INDICE DI SEZIONE
 ARTICOLI A RIGUARDO

Lo Specchio Celeste
a cura di Nicola Bandoni

SEZIONE ANTICHE CIVILTA'

La Genesi
a cura di Vito Foschi

SEZIONE ESOTERISMO

Cerchi di Fuoco nell'Antico Egitto
a cura di Nicola Bandoni

SEZIONE ANTICHE CIVILTA'

Abductions
a cura di Hermes

SEZIONE UFOLOGIA

        LIBRI A TEMA
 

I Giganti e il mistero delle Origini
Louis Charpentier

:: VAI ALLA SCHEDA ::

 

Quando i Giganti abitavano la Terra
Zecharia Sitchin

:: VAI ALLA SCHEDA ::

SEI INTERESSATO AD UN LIBRO SPECIFICO? EFFETTUA UNA RICERCA APPROFONDITA

         LIVE HELP
       NEWSLETTER

Inserisci la tua mail per ricevere gli aggiornamenti mensili del portale. Non perderti nulla del mondo "Daltramontoallalba.it"!

      ADVERTISING
 

 

IL MITO DEI GIGANTI
Giganti: mito, bibbia, gigantismo ed extraterrestri
a cura di Marco Pini

E ci fu di nuovo guerra a Gat, quando ci fu un uomo di statura straordinaria, con sei dita in ciascuna delle sue mani e sei dita in ciascuno dei suoi piedi, ventiquattro di numero; e anche lui era nato a refaim. Samuele XX, 2


Certamente Golia non fu il solo gigante realmente esistito. Dall’antichità, insieme alla Bibbia, a testimoniarne la loro esistenza ci sono diversi ritrovamenti da parte di archeologi e ricercatori di tutto il mondo. Nelle opere dei nostri antenati sopravvissute fino ai giorni nostri ad esempio, i giganti sono abbondantemente presenti, e non solo come figure divine. Più il tempo passa, più questi indizi si fanno numerosi. Tra mitologiche divinità, scienza e ufologia, andiamo a scoprire se davvero i giganti camminarono sulla terra e se alcuni di loro, ci camminano ancora.

GLI DEI VENUTI DA UN ALTRO PIANETA

Più volte in passato uomini di notevoli dimensioni sono stati associati ad esseri “divini” e, più precisamente, a Dei abitanti di un altro pianeta arrivati fin qui per “illuminare” gli uomini, aiutandoli nel difficile cammino che è l’evoluzione. Fortemente venerati questi Dei sono stati immortalati dai nostri antenati in diverse opere. Monumenti, templi e sculture a loro dedicati si possono ammirare in svariate parti del mondo. Tra queste, le grandi teste giganti dell’Isola di Pasqua non sono che un esempio. Aspetti ricorrenti di queste effigi sono i grandi occhi e le grandi orecchie allungate. In particolare le orecchie, sono state interpretate da alcuni come indice di appartenenza dei soggetti raffigurati ad una civiltà molto, molto diversa dalla nostra ovvero a visitatori spaziali. Le statue sorgono su piattaforme funerarie (ahu) sono circa 600 e la loro altezza varia dai 4 aLe grandi statue dell'Isola di Pasqua. 9 metri. Una delle tante opere che lega la figura del gigante agli extraterrestri è il famoso Gigante di Penokee. Le pietre formano una figura umana visibile solo dall’alto e gli studiosi sostengono che in passato, il famoso Gigante fosse allineato con la costellazione di Orione e questo non può che alimentare le affinità con civiltà aliene. Anche le piramidi della piana di Giza (Cheope, Chefren e Micerino) in Egitto, sembra (teoria sostenuta da molti) che fossero allineate alla costellazione di Orione. In California a 4000 miglia dal deserto di Nazca, circa 200 opere raffiguranti animali, disegni astratti ed esseri umani di dimensioni enormi (ognuno supera i 30 metri) sono visibili soltanto dall’alto. Deserto di Nazca in Perù. Lungo un area di 520 km quadrati si estendono disegni di dimensioni spropositate, animali ed esseri umani esageratamente grandi sempre visibili solo dall’alto. Non è infatti possibile distinguere da terra nessuna di queste figure che inoltre, trovandosi nel deserto, non possono essere viste da una cima più alta. Questo fa pensare che fossero dedicate a chi potesse volare e quindi a divinità, le uniche in grado di osservare questi geoglifi. Valutata anche l’ipotesi di una simbologia fine a comunicare con civiltà extraterrestri. Di nuovo uomini di grande statura venuti dal cielo? Può sembrare assurdo per qualcuno ma tutte queste teorie non vengono escluse a priori e sono attualmente in discussione, dal momento che non c’è motivo apparente a giustificare un lavoro di tali proporzioni tra l’altro non visibile all’uomo. Rimane inoltre da chiarire in che modo queste persone siano riuscite a tracciare figure del genere con tale precisione senza avere la possibilità di valutare come procede il lavoro. In Turchia ad Efeso, Filone descrive così il tempio di Artemide. “E’ la sola casa degli dei. Chiunque lo guardi sarà convinto che sia avvenuto un cambio di luogo: che il celestiale mondo dell’immortalità sia stato trasferito sulla terra, poiché i giganti e i figli di Aloeo che tentarono di ascendere ai cieli fecero un balzo dalle montagne e costruirono non un tempio ma l’Olimpo.” Anche qui un altro legame tra il cielo, i giganti e gli Dei che pur trattandosi di mitologia, non frena le teorie sugli extraterrestri. Nella contea di Dorset vicino al villaggio di Cerne Abbas, un’opera raffigura un uomo alto almeno 55 metri con il pene eretto ed una clava di oltre 35 metri in pugno nella mano destra. C’è la possibilità che raffiguri Ogma, Dio dei Celti protettore dell’eloquenza, ma la leggenda del posto narra di un vero e proprio insaziabile gigante. Costui distruggeva coltivazioni e si nutriva di pecore per far fronte al proprio appetito e un giorno, fermatosi a riposare sulla collina di Cerne Abbas si addormentò. Gli abitanti del posto non persero l’occasione e lo uccisero. Tracciarono in seguito la sua sagoma con il gesso in modo che non si potesse dimenticare lo sforzo di quel giorno speso a liberare le loro terre dal pericoloso gigante. Ovviamente sono emerse diverse interpretazioni e come per le altre opere visibili solamente dall’alto di cui prima abbiamo parlato, anche qui, non mancano le ipotesi che vedono gli antichi in contatto con giganti alieni. All’interno di diverse piramidi (egizie e non) gli antichi ci parlano di giganti azzurri venuti su dischi di fuoco. Questo in parte corrisponde alla descrizione fatta da diverse persone vittime di abduction o testimoni di incontri ravvicinati, dove gli occupanti del disco volante non sono altro che giganti. Spicca un fatto accaduto in Russia dove numerose persone furono testimoni dell’atterraggio di un O.V.N.I (oggetto volante non identificato) dal quale scesero alcuni uomini giganti. Sul posto le tracce dell’atterraggio del disco e le impronte dei suoi occupanti. Da notare in alcuni casi le similitudini con il numero delle dita (almeno quelle delle mani) con la descrizione del Gigante Golia presente sulla Bibbia. Come abbiamo visto, giganti di altri pianeti (detti anche Annunaki) sono stati una figura comune per diverse civiltà non sempre connesse tra loro ed in ere diverse. Impossibile dunque non citare gli antichi Sumeri. Una delle civiltà più evolute della quale siamo a conoscenza. Così avanzati tecnologicamente e talmente saggi in astronomia che, molti studiosi, la considerano superiore a molte civiltà che seguirono. Gli scritti tradotti fino ad ora appartenenti ai Sumeri, ci dicono che tutto il loro sapere gli fu insegnato da giganti scesi dal cielo su navi volanti e inoltre, in alcune incisioni, possiamo vederli seduti sul trono e notare con non poco stupore (per quanto mi riguarda) che in cielo, sono presenti pianeti come Plutone e Nibiru, scoperti dall’uomo migliaia di anni dopo. Citando Nibiru (decimo pianeta del nostro sistema solare, detto anche Pianeta X), non è possibile trascurare l’interesse che suscita in ufologia. Più volte messo in relazione con l’avvento degli Annunaki, la sua esistenza venne presa in considerazione in seguito alla scoperta di Nettuno. Ipotizzando un suo passaggio vicino alla Terra, c’è chi sostiene una teoria che vede coincidere un grande salto tecnologico da parte dell’uomo ad ogni passaggio di Nibiru vicino al nostro pianeta. Impossibile poi non citare Stonehenge, tuttora messo in relazione con gli extraterrestri, si ipotizza che i suoi pesanti massi, la cui provenienza è ad una notevole distanza dal tempio, siano stati trasportati sul posto da giganti.

LE SACRE SCRITTURE

Diverse sono le citazioni bibliche riguardo ai Giganti. Oltre al più “noto” Golia, altri paragrafi delle Sacre Scritture li menzionano. Come tutti sappiamo dopo aver liberato gli schiavi in Egitto, Mosè e il suo popolo vagarono nel deserto per 40 anni e nel corso di questo viaggio Dio parlò a Mosè dicendo: “Manda per te stesso degli uomini a esplorare il paese di Canan, che io sto per dare ai figli di Israele. Manderete un uomo per ciascuna tribù dei suoi padri, ciascuno un capo principale fra loro” (Numeri XIII, 2). Dopo 40 giorni finalmente tornarono dall’esplorare il paese e fecero rapporto su quello che videro dicendo: “Il paese, che abbiamo attraversato per esplorarlo, è un paese che divora i suoi abitanti; e tutto il popolo che abbiamo visto in mezzo ad esso sono uomini di statura straordinaria. E vi abbiamo visto i nefilim; così che ai nostri propri occhi eravamo divenuti come cavallette; e cosi eravamo divenuti ai loro occhi” (Numeri XIII 32, 33). In Deuteronomio III si parla del re Og: “Era rimasto solo Og re di Basan di ciò che restava dei refaim. Ecco, la sua bara era di ferro. La sua lunghezza è di nove cubiti, e la sua larghezza di quattro cubiti, secondo il cubito di un uomo”. Ci sono diverse teorie a giustificare la scomparsa dei giganti sulla Terra. Alcune ci dicono che noi siamo già la quinta razza umana ad abitare il Pianeta Terra (tutte le razze precedenti alla nostra si estinsero per colpa di violenti eventi atmosferici), altre sostengono che a causa di una tempesta radioattiva (solare ecc…) tutto si fece più grande, dominavano i dinosauri e le piante e gli insetti raggiunsero proporzioni enormi per arrivare poi, dopo un devastante cataclisma ad estinguersi. Grazie all’evoluzione poi, i superstiti si ridussero alle dimensioni attuali. La Bibbia di suo, ci propone una soluzione del tutto plausibile, il diluvio universale. I giganti (nefilim), potrebbero addirittura essere una delle principali cause del cataclisma. Nonostante archeologi e studiosi non siano ancora di unanime opinione riguardo la datazione del diluvio (comunque presente in tutte le religioni) dovrebbe aggirarsi intorno a 4500 anni fa e forse anche di più. Ma ecco cosa dice la Bibbia. Genesi VI: 2, 3, 4, 9: Ora avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e nacquero loro delle figlie, allora i figli del [vero] Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero.

I Nefilim mostrarono d’ essere sulla terra in quei giorni, e anche dopo, quando i figli del [vero] Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini ed esse partorirono loro dei figli: essi furono i potenti dell’antichità, gli uomini famosi. Dio disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me, perché la terra è piena di violenza per opera loro; ed ecco, li ridurrò in rovina insieme alla terra". E sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti.

I GIGANTI NELLA MITOLOGIA

Esseri di enorme statura menzionati nei credi antichi come abbiamo constatato, non sono cosa rara. La mitologia greI giganti nella mitologia Greca.ca è forte della presenza di giganti di diverso tipo. Figli della Terra fecondati dal sangue di Urano; cercando di vendicare i loro fratelli (i Titani) perirono in lotta con gli Dei uccisi dai fulmini di Zeus, da Atena e dalle frecce di Eracle. Le rappresentazioni artistiche raffiguranti la battaglia tra dei e giganti è detta Gigantomachia ed ebbe luogo secondo alcuni, in Flegra, per altri invece in Tracia o Campania. I Titani. Divinità minori nella mitologia greca e latina Figli di Urano (Dio cielo) e Gea (Dea terra). Giganteschi e dotati di un incredibile forza svolsero il difficile compito di forgiare per gli Dei le folgori celesti e, come ci raccontano le leggende, scalando le montagne (loro alleate) tentarono l’ascesa verso l’Olimpo e si ribellarono a Saturno, sostenuto poi in seguito da Giove (o Zeus). Gli Dei incaricarono i Ciclopi di forgiare le folgori e loro, abilissimi fabbri, le crearono più grandi e più potenti. I titani furono sconfitti, uccisi e gettati nel Tartaro mentre i giganti, loro fratelli, tentarono la vendetta nuovamente con cattivo esito. Non più di tre furono i Ciclopi secondo Esiodo (poeta greco Ascra [Beozia] sec. VIII-VII a.c): Bronte, Argo e Sterope. Fabbri straordinari (nelle viscere dell’Etna e di altri vulcani), forgiarono il tridente a Poseidone, l’elmo a Plutone e le folgori a Zeus (le stesse folgori che uccisero i Titani). Dopo che Asclepio (figlio di Apollo) morì vittima delle folgori scagliategli addosso da Zeus, Apollo infuriato, decise di eliminarne i fabbri e uccise i tre Ciclopi. Un po’ in tutte le culture comunque si è creduto nell’esistenza dei giganti (e simili) spesso divinità (o loro figli) e a volte come raccontato nella Divina Commedia (ribelli degli inferi) e nella Gigantomachia, ribelli. Sono spesso presenti anche nell’Antico Testamento e questo insieme ai ritrovamenti da parte degli archeologi dà maggiore credibilità sulla loro reale esistenza.

IL GIGANTISMO

Affidandoci a quanto scritto sulla Bibbia e valutando le opere dei nostri antenati, abbiamo già visto quante prove in favore dell’esistenza dei giganti ci siano. E’ il caso di accennare che non mancano alcuni ritrovamenti di utensili, armi e scheletri a provarci ulteriormente la loro esistenza. In Asia, America, Europa, i ritrovamenti non mancano. Nelle Filippine ad esempio è stata rinvenuta un ascia di quasi 10 Kg di dimensioni enormi se paragonata alle armi di comune utilizzo e, al suo fianco, uno scheletro umano di cui l’altezza supera i 4 metri. Resta da definire in che modo questi intere popolazioni di giganti siano scomparse lasciando di sé non troppe tracce. Ma soprattutto, i giganti sono davvero estinti? Forse non sono giganti azzurri su navi volanti, o bestioni enormi in battaglia contro gli dei ma esiste una patologia che rende le persone fisicamente molto più grandi della media; il Gigantismo. Un’anomalia nello sviluppo fa sì che le dimensioni del corpo e l’altezza in particolare, risultino ben superiori alla media (in Italia è di 1 metro e 68 cm). Ci sono diverse forme di questa patologia. Il Gigantismo puro è causato da un eccessivo impulso evolutivo nella massa germinale, ne segue un aumento proporzionale degli organi interni e delle dimensioni esterne. Il Gigantismo disendocrino invece, è causato dalla disfunzione di una o più sezioni del sistema endocrino e non mantiene le proporzioni. Accresce quindi in maniera differente le dimensioni corporee. Il Gigantismo eunucoide è un eccessivo accrescimento dello scheletro associato ad un esagerato sviluppo dell’adipe. Può essere indotto mediante castrazione o può essere conseguenza di un ipofunzione delle gonadi, venendo così a mancare l’azione inibente sulla crescita. Il Gigantismo plurighiandolare è la conseguenza di mal funzionamento a genesi, di ghiandole endocrine (gonadi, ipofisi, tiroide, surreni). E’ curabile con l’asportazione del tumore o somministrazione di ormoni a seconda del caso.

BIBLIOGRAFIA

· I luoghi misteriosi del mondo (De Vecchi Editore)
· Enciclopedia (edizioni Motta)
· Egitto (edizioni White Star)
· Base Terra (Tea edizioni)
· Aztechi (edizioni White Star)
· I Celti (Zeus editoriale)
· Qualche periodico
·
Bibbia