Ben
pochi conoscono
l'esistenza del papiro
Tulli, un documento
ritrovato da Boris De
Rachewitz ,all'interno
di vari carteggi del
professor Alberto Tulli
(ex direttore del museo
egizio del Vaticano). Il
documento è un papiro
redatto all'epoca dal
Faraone Thutmosis III
(regnante dal 1504 al
1450 a.C.), la cui
traduzione fa sorgere
interrogativi a dir poco
inquietanti. Il prof.
Tulli trovò questo
papiro durante una delle
sue numerose spedizioni
archeologiche in Egitto
e lo aveva portato con
se ma purtroppo egli non
ebbe il tempo di
esaminarlo perchè la
morte lo colse
prematuramente. Cosi
Boris De Rachewitz prese
l'incarico di esaminare
il testo e di tradurlo
iniziando così una
difficile opera di
traduzione che venne poi
inviata nel 1953 alla
Fortean Society New
York.

Il testo,un
frammento degli annali
reali,venne pubblicato
nel n° 41 della rivista Doubt. In questo
documento troviamo la
perfetta descrizione di
fenomeni che riguardano
un'esplicita attività
ufologica nei cieli
dell'Antico Egitto. Pur
essendo frammentario il
testo descrive quanto
segue (traduzione
originale di Boris De
Rachewitz): "nell'anno
22 terzo mese di
inverno, sesta ora del
giorno...gli scribi
della Casa Della Vita
scoprirono che c'era un
cerchio di fuoco che
veniva nel cielo.
Sebbene non avesse testa
il respiro della sua
bocca aveva un odore
fetido. Il suo corpo era
lungo una pertica e
largo una pertica. I
loro cuori ne furono
sconcertati: dunque si
gettarono ventre a
terra...Essi andarono
dal Re per riferirgli.
Sua maestà ordinò...è
stato esaminato, quanto
a tutto ciò che è
scritto nei rotoli di
papiro della Casa Della
Vita Sua Maestà meditava
su quello che era
accaduto. Ora che furono
trascorsi alcuni giorni,
oltre queste cose ,ecco!
Esse furono più numerose
che mai. Splendevano nel
cielo più del sole ai
limiti dei quattro
sostegni del
firmamento...potente era
la posizione dei cerchi
di fuoco. L'esercito del
Re li osservava e Sua
Maestà era in mezzo a
loro. Fu dopo cena.
Dopodiché essi salirono
più in alto diretti a
sud.Pesci e volatili
caddero giù dal cielo.
Era una meraviglia mai
accaduta dalla
fondazione di questa
Terra. Ciò indusse Sua
Maestà a farsi portare
incenso per placare il
focolare... scrivere
quanto è accaduto nel
libro della Casa Della
Vita...per essere
ricordato nell'Eternità.
Inoltre,oltre alla
cronaca dell'apparizione
prima di un cerchio di
fuoco, poi della seconda
ondata di oggetti
volanti, troviamo un
preciso riferimento alla
caduta di animali dal
cielo; un fenomeno che
si verifica spesso
durante gli avvistamenti
UFO e di cui i testi
religiosi antichi ne
sono ricchi con chiare
associazioni Divine e
Propiziatorie. La
cronaca ci dice che i
casi analoghi sono
molti.Se pensiamo alla
strana vicenda del
cosiddetto "aereo del
Faraone", ci facciamo
un'idea più chiara. Nel
museo Egizio del Cairo,
tenuto nascosto per più
di 50 anni, è stato
conservato un reperto
con il numero di
catalogo 6347.
Apparentemente un
modellino in legno
rappresentante, secondo
una delle prime
classificazioni,un
uccello stilizzato
avente il peso di 39,12
grammi. Esso fu
rinvenuto nel 1898 in
una tomba di Saqqara e
rimase nel museo fino al
1969 quando un certo Dr
Khalil Messiha decise di
rispolverarlo e
sottoporlo ad accurati
esami. Messiha scoprì
che l'oggetto che
all'inizio era stato
rappresentato come un
volatile presentava
anomale caratteristiche:
le ali erano dritte,
mentre la parte della
coda era rialzata
rispetto al corpo
centrale, il quale era
lavorato con aspetto
aerodinamico. La sua
lunghezza misurava 14 cm
con un'apertura alare di
18 cm. Presentava poche
decorazioni, soltanto
una corta riga sotto le
ali con degli occhi
simbolici e delle
piccole iscrizioni. Nel
1971 fu istituita
un'apposita commissione
tecnica formata da
esperti con al vertice
l'allora ministro della
cultura egiziano Gamal
El-Din Moukthar per
esaminare il modello.
Dopo un'attenta analisi
commissionata dagli
esperti aeronautici si
giunse alla conclusione
che il modello era
troppo semplice per
essere un giocattolo ma
possedeva canoni
aerodinamici che
soltanto velivoli aerei
moderni posseggono. E
così, in base a questi
elementi,fu indicato che
il modello era adatto al
volo, capace di volare
ribattezzandolo come
"l'aereo del Faraone".
Molti ipotizzarono che
l'oggetto era la prova
lampante che gli Egizi
conoscevano la tecnica
del volo e possedevano
una tecnologia molto più
avanzata di quella da
noi immaginata, altri
parlavano di un'origine
extraterrestre o forse
un dono da parte di
un'antica civiltà
precedente a quella
Egizia di cui oggi molti
ricercatori teorizzano
l'esistenza...fantasia?!?
Del resto la traduzione
delle piccole iscrizioni
che si trovano su questo
modello sussurrano
questa frase:"DONO DI
AMON". Forse questo
"aereo del Faraone" sta
a raffigurare qualche
ordigno tecnologico
appartenente a
quell'epoca in cui gli
"Dei" del cielo erano a
contatto diretto con gli
uomini? L'oscura origine
di questo reperto dovrà
essere prima o poi
scoperta e resa nota.
 |