Possiamo
affermare con
ragionevole certezza che
il fenomeno dei Globi di
Luce (ORBS) ha
catalizzato in questi
ultimi anni l’interesse
di ricercatori,
scienziati o semplici
appassionati del mondo
del paranormale. Potendo
disporre di una
incredibile quantità di
materiale di ricerca,
poiché questo fenomeno
viene registrato a
qualsiasi latitudine e
con mezzi alla portata
di tutti, oggi si può
ampiamente documentare e
quindi disquisire in
relazione alla natura
del fenomeno in oggetto.
Ma vediamo di cosa
stiamo parlando. Oggi la
fotografia è presente
come mai prima d’ora
nella nostra
quotidianità, vuoi
perché le macchine
fotografiche (con
l’avvento dell’era
digitale) sono
accessibili alla
maggioranza delle
persone, vuoi perché
abbiamo la necessità di
cristallizzare momenti
della nostra vita per
poterne poi avere
traccia in futuro. Vi
sarà capitato di
fotografare almeno una
volta degli strani
globi, radi o in grossa
quantità, e aver
attribuito la
loro comparsa ad un
difetto di elaborazione
dell’immagine? Magari
avete pensato che fosse
solo un po’ di sporco o
polvere sulla lente? In
realtà quello che si è
palesato sul vostro
scatto era un ORBS.
Molti Globi di Luce
possono essere spiegati
semplicemente, altri no.
Un’approfondita analisi
sembra aver portato alla
conclusione che essi
coinvolgono un altro
tipo di energia ancora
sconosciuta, la cui
natura chiama in causa
le teorie più disparate,
scientifiche o meno. Il
termine ORBS (Orbital
Reduction Ball Shine)
viene coniato per la
prima volta nel 1996
dall’istituto di ricerca
Americano “Internetional
Ghost Hunter Society” e
viene adoperato per la
maggior parte degli
oggetti (“extra”) di
forma sferica, dalla
pallida luce neutra o
leggermente colorata,
visibili nelle
fotografie. L’etimologia
del termine deriva dal
latino ORBIS, che
significa cerchio.
Essendo una
fenomenologia di recente
studio, ha prodotto una
nutrita schiera di
sostenitori e
detrattori, ovviamente.
Questo dibattito però ha
contribuito allo studio
del fenomeno, cosi da
poter distinguere, quasi
empiricamente, Globi
naturali da Globi che la
scienza al momento non è
in grado di spiegare.
GLOBI DI LUCE
NATURALI
Definire
un ORBS “naturale”
significa attribuire la
sua comparsa a ragioni
prettamente fisiche. I
Globi naturali
scaturiscono a seguito
della presenza, nel
campo di inquadratura,
di piccole particelle di
polvere, polline,
insetti o altre
sostanze, che stanziano
vicine alle lenti della
macchina fotografica ma
che per ovvie ragioni di
messa a fuoco
automatica, vengono
riprese “fuori-fuoco”.
Tali elementi possono
essere anche particelle
di pulviscolo o gocce di
liquidi a contatto con
la lente dell’obiettivo.
Fatta eccezione per i
Globi definiti “diurni”,
essi compaiono nella
maggioranza dei casi in
immagini scattate con
l’utilizzo del flash,
magari in condizioni di
eccessiva esposizione.
Mediante l’analisi
oggettiva di queste
condizioni e la relativa
verifica analitica sulle
foto di presunti ORBS, i
ricercatori hanno
stilato la seguente
classificazione:
Globi di Luce
naturali Solidi
· Particelle di
sostanze come polvere,
polline, ecc.;
· Particelle depositate
sulle lenti della
macchina fotografica;
· Particelle interne
alle lenti o addirittura
alla macchina
fotografica stessa;
· Riflessi del flash su
un oggetto (ad esempio
insetti).
Globi di Luce naturali
Liquidi
·
Gocce di liquidi,
soprattutto acqua.
E’ possibile anche
definire le condizioni
per le quali
scaturiscono i Globi di
Luce Naturali, cosi da
poter inquadrare la
natura del fenomeno già
in primissima fase
analitica:
· scatti effettuati
in ambienti molto
polverosi;
· scatti effettuati in
ambienti molto umidi;
· scatti effettuati in
presenza di laghi, fiumi
e mari;
· scatti effettuati in
condizioni di
medio-bassa luminosità;
· scatti effettuati con
uso di flash e oggetto
“focale” ripreso in
primissimo piano;
Oltre alle cause
scatenanti e le modalità
di ripresa per le quali
possiamo imbatterci in
fenomeni di Globi di
Luce naturali, possiamo
anche definire dei
criteri (ipotetici) per
analizzare a livello
visuale e in fase di
elaborazione
videografica, i globi di
luce naturali; un Globo
di Luce naturale
infatti:
· non presenta una
forma precisa e
nettamente delineata;
· ha una struttura
interna che mostra
notevoli spazi vuoti;
· presenta colorazioni
flebili, che
tendenzialmente vanno
dal grigio opaco a
quello scuro;
· compare in primissimo
piano;
· ha una consistenza
decisamente lieve;
Con queste poche
informazioni è già
possibile analizzare con
occhio critico le foto
ove appaiono questi
strani globi, e il fine
di questo scritto è
proprio questo, mettere
in condizioni chiunque
di poter determinare se
si ha a che fare con
qualcosa di
super-normale o meno.

GLOBI DI LUCE AUTENTICI
Si definiscono Globi
di Luce autentici tutti
quelli che non rientrano
nelle specifiche della
casistica sopra
descritta. I fattori
che, ad una prima
analisi visuale, ci
permettono di accertare
la loro genuinità
possono essere
schematizzati in questa
maniera:
·
nella stragrande
maggioranza dei casi
hanno forma sferica;
· non hanno origine
nella zona
immediatamente vicina
all’obiettivo della
fotocamera;
· hanno una consistenza
molto marcata;
· hanno dei colori che
vanno dal bianco
brillante al grigio
chiaro;
· spesso risultano
dietro ad oggetti o
soggetti, come se
fossero coperti da un
elemento fotografico che
appare in un piano più
vicino rispetto al loro;
· hanno una struttura
racchiusa da una specie
di capsula di colore
bianco, nettamente
marcata;
· risultano sempre ben a
fuoco;
· la struttura interna
ha una conformazione
quasi geometrica;
· la struttura interna
non mostra spazi vuoti;

NATURA PARANORMALE DEI
GLOBI DI LUCE AUTENTICI
Ovviamente, ancora
non è stata fatta
chiarezza riguardo la
natura dei Globi di Luce
autentici, natura che
possiamo sicuramente
definire paranormale (poichè
non rientra in un
contesto "normale"). Ci
sono moltissime teorie e
correnti di pensiero,
cercheremo di riassumere
le più accreditate in
questi punti:
· Teoria Spiritica.
I Globi di luce
altro non sarebbero che
emanazioni energetiche
di entità disincarnate,
(dunque intelligenti)
che si muovono
all'interno del nostro
piano dimensionale e che
interagiscono con
l'ambiente stesso.
L'entità utilizzerebbe
questa tipologia di
manifestazione per una
sorta di "risparmio
energetico", poichè la
forma circolare (o
sferica) permetterebbe
un "consumo energetico"
esiguo. I sostenitori di
questa teoria
considerano prove a loro
vantaggio il fatto che
si riscontra un
incremento della
presenza di ORBS in
luoghi o situazioni
particolari, come
vecchie case, cimiteri,
edifici storici o nel
corso di comunicazioni
medianiche o
meditazioni. Anche il
fatto che in alcuni
esperimenti si fosse
riuscito a far aumentare
la concentrazione di
ORBS catturati a seguito
di richieste mentali
rivolte alle entità,
potrebbe avvalorare
questa ipotesi.
·
Teoria dell'Energia PSI.
Secondo questa
corrente di pensiero gli
ORBS sarebbero
manifestazioni dirette
conseguenti
all'emanazione
dell'energia Psichica,
prodotta sia
volontariamente che
involontariamente da un
soggetto. In questo
caso, il Globo di Luce
non avrebbe natura
"cosciente" ma sarebbe
solo la risultante di un
potenziale psichico
generato da un soggetto.
In alcuni casi infatti,
è stato registrato un
aumento considerevole
della presenza di Globi
durante esperimenti ESP
o PK controllati,
meditazioni di gruppo,
contesti emozionali
"forti", provati
simultaneamente da un
numero considerevole di
soggetti.
·
Teoria Ufologica.
Secondo alcuni
ricercatori Ufologici
gli ORBS sarebbero
collegati al fenomeno
dei Crop Circle,
costituendo una delle
molte anomalie
riscontrate all'interno
od in prossimità dei
Cerchi nel Grano (in
alcuni casi, oltre che
essere fotografati, sono
stati anche filmati).
Altre teorie più
"azzardate" conferiscono
intelligenza aliena ai
Globi o quantomeno una
fattura extraterrestre,
ipotizzando che siano
sonde di esplorazione.
· Teoria del Plasma.
Pur essendo una
spiegazione
para-scientifica, è
quella che i ricercatori
accademici (o magari
quelli maggiormente
"prudenti") prendono più
volentieri in
considerazione. A parere
dei sostenitori di
questa spiegazione, gli
ORBS sarebbero
concentrazioni di
plasma, un gas altamente
ionizzato ed
elettricamente neutro,
composto da elettroni,
ioni e particelle
neutre. Queste "bolle
plasmatiche" possono
essere catturate in una
fotografia quando
vengono esposte ad
un'abbondante energia
elettromagnetica
(artificiale, terrestre
o solare) o quando
vengono "bombardate" da
ingenti concentrazioni
fotoniche (come quelle
di un comune flash, per
intenderci).
ORBS: SE CI SONO,
PERCHE' NON LI VEDIAMO?
Il colore che
percepiamo con i nostri
occhi è determinato
dalla lunghezza d’onda
della luce. La porzione
dello spettro
elettromagnetico
visibile all’occhio
umano va dai 380 nm
(violetto) ai 760 nm
(rosso). La “luce” è una
radiazione
elettromagnetica,
classificata come tale
per via della sua
lunghezza d’onda (o
frequenza, che è
inversamente
proporzionale); agli
estremi dello spettro
del visibile esistono
altre radiazioni, che
noi non possiamo
percepire, ma
assolutamente presenti.
All’estremità del
violetto abbiamo i raggi
ultravioletti e
all’estremità del rosso
abbiamo gli infrarossi.
Secondo alcuni
ricercatori, i Globi di
Luce emettono radiazioni
luminose in una banda
dell’infrarosso detta
vicina (760 nm – 5 ¼ m),
da noi non percepibile
ma rilevabile
dall’obiettivo di una
fotocamera. Le comuni
macchine fotografiche
digitali infatti hanno
un filtro che blocca le
radiazioni infrarosse
(per ovvie ragioni
cromatiche), ma questo
filtro non arriva a
tagliare completamente
il range IR, cosi da
poter immortalare ad
esempio, l’emissione
luminosa di un comune
fotodiodo (per
intenderci, i led
infrarossi che sono
presenti nei telecomandi
delle tv) - circa 930 nm,
in pieno infrarosso
vicino dunque.

E’ quindi
ipotizzabile che i Globi
non risultino visibili
all’occhio umano
semplicemente perché
sono fuori range visivo.
Questa “Teoria
dell’infrarosso vicino”
spiegherebbe
perfettamente perché i
Globi di Luce autentici,
effettivamente presenti
nell’ambiente al
contorno, risultino
invisibili alle persone,
ma chiaramente
fotografabili. E’
doveroso segnalare che
sono stati registrati
casi in cui si ipotizza
una visione reale degli
ORBS genuini da parte di
bambini-adolescenti o
persone dotati di
sensibilità medianica,
casi in cui questi
soggetti hanno
indirizzato volutamente
l’obiettivo di una
fotocamera poiché
vedevano con i loro
occhi quello che poi
sarebbero andati a
fotografare.

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto
preso in esame, possiamo
sicuramente affermare
che il fenomeno ORBS
merita di essere
approfondito in quanto
fenomenologia
paranormale davvero
importante. E' giusto e
doveroso cercare di
spiegare con mezzi
"scientifici" la natura
di questi Globi, ma è
altrettanto ragionevole
opporsi al metodo "scientista",
un metodo il cui unico
fine è quello di negare
- senza se e senza ma -
ogni possibile
spiegazione "non
ortodossa" al fenomeno.
Speriamo che in futuro,
ricercatori "di confine"
e scienziati possano
unire i propri sforzi
per fornire una
spiegazione oggettiva a
questo fenomeno, cosi
vasto da essere
riscontrato in ogni
angolo del globo.
Ricordiamo che la nostra
Associazione si occupa
da molti anni di analisi
di fotografie
"paranormali", se avete
fotografato un ORBS e
volete inviarci il
vostro materiale potete
farlo scrivendo a questo
indirizzo di posta
elettronica:
associazione@daltramontoallalba.it
BIBLIOGRAFIA
·
Il Fenomeno degli Orb
(E.L.V.Solstein)
·
Progetto Orb (Ledwith,
Heinemann)
·
Orbs: Their Mission and
Messages of Hope (K.Heinemann,G.Heinemann)
·
La fotografia
all'infrarosso (C.Romeo)
·
A caccia degli Spiriti (H.Price)
·
A caccia di Fantasmi (A.Green)
·
Quaderni di
Parapsicologia (C.S.P.)
·
Appunti personali
dell'Autore |