Poltergeist
è un termine usato per
designare dei rumori
inspiegati, il movimento
di oggetti, il rompersi
di piatti e altri
fenomeni analoghi. Nella
terminologia
parapsicologica,
l'attività poltergeist
viene definita
psicocinesi ricorrente
spontanea. "Poltergeist"
è una parola tedesca, e
significa spirito
chiassoso. Secondo lo
scrittore anglo-canadese
A.R.G. Owen i
poltergeist furono
riconosciuti per la
prima volta come entità
specifiche dalla signora
Chatrine Crowe, il cui
libro The Night-side of
nature, uscito nel 1848,
è considerato tuttora
una classico della
letteratura sul
poltergeist. Uno dei
maggiori casi comprovati
si verificò in Scozia
nel 1960. Il caso si
imperniava intorno a una
bambina di undici anni,
Virginia Campell. Un
giorno quando Virginia
era tornata da scuola e
stava prendendo il tè
con il fratello e la
cognata, una credenza
appartenente al loro
mobilio, si sposto di
una decina di centimetri
dalla parete e poi tornò
a posto. Virginia si era
seduta in una poltrona
vicino alla credenza ma
non la toccava. A scuola
le porte si aprivano e
si richiudevano da sole,
e il banco della
suddetta si alzava
improvvisamente per più
di 60 cemtimetri. Nella
camera da letto di
virginia, quando la
stessa era al suo
interno, si sentivano
imponenti tonfi, rumori
di catene e urla. Come
in molti casi di
poltergeist quando la
bambina si addormentava
i fenomeni cessavano. Un
altro caso molto
convincente avvenne a
Miami nel 1967. Gli
avvenimenti ebbero luogo
nella ditta di un
commerciante
all'ingrosso di
souvenir, dove gli
oggetti continuavano a
cadere dagli scaffali e
a rompersi. Quando gli
studiosi svolsero le
indagini, risultò
evidente che il centro
dei fenomeni e delle
attività era Julio, un
profugo cubano di
diciannove anni, perchè
quasi tutti gli
incidenti avvenivano in
sua presenza e cessavano
completamente quando
invece se ne andava. Il
caso fu significativo
perchè per la prima
volta vennero condotti
esperimenti sulla psiche
del sospettato e anche
studi mirati su gli
spostamenti e le
traiettorie dei oggetti
sotto effetto
poltergeist. Uno dei
fatti più drammatici
invece ebbe luogo a
Olive Hill (Kentucky),
dove il centro focale
delle attività sembrava
essere un diciottenne di
nome Roger Callihan. Una
volta
Roger
entrò in cucina, si girò
verso sua madre e in
quel momento il tavolo
della cucina saltò in
aria, ruotò di circa 45°
e andò a posarsi sulla
spalliera di alcune
sedie vicine. Gli
studiosi alcune
settimane dopo
appurarono che tra Roger
e la madre c'erano molte
incomprensioni e
attriti, questo
spiegherebbe il fatto
del tavolo. Gli
psicologi sono d'accordo
coi parapsicologi su un
punto fondamentale: il
poltergeist si impernia
caratteristicamente
intorno a un individuo,
spesso adolescente,
affetto da turbe
emotive. Nel quadro
della psicologia
convenzionale, il
poltergeist è
considerato come una
specie di monelleria
fanciullesca intesa,
consciamente o
inconsciamente, ad
attirare attenzione o a
vendicarsi dei genitori,
datori di lavoro o
adulti. I parapsicologi
tendono a concordare sul
fatto che gli incidenti
sono spesso attivati da
adolescenti pieni di
risentimento, ma
avanzano l'ipotesi che i
veri e propri rumori e
movimenti di oggetti
siano dovuti a forze
ancora sconosciute alla
scienza convenzionale. |