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GHOST HUNTING
a cura di Michele Morettini

Harry PriceDefinire il Ghost Hunting una vera e propria scienza attualmente è improprio, possiamo dire che è quella branca della ricerca parapsicologica che cerca di dare una risposta, con mezzi scientifici, a quelle fenomenologie paranormali che interessano i presunti casi di apparizioni o infestazioni spettrali a cui, “oggettivamente” e da tempo immemore, l’uomo è abituato a convivere. Le storie di case infestate o di eventi supernormali circoscritti in determinati ambienti si narrano fin dai tempi antichi e, con il passare dei secoli, tali eventi sembrano essere stati sempre più riportati agli onori della cronaca, troppo spesso senza il dovuto rispetto. Questo tipo di ricerca specifica nasce nella seconda metà dell’800 in Inghilterra, culla delle più importanti società di ricerca psichica della storia. Il primo ad applicare il rigore dell’indagine scientifica a quel delicato equilibrio di filosofia e fede che era intrinseco nella metafisica ottocentesca fù Harry Price, vero e proprio pioniere della ricerca paranormale, che riuscì ad operare in tutti i campi con assoluta conoscenza di quanto andava indagando. Egli rese pubblica una materia tanto eccentrica e sconosciuta come quella “della caccia ai fantasmi” utilizzando un metodo che ancora oggi possiamo ritenere valido. Con il passare degli anni e con il progredire della tecnologia, il “cacciatore di fantasmi” è diventato un vero e proprio ricercatore, che utilizza una strumentazione sofisticata quanto complessa, atta rilevare l’interazione fisica del fenomeno paranormale nell’ambiente in cui lo stesso si verifica.

LE TIPOLOGIE DI FENOMENI

E’ bene spiegare anche le tipologie di fenomeni paranormali con cui il Ghost Hunter ha a che fare. Partiamo dal principio, cercando di dare una definizione alla grande categoria dei fenomeni psi, nella quale sono compresi anche quelli di nostro interesse. I fenomeni psi sono quelli che, debitamente accertati, fanno ipotizzare l’esistenza di vie di interazione ancora sconosciute fra l’uomo e l’ambiente. Dal 1930 sono entrate nell’uso comune due sigle: ESP, che identifica fenomeni di percezione extrasensoriale e PK, che identifica fenomeni psicocinetici. La seconda categoria, di nostro stretto interesse, comprende quei fenomeni che sono oggetto della esperienza diretta di ciascuno di noi e accadono in maniera spontanea. Quasi ogni settimana, sfogliando i giornali, si possono leggere racconti di cronaca che riferiscono avvenimenti che hanno una qualche attinenza con l’ oggetto della ricerca del Ghost Hunter. Avendo definito la classe di nostro interesse dei fenomeni psi e il carattere spontaneo della loro natura, andiamo a specificare e definire, in maniera molto semplice e chiara, la specifica fenomenologia: l’infestazione. Come accennavamo prima, la Storia ne è piena in ogni luogo e in ogni tempo. Si indica con questo termine un complesso di fenomeni di interazione psi che sembrano legati ad un determinato ambiente e che possono persistere per molti anni. Nello specifico parliamo di voci psicofoniche dirette od indirette, rumori anomali, apporti od asporti, presunti casi di “poltergeist”, apparizioni spettrali, spostamenti inspiegabili di oggetti e tutti quegli eventi di interazione ambientale che non possono essere chiariti o spiegati dai postulati che la scienza ufficiale ci fornisce. Tali eventi scaturiscono a livello ambientale degli effetti che sono stati registrati e quantificati nel corso delle ricerche parapsicologiche dell’ultimo secolo, ovvero: raffreddamento o surriscaldamento anomalo degli ambienti o di specifici punti soggetti al fenomeno paranormale, presenza anomala di attività elettromagnetica nelle vicinanze ove si sono verificati o si verificano direttamente fenomeni paranormali di tipo infestatorio, presenza anomala ed eccessiva di radiazioni ionizzanti, variazione significativa del tasso di umidità dell’ambiente e moltissime altre variazioni dei parametri ambientali che in condizioni normali non si potrebbero riscontrare. La ricerca del Ghost Hunter quindi è quella serie di operazioni che permette di provare l’effettiva genuinità di un evento paranormale o di una situazione ambientale anomala basandosi su dati fisici oggettivi riscontrati in loco, ricerca che si può suddividere in tre grandi fasi operative, ovvero: rilievo e acquisizione dei parametri ambientali, acquisizione video fotografica e acquisizione acustica. Tutte le fasi operative della ricerca sono strettamente connesse tra loro e assolutamente indispensabili l’una all’altra in fase di elaborazione e analisi dei dati raccolti.

GLI STRUMENTI DEL GHOST HUNTER

Vediamo nel dettaglio la strumentazione necessaria per effettuare una vera e propria ricerca sul campo. Per quanto riguarda il monitoraggio ambientale è molto importante disporre di varie sonTermometro ad infrarosso con puntatore laserde termiche, capaci di captare la temperatura del luogo in previsione di minime variazioni termiche, non imputabili a fenomeni fisico-atmosferici. E’ molto utile poter interfacciare queste sonde a personal computer, in maniera tale da immagazzinare tutti i dati raccolti e poterli analizzare in fase di elaborazione dei dati. Oltre a questo, è importante disporre di termometri ad infrarosso, capaci di quantificare le variazioni termiche localizzate in punti specifici, che vengono definiti "Hot Spot" o “Cold Spot”; nel caso degli “Hot Spot” per esempio, si svolge un accrescimento di eccitazione molecolare grazie all'asporto di elementi finissimi presenti altrove - ove si avrà un calo di temperatura - per poi eccitare energeticamente una parte che si sta plasmando perchè faccia una data cosa, ad esempio un evento psicocinetico. E’ come se la manifestazione psicocinetica catturi energia dall’ambiente per essere utilizzata dal processo della produzione del fenomeno stesso. L’eventuale variazione termica ambientale è uno degli aspetti più importanti da monitorare, ma non è certo l’unico; è bene tenere sotto controllo anche l’umidità relativa mediante l’utilizzo di igrometri digitali, meglio se interfacciati anch’essi al pc. Oltre a questi rilievi dinamici, è bene effettuarne di statistici, ovvero misurazioni che si effettuano ad inizio sopralluogo, per avere un raffronto di parametri tra quelli raccolti in condizioni di quiete ed quelli rilevati durante lo svolgersi di fenomeni paranormali. E’ fondamentale l’utilizzo di un fonometro, strumento capace di misurare il rumore di fondo medio, parametro utilissimo in fase di elaborazione del materiale audio raccolto e di un luxmetro, apparecchio che misura la luminosità dell’ambiente, altro dato importantissimo in fase di studio del materiale fotografico raccolto. Come accennavamo prima, la ricerca parapsicologica ha portato alla luce una stretta connessione tra fenomeni paranormali ed elettromagnetismo. Un'oRilevatore di onde elettromagnetiche a bassa frequenza con lettura analogicanda elettromagnetica è una forma di radiazione in cui l'energia viene trasportata da campi magnetici ed elettrici che oscillano spostandosi insieme nello spazio alla velocità della luce. Pare che durante lo svolgersi di un evento paranormale si sviluppino particolari energie elettromagnetiche – solitamente rivolte allo spettro della Bassa Frequenza - che possono essere captate da appositi ricevitori e che segnalano appunto l’effettivo prodursi di un fenomeno paranormale. Questi rilevatori sono particolarmente costosi, soprattutto se la loro precisione di acquisizione è buona. Solitamente esprimono la potenza di campo elettromagnetico in microTesla o MilliGauss; alcuni hanno un segnalatore acustico capace di avvisare il ricercator dell’improvvisa lettura e altri possono essere interfacciati al personal computer. Sarebbe ottimale disporre di rilevatori che possano captare onde di varia frequenza: quelle geo-magnetiche - molto deboli e rilevabili tramite apparecchi davvero costosi - quelle in bassa frequenza - da 50 a 300 hertz - e quelle in alta e radio frequenza – fino a centinaia di megaherzt. Tra le anomalie ambientali che sorgono in corrispondenza di fenomeni apparizionali si possono anche riscontrare sbalzi nella naturale presenza di radiazioni ionizzanti e dunque si può riscontrare un incremento della radioattività ambientale; per monitorare il parametro in questione il ricercatore utilizza contatori Geiger e altri strumenti in grado di leggere il grado di radioattività del luogo in esame.

Questi sono gli strumenti indispensabili per poter effettuare una seria rilevazione ambientale, ma non è detto che non se ne possano aggiungere altri: se stiamo indagando in un luogo ove si narra il pRilevatore di onde elettromagnetiche a bassa frequenzarodursi di improvvise “folate medianiche”, potremo equipaggiarci di un anemometro, uno strumento che misura la presenza e l’intensità di correnti d’aria; insomma sta anche alle capacità analitiche del ghost hunter capire quali strumenti siano più adatti alla situazione. Ma il ghost hunting non è solo rilevazione ambientale, l’acquisizione fotografica riveste un ruolo fondamentale e non si limita al normale range visibile della fotografia classica, ma approda anche nel campo della ripresa ultravioletta e infrarossa, ovvero quelle porzioni di spettro elettromagnetico che il nostro occhio non riesce a catturare.

Le radiazioni elettromagnetiche vengono classificate in base alla frequenza o all'energia dei fotoni. Il nostro occhio è in grado di percepire una piccolissima parte dello spettro elettromagnetico, definito quello della luce visibile - detta anche luce bianca. La luce bianca, irradiata appunto dai raggi solari è in grado di farci percepire il mondo come lo conosciamo grazie alle frequenze dei colori che il nostro occhio cattura; per comprendere meglio questo pensate all'arcobaleno: esso non è altro che la suddivisione di ogni singolo componente della luce bianca. Parti di queste frequenze possono essere catturate in termini fotografici mediante varie tecniche e con una strumentazione specifica, e risultano particolarmente interessanti per quello che riguarda le riprese di eventuali energie di natura paranormale presenti nell’ambiente. Le tecniche e le apparecchiature che ci permettono di approdare in queste regioni spettrali sono davvero complesse; innanzitutto dovremo avere una buona conoscenza teorica dei principi della fotografia, indispensabile per produrre foto correttamente esposte e ben messe a fuoco; poi, a seconda se si voglia utilizzare macchine fotografiche analogiche o digitali, ci dovremmo equipaggiare con obiettivi e filtri particolari.

Lo spettro della radiazione elettromagnetica e le lunghezze d'onda di acquisizione delle varie pellicole per la fotografia analogica

Per la fotografia analogica sarà necessario utilizzare particolari pellicole pancromatiche, con un grado di sensibilità tale da poter essere impressionate sia in infrarosso che in ultravioletto, se si vuole invece utilizzare fotocamere digitali dovremmo assicurarci che il sensore CCD della stessa sia aperto a tali frequenze, poiché le normali fotocamere in commercio hanno un filtro che tagliano il range di frequenze alle estremità del visibile. Che si voglia lavorare in analogico o in digitale, la macchina fotografica dovrà essere provvista di un filtro passa banda idoneo alla frequenza nella quale vogliamo riprendere, si utilizzerà quindi un filtro adatto per la ripresa in ultraviolettoFotocamere analogiche con pellicole e filtri idonei alla fotografia nel campo infrarosso. e uno per quella in infrarosso; è fondamentale eccitare la scena da riprendere con sorgenti luminose all’infrarosso o all’ultravioletto, a questo scopo si utilizzano lampade di wood per la foto all’ultravioletto – che hanno un’emissione tra i 350 nanometri e i 400 nanometri - e illuminatori all’infrarosso per il medesimo tipo di fotografia. Con questa strumentazione, e magari con un po’ di fortuna, sarà possibile riprendere eventuali manifestazioni energetiche o vere e proprie apparizioni fantasmatiche. Durante una ricerca di questi tipo è fondamentale cercare di acquisire le eventuali manifestazioni acustiche che un evento paranormale può produrre, e ci riferiamo sia a possibili casi di voci dirette, produzione di raps e moltissimi altri fenomeni, che le voci spiritiche registrate per via metafonica; a questo scopo vengono utilizzati sia normali registratori a cassetta o digitali, che microfoni a condensatore, capaci di percepire suoni non udibili all’orecchio umano. Concludendo, possiamo senza ombra di dubbio affermare che il lavoro di ricerca del ghost hunter è sicuramente un mezzo scientifico che ci permette di capire qualcosa di più sull’impenetrabile e misterioso mondo delle infestazioni spettrali.

BIBLIOGRAFIA

· Quaderni di Parapsicologia (C.S.P.)
· A caccia degli spiriti - H.Price
· Poltergeist over England - H.Price
· A caccia di Fantasmi - A.Green
· Aspetti scientifici della Parapsicologia - R.Cavanna
· Fotografare gli Spiriti - J. Harvey
· La fotografia all’infrarosso – C. Romeo
· Fotografia all’infrarosso bianco e nero all’ultravioletto e alla fluorescenza – Ass. Fotografia all’Infrarosso
· Appunti personali dell'Autore