E ci fu di nuovo guerra
a Gat, quando ci fu un
uomo di statura
straordinaria, con sei
dita in ciascuna delle
sue mani e sei dita in
ciascuno dei suoi piedi,
ventiquattro di numero;
e anche lui era nato a
refaim.
Samuele XX, 2
Certamente Golia non fu
il solo gigante
realmente esistito.
Dall’antichità, insieme
alla Bibbia, a
testimoniarne la loro
esistenza ci sono
diversi ritrovamenti da
parte di archeologi e
ricercatori di tutto il
mondo. Nelle opere dei
nostri antenati
sopravvissute fino ai
giorni nostri ad
esempio, i giganti sono
abbondantemente
presenti, e non solo
come figure divine. Più
il tempo passa, più
questi indizi si fanno
numerosi. Tra
mitologiche divinità,
scienza e ufologia,
andiamo a scoprire se
davvero i giganti
camminarono sulla terra
e se alcuni di loro, ci
camminano ancora.
GLI DEI VENUTI DA UN
ALTRO PIANETA
Più volte in passato
uomini di notevoli
dimensioni sono stati
associati ad esseri
“divini” e, più
precisamente, a Dei
abitanti di un altro
pianeta arrivati fin qui
per “illuminare” gli
uomini, aiutandoli nel
difficile cammino che è
l’evoluzione. Fortemente
venerati questi Dei sono
stati immortalati dai
nostri antenati in
diverse opere.
Monumenti, templi e
sculture a loro dedicati
si possono ammirare in
svariate parti del
mondo. Tra queste, le
grandi teste giganti
dell’Isola di Pasqua non
sono che un esempio.
Aspetti ricorrenti di
queste effigi sono i
grandi occhi e le grandi
orecchie allungate. In
particolare le orecchie,
sono state interpretate
da alcuni come indice di
appartenenza dei
soggetti raffigurati ad
una civiltà molto, molto
diversa dalla nostra
ovvero a visitatori
spaziali. Le statue
sorgono su piattaforme
funerarie (ahu) sono
circa 600 e la loro
altezza varia dai 4 a
9 metri. Una delle tante
opere che lega la figura
del gigante agli
extraterrestri è il
famoso Gigante di
Penokee. Le pietre
formano una figura umana
visibile solo dall’alto
e gli studiosi
sostengono che in
passato, il famoso
Gigante fosse allineato
con la costellazione di
Orione e questo non può
che alimentare le
affinità con civiltà
aliene. Anche le
piramidi della
piana di Giza (Cheope,
Chefren e Micerino) in
Egitto, sembra (teoria
sostenuta da molti) che
fossero allineate alla
costellazione di Orione.
In California a 4000
miglia dal deserto di
Nazca, circa 200 opere
raffiguranti animali,
disegni astratti ed
esseri umani di
dimensioni enormi
(ognuno supera i 30
metri) sono visibili
soltanto dall’alto.
Deserto di Nazca in Perù.
Lungo un area di 520 km
quadrati si estendono
disegni di dimensioni
spropositate, animali ed
esseri umani
esageratamente grandi
sempre visibili solo
dall’alto. Non è infatti
possibile distinguere da
terra nessuna di queste
figure che inoltre,
trovandosi nel deserto,
non possono essere viste
da una cima più alta.
Questo fa pensare che
fossero dedicate a chi
potesse volare e quindi
a divinità, le uniche in
grado di osservare
questi geoglifi.
Valutata anche l’ipotesi
di una simbologia fine a
comunicare con civiltà
extraterrestri. Di nuovo
uomini di grande statura
venuti dal cielo? Può
sembrare assurdo per
qualcuno ma tutte queste
teorie non vengono
escluse a priori e sono
attualmente in
discussione, dal momento
che non c’è motivo
apparente a giustificare
un lavoro di tali
proporzioni tra l’altro
non visibile all’uomo.
Rimane inoltre da
chiarire in che modo
queste persone siano
riuscite a tracciare
figure del genere con
tale precisione senza
avere la possibilità di
valutare come procede il
lavoro. In Turchia ad
Efeso, Filone descrive
così il tempio di
Artemide. “E’ la sola
casa degli dei. Chiunque
lo guardi sarà convinto
che sia avvenuto un
cambio di luogo: che il
celestiale mondo
dell’immortalità sia
stato trasferito sulla
terra, poiché i giganti
e i figli di Aloeo che
tentarono di ascendere
ai cieli fecero un balzo
dalle montagne e
costruirono non un
tempio ma l’Olimpo.”
Anche qui un altro
legame tra il cielo, i
giganti e gli Dei che
pur trattandosi di
mitologia, non frena le
teorie sugli
extraterrestri. Nella
contea di Dorset vicino
al villaggio di Cerne
Abbas, un’opera
raffigura un uomo alto
almeno 55 metri con il
pene eretto ed una clava
di oltre 35 metri in
pugno nella mano destra.
C’è la possibilità che
raffiguri Ogma, Dio dei
Celti protettore
dell’eloquenza, ma la
leggenda del posto narra
di un vero e proprio
insaziabile gigante.
Costui distruggeva
coltivazioni e si
nutriva di pecore per
far fronte al proprio
appetito e un giorno,
fermatosi a riposare
sulla collina di Cerne
Abbas si addormentò. Gli
abitanti del posto non
persero l’occasione e lo
uccisero. Tracciarono in
seguito la sua sagoma
con il gesso in modo che
non si potesse
dimenticare lo sforzo di
quel giorno speso a
liberare le loro terre
dal pericoloso gigante.
Ovviamente sono emerse
diverse interpretazioni
e come per le altre
opere visibili solamente
dall’alto di cui prima
abbiamo parlato, anche
qui, non mancano le
ipotesi che vedono gli
antichi in contatto con
giganti alieni.
All’interno di diverse
piramidi (egizie e non)
gli antichi ci parlano
di giganti azzurri
venuti su
dischi di
fuoco. Questo in parte
corrisponde alla
descrizione fatta da
diverse persone vittime
di
abduction o testimoni
di incontri ravvicinati,
dove gli occupanti del
disco volante non sono
altro che giganti.
Spicca un fatto accaduto
in Russia dove numerose
persone furono testimoni
dell’atterraggio di un
O.V.N.I (oggetto volante
non identificato) dal
quale scesero alcuni
uomini giganti. Sul
posto le tracce
dell’atterraggio del
disco e le impronte dei
suoi occupanti. Da
notare in alcuni casi le
similitudini con il
numero delle dita
(almeno quelle delle
mani) con la descrizione
del Gigante Golia
presente sulla Bibbia.
Come abbiamo visto,
giganti di altri pianeti
(detti anche Annunaki)
sono stati una figura
comune per diverse
civiltà non sempre
connesse tra loro ed in
ere diverse. Impossibile
dunque non citare gli
antichi Sumeri. Una
delle civiltà più
evolute della quale
siamo a conoscenza. Così
avanzati
tecnologicamente e
talmente saggi in
astronomia che, molti
studiosi, la considerano
superiore a molte
civiltà che seguirono.
Gli scritti tradotti
fino ad ora appartenenti
ai Sumeri, ci dicono che
tutto il loro sapere gli
fu insegnato da giganti
scesi dal cielo su navi
volanti e inoltre, in
alcune incisioni,
possiamo vederli seduti
sul trono e notare con
non poco stupore (per
quanto mi riguarda) che
in cielo, sono presenti
pianeti come Plutone e
Nibiru, scoperti
dall’uomo migliaia di
anni dopo. Citando
Nibiru (decimo pianeta
del nostro sistema
solare, detto anche
Pianeta X), non è
possibile trascurare
l’interesse che suscita
in ufologia. Più volte
messo in relazione con
l’avvento degli Annunaki,
la sua esistenza venne
presa in considerazione
in seguito alla scoperta
di Nettuno. Ipotizzando
un suo passaggio vicino
alla Terra, c’è chi
sostiene una teoria che
vede coincidere un
grande salto tecnologico
da parte dell’uomo ad
ogni passaggio di Nibiru
vicino al nostro
pianeta. Impossibile poi
non citare Stonehenge,
tuttora messo in
relazione con gli
extraterrestri, si
ipotizza che i suoi
pesanti massi, la cui
provenienza è ad una
notevole distanza dal
tempio, siano stati
trasportati sul posto da
giganti.
LE
SACRE SCRITTURE
Diverse sono le
citazioni bibliche
riguardo ai Giganti.
Oltre al più “noto”
Golia, altri paragrafi
delle Sacre Scritture li
menzionano. Come tutti
sappiamo dopo aver
liberato gli schiavi in
Egitto, Mosè e il suo
popolo vagarono nel
deserto per 40 anni e
nel corso di questo
viaggio Dio parlò a Mosè
dicendo: “Manda per te
stesso degli uomini a
esplorare il paese di
Canan, che io sto per
dare ai figli di
Israele. Manderete un
uomo per ciascuna tribù
dei suoi padri, ciascuno
un capo principale fra
loro” (Numeri XIII, 2).
Dopo 40 giorni
finalmente tornarono
dall’esplorare il paese
e fecero rapporto su
quello che videro
dicendo: “Il paese, che
abbiamo attraversato per
esplorarlo, è un paese
che divora i suoi
abitanti; e tutto il
popolo che abbiamo visto
in mezzo ad esso sono
uomini di statura
straordinaria. E vi
abbiamo visto i nefilim;
così che ai nostri
propri occhi eravamo
divenuti come
cavallette; e cosi
eravamo divenuti ai loro
occhi” (Numeri XIII 32,
33). In Deuteronomio III
si parla del re Og: “Era
rimasto solo Og re di
Basan di ciò che restava
dei refaim. Ecco, la sua
bara era di ferro. La
sua lunghezza è di nove
cubiti, e la sua
larghezza di quattro
cubiti, secondo il
cubito di un uomo”. Ci
sono diverse teorie a
giustificare la
scomparsa dei giganti
sulla Terra. Alcune ci
dicono che noi siamo già
la quinta razza umana ad
abitare il Pianeta Terra
(tutte le razze
precedenti alla nostra
si estinsero per colpa
di violenti eventi
atmosferici), altre
sostengono che a causa
di una tempesta
radioattiva (solare
ecc…) tutto si fece più
grande, dominavano i
dinosauri e le piante e
gli insetti raggiunsero
proporzioni enormi per
arrivare poi, dopo un
devastante cataclisma ad
estinguersi. Grazie
all’evoluzione poi, i
superstiti si ridussero
alle dimensioni attuali.
La Bibbia di suo, ci
propone una soluzione
del tutto plausibile, il
diluvio universale. I
giganti (nefilim),
potrebbero addirittura
essere una delle
principali cause del
cataclisma. Nonostante
archeologi e studiosi
non siano ancora di
unanime opinione
riguardo la datazione
del diluvio (comunque
presente in tutte le
religioni) dovrebbe
aggirarsi intorno a 4500
anni fa e forse anche di
più. Ma ecco cosa dice
la Bibbia. Genesi VI: 2,
3, 4, 9: Ora avvenne che
quando gli uomini
cominciarono a crescere
di numero sulla
superficie del suolo e
nacquero loro delle
figlie, allora i figli
del [vero] Dio notavano
che le figlie degli
uomini erano di bell’aspetto;
e si prendevano delle
mogli, cioè tutte quelle
che scelsero. I Nefilim mostrarono d’
essere sulla terra in
quei giorni, e anche
dopo, quando i figli del
[vero] Dio continuarono
ad avere relazione con
le figlie degli uomini
ed esse partorirono loro
dei figli: essi furono i
potenti dell’antichità,
gli uomini famosi.
Dio disse a Noè: “La
fine di ogni carne è
giunta dinanzi a me,
perché la terra è piena
di violenza per opera
loro; ed ecco, li
ridurrò in rovina
insieme alla terra".
E sulla terra piovve a
dirotto per quaranta
giorni e quaranta notti.
I GIGANTI NELLA
MITOLOGIA Esseri di enorme statura
menzionati nei credi
antichi come abbiamo
constatato, non sono
cosa rara. La mitologia
gre ca è forte della
presenza di giganti di
diverso tipo. Figli
della Terra fecondati
dal sangue di Urano;
cercando di vendicare i
loro fratelli (i Titani)
perirono in lotta con
gli Dei uccisi dai
fulmini di Zeus, da
Atena e dalle frecce di Eracle. Le
rappresentazioni
artistiche raffiguranti
la battaglia tra dei e
giganti è detta
Gigantomachia ed ebbe
luogo secondo alcuni, in
Flegra, per altri invece
in Tracia o Campania. I
Titani. Divinità minori
nella mitologia greca e
latina Figli di Urano
(Dio cielo) e Gea (Dea
terra). Giganteschi e
dotati di un incredibile
forza svolsero il
difficile compito di
forgiare per gli Dei le
folgori celesti e, come
ci raccontano le
leggende, scalando le
montagne (loro alleate)
tentarono l’ascesa verso
l’Olimpo e si
ribellarono a Saturno,
sostenuto poi in seguito
da Giove (o Zeus). Gli
Dei incaricarono i
Ciclopi di forgiare le
folgori e loro,
abilissimi fabbri, le
crearono più grandi e
più potenti. I titani
furono sconfitti, uccisi
e gettati nel Tartaro
mentre i giganti, loro
fratelli, tentarono la
vendetta nuovamente con
cattivo esito. Non più
di tre furono i Ciclopi
secondo Esiodo (poeta
greco Ascra [Beozia]
sec. VIII-VII a.c):
Bronte, Argo e Sterope.
Fabbri straordinari
(nelle viscere dell’Etna
e di altri vulcani),
forgiarono il tridente a
Poseidone, l’elmo a
Plutone e le folgori a
Zeus (le stesse folgori
che uccisero i Titani).
Dopo che Asclepio
(figlio di Apollo) morì
vittima delle folgori
scagliategli addosso da
Zeus, Apollo infuriato,
decise di eliminarne i
fabbri e uccise i tre
Ciclopi. Un po’ in tutte
le culture comunque si è
creduto nell’esistenza
dei giganti (e simili)
spesso divinità (o loro
figli) e a volte come
raccontato nella Divina
Commedia (ribelli degli
inferi) e nella Gigantomachia, ribelli.
Sono spesso presenti
anche nell’Antico
Testamento e questo
insieme ai ritrovamenti
da parte degli
archeologi dà maggiore
credibilità sulla loro
reale esistenza.
IL GIGANTISMO Affidandoci a quanto
scritto sulla Bibbia e
valutando le opere dei
nostri antenati, abbiamo
già visto quante prove
in favore dell’esistenza
dei giganti ci siano. E’
il caso di accennare che
non mancano alcuni
ritrovamenti di
utensili, armi e
scheletri a provarci
ulteriormente la loro
esistenza. In Asia,
America, Europa, i
ritrovamenti non
mancano. Nelle Filippine
ad esempio è stata
rinvenuta un ascia di
quasi 10 Kg di
dimensioni enormi se
paragonata alle armi di
comune utilizzo e, al
suo fianco, uno
scheletro umano di cui
l’altezza supera i 4
metri. Resta da definire
in che modo questi
intere popolazioni di
giganti siano scomparse
lasciando di sé non
troppe tracce. Ma
soprattutto, i giganti
sono davvero estinti?
Forse non sono giganti
azzurri su navi volanti,
o bestioni enormi in
battaglia contro gli dei
ma esiste una patologia
che rende le persone
fisicamente molto più
grandi della media; il
Gigantismo. Un’anomalia
nello sviluppo fa sì che
le dimensioni del corpo
e l’altezza in
particolare, risultino
ben superiori alla media
(in Italia è di 1 metro
e 68 cm). Ci sono
diverse forme di questa
patologia. Il Gigantismo
puro è causato da un
eccessivo impulso
evolutivo nella massa
germinale, ne segue un
aumento proporzionale
degli organi interni e
delle dimensioni
esterne. Il Gigantismo
disendocrino invece, è
causato dalla
disfunzione di una o più
sezioni del sistema
endocrino e non mantiene
le proporzioni. Accresce
quindi in maniera
differente le dimensioni
corporee. Il Gigantismo
eunucoide è un eccessivo
accrescimento dello
scheletro associato ad
un esagerato sviluppo
dell’adipe. Può essere
indotto mediante
castrazione o può essere
conseguenza di un
ipofunzione delle
gonadi, venendo così a
mancare l’azione
inibente sulla crescita.
Il Gigantismo
plurighiandolare è la
conseguenza di mal
funzionamento a genesi,
di ghiandole endocrine
(gonadi, ipofisi,
tiroide, surreni). E’
curabile con
l’asportazione del
tumore o
somministrazione di
ormoni a seconda del
caso.
BIBLIOGRAFIA
·
I luoghi misteriosi del
mondo (De Vecchi
Editore)
·
Enciclopedia (edizioni
Motta)
·
Egitto (edizioni White
Star)
·
Base Terra (Tea
edizioni)
·
Aztechi (edizioni White
Star)
·
I Celti (Zeus
editoriale)
·
Qualche periodico
·
Bibbia |