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Harry Price: Il Maestro

a cura di Luca Berto

         
Harry Price è senza dubbio la figura di spicco per quello che riguarda la scienza nota come "ghost hunting". Abbiamo detto scienza di proposito, in quanto dopo il contributo degli studi di quest'uomo, la caccia ai fantasmi non sarà più solo una materia adatta ai profondi conoscitori di pentacoli magici o riti antichi, ma sarà una materia "esatta", con regole applicabili nella maggior parte dei casi, una sorta di "metodo scientifico" di stampo
galileiano. Harry Price nacque nel 1881 a Londra, figlio di una droghiera e di un commesso viaggiatore. Il suo interesse per le materie occulte iniziò dopo aver assistito allo spettacolo di un mago, nel 1889 (era assai precoce, il giovanotto...). Divenne quindi un prestigiatore a livello amatoriale, iniziando anche ad accumulare diversi libri sull'argomento, i primi volumi che andranno a formare quella che sarà la sua famosa biblioteca di libri di magia. Il suo primo incontro con il soprannaturale, invece, è datato al 1896, all'età di 15 anni, quando, con un amico, decise di passare la notte in una supposta casa infestata. Si susseguirono, per tutta la notte, rumori strani ed inspiegabili; dopo aver notato una serie di orme sulle scale della casa, i due amici decisero di posizionare una macchina fotografica (di quelle del secolo scorso, funzionanti con la polvere pirica) all'inizio delle scale, con lo scopo di catturare almeno sulla lastra impressionabile il loro fantasma. Ed in effetti, dopo un'ora di attesa, le impronte ritornarono: i due ragazzini azionarono allora la macchina fotografica, ma, sviluppata la lastra, non notarono niente di strano se non le scale. Nonostante il risultato non provato, Price considerò sempre questo episodio come il suo primo incontro con un fantasma. Dopo essersi diplomato, Price svolse innumerevoli lavori, compreso quello di giornalista. Si sposò, nel 1908, con Constance Mary Knight, una ricca ereditiera: questo fatto gli permise di dedicarsi completamente al suo interesse per le materie occulte. Quando nel 1920 entrò a far parte dell'SPR (l'istituto per la ricerca sul paranormale), la sua fama di cacciatore di fantasmi era già consolidata: aveva lavorato in molte case infestate accertate e "smascherato" molti falsi medium, aveva fama di mago (abilità che utilizzava, come detto, per smascherare i falsi medium). Una delle prime indagini di Price, e forse una delle più famose, riguarda quella condotta su William Hope, un fotografo di spettri, in grado di presentare immagini del morto seduto a fianco dei parenti vivi: Price riuscì a smascherare il fotografo scoprendo che Hope utilizzava lastre pre-impresse. Fece fallire un esperimento sostituendo, in segreto, quelle del fotografo con delle proprie... Un pomeriggio, mentre stava prendendo il treno da Londra per fare ritorno a casa, a Pulborough, Price conobbe una giovane donna di nome Stella Cranshaw, con cui intavolò una discussione a proposito dei poteri psichici. Stella riferì al cacciatore di fantasmi di aver assistito, durante l'anno a fenomeni particolari (quelli che oggi chiameremmo poltergeist): colpi, sensazioni di freddo gelido, oggetti che, inspiegabilmente, volavano e cercavano di colpirla. Price, dopo aver rivelato la sua identità e professione, chiese alla giovane infermiera ospedaliera di farsi testare da una medium. Per la nuova indagine, Price decise di utilizzare una nuova apparecchiatura, un "telecinetoscopio", un apparecchio simile a quello usato dai telegrafisti, che, premuto, genera una piccola luce: con un opportuno sistema di segni, si poteva "comunicare" con entità non umane. Per verificare la veridicità dei poteri di Stella, il pulsante fu coperto con una cupola di vetro, in modo che solo con "poteri paranormali" potesse essere premuto. Furono condotte, in presenza di testimoni, 13 sedute, tra il marzo e l'ottobre del 1923, durante ognuna delle quali la giovane infermiera produsse ogni sorta di fenomeno psichico: una volta, per esempio, Stella fece levitare il tavolo così in alto che tutti i membri della catena dovettero alzarsi in piedi; subito dopo le tre gambe del tavolo si ruppero ed il tavolo stesso cadde a terra, distruggendosi. Price teneva un diario sul caso: annotò la costanza della variazione di temperatura durante ogni seduta ed il fatto che Stella fosse capace di utilizzare il sistema del telecinetoscopio. La fama di Price crebbe ancora di più, con l'investigazione su questo nuovo fenomeno. Sempre nel 1929 Price soggiornò a Monaco, invitato dal Barone Albert von Schreck-Notzing, un investigatore come lui, per conoscere i fratelli medium Will e Rudi Scheider. Price rimane molto impressionato dalle capacità dei due fratelli, tanto che decise di inviarli in Inghilterra per un'altra serie di sedute. Ma l'esperienza servì ad arricchire anche la professionalità di Price, che imparò dal Barone l'arte del "farsi pubblicità". Price iniziò ad indagare anche sui propri poteri psichici e tracciare alcuni tratti per una indagine "spettrale" più rigorosamente scientifica. Iniziò, quindi, a stabilire una scala di variazioni di temperatura e di pressione, che erano punti comuni in ogni sospetta vera apparizione spettrale. Sfruttando questi nuovi parametri, Price iniziò a smascherare una serie impressionante di falsi medium. Parlando del suo rapporto con l'SPR, possiamo dire che ci furono dei "contrasti" che portarono Price ad abbandonare l'istituto per fondarne uno proprio, il Laboratorio Nazionale per la ricerca Psichica. E' il 1923. Ci vollero tre anni perché il laboratorio assumesse una certa credibilità e divenisse parte della "London Spiritualist Alliance", ma i risultati furono incoraggianti. I rapporti con l'SPR si erano ormai rotti, tanto che l'istituto restituì all'investigatore tutti i libri che aveva donato. Dopo la morte di Price, tre membri dell'SPR si dedicarono anima e corpo per screditare il loro rivale, ma la branca americana non serbò rancore, tanto che Price lavorò come ricercatore per la "American Society for Psychical Research" dal '25 al '31. Nel 1936 Price si occupò del caso della giovanissima contadina rumena Eleonora Zugan, che asseriva di aver sperimentato violenti fenomeni di poltergeist. La giovane aveva lasciato il manicomio per opera di un investigatore psichico che Price conosce a Vienna. Il nostro portò la ragazza a Londra, dove inizia una serie di esperimenti: testimoni riferirono di aver visto apparire stigmate sul corpo della ragazza, senza che questa potesse in qualche modo esserseli procurata da sola; Eleonora era in grado di muovere oggetti con la forza della mente. Price ipotizzò che i suoi poteri potessero essere causa del fatto che avesse subito violenze sessuali in giovanissima età. I suoi poteri sparirono all'età di 14 anni. Nel 1929, Rudi Schneider, forse il più dotato dei due fratelli, ritornò in Inghilterra per nuovi test con Price: l'investigatore assistette a fenomeni così particolari che non solo lui si convinse della loro autenticità, ma anche Lord Charles Hope, membro dell'SPR. Price dichiarò che i fenomeni erano "assolutamente genuini" e come "nessuna azione sospetta fosse provata da testimoni e presenti". Per l'occasione Price aveva utilizzato nuove attrezzature, come un apparato di fili elettrici, collegati ad una luce, che provassero se qualcuno stesse interrompendo la catena. Ma, nonostante queste precauzioni, i fenomeni prodotti da Rudi furono senza spiegazioni e del tutto autentici. Nella primavera del 1932, Price condusse con Rudi altre sedute, testimoniate da alcune fotografie. Nonostante l'incredibile serie di eventi cui assistette (ed il fatto che fossero sempre del tutto autentici), Price si rese conto del fatto che i poteri del ragazzo andavano diminuendo in maniera inversamente proporzionale all'età. Comunque, Lord Hope stava già preparando uno studio per l'SPR sul giovane tedesco, quando avvenne l'incredibile: Price dimostrò, con delle fotografie, che Rudi è un truffatore. Le fotografia era inequivocabile: Price aveva piazzato una macchina fotografica in modo che entrasse in funzione ad ogni movimento del medium ed aveva, così, ritratto Rudi mentre tentava di raggiungere il tavolo per manipolarlo, in modo da farlo levitare. La reputazione di Rudi era rovinata, così come quella degli investigatori che avevano dichiarato autentici i suoi poteri (tra cui Price). Ma la credibilità di Price non venne meno, anzi: tutti coloro che lo avevano accusato di essere soltanto un truffatore in cerca di pubblicità dovettero ricredersi. [Anche se non tutti i casi di Price furono un successo: una volta si recò in Germania per testare una formula magica in grado di trasformare le capre di montagna in uomini. I risultati furono quello che furono e Price fu oggetto di scherno per molto tempo...]. Un altro caso che appariva genuino, benché bizzarro, era quello di Gef, la mangusta parlante di Cashen's Gap, del 1931: si trattava di una voce incorporea, che si dichiarava appartenente alla mangusta, appunto. Si trattava di un caso isolato dell'Isola di Man: appartenente alla famiglia Irving, questo animale mangiava conigli, era in grado di parlare varie lingue, imitare animali e recitare filastrocche. Il caso fu studiato da Price e R. S. Lambert, editore della trasmissione radiofonica "The Listener", ma l'animale rifiutò di "esibirsi" in loro presenza. Price ricollegò il caso ad un fenomeno di poltergeist generato dalla figlia tredicenne degli Irving, ma questo non poté essere provato e Price non fece certo una bella figura... A pagare fu anche e soprattutto Lambert, che aveva collaborato con Price in altri casi e che perdette il lavoro. Un supervisore della BBC affermò che l'interesse nel soprannaturale non rientrava nelle competenze di un radio-conduttore. Lambert lo querelò e ottenne il suo lavoro indietro. Per curiosità, possiamo aggiungere che al caso di Gef si interessò anche Nandor Fodor, un altro investigatore, che spiegò le abilità dell'animale non con il poltergeist, ma sostenendo che la mangusta aveva realmente imparato a parlare. Alcuni anni dopo, quando il caso non destava più interesse, un animale fu ritrovato ucciso nell'area di Cashen's Gap, forse si trattava proprio di Gef. Durante questo periodo, Price contribuì alla crescita della ricerca psichica in Inghilterra, ad esempio persuadendo l'Università di Londra ad aprire una biblioteca ed un ufficio per la ricerca psichica: la biblioteca esiste ancora oggi ed è formata in gran parte dai volumi donati da Price. Il 1929 è l'anno della svolta per Harry Price: è in quell'anno che indaga sulla famosa Canonica di Borley, in Essex, la casa più infestata d'Inghilterra. Con questa indagine, Price si affermò come il più importante cacciatore di fantasmi del mondo, oltre ad instaurare una seria metodologia d'indagine per tutti Harry Price mentre mostra i trucchi usati da un Medium. i suoi successori. Durante le visite a Borley, Price assistette a fenomeni di poltergeist: campanelli che suonavano da soli, oggetti che volavano, colpi, oltre a quelli narrati dagli sfortunati abitanti della casa. Per la ricerca nella canonica, Price sfruttò la collaborazione di 40 persone, guidate da un "manuale", steso apposta per l'occasione, in cui erano indicati procedimenti di registrazione di eventi, le parti dell'equipaggiamento che avrebbero dovuto portare con sé i cacciatori di fantasmi ed altre utili indicazioni. L'indagine di Borley durò per circa un anno, in cui Price assistette, come detto, a fenomeni diversi, sempre indagati con mente aperta e indagatrice. I risultati delle ricerche furono stampati in due libri, "La casa più infestata d'Inghilterra" (The Most Haunted House In England, 1940) e "La fine della Canonica di Borley" (The End of Borley Rectory, 1946), che divennero dei "best seller" del genere e delle guide per tutti i cacciatori di fantasmi futuri.
     
Price morì nel 1948
      
Oggi possiamo dire che Harry Price fu un vero pioniere della ricerca paranormale, operando in tutti i campi con assoluta conoscenza di quanto andava indagando. Riuscì a rendere "pubblica" una materia tanto eccentrica e sconosciuta come quella della caccia ai fantasmi utilizzando un metodo ancora oggi valido.
    
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