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Vampiri
Simonetta Santamaria

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Bela Lugosi: L'uomo che si credeva Dracula (1884-1956)
a cura di Laura Quattrini

La locandina di "Dracula", film girato da Tod Browning nel 1931 che diede fama all'attore ungherese e che costituì per la Universal l'inizio della produzione di film del terrore, con opere che col tempo si sarebbero trasformate in vere e proprie leggende.Vittima del suo stesso mito, questo oscuro attore ungherese, che grazie a un solo film era riuscito a diventare una stella del cinema, finì i suoi giorni trasformandosi in una parodia di se stesso. Giunse addirittura a credere di essere realmente la reincarnazione del più famoso vampiro della storia. Era nato il 29 ottobre del 1884 a Lugos, un paese ungherese dal nome uguale al suo. Figlio di un ricco banchiere, studiò all'accademia di arte drammatica di Budapest, cominciando a soli sedici anni la sua carriera teatrale. Dopo aver debuttato come protagonista di opere shakesperiane presso il Teatro Nazionale di Ungheria, fu costretto a lasciare il tuo paese mentre era impegnato a recitare Ibsen e dovette rifugiarsi negli stati uniti, dove non ebbe difficoltà a trovare lavoro al Greenwich Village di New York. La prima teatrale di Dracula si tenne con enorme successo nell'ottobre del 1927; in seguito l'opera si spostò sui palcoscenici di tutto il paese, consentendo a Lugosi di accresceere la propria fama fino a sostituire sul grande schermo l'attore Lon Chaney, il poliedrico artista proposto per l'affascinante ruolo di Dracula. Da allora divenne "prigioniero" del conte, che lo vampririzzò completamente. Al cinema si vide obbligato a interpretare personaggi terrificanti e fece alcune sporadiche comparse a teatro in opere come "Il mistero del varietà" e "Arsenico e vecchi merletti". A fianco di Greta Garbo in "Ninotchka" riuscì soltanto a strappare qualche sorriso agli spettatori, mentre nel resto delle sue interpretazioni si limitò a cercare di incutere terrore fino a trasformarsi, al termine di una carriera in continuo inesorabile declino, in una patetica parodia di se stesso. Consumato dalla droga, che lo obbligò a ricoverarsi al Metropolitan Hospidal di Los Angeles un anno prima di morire, si perse nell'ombra proiettata su di lui dal tenebroso personaggio con cui lentamente si era identificato. Dormiva in una bara, al mattino si faceva cospargere di ragnatele e volle essere sotterrato con indosso il suo mantello nero e rosso e il frac del conte Dracula. Lasciò in eredità il famoso anello all'amico Forrest J. Ackermann e oggi il suo corpo imbalsamato riposa nel cimitero di Holy Cross a Hollywood, vicino a quello di Bing Crosby.