Zecharia
Sitchin nasce a Bacu,
in Russia, laureatosi a
Londra è diventato un
grosso conoscitore di
storia economica e
successivamente ha
svolto il lavoro di
giornalista in Israele
per molti anni. Ora vive
e scrive a New York,
negli Stati Uniti.
Inoltre è uno dei
pochissimi esperti di
lingue semitiche ed uno
dei pochi studiosi
capaci di decifrare le
iscrizioni cuneiformi.
Fin da subito i suoi
libri riscuotono giudizi
contrastanti, la scienza
ufficiale e
conservatrice rifiuta
tali teorie definendole
impossibili, mentre tra
i lettori riscuote
un’enorme successo
trasformando il libro
“Il Dodicesimo pianeta”
e la serie “Le cronache
terrestri” in bestseller
internazionali.
La sua passione per la
Bibbia e la sua
interpretazione iniziano
da bambino studiando la
Genesi nell’originale
ebraico quando ancora
non era a conoscenza
delle polemiche
sull’incompatibilità tra
la Bibbia stessa e la
teoria evoluzionistica.
Un giorno, durante una
lezione, parlando del
Diluvio universale,
lessero un passo, il
quale diceva, che sulla
terra c’erano “ i figli
delle divinità” che
avevano sposato le
figlie degli uomini,
l’originale ebraico li
chiamava Nefilim.
L’insegnante gli spiegò
che significava
“giganti”, ma lui
obiettò, letteralmente
significava “coloro che
sono stati gettati giù”,
forse che sono discesi
sulla terra?
Naturalmente venne
rimproverato e gli fu
intimato di attenersi
all’interpretazione
tradizionale e che “non
si può interrogare la
Bibbia”, ma lui non
interrogò la Bibbia,
mise soltanto in
discussione
un’interpretazione che a
lui sembrava sbagliata.
Negli anni seguenti,
dopo aver imparato le
lingue, la storia e
l’archeologia
corrispondente
all’odierno medio
oriente, i Nefilim
divennero un’ossessione,
perché i ritrovamenti
archeologici e
l’interpretazione di
testi e racconti epici
di popoli quali Sumeri ,
Babilonesi, Assiri,
Ittiti, Cananei
confermavano sempre più
l’assoluta precisione
dei riferimenti biblici
a regni, città, luoghi,
usanze in genere di
quelle genti, e dunque
perché non accettare nel
suo preciso significato
letterale la parola
Nefilim? E cioè
visitatori della Terra
provenienti dai cieli?
L’Antico Testamento
ripeteva in più punti
<<il trono di Yahweh è
nel cielo>> - <<dal
cielo il Signore
contemplò la Terra>>,
mentre nel Nuovo
Testamento <<Padre
nostro, che sei nei
cieli>>. Ma la
credibilità della Bibbia
fu scossa dall’avvento
della teoria
evoluzionista, se l’uomo
era frutto di un
processo evoluzionistico
non poteva essere stato
creato in un solo
istante da una divinità
che, premeditatamente,
avesse detto :
<<Facciamo Adamo a
nostra immagine e
somiglianza>>. Tutti i
popoli antichi credevano
in dèi che erano scesi
sulla Terra e che,
quando volevano,
potevano tornare in
cielo, ma a tutti questi
racconti non era stata
data alcuna credibilità,
poiché furono bollati
fin dall’inizio come
“miti”.
Le testimonianze scritte
dell’antico medio
oriente, tra le quali
figurano numerosi testi
astronomici, parlano
chiaramente di un
pianeta dal quale questi
astronauti o “dèi” erano
arrivati sulla terra.
Negli anni ’20 quando
gli studiosi decifrarono
e tradussero gli elenchi
dei corpi celesti,
scoprirono l’esistenza
di Plutone, ma i nostri
astronomi non lo
conoscevano ancora (lo
scoprirono nel 1930),
allora perché non
credere alle antiche
testimonianze che ci
parlano dell’esistenza
del Dodicesimo Pianeta?
Ormai non fa più
“effetto” sentir parlare
di astronauti che
scendono sulla Luna,
satelliti, sonde
spaziali inviate ad
esplorare altri pianeti,
perché allora non poter
credere che, in un
passato imprecisato, una
civiltà sorta in un
altro pianeta più
avanzato del nostro sia
stata in grado di
mandare esploratori sul
nostro pianeta?
Molti scrittori hanno
avanzato l’ipotesi che
certe costruzioni, come
le piramidi o le
gigantesche sculture in
pietra, possano essere
opera di genti
progredite provenienti
da altri pianeti (sembra
difficile che un uomo,
certamente primitivo,
potesse disporre di
tecnologie necessarie a
ciò), oppure, per fare
un altro esempio, come
e’ possibile che la
civiltà dei Sumeri sia
nata improvvisamente dal
niente, quasi 6.000 anni
fa, senza un precursore?
Zecharia Sitchin, dopo
trent’anni di ricerche,
cerca di dare risposta a
questi dubbi,e al
quando, come e da dove
questi antichi
astronauti sarebbero
venuti.
BIBLIOGRAFIA
·
“Il Pianeta degli Dèi” –
Anno 2006- Edizioni
Piemme
·
“La storia volume 1” –
Anno 2007- Edizioni
Mondatori
WEBGRAFIA
www.paleontologiaumana.it
www.acam.it
www.edicolaweb.net
CAPITOLI ARTICOLO
Prefazione -
Zecharia Sitchin
-
Origini sull'Uomo -
I Sumeri -
I Nefilim o Anunnaki
Nibiru e la formazione
della terra -
La creazione dell'Uomo
-
Il Diluvio e il destino
degli Uomini
Epilogo -
Prove a sostegno -
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