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Storie di Vampiri
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Vampirismo, tra credenze popolari e strani rituali
a cura di Andrea Romanazzi

Oggi quando si parla di vampiri e vampirismo si pensa a finzioni teatrali e cinematografiche, in realtà il termine "vampiro" non è un invenzione recente ma un qualcosa di misterioso la cui origine si perde negli oscure pieghe del tempo, nei meandri nascosti e spesso volutamente dimenticati della memoria dell'uomo. Il termine "vampiro" è relativamente recente, di origine slava esso è legato alla radice "pi" cioè stregone e al verbo "wempti" che significa bere. Notoriamente si legano i vampiri alle terre dell'Europa Orientale, spesso a causa dell'associazione di questa creatura con il famosissimo Conte Dracula personaggio ispirato allo storico Vlad Tapes, principe della Valacchia forse associato al "vampiro" a causa dei suoi severissimi metodi di governo, chiamato e soprannominato DRACUL, che in Rumeno significa "stregone". In realtà Vlad fu un grande paladino della Cristianità contro l'incombente pericolo turco che riuscì a sconfiggere anche disponendo di un esercito notevolmente inferiore, utilizzando una vera e propria arma psicologica. Quando i turchi arrivarono alla capitale del regno, Targoviste, trovarono circa 8.000 pali ove erano stati infissi altrettanti prigionieri turchi. L'impatto fu così inaspettato e tremendo che i turchi decisero subito di ritirarsi. In realtà, Dracula a parte, il "vampirismo" si perde nella notte dei tempi e non è caratteristico di una sola regione ma di quasi tutta l'Europa e non solo. Abbiamo così i vrykolakas greci o gli upir della Russia, passando per i polong della Malesia. La Dalmazia e l'Albania invece sono infestati secondo il folklore locale dai Vukodlak, mentre in Indonesia si pensa che le donne morte durante il parto si trasformino in Langsuir demoni che succhiano il sangue ai bambini appena nati. Il nostro excursus vampiresco potrebbe poi continuare nella Americhe, e così in Cile vi era il chon chon mentre gli Aztechi credevano nelle pericolosissime ciuapipiltin anche esse, come visto in precedenza, donne morte durante il parto e la nostra lista potrebbe proseguire ancora per molto. In tutti i casi, comunque, il vampiro è una creatura che si crede possa tornare in vita dopo la morte per nutrirsi della linfa degli uomini vivi e così spesso, per impedire il ritorno in vita, in alcune necropoli venivamo messi enormi massi sul corpo del presunto vampiro per impedirgli di lasciare la sepoltura. Il testo più antico sul vampirismo è una tavoletta babilonese che si trova nel British Museum e dove descrive formule magiche che servono per proteggersi dai vampiri, e ancora gli assiri credevano in un demone, Lilith, trasformato successivamente dagli ebrei nella perfida prima moglie di Adamo che poi darà vita nella tradizione greco-romana alla famosa Lamia, spesso raffigurata come una bella fanciulla che si nutriva del sangue e del seme degli uomini. In realtà dietro l'immagine del vampiro vi sono numerose spiegazioni, in molte tradizioni il vampiro è un figlio illegittimo o ancora bambini nati con denti, gli assassini, i ladri, o ancora, come già detto, le donne morte durante il parto. Molto spesso era considerato "vampiro" colui o colei che violava i principali "tabu'" della religione locale. Infatti il selvaggio crede in una religione che non impone solo i precetti positivi, ma anche quelli negativi, cioè tutto quello che "non va fatto" e che prende il nome di Tabù. Violando uno di questi adempimenti il credente entra in una vorticosa spirale di causa-effetto che per lui diventa dannosa se non addirittura mortale. J.Frazer, nel suo famosissimo libro, "il ramo d'oro", descrive una serie infinita di tabù, per esempio tra le tribù africane si crede che se durante la caccia una moglie sia infedele con il suo marito, egli sarà morso da un serpente e morirà, nasce così l'idea del "non morto", l'uomo che torna dopo la morte per vendicare il tabù violato. In realtà l'idea del vampiro nasce a causa della paura dei morti, comune a tutte le culture, e in particolare dei morti che hanno ancora qualcosa da regolare, così ecco come le donne morte durante il parto, i bambini defunti ancora in fasce o ancora mariti traditi vogliano, dopo la morte, portare i loro parenti con loro, nell'aldilà. Il rito funebre nasce proprio per questo, esso è visto all'inizio con lo scopo di rompere drasticamente il legame tra il defunto e le vita sulla terra. Del resto, nel passato, quando non si conoscevano le malattie epidemiche, quando un uomo moriva di un male sconosciuto e, successivamente dello stesso si ammalavano anche i suoi parenti si pensava subito all'intervento malvagio del defunto. Nasce da queste paure l'idea, presso alcune culture orientali, della cremazione o ancora, l'usanza, tipica dei nativi d'America, di far spolpare il cadavere dagli animali. Se dunque capitava di avere un morto "in odore di vampirismo" ad esso si applicavano rituali particolari. Magari tutte queste cose ci possono sembrare lontani retaggi culturali di popoli distanti da noi, immersi in credenze orientali che solo come curiosità "toccano" il nostro paese e la nostra cultura. Questo in realtà fino a pochi mesi fa, quando a Trani, un paese della provincia di Bari, in Puglia, sono state scoperte appunto le tombe di "vampiri". Infatti in uno scavo condotto a Trani, in particolare in località "Capo Colonna" sono emerse due sepolcri databili IX-VIII sec. a.C. con particolari sconcertanti. Infatti nella prima sepoltura era deposto un individuo in posizione inginocchiata schiacciato da un lastrone posto alle sue spalle, nella seconda tomba, molto più grande, sono stati trovati tre defunti anch'essi con un masso. In realtà l'area era sicuramente un luogo di culto, e questo lo testimonierebbe il Monastero di Capo Colonna ancora visitabile. Già nel passato erano stati scoperti reperti di epoca micenea e tardo-ellenici, reperti che però stranamente non sono mai stati resi noti nè pubblicati, l'ultimo scavo però ha portato alla luce una struttura le cui pareti esterne, costituite da grandi lastroni, avevano la particolarità di essere infisse nel terreno. Tra i diversi reperti trovati è stato segnalato su di un frammento uno strano disegno di un "animale" bipede con una notevole cresta e una coda da rettile. Ma le particolarità, già non poco rilevanti, non si esauriscono qui, infatti è stata anche ritrovata una "fossa circolare" di cui si ignora la funzione all'interno della quale sono state infisse delle pietre verticali. Per quanto riguarda le due tombe, poi, la più piccola è posizionata fuori dal recinto dell'edificio, mentre la seconda all'interno dello stesso e inoltre entrambe non hanno corredo funerario, sicuramente si doveva trattare di stranissimi personaggi che, non dovevano assolutamente ritornare tra i vivi, non permettendo loro di proiettare se stessi e la propria stirpe negli oceani del tempo. Sepolture di questo tipo, già presenti in altre parti del mondo, sono le prime presenti e comunque scoperte in Italia. Corpi di uomini che dopo morti "non devono" ritornare tra i vivi, strani riti legati a pietre verticali, misteriosi disegni di creature antropomorfe, sembrano echi lontani di una terra senza età che ci nasconde nel suo ventre, come uno scrigno antichi riti e misteri non ancora svelati.

BIBLIOGRAFIA

· "La Gazzetta del Mezzogiono" 3-Marzo-2002
· "Il Ramo D'Oro" di J.Frazer
· "Il manuale del Vampirologo" M.Boselli