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a cura di Michele Morettini

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comportamento di un ghost hunter
a cura di Michele Morettini

Nel precedente articolo abbiamo esaminato l’attrezzatura - sia basilare che professionale - del parapsicologo impegnato in ricerche relative a fenomeni paranormali di tipo infestatorio. In questa sede parleremo del suo utilizzo pratico e del modus operandi da adottare durante ricerche in luoghi in cui si presume avvengano questo tipo di manifestazioni. La prima cosa da fare è ottenere il permesso per accedere nel luogo in questione, permesso che si può accordare sia verbalmente, che mediante un semplice contratto, ove si attesta che il proprietario dell’immobile autorizza l’ingresso ai membri del gruppo di ricerca in una data e un orario precedentemente stabilito. Questo documento, firmato dal proprietario, sarà davvero prezioso se durante lo svolgersi delle vostre ricerche, dovreste ricevere la visita delle forze dell’ordine, impegnate magari in pattugliamenti di routine; grazie al documento infatti, potrete certificare la vostra regolare e concordata presenza all’interno dell’immobile.

Sempre nel precedente articolo a riguardo, abbiamo esaminato nel dettaglio la strumentazione necessaria ed indispensabile per questo tipo di ricerche, strumentazione composta da molte apparecchiature; questo implica la presenza di un team composto da un minimo di cinque o sei persone, formate e capaci di utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione. Chiaramente, se stiamo affrontando la fase operativa della ricerca, a monte avremo gia’ compiuto tutte le ricerche storico-bibliografiche sull’immobile, avremo una piantina della casa, un dossier sui fenomeni che si sono verificati e che hanno scaturito l’avvio dell’indagine, eventuali testimonianze raccolte e tutte le informazioni utili al caso; e’ bene portare tutti questi documenti in maniera tale da attingere direttamente a queste informazioni durante il sopralluogo. La presenza di persone sensitive è importante, perchè grazie a queste si può in parte ricostruire la storia del luogo o decifrare eventualmente le tracce che lo stesso possa ancora avere a livello di impregnazione psichica: in questo modo, nel mentre che si gestisce un’analisi fisica sul luogo (tramite sensori ed apparecchiature) ad essa si può affiancare uno studio che riguarda le energie sottili in moto in quello spazio, potendosi effettuare esperimenti di psicoscopia d’ambiente o di psicometria. Il sensitivo, predisponendosi ad allargare la sua coscienza, può nel caso sentire tracce di eventi del passato, e ricostruire così porzioni di fatti avvenuti nel posto anche molto tempo prima. Differenti considerazioni riguardano le capacità di persone medium: in questo caso, la persona può, in determinati stati di coscienza, entrare in diretto contatto con le entità disincarnate che eventualmente sostano nel luogo, facendo sì che si possa, entro certe possibilità, stabilire con esse un contatto fino a decifrare i motivi dei fatti lì mossi da persone un tempo in vita, e ricostruire dunque le cause e i punti chiave presenti nell’abitato ove i fenomeni sono mossi dalle stesse entità. Naturalmente, senza grande esperienza e molta cautela, esperimenti di questo tipo riguardanti la medianità e la sensitività, per la loro difficoltà e per gli stress psicofisici a cui le persone sono sottoposte, sono sconsigliabili da condurre se non in presenza di persone qualificate nel campo.

Una volta organizzata la squadra e portate le attrezzature in loco, si potrà partire con la prima fase del sopralluogo, ovvero un rilievo dinamico in tutti gli ambienti della casa. Uno o meglio due membri del team si attrezzeranno con i rilevatori di campo elettromagnetico a bassa frequenza; un altro membro avrà il compito di rilevare sensibili variazioni termiche localizzate mediante il termometro ad infrarossi; il sensitivo del gruppo dovrà segnalare e descrivere le particolari energie localizzate che percepisce, riportando qualsiasi tipo di considerazione personale o informazione psicoscopica acquisita; un altro membro avrà il compito di effettuare sessioni fotografiche in tutSpettrogramma acusticote le stanze, facendo particolare attenzione in quegli ambienti in cui, secondo le segnalazioni del proprietario o di testimoni o del sensitivo del gruppo, si sono verificati fenomeni paranormali; un altro ancora avrà il compito di annotare, mediante un registratore vocale o un block notes, tutte le eventuali letture degli strumenti e riportare qualsiasi dato utile scaturito dalle considerazioni del sensitivo o di fenomeni che si potrebbero verificare durante il rilievo dinamico. Il rilievo dinamico è molto utile per stabilire quali siano i punti “caldi” della casa, ovvero quei determinati ambienti in cui ci si aspetta maggiori risultati in termini di manifestazioni paranormali, punti che saranno esaminati accuratamente con i rilievi statici. Prima di iniziare il rilievo statico bisogna effettuare delle misurazioni relative ai parametri ambientali in condizioni di quiete, quindi avremo cura di rilevare la temperatura dell’ambiente con un termometro digitale molto accurato, l’umidità relativa mediante un igrometro, il rumore di fondo con un fonometro, la presenza di eventuali radiazioni ionizzanti con un contatore geiger, la presenza di onde elettromagnetiche a bassa e alta frequenza con un apposito rilevatore EMF e RF, riportando tutti questi dati in un modulo realizzato in fase di organizzazione del sopralluogo. Temperatura, umidità, rumore di fondo e altri parametri ambientali sono molto sensibili e possono ottenere variazioni anche per ovvie cause fisiche, quindi è bene cercare di isolare il più possibile l’ambiente in cui si stanno compiendo i rilievi, dunque, ove possibile, è bene chiudere finestre e porte. Una volta completata questa fase si posizionano tutti gli strumenti per il rilievo statico.

Inizieremo a montare i sensori termici – meglio se tre o quattro - in diversi punti della stanza, cosi da monitorare accuratamente l’andamento dei parametri termici ambientali; tali sensori andranno collegati ad un PC portatile, che sarà utilizzato solo esclusivamente per questo tipo di acquisizione. Successivamente installeremo due o tre telecamere ad infrarosso, posizionandole agli angoli della stanza, per avere una visuale panoramica dell’ambiente (meglio se equipaggiate con lenti semi-grandangolari); alle telecamere applicheremo un filtro passa banda IR, per riprendere esclusivamente in infrarosso. L’utilizzo del filtro rende necessaria l’installazione di un faretto IR, una sorgente di illuminazione infrarossa tale da rendere possibile l’acquisizione video delle telecamere. Anche queste telecamere andranno collegate ad un PC portatile, dotato di scheda di acquisizione video e software di gestione apposito, che registrerà costantemente e in frequenza infrarossa lo svolgersi del rilievo statico. Sarebbe ottimale disporre di un terzo pc portatile per le registrazioni ambientali e le prove metafoniche; se questo fosse possibile, collegheremo al pc un microfono panoramico molto sensibile, e possibilmente con un range di acquisizione in frequenza più ampio di quelli classici, magari che possa partire da 15 hertz anziché 20 (segnaliamo il microfono ECM 8000 della behringer, particolarmente adatto a questo tipo di rilevazioni).

Possiamo definire questa strumentazione quasi automatica, poiché offre un monitoraggio costante senza la supervisione dei membri del team, immagazzinando autRilevatore di onde elettromagnetiche a bassa frequenza con lettura analogicaonomamente i dati all’interno dei pc. Molto spesso ci si trova a dover effettuare rilievi simili in ambienti particolarmente stretti, è indispensabile quindi organizzare e posizionare tutta la strumentazione con la dovuta precisione, cercando di lasciare spazio per gli spostamenti, anche improvvisi dei membri del team. Collegate le varie periferiche di acquisizione ai pc, possiamo posizionare le macchine fotografiche in vari punti della stanza; sarebbe ideale installarne due, una analogica per la fotografia all’infrarosso e una reflex digitale per quella ordinaria; per gli ambienti stretti, suggeriamo l’utilizzo di obiettivi grandangolo, che riescono a riprendere un’angolazione di campo visivo notevole rispetto agli obiettivi classici. Anche in questo caso, l’utilizzo di pellicole infrarosse e filtro passa banda IR per la macchina analogia sarebbe ottimale, ma dobbiamo fare attenzione ad orientare bene la macchina rispettivamente alla posizione dell’illuminatore infrarosso, in maniera tale da garantire una corretta esposizione degli scatti. Ricordiamo che il campo infrarosso va a fuoco su un piano differente rispetto a quello per la fotografia ordinaria, quindi è necessario avere notevole esperienza in questo campo per realizzare scatti ben esposti e messi a fuoco correttamente. I tempi di apertura dell’otturatore sono completamente differenti da quelli per la fotografia classica, anche in questo caso quindi, è bene conoscere approfonditamente il mondo della fotografia all’infrarosso. Occorre prestare molta attenzione quando si carica il rullino: questa operazione va effettuata in totale assenza di illuminazione poiché data la notevole sensibilità della pellicola, esporla anche minimamente a sorgenti luminose comprometterebbe l’integrità della stessa.

Chiaramente, occorrono due membri del team che sostino in prossimità delle macchine, sia per effettuare sessioni fotografiche periodiche, che per scattarne di improvvise qualora si verifichi un fenomeno paranormale o il sensitivo avverta qualche particolare energia nell’ambiente. Altri due componenti del gruppo dovranno occuparsi dei rilievi relatFotocamere analogiche con pellicole e filtri idonei alla fotografia nel campo infrarosso.ivi alle emissioni elettromagnetiche anomale, disponendo costantemente durante il rilievo di rilevatori EMF digitali di precisione. Un altro componente dovrà disporre sempre del termometro ad infrarossi, per rilevare eventuali hot spot o cold spot che si possono avere durante lo svolgersi di un fenomeno paranormale. Ci sarà poi il solito componente del gruppo che avrà cura di registrare su block notes o mediante registratore vocale qualsiasi dato utile scaturito dalle letture degli apparecchi, impressioni del sensitivo, eventi anomali che potranno capitare, in questo caso descrivendo accuratamente il fenomeno a cui si è assistito e riportando ora precisa e eventuali anomalie registrate dalle sonde di acquisizione dei parametri ambientali o elettromagnetici. Un ultimo membro avrà il compito di coordinare le operazioni di rilievo degli altri, occuparsi del cablaggio della strumentazione, gestire i pc e le periferiche, intervenire in caso di malfunzionamento della strumentazione e attivare il microfono panoramico sia per realizzare periodiche registrazioni ambientali, esperimenti metafonici o improvvise registrazioni in concomitanza con il prodursi di eventi paranormali nell’ambiente.

L’utilizzo di tutte queste apparecchiature ci permette di registrare, fotografare e filmare oggettivi ed evidente fenomeni paranormali che si possono verificare, ma anche di monitorare le variazioni dei parametri fisico-ambientali che si possono avere durante il prodursi del fenomeno, essendo sempre attive le sonde di rilevazione termica, gli apparecchi per la rilevazione delle onde elettromagnetiche a bassa frequenza, le telecamere ad infrarosso e il microfono panoramico. Una volta che si ritenga soddisfacente il rilievo effettuato in un punto, considerando anche il parere del sensitivo, si sposta tutta la strumentazione nel punto successivo, ripetendo tutta la trafila di operazioni appena descritta. E’ evidente che tutto questo lavoro richiede una specifica conoscenza di tutte le apparecchiature che vengono adoperate, una buona conoscenza dei principi della fisica e chimica, della fotografia, dell’elettronica, dell’elettrotecnica, dell’informatica e di moltissime altre discipline che hanno a che fare con la scienza, senza contare una notevole dose di pazienza.

BIBLIOGRAFIA

· Quaderni di Parapsicologia (C.S.P.)
· A caccia degli spiriti - H.Price
· Poltergeist over England - H.Price
· A caccia di Fantasmi - A.Green
· Aspetti scientifici della Parapsicologia - R.Cavanna
· Fotografare gli Spiriti - J. Harvey
· La fotografia all’infrarosso – C. Romeo
· Fotografia all’infrarosso bianco e nero all’ultravioletto e alla fluorescenza – Ass. Fotografia all’Infrarosso
· Appunti personali dell'Autore