Il
fenomeno delle sante
piaghe, in cui appaiono
spontaneamente le ferite
patite da Cristo, ha
disorientato per secoli
i medici nel mondo
cristiano. Le piaghe,
dette stimmate, sono in
sostanza i buchi nelle
mani e nei piedi, lo
squarcio provocato nel
costato dalla lancia e,
talora, le lacerazioni
fronte, dove, secondo il
Vangelo, fu calcata la
corona di spine. Non è
raro che chi porta le
stimmate pianga
addirittura lacrime di
sangue. Il primo a
essere segnato dalle
stimmate fu
probabilmente San Paolo,
che nella lettera ai
Galati scrisse: "D'ora
innanzi nessuno mi dia
fastidio: infatti porto
nel mio corpo le
stimmate del Signore
Gesù". Un'altro famoso
portatore di stimmate fu
San Francesco d'Assisi.
Figlio di un ricco
mercante, Francesco
voltò le spalle alla
ricchezza per vivere una
vita di povertà e di
preghiera. Si dice che
un giorno si recò sulle
pendici del monte della
Verna, quand' ecco gli
apparve un angelo ed
ebbe la visione della
crocifissione di Cristo.
Quando fece per
rialzarsi, sul suo corpo
comparvero le stimmate,
che vi restarono fino a
quando morì due anni
dopo. Parecchi altri
portatori di stimmate
furono canonizzati per
quelle piaghe
considerate miracolose,
ma concludere che le
stimmate siano una prova
di un i ntervento
divino pare a molti una
forzatura. E' vero che
sono numerosi i casi di
portatori di stimmate i
quali certamente non si
sono procurati da sè
quelle piaghe, ma è
molto probabile che le
stimmate compaiano come
effetto di un processo
psicologico oscuro e non
ben compreso. Gemma
Galgani amava pregare.
La sua devozione poteva
sembrare esagerata per
un'adolescente. Ma aveva
una buona ragione: Gemma
soffriva di tubercolosi
vertebrale e, sul finire
del 1800, in Italia
erano pochissime le
speranze di guarirne.
Nel marzo del 1901, era
un venerdì, le sue
preghiere furono
esaudite, ma non proprio
nel senso da lei atteso.
Dopo la preghiera
notturna fu trovata con
la schiena coperta di
sangue e solcata dai
segni di flagellazioni.
Gemma sarebbe morta due
anni dopo e per tutto
quel tempo sul palmo
delle sue mani si
manifestarono le
profonde piaghe patite
da Cristo sulla croce.
Le ferite apparivano e
sparivano
improvvisamente,
lasciando una macchia
bianca sulla pelle. Una
delle più famose
portatrici di stimmate,
la bavarese Therese
Neumann ( 1898-1962),
sanguinò regolarmente
ogni venerdì per oltre
30 anni. All'età di 20
anni assistette
all'incendio della
fattoria dei vicini e si
pensa che il relativo
trauma le abbia
provocato una forma di
cecità isterica e la
paralisi per cui fu
costretta a letto per il
resto della sua vita. Si
è cercato di spiegare la
comparsa delle stimmate
su di lei come una
ulteriore manifestazione
d'isteria. L'ipotesi
dell'isteria, se fosse
confermata, incrinerebbe
l'idea che la comparsa
delle stimmate sia una
manifestazione
miracolosa, concessa da
Dio. Un'altra difficoltà
per questa
interpretazione è data
dalla posizione delle
piaghe nelle mani. I
portatori di stimmate
sanguinano tutti dai
palmi delle mani, ma noi
sappiamo bene che è
impossibile appendere
qualcuno alla croce
piantandogli i chiodi
nei palmi, perchè il
peso del corpo
lacererebbe ben presto
le mani e il corpo
cadrebbe. In ogni caso
era assai raro che un
condannato fosse
inchiodato alla croce;
per la maggior parte
venivano legati ai
bracci della croce. Se
poi si usavano i chiodi,
questi erano piantati
nei polsi. Ciò fa
pensare che i portatori
di piaghe imitino le
immagini sacre, in cui
Cristo è rappresentato
con i chiodi piantati
nei palmi delle mani. A
questo proposito è
interessante notare che
i primi portatori di
stimmate si ebbero solo
dopo che la
crocifissione così
concepita cominciò a
essere affrescata nelle
chiese. Secondo alcuni
ricercatori c'è una
somiglianza fra lo stato
psicologico d'isteria e
la devozione religiosa.
Quindi si potrebbe
pensare che le stimmate
siano un fenomeno
culturale e psicologico
collegato in qualche
modo all'isteria.
UN
CASO DI POLTERGEIST?
Sebbene siano
tradizionalmente
collegate alle piaghe di
Cristo, le stimmate
hanno però molti punti
in comune con le ferite
provocate da attacchi di
poltergeist. Nel
febbraio 1925 una
contadinella rumena di
13 anni, Eleonora Zugan,
trovò delle monete e le
spese per comprare delle
caramelle. Sua nonna la
rimproverò perchè "aveva
commesso peccato e
perciò sarebbe caduta in
preda al Diavolo". Il
giorno dopo la ragazza
fu colta da un fenomeno
poltergeist che non
l'abbandonò per due
anni. Eleonora chiamava
Dracu o "demonio"
l'entità che con
regolarità la mordeva e
la graffiava.
Nell'aprile 1926 Harry
Price, uno studioso di
paranormale, la visitò e
dichiarò di averla
sentita gridare e di
aver visto subito dopo
sul polso della giovane
il segno di un morso.
Certo, si è tentati di
assimilare tali ferite
alle stimmate, ma la
differenza dipende sia
dall'ambito culturale
sia dall'interpretazione
che ne consegue.
STIMMATTE E RAPIMENTI
ALIENI
Molti
ufologi stanno arrivando
alla conclusione che i
rapimenti da parte di
alieni hanno un'origine
psicologica e sono una
reinterpretazione in Era
Spaziale di quanto in
passato veniva
attribuito a esseri
fiabeschi i quali
rapivano le persone e,
nel caso di donne,
cercavano di metterle
incinte. Questa
interpretazione,
tuttavia, non chiarisce
la presenza di lesioni
riscontrate su taluni
rapiti. Uno dei primi
rapiti dagli alieni, il
brasiliano Antonio
Villas-Boas, ha
riportato lesioni simili
a ustioni da radiazioni.
Maria Ward dice di
essersi svegliata dopo
un rapimento e di
essersi vista coperta di
sangue, con un gran
bruciore alle cosce e
una ferita all'ombelico.
Un medico dichiarò che
era stata violentata. Il
fenomeno delle stimmate
- in cui si ritiene che
le ferite siano state
provocate
psicosomaticamente, o
per effetto dello stato
mentale della vittima -
potrebbe servire a
spiegare le lesioni
denunciate in questi
casi. L'esperienza dei
portatori di stimmate
può chiarire anche un
altro aspetto dei
rapimenti. Talvolta
nelle piaghe dei
portatori di stimmate
sono stati visti
materializzarsi alcuni
oggetti solidi o chiodi
metallici. E' possibile
che un fenomeno simile -
certamente inspiegabile
- avvenga anche nei
cosiddetti "impianti
alieni"?
I
PIU' FAMOSI CASI DI
STIMMATE
San Francesco
d'Assisi:
Figlio di un ricco
mercante, Francesco fu
fatto prigioniero nel
1202, durante la guerra
tra Assisi e Perugia. In
seguito fu liberato, ma
egli cambiò la sua vita
divenendo sempre più
profondamente religioso,
al punto da comunicare
direttamente con Cristo,
stando a quanto diceva.
Nel 1224 fondò l'Ordine
dei Frati Minori e,
negli ultimi due anni
della sua vita portò sul
corpo le stimmate, così
descritte dal suo
biografo Tommaso da
Celano: "Le sue mani e i
suoi piedi apparivano
come perforate nel mezzo
da chiodi; si notavano
le capocchie dei chiodi
nella parte interna
delle mani e in quella
superiore dei piedi e le
punte che uscivano dalla
parte opposta".
Cloretta Robertson:
Il caso di Cloretta
Robertson di Oakland,
California, è insolito
per due motivi: non è
cattolica ed è stata la
prima rappresentante
della razza nera ad
avere le stimmate. Circa
tre settimane prima
della Pasqua del 1972
guardò un film sulla
crocifissione. Qualche
giorno dopo cominciò a
perdere sangue dai palmi
delle mani. Fu visitata
da due psichiatri i
quali esclusero che la
ragazza si fosse
procurata le ferite da
sè. Il sanguinamento si
ripeté ogni giorno, per
qualche minuto, fino al
Venerdì Santo, quindi
cessò e non ricomparve
più.
Therese Neumann:
Costretta a letto da una
paralisi, nel 1925
cominciò a sanguinare
dalle mani, dai piedi e
dalla fronte.
L'esperienza si ripeté
ogni venerdì, quando
riviveva - a quanto
diceva - la passione di
Cristo. Durante la
Settimana Santa queste
manifestazioni erano
molto accentuate, sicché
sanguinava
simultaneamente da tutte
le piaghe e dai suoi
occhi sgorgavano copiose
lacrime di
sangue. Al suo funerale
furono in molti a
piangere questa donna,
considerata alla stregua
di una santa.
Giorgio Bongiovanni:
Uno dei più recenti
portatori di stimmate è
l'italiano Giorgio
Bongiovanni, al quale si
manifestarono in
occasione di una sua
visita al santuario di
Fatima in Portogallo,
celebre per le asserite
apparizioni della
Vergine. Come molti
portatori di stimmate,
Bongiovanni ebbe le
cinque piaghe, cioè i
"segni della passione di
Cristo": quattro fra
mani e piedi e una nel
costato. Dalle piaghe di
Bongiovanni usciva tanto
sangue da coprire quasi
completamente le sue
mani di croste.
Padre Pio:
Pio Forgione
(1889-1969), padre
cappuccino, fu colto
spesso da visioni e da
fenomeni poltergeist. Il
20 settembre 1918, dopo
un forte grido, perse
conoscenza mentre era in
preghiera in una chiesa
di Foggia. I confratelli
lo trovarono che
sanguinava dalle mani,
dai piedi e dal costato.
Per il resto della sua
vita il dolore delle
ferite non lo abbandonò;
si muoveva con
difficoltà e perdeva
circa una tazza di
sangue ogni giorno. A
questo
frate umile e schivo
sono state attribuite
numerose guarigioni
miracolose. |