Definire
il Ghost Hunting una
vera e propria scienza
attualmente è improprio,
possiamo dire che è
quella branca della
ricerca parapsicologica
che cerca di dare una
risposta, con mezzi
scientifici, a quelle
fenomenologie
paranormali che
interessano i presunti
casi di apparizioni o
infestazioni spettrali a
cui, “oggettivamente” e
da tempo immemore,
l’uomo è abituato a
convivere. Le storie di
case infestate o di
eventi supernormali
circoscritti in
determinati ambienti si
narrano fin dai tempi
antichi e, con il
passare dei secoli, tali
eventi sembrano essere
stati sempre più
riportati agli onori
della cronaca, troppo
spesso senza il dovuto
rispetto. Questo tipo di
ricerca specifica nasce
nella seconda metà
dell’800 in Inghilterra,
culla delle più
importanti società di
ricerca psichica della
storia. Il primo ad
applicare il rigore
dell’indagine
scientifica a quel
delicato equilibrio di
filosofia e fede che era
intrinseco nella
metafisica ottocentesca
fù
Harry Price, vero e
proprio pioniere della
ricerca paranormale, che
riuscì ad operare in
tutti i campi con
assoluta conoscenza di
quanto andava indagando.
Egli rese pubblica una
materia tanto eccentrica
e sconosciuta come
quella “della caccia ai
fantasmi” utilizzando un
metodo che ancora oggi
possiamo ritenere
valido. Con il passare
degli anni e con il
progredire della
tecnologia, il
“cacciatore di fantasmi”
è diventato un vero e
proprio ricercatore, che
utilizza una
strumentazione
sofisticata quanto
complessa, atta rilevare
l’interazione fisica del
fenomeno paranormale
nell’ambiente in cui lo
stesso si verifica.
LE
TIPOLOGIE DI FENOMENI
E’ bene spiegare
anche le tipologie di
fenomeni paranormali con
cui il Ghost Hunter ha a
che fare. Partiamo dal
principio, cercando di
dare una definizione
alla grande categoria
dei fenomeni psi, nella
quale sono compresi
anche quelli di nostro
interesse. I fenomeni
psi sono quelli che,
debitamente accertati,
fanno ipotizzare
l’esistenza di vie di
interazione ancora
sconosciute fra l’uomo e
l’ambiente. Dal 1930
sono entrate nell’uso
comune due sigle: ESP,
che identifica fenomeni
di percezione
extrasensoriale e PK,
che identifica fenomeni
psicocinetici. La
seconda categoria, di
nostro stretto
interesse, comprende
quei fenomeni che sono
oggetto della esperienza
diretta di ciascuno di
noi e accadono in
maniera spontanea. Quasi
ogni settimana,
sfogliando i giornali,
si possono leggere
racconti di cronaca che
riferiscono avvenimenti
che hanno una qualche
attinenza con l’ oggetto
della ricerca del Ghost
Hunter. Avendo definito
la classe di nostro
interesse dei fenomeni
psi e il carattere
spontaneo della loro
natura, andiamo a
specificare e definire,
in maniera molto
semplice e chiara, la
specifica fenomenologia:
l’infestazione. Come
accennavamo prima, la
Storia ne è piena in
ogni luogo e in ogni
tempo. Si indica con
questo termine un
complesso di fenomeni di
interazione psi che
sembrano legati ad un
determinato ambiente e
che possono persistere
per molti anni. Nello
specifico parliamo di
voci psicofoniche
dirette od indirette,
rumori anomali, apporti
od asporti, presunti
casi di “poltergeist”,
apparizioni spettrali,
spostamenti inspiegabili
di oggetti e tutti
quegli eventi di
interazione ambientale
che non possono essere
chiariti o spiegati dai
postulati che la scienza
ufficiale ci fornisce.
Tali eventi scaturiscono
a livello ambientale
degli effetti che sono
stati registrati e
quantificati nel corso
delle ricerche
parapsicologiche
dell’ultimo secolo,
ovvero: raffreddamento o
surriscaldamento anomalo
degli ambienti o di
specifici punti soggetti
al fenomeno paranormale,
presenza anomala di
attività
elettromagnetica nelle
vicinanze ove si sono
verificati o si
verificano direttamente
fenomeni paranormali di
tipo infestatorio,
presenza anomala ed
eccessiva di radiazioni
ionizzanti, variazione
significativa del tasso
di umidità dell’ambiente
e moltissime altre
variazioni dei parametri
ambientali che in
condizioni normali non
si potrebbero
riscontrare. La ricerca
del Ghost Hunter quindi
è quella serie di
operazioni che permette
di provare l’effettiva
genuinità di un evento
paranormale o di una
situazione ambientale
anomala basandosi su
dati fisici oggettivi
riscontrati in loco,
ricerca che si può
suddividere in tre
grandi fasi operative,
ovvero: rilievo e
acquisizione dei
parametri ambientali,
acquisizione video
fotografica e
acquisizione acustica.
Tutte le fasi operative
della ricerca sono
strettamente connesse
tra loro e assolutamente
indispensabili l’una
all’altra in fase di
elaborazione e analisi
dei dati raccolti.
GLI STRUMENTI DEL GHOST
HUNTER
Vediamo nel dettaglio
la strumentazione
necessaria per
effettuare una vera e
propria ricerca sul
campo. Per quanto
riguarda il monitoraggio
ambientale è molto
importante disporre di
varie son de
termiche, capaci di
captare la temperatura
del luogo in previsione
di minime variazioni
termiche, non imputabili
a fenomeni
fisico-atmosferici. E’
molto utile poter
interfacciare queste
sonde a personal
computer, in maniera
tale da immagazzinare
tutti i dati raccolti e
poterli analizzare in
fase di elaborazione dei
dati. Oltre a questo, è
importante disporre di
termometri ad
infrarosso, capaci di
quantificare le
variazioni termiche
localizzate in punti
specifici, che vengono
definiti "Hot Spot" o
“Cold Spot”; nel caso
degli “Hot Spot” per
esempio, si svolge un
accrescimento di
eccitazione molecolare
grazie all'asporto di
elementi finissimi
presenti altrove - ove
si avrà un calo di
temperatura - per poi
eccitare energeticamente
una parte che si sta
plasmando perchè faccia
una data cosa, ad
esempio un evento
psicocinetico. E’ come
se la manifestazione
psicocinetica catturi
energia dall’ambiente
per essere utilizzata
dal processo della
produzione del fenomeno
stesso. L’eventuale
variazione termica
ambientale è uno degli
aspetti più importanti
da monitorare, ma non è
certo l’unico; è bene
tenere sotto controllo
anche l’umidità relativa
mediante l’utilizzo di
igrometri digitali,
meglio se interfacciati
anch’essi al pc. Oltre a
questi rilievi dinamici,
è bene effettuarne di
statistici, ovvero
misurazioni che si
effettuano ad inizio
sopralluogo, per avere
un raffronto di
parametri tra quelli
raccolti in condizioni
di quiete ed quelli
rilevati durante lo
svolgersi di fenomeni
paranormali. E’
fondamentale l’utilizzo
di un fonometro,
strumento capace di
misurare il rumore di
fondo medio, parametro
utilissimo in fase di
elaborazione del
materiale audio raccolto
e di un luxmetro,
apparecchio che misura
la luminosità
dell’ambiente, altro
dato importantissimo in
fase di studio del
materiale fotografico
raccolto. Come
accennavamo prima, la
ricerca parapsicologica
ha portato alla luce una
stretta connessione tra
fenomeni paranormali ed
elettromagnetismo. Un'o nda
elettromagnetica è una
forma di radiazione in
cui l'energia viene
trasportata da campi
magnetici ed elettrici
che oscillano
spostandosi insieme
nello spazio alla
velocità della luce.
Pare che durante lo
svolgersi di un evento
paranormale si
sviluppino particolari
energie
elettromagnetiche –
solitamente rivolte allo
spettro della Bassa
Frequenza - che possono
essere captate da
appositi ricevitori e
che segnalano appunto
l’effettivo prodursi di
un fenomeno paranormale.
Questi rilevatori sono
particolarmente costosi,
soprattutto se la loro
precisione di
acquisizione è buona.
Solitamente esprimono la
potenza di campo
elettromagnetico in
microTesla o MilliGauss;
alcuni hanno un
segnalatore acustico
capace di avvisare il
ricercator
dell’improvvisa lettura
e altri possono essere
interfacciati al
personal computer.
Sarebbe ottimale
disporre di rilevatori
che possano captare onde
di varia frequenza:
quelle geo-magnetiche -
molto deboli e
rilevabili tramite
apparecchi davvero
costosi - quelle in
bassa frequenza - da 50
a 300 hertz - e quelle
in alta e radio
frequenza – fino a
centinaia di megaherzt.
Tra le anomalie
ambientali che sorgono
in corrispondenza di
fenomeni apparizionali
si possono anche
riscontrare sbalzi nella
naturale presenza di
radiazioni ionizzanti e
dunque si può
riscontrare un
incremento della
radioattività
ambientale; per
monitorare il parametro
in questione il
ricercatore utilizza
contatori Geiger e altri
strumenti in grado di
leggere il grado di
radioattività del luogo
in esame.
Questi sono gli
strumenti indispensabili
per poter effettuare una
seria rilevazione
ambientale, ma non è
detto che non se ne
possano aggiungere
altri: se stiamo
indagando in un luogo
ove si narra il p rodursi
di improvvise “folate
medianiche”, potremo
equipaggiarci di un
anemometro, uno
strumento che misura la
presenza e l’intensità
di correnti d’aria;
insomma sta anche alle
capacità analitiche del
ghost hunter capire
quali strumenti siano
più adatti alla
situazione. Ma il ghost
hunting non è solo
rilevazione ambientale,
l’acquisizione
fotografica riveste un
ruolo fondamentale e non
si limita al normale
range visibile della
fotografia classica, ma
approda anche nel campo
della ripresa
ultravioletta e
infrarossa, ovvero
quelle porzioni di
spettro elettromagnetico
che il nostro occhio non
riesce a catturare.
Le radiazioni
elettromagnetiche
vengono classificate in
base alla frequenza o
all'energia dei fotoni.
Il nostro occhio è in
grado di percepire una
piccolissima parte dello
spettro
elettromagnetico,
definito quello della
luce visibile - detta
anche luce bianca. La
luce bianca, irradiata
appunto dai raggi solari
è in grado di farci
percepire il mondo come
lo conosciamo grazie
alle frequenze dei
colori che il nostro
occhio cattura; per
comprendere meglio
questo pensate
all'arcobaleno: esso non
è altro che la
suddivisione di ogni
singolo componente della
luce bianca. Parti di
queste frequenze possono
essere catturate in
termini fotografici
mediante varie tecniche
e con una strumentazione
specifica, e risultano
particolarmente
interessanti per quello
che riguarda le riprese
di eventuali energie di
natura paranormale
presenti nell’ambiente.
Le tecniche e le
apparecchiature che ci
permettono di approdare
in queste regioni
spettrali sono davvero
complesse; innanzitutto
dovremo avere una buona
conoscenza teorica dei
principi della
fotografia,
indispensabile per
produrre foto
correttamente esposte e
ben messe a fuoco; poi,
a seconda se si voglia
utilizzare macchine
fotografiche analogiche
o digitali, ci dovremmo
equipaggiare con
obiettivi e filtri
particolari.

Per la fotografia
analogica sarà
necessario utilizzare
particolari pellicole
pancromatiche, con un
grado di sensibilità
tale da poter essere
impressionate sia in
infrarosso che in
ultravioletto, se si
vuole invece utilizzare
fotocamere digitali
dovremmo assicurarci che
il sensore CCD della
stessa sia aperto a tali
frequenze, poiché le
normali fotocamere in
commercio hanno un
filtro che tagliano il
range di frequenze alle
estremità del visibile.
Che si voglia lavorare
in analogico o in
digitale, la macchina
fotografica dovrà essere
provvista di un filtro
passa banda idoneo alla
frequenza nella quale
vogliamo riprendere, si
utilizzerà quindi un
filtro adatto per la
ripresa in ultravioletto
e uno per quella in
infrarosso; è
fondamentale eccitare la
scena da riprendere con
sorgenti luminose
all’infrarosso o
all’ultravioletto, a
questo scopo si
utilizzano lampade di
wood per la foto
all’ultravioletto – che
hanno un’emissione tra i
350 nanometri e i 400
nanometri - e
illuminatori
all’infrarosso per il
medesimo tipo di
fotografia. Con questa
strumentazione, e magari
con un po’ di fortuna,
sarà possibile
riprendere eventuali
manifestazioni
energetiche o vere e
proprie apparizioni
fantasmatiche. Durante
una ricerca di questi
tipo è fondamentale
cercare di acquisire le
eventuali manifestazioni
acustiche che un evento
paranormale può
produrre, e ci riferiamo
sia a possibili casi di
voci dirette, produzione
di raps e moltissimi
altri fenomeni, che le
voci spiritiche
registrate per via
metafonica; a questo
scopo vengono utilizzati
sia normali registratori
a cassetta o digitali,
che microfoni a
condensatore, capaci di
percepire suoni non
udibili all’orecchio
umano. Concludendo,
possiamo senza ombra di
dubbio affermare che il
lavoro di ricerca del
ghost hunter è
sicuramente un mezzo
scientifico che ci
permette di capire
qualcosa di più
sull’impenetrabile e
misterioso mondo delle
infestazioni spettrali.
BIBLIOGRAFIA
·
Quaderni di
Parapsicologia (C.S.P.)
·
A caccia degli
spiriti - H.Price
·
Poltergeist over
England - H.Price
·
A caccia di Fantasmi
- A.Green
·
Aspetti scientifici
della Parapsicologia -
R.Cavanna
·
Fotografare gli
Spiriti - J. Harvey
·
La fotografia
all’infrarosso – C.
Romeo
·
Fotografia
all’infrarosso bianco e
nero all’ultravioletto e
alla fluorescenza – Ass.
Fotografia
all’Infrarosso
·
Appunti personali
dell'Autore |