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Alla ricerca della Monna Lisa

venerdì, 29. aprile 2011 19:00

GiocondaSembra stia parlando in un romanzo di Dan Brown, invece si tratta della realta’, da quando e’    stato scoperto la sua salma dovrebbe trovarsi nell’ex convento di Sant’Orsola seppellita sotto una colata di cemento insieme ad altre tombe.

Come afferma Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali: ”Cercheremo di scoprire se è quello il luogo della sepoltura di Lisa Gherardini, come indicano i    documenti scoperti da Pallanti”

”Stando alle nostre ipotesi di studio preliminare, riteniamo di poter ritrovare sepolture tra i 70 e 160/170 centimetri sotto il suolo, considerato che fino a 35-40 centimetri c’è uno strato di cemento armato gettato una trentina di anni fa, quando fu avviato il progetto per trasformare l’ex convento in una caserma della Guardia di Finanza”

Il portavoce del progetto, sostenuto dalla Provincia di Firenze, proprietaria dal 2009 dell’immobile di Sant’Orsola, ha inoltre reso noto che i test iniziali hanno rivelato anche l’esistenza di un pavimento in cotto del Quattrocento sotto la spessa coltre di cemento.

”Se la nostra ricerca avrà esito positivo, cioè portasse alla scoperta di sepolture contenenti resti umani potenzialmente attribuibili a Monna Lisa, si potrà procedere a ricavare il Dna dalle ossa umane e compararlo con quello dei due figli della Gherardini e di Francesco del Giocondo sepolti nella chiesa della Santissima Annunziata. Successivamente – ha spiegato Vinceti – si potrebbe risalire alla fisionomia di Lisa, ricostruendo l’aspetto fisico, forse la stessa immagine, in modo da dare così un contributo importante per stabilire se fu davvero lei la modella della ‘Gioconda’ esposta al Louvre”. In questo caso, entrerà in azione il professore Francesco Mallegni, docente di paleopatologia all’Università di Pisa, che già ha riesumato ‘cadaveri eccellenti’ come quelli di Federico II, Giotto e il conte Ugolino.

”Obiettivo prioritario delle nostre ricerche è quello di riscontrare l’eventuale esistenza di una cripta. Se gli esami con il georadar daranno forza a questa ipotesi, dal 9 maggio inizieremo a scavare in quel punto dell’ex chiesa”, ha spiegato Vinceti, ricordando come i libri mastri del Seicento, tenuti dalle badesse, rivelano l’esistenza di quattro sepolture di persone esterne al convento, come decenni prima era avvenuto per Lisa Gherardini. Il georadar permetterà di ‘mappare’ tutto il sottosuolo dell’ex chiesa aperta al culto esterno, dell’ex chiesa tempo riservata alle sole monache e infine dei due chiostri del convento di Sant’Orsola.

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su questo ex Convento in attesa di risposte.

Fonte: http://www.antikitera.net/news.asp?id=10389&T=2

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