedere un’autorizzazione ufficiale, a contattarci per richiedere indagini presso strutture private e comunali non di libero accesso. Siamo inoltre disponibili a prendere in considerazione eventuali annessioni al gruppo e affiliazioni con altre associazioni per lo studio del paranormale.

Per informazioni, chiarimenti, richieste o altro il nostro indirizzo e-mail è il seguente: toscanaparanormale@gmail.com

Oppure potete contattarci su FB scrivendo sulla nostra pagina ufficiale: www.facebook.com/TuscanyParanormalResearch

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Fotografia ambientale all’Infrarosso

martedì, 12. giugno 2012 12:23 | Autore:

FOTOGRAFIA AMBIENTALE ALL’INFRAROSSO
La fotografia ambientale all’infrarosso con strumenti fotografici digitali

a cura di Michele Morettini

Nel campo della ricerca parapsicologica la fotografia all’infrarosso riveste un ruolo molto importante, anche se secondario rispetto a quella all’ultravioletto, che avremo modo di approfondire in futuro. Ma cominciamo a definire questo tipo di mondo a noi “invisibile”. Le radiazioni elettromagnetiche (onde elettromagnetiche) vengono classificate in base alla frequenza o all’energia dei fotoni. All’aumentare della frequenza queste onde prendono il nome di: radioonde – microonde – infrarosso – luce visibile – ultravioletto – raggi x e raggi gamma. A seconda della loro energia, queste radiazioni provocano fenomeni di ionizzazione della materia che attraversano, ionizzazione variabile a seconda del tipo di materia attraversata, dal tipo di radiazione, ovviamente e dell’energia, come già detto. Le radiazioni ionizzanti si estendono al di sotto della banda dell’ultravioletto.

Il nostro occhio è in grado di percepire una piccolissima parte dello spettro elettromagnetico, definito quello della luce visibile (detta anche luce bianca). La luce bianca, irradiata appunto dai raggi solari è in grado di farci percepire il mondo come lo conosciamo grazie alle frequenze dei colori che il nostro occhio cattura:

Per comprendere meglio questo pensate all’arcobaleno: esso non è altro che la suddivisione di ogni singolo componente della luce bianca. In termini di lunghezza d’onda in nanometri (ricordo che la lunghezza d’onda delle radiazioni e.m è inversamente proporzionale alla frequenza delle stesse) noi riusciamo a vedere dai 400 nm ai 700 nm. Alle estremità di queste lunghezze d’onda abbiamo l’ultravioletto (dai 100 nm a 400 nm) e l’infrarosso (700 nm – 1000 microm). Parti di queste frequenze possono essere catturate in termini fotografici mediante varie tecniche.

Lo spettro della radiazione elettromagnetica e le lunghezze d'onda di acquisizione delle varie pellicole per la fotografia analogica

Ma torniamo all’infrarosso. Per la fotografia digitale occorrono sensori di acquisizione aventi una banda estesa al rosso (molte fotocamere classiche sono in grado di “percepire” solo lo spettro della luce visibile). La zona dell’infrarosso è molto ampia ma si riesce ad acquisire fotograficamente solamente in un range spettrale definito, che va dai 700 nm ai 900 nm, anche se, avendo un portafoglio molto appesantito e comperando apparecchiature molto costose, si arriva anche nei pressi dell’infrarosso definito “alto”, pari a 1350 nm; oltre a sensori CCD aperti a questa frequenza è indispensabile utilizzare dei filtri passa-banda che lascino passare solamente il range di frequenze prestabilito, tagliando completamente le altre, luce bianca compresa. La ripresa ambientale all’infrarosso è fattibile anche con fotocamere analogiche, ma il tutto risulta molto più laborioso. Innanzitutto dobbiamo procurarci emulsioni fotografiche (pellicole) che possano essere impressionate delle frequenze in questione, poi è necessario far sviluppare questi rullini in laboratori specializzati, cosa che aumenta l’onere economico per questo tipo di sperimentazioni…

CONTINUA A LEGGERE: http://www.daltramontoallalba.it/paranormale/fotografiainfrarosso.htm

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I fantasmi della metropolitana di Londra

sabato, 9. giugno 2012 10:53 | Autore:

La metropolitana di Londra, la famosa Underground di Londra o nella forma piu’ ristretta Tube, e’ la piu antica rete metropolitana del mondo. Fu inaugurata il 10 gennaio 1863 e ha 275 stazioni dislocate in tutta Londra, 402 km di linee autonome di cui il 46% sono sotto terra. Gestita dalla Transport for London, si stima che in un anno compie 123.800 km pari a tre giri della circonferenza della terra, e ci sono circa 30 milioni di passeggeri che in un anno prendono la metro. Proprio per la sua profondita’ l’underground di Londra ha sistemi di sicurezza unici al mondo, squadre di polizia e servizi di sicurezza vivono dentro la metro per garantire ogni giorno la sicurezza a milioni di persone,che la usano per andare al lavoro, o per turismo. Molti non sanno che nella metropolitana di Londra ci sono state testimonianze, e molte, di persone e operatori della Transport for London che hanno visto presenze di spiriti. Di notte soprattuto, quando le squadre di operai si calano sotto terra per pulire gli impianti di reazione e controllare gli impiati elettrici, si sono verificate strani fenomeni. Questo puo’ essere attribuito al fatto che molte stazioni della metro di Londra sono state costruite scavando dove c’erano cimiteri, o vecchi teatri abbandonati dove nella storia c’erano stati omicidi o suicidi.

Aldwych Station

La stazione di Aldwych e’ stata aperta nel 1907. La linea faceva parte originariamente della linea di Piccadilly. Cosi’ da esser vicina a molti teatri del West End, per questo motivo veniva chiamata “la linea dei teatri”. La stazione in se di Aldwych è stata sviluppata sul luogo di un vecchio teatro di Londra – il Royal Strand. Durante la seconda guerra mondiale la linea e’ stata chiusa ed i trafori utilizzati come riparo dai raid aerei e x immagazzinare i vari tesori nazionali del British Museum, compreso i marmi di Elgin. Questa stazione e’ stata chiusa nel 1994 perché il costo di ricondizionamento degli elevatori della stazione non poteva essere giustificato. Attualmente è ancora usata per serate di inaugurazione e per set cinematografici. Molta gente ha sostenuto di vedere il fantasma che frequenta la stazione di Aldwych sulle piste alla notte, principalmente dal personale che puliscono i trafori e le stazioni. Si crede che Il fantasma fosse un’attrice che si ritiene non abbia potuto godersi il suo successo. Nel 2002 persino un equippe televisiva ha passato 24 ore nella stazione . Derek Achorah è riuscito a mettersi in contatto con un fantasma chiamato Margaret, che potrebbe essere l’attrice avvistata prima molte volte. Durante la ricerca la squadra ha camminato nei trafori completamente al buio. Yvette Fielding disse di aver visto qualcuno o qualcosa nel traforo. Nel frattempo, sopra un’altra piattaforma, un rivelatore di movimento era stato regolato , tuttavia nessuno si e’ avvicinato abbastanza per innescarlo.

Bank Station

Gli operai che stavano costruendo la Bank Station durante il secolo scorso hanno disturbato lo spirito conosciuto come ‘ ‘Black Nun’. (suora nera). Il fratello della suora , Phillip Whitehead, era un cassiere alla banca è stato giustiziato nel 1811 per falso. Dopo la sua esecuzione la suora, si e’ vestita sempre di nero, e lo ha aspettato fuori della banca ogni sera per 40 anni fino a che non e’ anche lei deceduta. Ancora oggi si aggira sulle piattaforme alla ricerca del fratello. . Nel corso degli anni sono stati riportati odori inspiegabili ripugnanti e un forte senso di tristezza, di preoccupazione e di mancanza e di speranza da molti operai e viaggiatori . Nessuno si riesce a spiegare tutto questo, ma è ritenuto sospetto che la stazione sia stata stata scavata dove una volta si trovavano dei pozzi, il posto di sepoltura di migliaia di vittime morti di peste nel XVII secolo.

British Museum Station

Probabilmente il fantasma più famoso della metropolitana di Londra si trova alla stazione abbandonata del British Museum. La stazione e’ stata chiusa il 25 settembre 1933. Alcune persone sostengono che la stazione del British Museum sulla linea centrale è frequentata dal fantasma di una mummia egiziana antica del museo vicino. Il fantasma è collegato alla maledizione della tomba di Amen-Ra’. Vestita con una lunga veste che le cinge i fianchi sino a terra e con un copricapo , la figura di una principessa egiziana ritornerebbe dalla tomba di notte ed e’ stata udita lamentarsi e gridare nei trafori. Storie più recenti raccontano che questi suoni possono esser uditi che anche in basso sulla pista alla stazione di Holborn. Le voci del fantasma si sono sviluppate così forti che un giornale ha offerto una ricompensa a chiunque passasse una notte là. Nessuno si e’ offerto volontariamente per fare questo. Nel 1935, due anni dopo la chiusura della stazione , la storia assume contorni più oscuri. La commedia Thriller , ” Bulldog Jack”,registrata nella stazione, ha usato la leggenda includendo un tunnel segreto che va dalla stazione alla stanza egiziana al museo. La stessa notte in cui la pellicola è uscita , due donne sono sparite dalla piattaforma a Holborn – la stazione seguente al quella del British Museum . Strani segni sono stati trovati sulle pareti della stazione chiusa. Più avvistamenti del fantasma sono stati segnalati cosi’ come lamenti sconosciuti che uscivano dalle pareti dei tunnels. La metropolitana di Londra ha negato sempre l’esistenza del tunnel che andava dalla stazione alla stanza egiziana.

Covent Garden Station

La gente sostiene di aver visto fantasmi frequentare la Covent Garden Station fin dagli anni 50. Le zone della stazione, particolarmente le piattaforme, sarebbero frequentate dal fantasma di un attore, che visitava spesso il panificio che si trovava dove ora sorge la stazione. Si pensa che il fantasma sia dell’attore William Terris, che fatalmente è stato pugnalato sulla Strand nel dicembre 1897. Ciò potrebbe forse spiegare perché il personale sulla metropolitana ha segnalato di vedere un uomo alto in un cappotto,con un cappello e dei guanti che percorre i tunnels fin dagli anni 50. Finche’ il fantasma visitava le piattaforme era una cosa ma quando è comparso nel locale di riposo del personale, molti operai hanno richiesto un trasferimento. Un caporeparto sotterraneo di Londra ha segnalato i numerosi avvistamenti spettrali dell’attore alla Covent Garden Station nel 1955: Durante una fredda notte di novembre del 1955, l’ultimo treno era ormai partito e Jack Hayden, il caporeparto della stazione , stava chiudendo i cancelli a chiave. Ha fatto un controllo finale delle piattaforme. Tutto era calmo. Annuendo col capo tra se’ e sè, stava x andarsene quando improvvisamente ha visto un uomo alto e distinto che camminava verso le scale di emergenza. Jack ha telefonato rapidamente alla biglietteria. ” C’e ancora qualcuno qui, Henry – che sta salendo sulle scale, ” disse. ” Lo facciamo uscire? che ne dici? Ci vediamo di sopra…” Jack sali’ in ascensore ed arrivo’ al corridoio della biglietteria, dove trovo’ un impiegato imbarazzato che lo stava attendendo sulle scale. Scesero le scale assieme controllando piattaforme e tunnels. Non trovarono nessuno. Quattro giorni dopo , Jack si trovava nella mess-room, sempre dopo che l’ultimo treno era partito ed ha visto un uomo alto che lo fissara attraverso la porta aperta. ” Indossava un vestito grigio antiquato, ” Jack ha detto successivamente, ” con un colletto antiquato e guanti di colore chiaro”.

” Cerca guardaroba, signore? “disse Jack .

La figura non non disse niente, ma si incammino’ scomparendo alla sua vista.

Jack fece per seguirlo ma li’ non vi era piu’ nessuno. Impaurito , Jack non menziono’ mai di averlo visto . Ma alcuni giorni più tardi , verso mezzogiorno,seduto con una delle guardie udirono un forte grido . Qualche istante dopo un giovane cameriere dei treni di 19 anni chiamato Victor Locker usci’ da una stanza boccheggiante dicendo di aver visto un uomo alto che lo osservava dall’altra stanza. Quando Victor fece x avvicinarsi , avverti’ una forte pressione alla testa e la figura scomparve. Quella volta Jack capi’ di dover fare rapporto. Il punto di assistenza più vicino era la Leicester Square Station. I responsabili lo misero in comunicazione col caporeparto, Eric Davey – che, per coincidenza, era inoltre uno spiritualista dilettante. Provarono cosi’ a ricreare la scena con Victor, che si mise a gridare di nuovo.. Eric ritenne che qualcosa che comprimesse molto sulla sua testa per alcuni secondi prima di sparire. Alcuni giorni dopo, Eric vide anche lui il fantasma e penso’ di udire il suo nome : Terry. Jack ed Eric descrissero la figura ad un artista che ne ricreo’ il ritratto . Fecero alcune ricerche ritrovando vecchie notizie e fotografie dell’epoca Vittoriana di gente collegata alla zona. Sia Jack che Eric riconobbero una delle immagini tra le tante altre – un uomo con una fronte espressiva, gli occhi tristi e le guancie infossate scarne . ” E’ lui! E’ lui! E’ l’uomo che ho visto qui dentro ! ” grido’ Jack . La fotografia era di un uomo chiamato William Terris ed era notevolmente simile all’uomo nell’abbozzo. Sconosciuto al personale della stazione, la gente dell’ Adelphi Theatre disse di aver visto una simile apparizione alcuni anni prima di Jack’ . Avevano soprannominato il loro ospite ‘ Charlie’. Jack riviide la figura spettrale varie volte nel corso degli anni, sempre intorno a novembre o a dicembre. Alla fine, divenne troppo x lui e chiese un trasferimento. Ma da quel giorno, parecchio personale della stazione di Covent garden ha segnalato di sentire i rumori sconosciuti di passi quando nessuno si trova nei paraggi.

Elephant & Castle Station

La Elephant & Castle Station ha una reputazione spettrale saldamente stabilita. Quando viene chiusa alla notte, il personale ha segnalato di aver udito il rumore di passi di una figura in corsa invisibile lungo la piattaforma, strani rumori sconosciuti ed i portelli che vengono aperti senza causa apparente. Un altro fantasma visto sia dal personale che dagli abbonati, è una giovane donna che sale nei vagoni della metro i , ma non si vede mai scendere.

Alcuni inoltre pensano che questa stessa entità sia responsabile di passi invisibili che si odono echeggiare intorno alla stazione durante la notte. Vi e’ la testimonianza di un macchinista della metro che ha realmente visto il fantasma: “Alle 18 circa ad una linea della stazione sotterranea di Bakerloo,stavo svolgendo il mio lavoro come impiegato della metropolitana di Londra . Parcheggio il treno al termine della Elephant and Castle e cammino in avanti alla parte anteriore del treno con la vista sul posto di guida. A questo punto il guidatore non è ancora arrivato cosi’ mi muovo verso il portello posteriore per aspettarlo. Mentre sto aspettando una ragazza sale sul treno – cammina diritto lungo il vagone e mi sposto x farla passare scusandomi – Un minuto dopo il macchinista gira in su ed avanziamo verso la parte anteriore del treno. Noto che la ragazza non è nel vagone e questo mi procura un po’ d’inquietudine piuttosto immediato – non avrebbe potuto lasciare il treno senza che la vedessi – vedevo bene il vagone e la piattaforma allora. La mia reazione fu quella di informare il guidatore- l’unico posto in cui avrebbe potuto camminare era lungo il tunnel – stupito chiedo al macchinista che mi risponde “Ah lei? ne sentiamo parlare spesso..ne han parlato anche i giornali!!”

Farringdon Station

Una giovane tredicenne apprendista di un cappellaio, Anne Naylor, è stata assassinata nel 1758 dal suo maestro e dalla figlia. La gente sostiene di sentirla gridare nella stazione di Farringdon. È stata soprannominata ‘ Lo spettro urlante”

Highgate Station

Nel 1941 la stazione di Highgate è stata ricostruita per unirvi un’estensione dalla linea nord, nonostante il progetto fosse stato abbandonato verso la fine del 1940 , i lavori iniziarono. Il binario che esiste sopra la stazione corrente venne usato per una linea a vapore che andava all’ Alexandra Palace prima che venisse chiuso. Le rotaie da lungo tempo sono state alzate, tuttavia i residenti ancora dicono di udire il suono dei treni che passano.

South Kensington Station

Alla stazione di South Kensington nel dicembre 1928 un passeggero sull’ultimo treno della sera diretto a ovest ha segnalato di aver udito un fischio di un treno . Un treno spettrale non programmato è comparso improvvisamente con una figura spettrale vestita da guardiamarina . Il treno ha continuato verso il tunnel poi e’ sparito e non è stato piu’ avvistato da allora.

Aldgate Station

lcuni anni fa, un elettricista che lavorava ad Aldgate scivolo’ fatalmente sui binari , ed il suo corpo fu investito da22.000 volt. Fini’ incosciente , battendo la sua fronte – ma in qualche modo rimase illeso. Quando si riprese disse di aver visto prima di cadere una figura metà-trasparente di un’anziana che si accarezzava i capelli.

Fonte: http://www.italoeuropeo.it/approfondimenti-su-londra/i-fantasmi-della-metropolitana-di-londra-/

http://ciaosilvia.forumfree.it/?t=47755381

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Castello di Montebello: ciak per il primo reality-horror

mercoledì, 30. maggio 2012 15:40 | Autore:

Dal 16 aprile, una troupe di Cabiria Film & Production è stata 25 notti dentro il Castello in cui aleggia il mito dello spettro di Azzurrina. Il film, scritto da Giacomo Franciosa, Ernesto Siciliano e Sergio Tiboni, ha inaugurato il genere reality-horror.

Azzurrina-Castello_di_Montebello.pngIl Castello romagnolo di Montebello, noto nel mondo per il mito del fantasma di Azzurrina che si tramanda sin dal medioevo, diventa dal 16 aprile l’esoterico set cinematografico de “Il Castello di Azzurrina”. L’antica fortezza sarà abitata per 25 notti da una troupe della Cabiria Film & Production guidata da Giacomo Franciosa. Dentro le sale medievali e rinascimentali della rocca riminese, il regista e produttore italo-americano, nipote del famoso attore hollywoodiano Tony Franciosa, si appresta a dirigere un cast internazionale di giovanissimi interpreti. La scelta di effettuare le riprese notturne è dovuta all’originale taglio del soggetto horror ideato da Franciosa, che ha sviluppato la sceneggiatura con Ernesto Siciliano e con la consulenza storico-culturale di Sergio Tiboni, direttore dello stesso Castello. La formula del racconto è del tutto nuova: due telecamere amatoriali riprendono con un unico piano sequenza virtuale l’avventura dei protagonisti. Nella finzione scenica, sono gli stessi ragazzi a registrare la loro missione con le macchine da presa semi-professionali, dopo essersi nascosti dentro il Castello per passarvi una intera notte. Il compito dei giovani è indagare sul segreto di Azzurrina, una bimba dall’aspetto albino morta nel Medioevo dentro il fortilizio. Per attuare l’impresa di sfidare la leggenda dello spettro, le due coppie sfuggono al controllo di una inquietante Guida turistica, anch’essa dai caratteri albini, deus ex machina della vicenda che appare in poche ma decisive scene. Fin qui, il plot del lungometraggio. Nella realtà, il mito del fantasma di Guendalina Malatesta, conosciuta come Azzurrina, non è la solita panzana associata a tanti luoghi turistici. Si nutre infatti di riscontri certificati da veri scienziati. Dal 1990, gli studiosi del Laboratorio interdisciplinare di ricerca biopsicocibernetica di Bologna e di altri importanti centri di ricerca sul paranormale come il CICAP, effettuano regolari registrazioni audio dentro il Castello chiuso e isolato. I suoni immortalati dai ricercatori rivelano sempre il pianto di una bambina e urla strazianti, la cui natura e origine è inspiegabile.

Si possono ascoltare su internet (vedi il filmato qui in basso):

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=VXpHbcyW6DM[/youtube]

La storia di Azzurrina, inoltre, offre un altro oscuro aggancio con la realtà. La bambina è davvero esistita ed è scomparsa all’interno del nevaio del Castello nel 1365 senza che venisse mai ritrovato il corpo dentro l’angusto ambiente, che non ha alcuna via di uscita. Tutti questi indecifrabili spunti hanno suggerito agli autori la storia , inventata ma legato a doppio filo con la realtà, del “Il Castello di Azzurrina”.

Fonte: http://format.blogosfere.it/2012/03/il-castello-di-azzurrina-ciak-per-il-primo-reality-horror.html

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Terremoto in Emilia Romagna e allineamenti planetari del 20 maggio 2012

domenica, 20. maggio 2012 5:06 | Autore:

Terremoto in centro italia e relazione con l’allineamento planetario tra Pleiadi, il Sole e la Terra

Magari sarà l’ennesima coincidenza, ma risulta quantomeno curioso che questa notte, 20 maggio 2012 alle 4.05 si sia verificata una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 in emilia romagna, avvertita in tutto il centro Italia. Si perchè il 20 maggio 2012 non è un giorno qualsiasi, vi è un raro evento astronomico che vede l’allinearsi delle Pleiadi con il sole e la nostra terra. Viene subito da pensare se Raffaele Bendandi, il sismologo “eretico”, non abbia centrato in pieno – con le sue teorie – quello che gli studiosi da anni non riescono a fare: poter prevedere sia in termini temporali che spaziali un evento sismico.

20 Maggio 2012: l’allineamento planetario

Una data che appare chiara, nello scorrere del tempo ciclico del calendario maya, è il 20 maggio 2012, il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. In contemporanea, ci sarà un’eclissi di Sole: la stessa avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, venerato dai Maya e del quale gli stessi attendevano il ritorno.
Eclissi anulare di Sole
Potrebbe trattarsi di pura coincidenza, se questa teoria non fosse supportata da una serie di pittogrammi formatisi a partire dal 2000 ed evocanti dei raffinati simbolismi maya di netto riferimento al 2012. Pittogrammi simili, che avevano fatto la loro comparsa già in anni precedenti, avevano fornito informazioni inerenti il codice Dresda, e prima ancora notizie sulla geometria sacra. Il bellissimo pittogramma comparso il 9 agosto 2005, invece, fornisce informazioni dettagliate in merito al giorno 0, identificabile con il 20 maggio 2012, e all’ultimo ciclo di Venere, in passaggio davanti al Sole per l’ultima volta durante la Quinta Era, nel giugno 2012. Il 2 agosto del 2004, un altro glifo aveva mostrato il calendario maya del lungo computo, il Sole nel quale ci troviamo, e la ciclicità del tempo, con la sua dualità di vita e morte. Molti anni fa i Maya, dalla civiltà cosmopolita che erano diventati, in seguito a sanguinose battaglie e repressioni, furono letteralmente estirpati dalla loro terra, e quelli che vi sopravvivono ancora oggi sono i pochi rappresentanti di un popolo evoluto. Gli stessi indigeni, secondo antiche leggende, rimasero sulla Terra, in attesa di una “resurrezione” che si sarebbe verificata al tramonto del quinto Sole, il 21 dicembre 2012. In quel giorno, il loro Dio, Kukulkan, si sarebbe manifestato nuovamente sulla Terra, introducendoci alla nuova era, la sesta, la cui data d’inizio è il sabato 22 dicembre 2012, in contemporanea ad un cambiamento nelle coscienze collettive. Il nostro Sole avrebbe “parlato”, secondo i Maya, manifestando la sua massima potenza con un’attività talmente intensa da influenzare la civiltà umana e l’intero pianeta.
Raffaele Bendandi

Si possono prevedere  i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto – Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un’umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l’apprendista da un orologiaio); ciononostante all’età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l’esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d’Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell’Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l’esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all’Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare “Un principio fondamentale dell’Universo”, dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all’interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l’astronomo americano Wood e nel 1976 l’astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l’analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Una curiosa centuria di Nostradamus

“Giorno 20 del Toro la terra tremerà così forte, che l’aria, terra e il cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio “-“grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi,perche’ l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico “

Altri eventi sismici rilevanti del 20 maggio 2012

TOKYO – Un forte terremoto di magnitudo 6.2 é stato registrato nel nordest del Giappone alle 16.20 locali (9.20 in Italia) con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 km dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto, precisando che “anche se vi possono essere lievi modifiche del livello del mare nelle regioni costiere, questo sisma non ha causato alcun danno al Giappone”.La scossa, di intensita’ 3 sulla scala nipponica di rilevazione massima di 7, e’ stata avvertita in modo netto nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Yamagata, e lungo un tratto di costa di circa 1.000 km: da Nemuro, la citta’ piu’ a nordest dell’isola settentrionale di Hokkaido, fino a Tokyo e nelle zone piu’ immediatamente a sud. Secondo le spiegazioni piu’ accreditate, il sisma altro non sarebbe che l’effetto di un fenomeno di assestamento legato al sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 che, come rimarcato dagli esperti della stessa Jma, potrebbe durare due anni o anche piu’.

Fonti: http://terrarealtime.blogspot.it/2012/04/20-maggio-2012-il-giorno-in-cui-si_30.html
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Raffaele-Bendandi-l-uomo-che-prevedeva-i-terremoti/12934.htm
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/05/20/Terremoti-Giappone-scossa-6-2-nordest_6899227.html

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Cerchi nel grano: il primo del 2012 in Italia

giovedì, 17. maggio 2012 13:48 | Autore:

Tratto dal sito: Cropfiles.it

La prima volta di Riesi fu nel 2007, con un pittogramma che – per qualità e tempistiche – si mescolò tra gli altri senza troppo riuscire a far parlare di sé (www.cropfiles.it/cropcircles2007/Riesi_23Maggio2007.html) .

Nell’ aprile del 2008 la cittadina di Riesi bissava, conquistando maggiori attenzioni, poichè fu lei ad aprire ufficialmente la stagione dei cerchi nel grano italiani, con un interessante pittogramma (www.cropfiles.it/cropcircles2008/Riesi_19Aprile2008.html)

Due anni dopo, a cavallo tra aprile e maggio del 2010, era di nuovo la cittadina riesina a fare da apripista (www.cropfiles.it/cropcircles_2010/Riesi_Aprile2010.html).

Sono di nuovo passati due anni, e durante la notte tra il 4 e il 5 Maggio 2012, è sempre Riesi a fregiarsi del titolo di prima dell’anno. Ci scrive infatti il Sig. Egidio che – a detta del proprietario del terreno – il giorno del 4 Maggio quel pittogramma non c’era, mentre era sicuramente lì la mattina del 5. La stampa per ora non si è occupata di questo caso, ma la notizia si è presto diffusa tra gli abitanti locali, tra i quali Egidio, che ce ne ha gentilmente informati. Ecco dunque il primo crop circle del 2012 targato “made in Italy”.

Immagine di Egidio Gravagna e Luigi Liberale (concesso l’uso a Cropfiles)

Difficile per il momento stimare le proporzioni, che sembrano comunque piuttosto rilevanti. Difficile interpretare anche il disegno, che è tuttavia chiaramente geometrico e sembra di buona fattura. Un cerchio centrale attorno al quale gravitano cinque composizioni omogenee a forma di “v”. Il tutto quasi a formare una stella.

cerchio a Riesi

Seguono ulteriori immagini cortesemente inviateci da Egidio e Luigi

cerchio a Riesi cerchio a Riesi cerchio a Riesi cerchio a Riesi
Immagini Egidio Gravagna e Luigi Liberale (concesso l’uso a Cropfiles)

Egidio ci informa anche che il diametro complessivo della formazione si aggira attorno ai 50 metri scarsi, e che ha girato un video reperibile a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=mv7Ngjb_2YE
La carta stampata e le testate giornalistiche online tardano stavolta a dare notizia di questo caso, perché la loro attenzione è rapita, da lunedì 7 maggio, da un caso di allettamento naturale – erroneamente scambiato per un crop circle – verificatosi a Cassano d’Adda.

Martedì 8 maggio però la notizia finalmente esce. Il “Corriere Del Mezzogiorno”, con un articolo di Rosario Sardella, titola così:
Riesi, (ri)spuntano le «stelle» nel grano.
Segnalato da un proprietario terriero: i carabinieri
non avrebbero rinvenuto segni di calpestamenti
Nell’articolo (a riproduzione riservata) si leggono le dichiarazioni del proprietario del terreno (Carmelo M.), che collega l’apparizione di quel cerchio nel grano alla sua recente visita a padre Pio. Si legge inoltre che si sta verificando un gran viavai di curiosi, e sono giunti sul posto anche due pullman del Rotary Club.

Articolo completo e filmato qui:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/7-maggio-2012/riesi-rispuntano-stelle-grano-20168667817.shtml

Una volta che la notizia è di dominio pubblico, non mancano – come sempre – speculazioni più o meno ardite sul significato e la natura del pittogramma in questione. Noi, non condividendo una sola parola di quanto segue, ci limitiamo a riportare queste speculazioni, ad onor di cronaca.

Significati mistico-religiosi vuole coglierli il sedicente “stigmatizzato” Giorgio BonGiovanni, il quale scrive cripticamente così: “Nel bel mezzo di una delle terre benedette da Dio, la Galilea dei Gentili, la Sicilia, si è manifestato un cerchio nel grano. Una stella a cinque punte. Il numero 5 è il segno della madre celeste Miryam. Chi ha occhi per vedere veda”. (fonte: http://www.giorgiobongiovanni.it/)

Secondo invece Umberto Morazzoni “in questo specifico contesto, collocato nella stupenda trinacria, la stella a 5 punte, potrebbe simboleggiare la presenza dell’esercito USA su territorio Italiano. In questo caso la sovrapposizione non è solo concettuale, cioè le basi che occupano suolo, ma anche simbolica, infatti, sia la Repubblica Italiana che l’esercito Statunitense, sono simboleggiati da una stella a 5 punte o pentagramma che in magia può simboleggiare la natura coni suoi 4 elementi più il quinto, l’etere, e i 5 canali di Input/Output dell’uomo, in generale il pentagramma è anche sinonimo del piano materiale che per noi è la Terra, quindi siamo già a tre relazioni: basi USA – Italia – Terra ( inteso più come terreno, territorio o suolo fertile). Il pentagono, a questo punto, indicherebbe il potere che dirige queste basi statunitensi ed infatti è inglobato nella stella, ma potrebbe essere anche correlato all’influenza che ha il pentagono “all’interno” della nostra politica militare. Il Decagramma, riflesso da ogni quinto punto è formato da due pentagrammi incrociati. Questo potente simbolo, nelle discipline esoteriche e spirituali, rappresenta la concentrazione delle forze positive e negative dell’Akasha e dei quattro Elementi, ed in particolar modo la rivoluzione delle forze sotto la Grande Madre. Unendo i tre simboli abbiamo, quindi, un quadro abbastanza chiaro, la formazione di Riesi segnala la prepotente presenza di forze militari statunitensi su territorio Italiano, ma esso suggerisce anche una rivolta o qualche tipo di azione di contrasto, per limitare il potere di queste forze militari e della casta Republicana, al fine di riequilibrare la natura e l’ambiente, martoriati dallo stato e dai numerosi esperimenti militari inerenti l’uso di microonde ed armi ad energia diretta. Armi ad energia diretta e microonde ? Si, proprio così… (fonte: http://sphaeralux.blogspot.it/2012/05/crop-circles-il-decagono-di-riesi-2012.html

Fonte: http://www.cropfiles.it/cropcircles2012/Riesi_5Maggio2012.html

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Fantasmi: cinque dimore da brivido

martedì, 15. maggio 2012 8:12 | Autore:

Ci sono luoghi in cui pare si possano percepire misteriose presenze, rumori strani, porte che cigolano, voci e sussurri: provengono da anime senza pace che vagano tra le stanze di sinistre dimore, segnate spesso da violenti passati. La maggior parte di queste storie arriva dal mondo anglosassone, soprattutto da Regno Unito e USA: del resto il primo ha un passato di battaglie, nobiltà e castelli, mentre negli States si sono inventati Halloween.  Che siano fenomeni reali o solo favole, che ci crediate oppure no, ecco cinque case da brividi.

La villetta al 112 di Ocean Avenue ad Amityville, nello stato di New York, è forse il più famoso edificio maledetto di tutto il mondo, noto soprattutto per aver ispirato un romanzo ( OrroreadAmityville di Jay Anson) e la ben più conosciuta omonima saga di film. La leggenda parte dalla notte del 13 novembre 1974, quando il giovane Ronald De Feo Jr. uccise a colpi di fucile tuttalasuafamiglia, composta da padre, madre e quattro fratelli. Da allora non hanno mai smesso di circolare voci su presunte manifestazioni paranormali all’interno della casa. Non tutti sanno che anche Steven Spielberg ne è rimasto colpito, chiamando la località in cui si svolge Losqualo proprio Amity Island.

In California sorge la Winchester Mystery House: fu la residenza di Sarah Wincheseter, la vedova del famoso magnate delle armi William Wirt Winchester, colui che inventò l’omonimo fucile che conquistò il West. Oggi è un’attrazione turistica, grazie alla sua fama di luogo sinistro. Si racconta infatti che la signora Winchester, che perse prima la figlia nel 1866 e poi il marito nel 1881, colta da una profonda depressione e convinta di essere vittima di una maledizione, si rivolse a una medium che le intimò di erigere una grande casa per ospitare le anime di tutti coloro che erano caduti a causa delle armi di William. Le disse, inoltre, che finché avesse continuato a costruire non sarebbe morta.

Si sviluppò così un’enorme magione composta da 160 stanze; la sua espansione si protrasse ininterrottamente dal 1884 fino al settembre 1922, quando Sarah morì per cause naturali. Ci sono addirittura porte e scale che non conducono da nessuna parte, forse perché Sarah voleva confondere i fantasmi.

La Scozia si può considerare la patria di questo genere di leggende, talmente radicate che anche il castello della capitale Edimburgonon è stato risparmiato. Il mistero è legato al labirinto di tunnel che si dipana nel sottosuolo, da cui sembra che talvolta provenga il debole suono di una cornamusa: si tratterebbe della melodia di un suonatore di cornamusa disperso secoli fa. A completamento del quadretto horror-musicale, il fantasma di un tamburino apparirebbe quando il castello sta per essere attaccato.

Nel Northumberland, in Inghilterra, si trova quello che viene definito come il castello più infestato del Regno Unito, il Chillingham Castle, anche se, a onor del vero, da quelle parti i manieri posseduti abbondano. Tra le sue mura gironzola una nutrita schiera di ectoplasmi: il povero, il vagabondo, Lady Mary, una bimba torturata, un corteo reale e il cosiddetto Blue Boy, cioè una sorta di flash di luce blu che alcuni testimoni dicono di aver intravisto sopra il letto di una delle numerose stanze.

La Torre di Londra, antica fortezza e prigione, è stata teatro di numerose e importanti vicende nella storia dell’Inghilterra, tra cui centinaia di episodi cruenti come esecuzioni e torture. Non è un caso dunque che anche questo edificio rientri nella lista nera: al suo interno risiede uno squadrone esagerato di fantasmi, il più illustre dei quali è quello di Anna Bolena, una delle mogli di Enrico VIII fatta decapitare dal marito nel 1536.

Fonte: http://gadget.wired.it/news/outdoor/2012/05/11/fantasmi-case-infestate-23667.html

Categoria: Paranormale | Commenti (0)

Super-flare sulla terra previsto per il 14 maggio 2012

domenica, 13. maggio 2012 22:01 | Autore:

Il ‘mostro’ si sta preparando. La grande macchia solare AR 1476, definita dagli esperti Nasa come un vero e proprio mostro per le sue dimensioni, in questi giorni sta crepitando con una serie di eruzioni solari di media entita’ che stanno gia’ facendo registrare i primi blackout nelle comunicazioni radio. Al suo interno, pero’, cova una enorme quantita’ di energia che a breve potrebbe dare vita alle piu’ potenti eruzioni solari, quelle di classe X, con effetti ben piu’ pesanti anche sul nostro pianeta, che in queste ore sta entrando nella linea di fuoco. La macchia AR 1476, individuata dal Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa, si estende per quasi 160.000 chilometri ed e’ visibile anche senza l’ausilio di telescopi solari, soprattutto durante l’alba e il tramonto. Diversi gli astrofili che in queste ore si stanno divertendo a fotografarla, come il torinese Stefano De Rosa, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), che durante l’alba sopra la basilica di Superga ha immortalato il ‘mostro solare’ in una fotografia che sta facendo il giro del web. In questi giorni la grande macchia sta scaldando i motori con una serie di eruzioni solari di classe M, fenomeni di entita’ media la cui influenza si risente soprattutto nelle regioni polari e puo’ provocare sia problemi nelle comunicazioni radio sia spettacolari aurore. L’ultima, di classe M5, e’ stata registrata giovedi’ 10 maggio e ha liberato un bagliore di raggi ultravioletti prontamente registrato dal Solar Dynamics Observatory. L’Agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera (Noaa) segnala gia’ i primi occasionali blackout nelle comunicazioni radio, e prevede che nelle prossime 24 ore ci sara’ una probabilita’ pari al 75% di avere altre eruzioni di media entita’, e una probabilita’ del 20% di avere eruzioni di classe X, le piu’ intense, in grado di scatenare tempeste magnetiche capaci di provocare il blackout nelle comunicazioni radio in tutto il pianeta. L’allerta si fa ancora piu’ importante dal momento che la macchia si sta muovendo attraverso la superficie solare, e fra poco mettera’ la Terra nel suo ‘mirino’. Intanto gli astronomi amatoriali stanno trovando diversi modi per ingannare l’attesa. Per esempio Thomas Ashcraft, che vive in New Mexico, ha provato a catturare la ‘voce’ della macchia solare registrando le forti onde radio corte provenienti dall’esplosione.

Eruzione solare

Dopo la segnalazione della gigantesca macchia AR 1476 recentemente comparsa sulla superficie della nostra stella e definita dagli esperti della Nasa un ”mostro” per le sue dimensioni, gli osservatori solari hanno registrato un’eruzione che dalla superficie del Sole ha scagliato verso il nostro pianeta un vento di particelle ad alta energia che sta viaggiando alla velocita’ di oltre mille chilometri al secondo. Gli esperti del Centro Goddard della Nasa prevedono che lo sciame di particelle possa raggiungere il campo magnetico terrestre nella serata di lunedi’ 14 maggio. Fin da ieri le previsioni delle Nasa, come quelle dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), consideravano inevitabile che il vento sollevato da un’eruzione solare investisse in pieno la Terra, dopo aver avvolto Venere: la grande macchia AR 1476 e’ infatti rivolta verso il nostro pianeta.

Fonte: http://ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2012/05/11/mostro-solare-prepara_6856771.html

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