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Castel di Luco: un castello da fiaba incastonato in una roccia

domenica, 16. febbraio 2014 18:29

Oggi voglio lasciare da parte il mistero ed i fenomeni paranormali (ma neanche tanto, visto che di qualche mistero parlerò comunque) per segnalarvi un luogo semplicemente meraviglioso, che ho avuto il piacere di visitare pochi giorni fà: sto parlando di Castel di Luco ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno. Questo splendido castello medievale, incastonato in uno sperone di roccia di travertino, é uno dei più rari e singolari castelli del Piceno che conserva ancora, quasi intatto, il suo aspetto di struttura architettonica medioevale.

LA STORIA

Sopravvissuto all’invasione delle milizie di Carlo D’Angiò e alle soldatesche di Galeotto Malatesta, Castel di Luco è rimasto protagonista di eventi storici di eccezione. Da qui, infatti, il 10 Agosto 1445 partì Pietro di Vanne Ciucci, signore di Luco, alla testa di una schiera di montanari per liberare Ascoli dal potere di Rinaldo fratello di Francesco Sforza. Ancora una volta la montagna teneva alta la fiaccola della libertà. Fu qui , in questo castello, che un bandito famoso di Ascoli, il Parisani, fece trucidare nell’estate dei 1562 Chiarino Montaroni al quale era stata affidata la difesa del maniero. I banditi, al comando dei Parisani, lo assediarono. A tradimento fu chiamato sulla porta il difensore del castello, quasi ci fosse l’intenzione di arrivare ad un accordo. Chiarino Montaroni uscì e fu freddato da un colpo di archibugio. Il Parisani si impadronì dei cadavere e con l’aiuto dei suoi sgherri lo gettò nel fiume Tronto. Nei secoli successivi il castello, da fortezza che era, si é trasformato in residenza gentilizia continuando ad ospitare la famiglia Ciucci che ne è stata proprietaria fino al 1800 quando l’ultima ereditiera, Maria, andò in sposa a Giuseppe Amici che ha tramandato fino ad oggi tutta la proprietà ai suoi diretti discendenti.

CURIOSITA’

Sulle origini del castello sono state formulate diverse ipotesi: la più accreditata é quella del Colucci, storico marchigiano del ’700, il quale riteneva che Luco (dal latino lucus) fosse anticamente un bosco sacro nelle cui ombre erano celebrati orrendi riti pagani. Il castello, quindi, sarebbe stato eretto, nel mezzo di quel bosco, proprio sopra il poggio di travertino dove probabilmente erano situati gli altari sui quali venivano eseguiti i sacrifici. Inoltre, sembra che il castello sia stato anticamente foltilizio o magione templare, lo testimonia una croce patente che ancora è ben visibile incisa in un architrave di una porta che si affaccia nel cortile principale del castello.

Il vicino paesino chiamato Paggese ci ricorda ancora una volta gli antici misteri legati al templarismo poichè all’interno degli ambienti attigui alla chiesa di San Marco, nella parete di fondo della sala detta “del Parlamento”, si trova un grande affresco da alcuni attribuito al pittore Stefano Di Pietro. Su di essi ignoti del passato hanno inciso svariate testimonianze di vita passata e tra di esse spicca il quadrato magico del ‘SATOR’.

IL CASTELLO AI GIORNI NOSTRI

Attualmente il castello conserva ancora la sua struttura originaria e nelle stanze affrescate adibite a ristorante è possibile, su prenotazione, gustare raffinati piatti locali e rivedere, con la visita al castello, la storia di un intero millennio. Una stradina circondata dal verde introduce il visitatore a Castel di Luco, un borgo medioevale immerso nella quiete dei boschi e nella semplicità della vita rurale. Attraverso una scala ricavata nella roccia il visitatore si lascia alle spalle la realtà del quotidiano per tuffarsi in un’atmosfera fiabesca. Nell’immaginario, dame e cavalieri accolgono l’ospite al suono di flauti e chiarine e lo conducono a ritroso nella storia, attraverso il suggestivo cortile fiorito che introduce al castello, dove l’austera bellezza delle stanze evoca atmosfere di storie e leggende narrate accanto al camino, di leggiadre fanciulle che danzano nei saloni e di misteriosi passaggi segreti che conducono al cuore del maniero. Qui tra i raffinati decori delle volte che ricordano volti medioevali di donne intente a ricamare preziosi tessuti, il visitatore viene bruscamente sottratto alle note di questa antica armonia dai genuini sapori della gastronomia locale, sapientemente evocati nelle settecentesche sale dei ristorante, dove l’ospite può gustare la tradizionale cucina locale.

Il castello non è l’unico elemento di suggestività, il borgo che ne cinge la base, con tutti i suoi particolari ambientali ed architettonici, contribuisce in modo determinante al mantenimento della dimensione medievale del luogo. Completamente addossata nella roccia sulla quale sorge il maniero, un’antica casa del ‘400, già abitazione di artigiani alle dipendenze del signore del castello, successivamente utilizzata come stalla e fienile, è stata ristrutturata rispettandone le caratteristiche architettoniche originali. Ne sono state ricavate quattro singolari suites dai pavimenti in cotto originale, le pareti in travertino a vista e soffitti in travi di legno. Questi splendidi ambienti sono a disposizione dei viaggiatori ed è possibile pernottarvi.

Castel di Luco è l’ennesimo esempio di quanto il nostro paese ha da offrire in termini di bellezze architettoniche e paesaggistiche, un vero e proprio castello da fiaba incastonato in una roccia, che vi consiglio assolutamente di visitare!

Castel di Luco
Frazione Luco, 1 63095 – Acquasanta Terme (AP)
Tel. +39 0736 802319
Cellulare: 338 2132286
Fax: +39 0736 802319
Sito web: www.casteldiluco.com
E-mail: info@casteldiluco.com

Fonti: http://www.angolohermes.com/Simboli/Sator/sator_Italia.html

http://www.casteldiluco.it/

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Categoria: Luoghi Misteriosi | Commenti (0) | Autor: