Archivio per Tag; ectoplasma «

L’ectoplasma, la materia ignota e lo spiritualismo

martedì, 14. gennaio 2014 10:40

L‘ectoplasma (dal greco antico ἐκτός – ektòs, fuori – e πλάσμα – plasma, lett. ciò che ha forma) è un termine adottato per la prima volta da Ernst Haeckel nel 1873, per indicare lo strato esterno e più denso del citoplasma cellulare. Il primo ad usare questo termine nel campo della parapsicologia e dello spiritismo fu il premio Nobel Charles Richet (1850-1935). Il termine ectoplasma indica una sostanza di natura sconosciuta, che secondo i fautori delle teorie paranormali uscirebbe dal corpo di alcuni medium in stato di trance e che spesso si materializzerebbe in figure visibili. Esso rappresenterebbe pertanto la forma corporea fluida nella quale talvolta si materializzano gli spiriti o le entità spirituali. Sostanza luminosa, o forza, che si dice fluisca dai medium in trance. Si riporta che l’ectoplasma è il risultato di una forza ectenica. Il trasferimento dell’energia/materia usa certi materiali nella stanza dove una seduta viene tenuta in modo da fornire una sostanza e un colore ad una manifestazione. Un po’ viene preso da tutto in modo da non distruggere le cose. Comunque, gli oggetti in una stanza dove si svolge una seduta non si consumano facilmente. Il maggiore potere è quello emanato da ogni membro del cerchio. Il medium non solo sviluppa il proprio potere medianico, ma il potere del proprio spirito in modo da innalzare la qualità dell’ectoplasma.  Il pensiero umano si è sforzato in ogni tempo di approfondire i grandi problemi dell’universo. Il più avvincente è certo quello che riguarda l’origine e il divenire dell’uomo: da dove veniamo, dove andiamo, cosa sappiamo? E’ dallo studio dei fenomeni naturali, dall’esame dei fatti che si presentano alla nostra attenzione che i grandi pensatori hanno cercato di portare agli uomini più luce, maggior verità sul mistero della vita e la ragione dei vivere. Ai fenomeni d’ordine fisico si sono però venute ad aggiungere manifestazioni di natura particolare che sembrano staccarsi dal quadro solito delle leggi fisiche; si tratta dei fenomeni psichici. NON strenua e sistematica un’opposizione con scontrata sia si non che acquisite, conoscenze le sconvolgere a improvvisamente giunta Geley dottor ha detto:

“I seguaci delle vecchie discipline si sono sempre accaniti contro i conquistatori del futuro. Ogni progresso appare loro come il più temuto degli errori. Con animo sincero essi lottano contro le novità più feconde, con l’asprezza che si ha nel compimento di un dovere”.

La maggior parte delle grandi scoperte, la maggior parte delle grandi verità acquisite come novità, sono state combattute con accanimento dalle accademie, dalla maggioranza dei dotti e da tutti gli ignoranti. Questa resistenza ad accettare nozioni nuove – dice Lumière nella sua analisi dei motivi dei misoneismo dei dotti – ha per causa prima l’errore che si commette presentando generalmente la scienza come un dogma intangibile, quando invece la sua evoluzione costante è la ragione essenziale della sua stessa esistenza. Prima di affrontare lo studio di questi fenomeni di fisiologia sovranormale, è utile ricordare le precauzioni di cui si sono circondati gli sperimentatori per avere certezza dei fatti straordinari da loro osservati. Per esempio, il dottor Gibier, Direttore dell’istituto Pasteur di New York, ha ottenuto nel suo laboratorio materializzazioni usando luce a gas e tenendo la medium (Madame Salmon) rinchiusa a chiave in una gabbia in rete metallica. Nelle esperienze dei dottor Geley, dei dottor Schrenck-Notzing e dei professor Richet venivano usati otto apparecchi fotografici puntati sul medium, mentre il fenomeno si svolgeva a luce rossa; gli sperimentatori facevano anche funzionare tutti gli apparecchi simultaneamente cosa che permetteva di rendersi poi conto delle caratteristiche dei fenomeno colto da angolature differenti. L’ectoplasma è quella sostanza semisolida, o gassosa, che si sviluppa all’esterno dei corpo di certi medium, uscendo dalla bocca, dal naso, dalle orecchie, dal plesso ecc. La sostanza, dotata di capacità motoria, emana lentamente dal corpo e si stende sotto forma di un largo tessuto membranoso perforato da vuoti e da rigonfiamenti, o sotto forma d’una nebbiolina opaca. L’ectoplasma, emanazione dei fluido vitale, è stato chiamato dal dottor Geley “sostanza primordiale”.

Ouesta sostanza è dotata di sensibilità come la materia vivente da cui deriva, teme i contatti ed è sempre pronta a sottrarsi alla vista e a riassorbirsi. Geley le attribuiva una sorta d’istinto, simile all’istinto di conservazione degli invertebrati. Al più piccolo trauma, la sostanza ritorna nel corpo dei medium. Geley ha insistito nel rilevare i gemiti emessi dal medium durante il fenomeno, che ricordano quelli di una partoriente. Inoltre, durante l’esteri orizzazi one, il medium perde peso in rapporto con l’entità materializzata, in quanto l’invisibile si serve in effetti di questa sostanza per rendersi visibile in un ambiente umano. Il fisico W. Crookes aveva costruito una bilancia speciale per studiare questa dispersione. La sua medium (Miss Cook), che pesava 112 libbre in stato normale, non pesava più di 68 libbre quando l’entità si materializzava. L’ectoplasma permette materializzazioni sia parziali sia complete dei corpo umano. La materializzazione più osservata dagli sperimentatori è quella della mano. Ecco ciò che ha detto W. Crookes a proposito: “Questa mano non è sempre una semplice forma, talvolta sembra animata e molto graziosa, le dita si muovono e la carne pare essere umana quanto quella delle persone presenti. Sul restringimento, sul braccio diviene vaporosa e si perde in una nube luminosa. Queste mani, al tocco, paiono a volte fredde come il ghiaccio e morte, altre volte mi sono sembrate calde e vive e hanno stretto la mia con la ferma presa di un vecchio amico. Ho trattenuto una di queste mani nella mia, risoluto a non lasciarla scappare. Non ho notato tentativi o sforzi per farmi lasciare la presa; a poco a poco la mano sembrava dissolversi in vapore e si liberava dalla mia stretta”.

Per conservare prove tangibili di queste manifestazioni, Geley e i suoi collaboratori hanno fatto immergere queste mani ectoplasmiche in soluzioni di paraffina contenute in vasche di acqua calda. Quando la mano riemerge dall’acqua è ricoperta da un sottile strato di paraffina, che si solidifica a contatto con l’aria. Una volta che la mano si è dematerializzata, rimane uno stampo cavo dal quale ovviamente una mano normale non potrebbe uscire, a causa dell’estrema fragilità della paraffina. Nel “guanto” di paraffina che rimane, si cola del gesso e si ottiene un calco. Le mani ectoplasmiche hanno la forma di mani adulte in miniatura. Non soltanto gli esperti (che non conoscevano le condizioni sperimentali) hanno rilevato la finezza dei dettagli anatomici dei calchi, ma hanno riscontrato segni di contrazione muscolare e pieghe nella pelle che li hanno portati a concludere ” in tutta evidenza, mani viventi che son servite per questi stampi. Il rapporto sottolinea che l’uscita di una mano vivente da un guanto di paraffina dello spessore di meno di un millimetro è impossibile; ci si può quindi domandare come sia avvenuto questo fenomeno, umanamente impossibile>>. Dopo numerose prove, completamente fallite di produrre artificialmente e con i mezzi più diversi guanti di paraffina analoghi a quelli ectoplasmatici, si è dovuto concludere che lo stampo di membra materializzate costituisce una conferma irrefutabile dei fenomeno ectoplasmico.

Fonte: http://www.menphis75.com/ectoplasma.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Ectoplasma_%28parapsicologia%29

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Categoria: Paranormale, Ricerca Parapsicologica | Commenti (0) | Autor: