Nel
precedente articolo
abbiamo esaminato
l’attrezzatura - sia
basilare che
professionale - del
parapsicologo impegnato
in ricerche relative a
fenomeni paranormali di
tipo infestatorio. In
questa sede parleremo
del suo utilizzo pratico
e del modus operandi da
adottare durante
ricerche in luoghi in
cui si presume avvengano
questo tipo
di manifestazioni. La
prima cosa da fare è
ottenere il permesso per
accedere nel luogo in
questione, permesso che
si può accordare sia
verbalmente, che
mediante un semplice
contratto, ove si
attesta che il
proprietario
dell’immobile autorizza
l’ingresso ai membri del
gruppo di ricerca in una
data e un orario
precedentemente
stabilito. Questo
documento, firmato dal
proprietario, sarà
davvero prezioso se
durante lo svolgersi
delle vostre ricerche,
dovreste ricevere la
visita delle forze
dell’ordine, impegnate
magari in pattugliamenti
di routine; grazie al
documento infatti,
potrete certificare la
vostra regolare e
concordata presenza
all’interno
dell’immobile.
Sempre nel precedente
articolo a riguardo,
abbiamo esaminato nel
dettaglio la
strumentazione
necessaria ed
indispensabile per
questo tipo di ricerche,
strumentazione composta
da molte
apparecchiature; questo
implica la presenza di
un team composto da un
minimo di cinque o sei
persone, formate e
capaci di utilizzare
tutti gli strumenti a
loro disposizione.
Chiaramente, se stiamo
affrontando la fase
operativa della ricerca,
a monte avremo gia’
compiuto tutte le
ricerche
storico-bibliografiche
sull’immobile, avremo
una piantina della casa,
un dossier sui fenomeni
che si sono verificati e
che hanno scaturito
l’avvio dell’indagine,
eventuali testimonianze
raccolte e tutte le
informazioni utili al
caso; e’ bene portare
tutti questi documenti
in maniera tale da
attingere direttamente a
queste informazioni
durante il sopralluogo.
La presenza di persone
sensitive è importante,
perchè grazie a queste
si può in parte
ricostruire la storia
del luogo o decifrare
eventualmente le tracce
che lo stesso possa
ancora avere a livello
di impregnazione
psichica: in questo
modo, nel mentre che si
gestisce un’analisi
fisica sul luogo
(tramite sensori ed
apparecchiature) ad essa
si può affiancare uno
studio che riguarda le
energie sottili in moto
in quello spazio,
potendosi effettuare
esperimenti di
psicoscopia d’ambiente o
di psicometria. Il
sensitivo,
predisponendosi ad
allargare la sua
coscienza, può nel caso
sentire tracce di eventi
del passato, e
ricostruire così
porzioni di fatti
avvenuti nel posto anche
molto tempo prima.
Differenti
considerazioni
riguardano le capacità
di persone medium: in
questo caso, la persona
può, in determinati
stati di coscienza,
entrare in diretto
contatto con le entità
disincarnate che
eventualmente sostano
nel luogo, facendo sì
che si possa, entro
certe possibilità,
stabilire con esse un
contatto fino a
decifrare i motivi dei
fatti lì mossi da
persone un tempo in
vita, e ricostruire
dunque le cause e i
punti chiave presenti
nell’abitato ove i
fenomeni sono mossi
dalle stesse entità.
Naturalmente, senza
grande esperienza e
molta cautela,
esperimenti di questo
tipo riguardanti la
medianità e la
sensitività, per la loro
difficoltà e per gli
stress psicofisici a cui
le persone sono
sottoposte, sono
sconsigliabili da
condurre se non in
presenza di persone
qualificate nel campo.
Una volta organizzata la
squadra e portate le
attrezzature in loco, si
potrà partire con la
prima fase del
sopralluogo, ovvero un
rilievo dinamico in
tutti gli ambienti della
casa. Uno o meglio due
membri del team si
attrezzeranno con i
rilevatori di campo
elettromagnetico a bassa
frequenza; un altro
membro avrà il compito
di rilevare sensibili
variazioni termiche
localizzate mediante il
termometro ad
infrarossi; il sensitivo
del gruppo dovrà
segnalare e descrivere
le particolari energie
localizzate che
percepisce, riportando
qualsiasi tipo di
considerazione personale
o informazione
psicoscopica acquisita;
un altro membro avrà il
compito di effettuare
sessioni fotografiche in
tut te
le stanze, facendo
particolare attenzione
in quegli ambienti in
cui, secondo le
segnalazioni del
proprietario o di
testimoni o del
sensitivo del gruppo, si
sono verificati fenomeni
paranormali; un altro
ancora avrà il compito
di annotare, mediante un
registratore vocale o un
block notes, tutte le
eventuali letture degli
strumenti e riportare
qualsiasi dato utile
scaturito dalle
considerazioni del
sensitivo o di fenomeni
che si potrebbero
verificare durante il
rilievo dinamico. Il
rilievo dinamico è molto
utile per stabilire
quali siano i punti
“caldi” della casa,
ovvero quei determinati
ambienti in cui ci si
aspetta maggiori
risultati in termini di
manifestazioni
paranormali, punti che
saranno esaminati
accuratamente con i
rilievi statici. Prima
di iniziare il rilievo
statico bisogna
effettuare delle
misurazioni relative ai
parametri ambientali in
condizioni di quiete,
quindi avremo cura di
rilevare la temperatura
dell’ambiente con un
termometro digitale
molto accurato,
l’umidità relativa
mediante un igrometro,
il rumore di fondo con
un fonometro, la
presenza di eventuali
radiazioni ionizzanti
con un contatore geiger,
la presenza di onde
elettromagnetiche a
bassa e alta frequenza
con un apposito
rilevatore EMF e RF,
riportando tutti questi
dati in un modulo
realizzato in fase di
organizzazione del
sopralluogo.
Temperatura, umidità,
rumore di fondo e altri
parametri ambientali
sono molto sensibili e
possono ottenere
variazioni anche per
ovvie cause fisiche,
quindi è bene cercare di
isolare il più possibile
l’ambiente in cui si
stanno compiendo i
rilievi, dunque, ove
possibile, è bene
chiudere finestre e
porte. Una volta
completata questa fase
si posizionano tutti gli
strumenti per il rilievo
statico.
Inizieremo a montare i
sensori termici – meglio
se tre o quattro - in
diversi punti della
stanza, cosi da
monitorare accuratamente
l’andamento dei
parametri termici
ambientali; tali sensori
andranno collegati ad un
PC portatile, che sarà
utilizzato solo
esclusivamente per
questo tipo di
acquisizione.
Successivamente
installeremo due o tre
telecamere ad
infrarosso,
posizionandole agli
angoli della stanza, per
avere una visuale
panoramica dell’ambiente
(meglio se equipaggiate
con lenti
semi-grandangolari);
alle telecamere
applicheremo un filtro
passa banda IR, per
riprendere
esclusivamente in
infrarosso. L’utilizzo
del filtro rende
necessaria
l’installazione di un
faretto IR, una sorgente
di illuminazione
infrarossa tale da
rendere possibile
l’acquisizione video
delle telecamere. Anche
queste telecamere
andranno collegate ad un
PC portatile, dotato di
scheda di acquisizione
video e software di
gestione apposito, che
registrerà costantemente
e in frequenza
infrarossa lo svolgersi
del rilievo statico.
Sarebbe ottimale
disporre di un terzo pc
portatile per le
registrazioni ambientali
e le prove metafoniche;
se questo fosse
possibile, collegheremo
al pc un microfono
panoramico molto
sensibile, e
possibilmente con un
range di acquisizione in
frequenza più ampio di
quelli classici, magari
che possa partire da 15
hertz anziché 20
(segnaliamo il microfono
ECM 8000 della behringer,
particolarmente adatto a
questo tipo di
rilevazioni).
Possiamo definire questa
strumentazione quasi
automatica, poiché offre
un monitoraggio costante
senza la supervisione
dei membri del team,
immagazzinando aut onomamente
i dati all’interno dei
pc. Molto spesso ci si
trova a dover effettuare
rilievi simili in
ambienti particolarmente
stretti, è
indispensabile quindi
organizzare e
posizionare tutta la
strumentazione con la
dovuta precisione,
cercando di lasciare
spazio per gli
spostamenti, anche
improvvisi dei membri
del team. Collegate le
varie periferiche di
acquisizione ai pc,
possiamo posizionare le
macchine fotografiche in
vari punti della stanza;
sarebbe ideale
installarne due, una
analogica per la
fotografia
all’infrarosso e una
reflex digitale per
quella ordinaria; per
gli ambienti stretti,
suggeriamo l’utilizzo di
obiettivi grandangolo,
che riescono a
riprendere
un’angolazione di campo
visivo notevole rispetto
agli obiettivi classici.
Anche in questo caso,
l’utilizzo di pellicole
infrarosse e filtro
passa banda IR per la
macchina analogia
sarebbe ottimale, ma
dobbiamo fare attenzione
ad orientare bene la
macchina rispettivamente
alla posizione
dell’illuminatore
infrarosso, in maniera
tale da garantire una
corretta esposizione
degli scatti. Ricordiamo
che il campo infrarosso
va a fuoco su un piano
differente rispetto a
quello per la fotografia
ordinaria, quindi è
necessario avere
notevole esperienza in
questo campo per
realizzare scatti ben
esposti e messi a fuoco
correttamente. I tempi
di apertura
dell’otturatore sono
completamente differenti
da quelli per la
fotografia classica,
anche in questo caso
quindi, è bene conoscere
approfonditamente il
mondo della fotografia
all’infrarosso. Occorre
prestare molta
attenzione quando si
carica il rullino:
questa operazione va
effettuata in totale
assenza di illuminazione
poiché data la notevole
sensibilità della
pellicola, esporla anche
minimamente a sorgenti
luminose
comprometterebbe
l’integrità della
stessa.
Chiaramente, occorrono
due membri del team che
sostino in prossimità
delle macchine, sia per
effettuare sessioni
fotografiche periodiche,
che per scattarne di
improvvise qualora si
verifichi un fenomeno
paranormale o il
sensitivo avverta
qualche particolare
energia nell’ambiente.
Altri due componenti del
gruppo dovranno
occuparsi dei rilievi
relat ivi
alle emissioni
elettromagnetiche
anomale, disponendo
costantemente durante il
rilievo di rilevatori
EMF digitali di
precisione. Un altro
componente dovrà
disporre sempre del
termometro ad
infrarossi, per rilevare
eventuali hot spot o
cold spot che si possono
avere durante lo
svolgersi di un fenomeno
paranormale. Ci sarà poi
il solito componente del
gruppo che avrà cura di
registrare su block
notes o mediante
registratore vocale
qualsiasi dato utile
scaturito dalle letture
degli apparecchi,
impressioni del
sensitivo, eventi
anomali che potranno
capitare, in questo caso
descrivendo
accuratamente il
fenomeno a cui si è
assistito e riportando
ora precisa e eventuali
anomalie registrate
dalle sonde di
acquisizione dei
parametri ambientali o
elettromagnetici. Un
ultimo membro avrà il
compito di coordinare le
operazioni di rilievo
degli altri, occuparsi
del cablaggio della
strumentazione, gestire
i pc e le periferiche,
intervenire in caso di
malfunzionamento della
strumentazione e
attivare il microfono
panoramico sia per
realizzare periodiche
registrazioni
ambientali, esperimenti
metafonici o improvvise
registrazioni in
concomitanza con il
prodursi di eventi
paranormali
nell’ambiente.
L’utilizzo di tutte
queste apparecchiature
ci permette di
registrare, fotografare
e filmare oggettivi ed
evidente fenomeni
paranormali che si
possono verificare, ma
anche di monitorare le
variazioni dei parametri
fisico-ambientali che si
possono avere durante il
prodursi del fenomeno,
essendo sempre attive le
sonde di rilevazione
termica, gli apparecchi
per la rilevazione delle
onde elettromagnetiche a
bassa frequenza, le
telecamere ad infrarosso
e il microfono
panoramico. Una volta
che si ritenga
soddisfacente il rilievo
effettuato in un punto,
considerando anche il
parere del sensitivo, si
sposta tutta la
strumentazione nel punto
successivo, ripetendo
tutta la trafila di
operazioni appena
descritta. E’ evidente
che tutto questo lavoro
richiede una specifica
conoscenza di tutte le
apparecchiature che
vengono adoperate, una
buona conoscenza dei
principi della fisica e
chimica, della
fotografia,
dell’elettronica,
dell’elettrotecnica,
dell’informatica e di
moltissime altre
discipline che hanno a
che fare con la scienza,
senza contare una
notevole dose di
pazienza.
BIBLIOGRAFIA
·
Quaderni di
Parapsicologia (C.S.P.)
·
A caccia degli
spiriti - H.Price
·
Poltergeist over
England - H.Price
·
A caccia di Fantasmi
- A.Green
·
Aspetti scientifici
della Parapsicologia -
R.Cavanna
·
Fotografare gli
Spiriti - J. Harvey
·
La fotografia
all’infrarosso – C.
Romeo
·
Fotografia
all’infrarosso bianco e
nero all’ultravioletto e
alla fluorescenza – Ass.
Fotografia
all’Infrarosso
·
Appunti personali
dell'Autore |