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Il Magnetismo
Animale |
a cura di
Andrea Romanazzi |
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Le antiche origini dagli Egizi
alla magia Rinascimentale |
Durante la mia
personale ricerca lungo le vie dei magismi, tra antichi
documenti e manoscritti, mi sono imbattuto in quegli studi che
hanno caratterizzato la fine del XVIII secolo e la metà del
successivo e che oggi sono conosciuti con il nome di “magnetismo
animale”. Esaminando più approfonditamente l’argomento ho
trovato un “trait d’union” tra le ricerche medico/esoteriche
Occidentali e l’antico occultismo Orientale, ad esempio, la
digitopressione presente nel magnetismo animale ricorda i
massaggi “energetici” orientali, come lo shiatsu, ovvero
“pressione delle dita”, ed entrambi sono applicazioni dell’idea
di guarigione attraverso il contatto e la gestione delle
energie.
Ricerca che mi ha portato così a pubblicare un saggio “Il
Magnetismo umano: pratiche di guarigione tra esoterismo
Occidentale ed occultismo orientale” che espone, tra l’altro, il
metodo magnetico del magnetista tedesco Kluge.
Nel magnetismo animale l’energia viene trasmessa dagli occhi o
dalle mani, dal respiro o dalle tecniche di suggestione verbale
e gestuale messe in pratica dal magnetizzatore ottocentesco.
Sono gli equivalenti dei mudra e dei mantra orientali, dei gesti
e degli scongiuri ripetitivi ed ipnotici della stregoneria
italiana, dei canti sacri di guarigione sciamanici, pratiche
“svuotate” del loro essere se non permeate dall’Energia. In
questa pratica si inserisce così l’idea animista che tutto sia
composto da un fluido vitale, concetto ben noto all’Antico, e
che gli uomini siano intermediari del divino e manipolatori di
questa forma di energia.
Prime notizie della ricerca delle energie sopite nell’uomo le
troviamo presso gli egizi, ad esempio il Belfiore riporta una
descrizione di una tavola d’Iside, su cui erano rappresentati i
suoi misteri . “Essa si compone di tre personaggi: uno di essi è
disteso su di un letto, un altro gli posa la mano sinistra sul
petto e la destra innalzata ed aperta, mentre un terzo
personaggio che sta di fronte al secondo, guardandolo in viso,
ha la mano destra al di sopra della testa, colle tre prime dita
distese e le ultime due flesse; il gesto e la posa di
quest’ultima figura sono molto significanti, e sembra che gli
faccia una raccomandazione”.
Ancora è Plinio nella sua Naturalis Historiae a descrivere i
poteri magico-ipnotici dei popoli della Scizia e dell’Illiria,
dei Finni e dei Lapponi, mentre Pomponio mela descrive stesse
capacita tra le Druidesse del mondo celtico. Strabone, invece
narra di quel “sacro sonnambulismo”, noto come “sonno
incubatore, che troviamo presso i templi dedicati ad Esculapio,
come ad esempio quello che sorgeva a Roma, sull’Isola Tiberina.
Si parla di oniromanzia, interessante pratica che consiste in
una serie di tecniche per far cadere il paziente in un sonno
rivelatore durante il quale, appunto, la divinità suggerisce la
cura al male. Tale pratica la ritroviamo narrata da Strabone che
descrive l’incubazione praticata nei templi dedicati a Serapide.
Qui i malati usavano dormire ai piedi della statua del dio dopo
esser stati sottoposti a cerimoniali molto suggestivi e
impressionanti. Ad Epidauro sono stati rinvenuti antichi ex-voto
in pietra che i fedeli portavano al santuario a guarigione
avvenuta. Riti simili li descrive anche Pausania parlando ad
esempio del tempio di Ino in Laconia, celebre per gli oracoli e
per i rituali del sonno incubatore.
Questo tema pagano viene acquisito anche dalla Nuova religione
Dominante, e così, ad esempio, a Esculapio si sostituiscono le
chiese dei Ss. Cosmo e Damiano, S. Martino o S. Caterina che
fungevano da medici del popolo, mentre quando questo non
avveniva diveniva stregoneria e in particolare fattura. E’
l’idea del Fascino, l’azione malefica prodotta da un fluido che
proveniva dall’occhio di particolari persone.
Se ne iniziano così ad interessare figure come Marsilio Ficino,
che afferma come “…lo spirito preso da violenti desideri può
agire non solo sul proprio corpo, ma anche su di un corpo
vicino, specialmente se questo è uniforme per sua natura e più
debole… Ed oltre a ciò che se un vapore od uno spirito, lanciato
dai raggi degli occhi, od altrimenti emesso, può fascinare,
infettare, od altrimenti affettare una persona che vi sta
vicino, a maggior ragione dovete attendervi un effetto
considerevole quando questo agente proviene dall'immaginazione e
dal cuore nel tempo stesso..”, ma anche Paracelso, uomo che
sicuramente ha influenzato gli studi di Mesmer, afferma
l’esistenza di un fluido universale, Walter Scott, Van Helmont
che scrive il “de magnetica corporum curatione” e ancora Maxwel
Scozzese con il suo “de medicina magnetica”. |
Mesmer e la nascita del
Magnetismo Animale |
Nel 1774 un
gesuita viennese, Hell, comunica di aver guarito se stesso dai
reumatismi e una donna da un problema cardiologico attraverso
l’uso di calamite. E’ l’inizio della teoria del magnetismo
minerale. In realtà l’idea del potere di un fluido presente nei
minerali e nei cristalli è molto più antica, già Aristotele
parla dell’applicazione del rame per calmare i dolori corporei.
Tale pratica però inizia ad incuriosire un giovane medico
tedesco, Franz Anton Mesmer, studioso di esoterismo e degli
scritti di Paracelso, successivamente il maestro di Giuseppe
Balsamo, meglio noto come Cagliostro. Egli si avvicina a tale
pratica e nel 1766 egli sostiene, nel suo lavoro
de planetarum influxu,
che i corpi celesti esercitano un’influenza sugli uomini ed in
particolare sul loro sistema nervoso attraverso quello che lui
definisce un “fluido sottile” che attraversa tutto l’universo.
Successivamente però inizia ad affermare che il minerale è solo
un mezzo, in realtà la forza guaritrice è presente direttamente
nell’uomo. Nasce così il Magnetismo umano.
La Malattia così nascerebbe da una disfunzione di questo flusso
armonioso
che, secondo le sue teorie doveva essere in armonia con quello
universale. Nel 1779 scrive il testo fondamentale del magnetismo
animale “Mémoire sur
la découverte du magnetisme animal”.
La sua fama cresce sempre più, fonda nel 1784 la Società
dell’Armonia un'associazione che potremmo definire
pseudo-massonica con lo scopo di sviluppare e diffondere la
teoria del magnetismo animale.
Il suo legame con la “loggia” e con i suoi rituali è
sottolineato dal fatto che Mesmer era già massone, associato al
Grande Oriente di Francia e recentemente è stato ritrovato anche
il manoscritto di un rituale per l'Ordine dell'Armonia secondo
il rito settentrionale", che dimostra una notevole somiglianza
con quelli dell’Ordine massonico.
Tra i grandi iniziati da tale Società troviamo Lafayette, che
oltre a divenirne un fervente sostenitore, cerca di coinvolgere
anche George Washington in tali misteriose pratiche. Ogni
cittadino della “Parigi Bene” deve provare su di sé l’esperienza
mesmeriana, l’Hotel Bouillon, trasformato da Mesmer in una
clinica inizia ad ospitare personaggi dell’alta società,
nonostante i dubbi e la affermazioni di ciarlataneria che
arrivarono dalla commissione di indagine nominata da re Luigi
XVI prima, giunse alla conclusione che i benefici erano dovuti
esclusivamente ad un effetto placebo, e successivamente
dall'accademia reale delle scienze che bocciò le sue teorie, il
sempre più l’alto numero dei pazienti lo spinse a praticare
trattamenti collettivi. Nascono i “baquet” , delle grandi
tinozze piene di zolfo, limatura di ferro e acqua magnetizzata
in precedenza dal Medico, ove i pazienti si immergevano alla
ricerca della “crisi”. Era infatti questa ad assicurare la
guarigione, la malattia doveva esser portata all'apice del suo
sviluppo per poi essere espulsa. Ancora una volta ritroviamo le
antiche origini di Stati alterati di coscienza presenti nello
sciamanesimo o, ad esempio, qui in Italia nel Tarantismo, qui
sotto forma di il sonno ipnotico o l’isterismo.

Nei gabinetti
curativi di Mesmer avvenivano così le scene più assurde, gente
che si strappava le vesti di dosso, che si dichiaravano guariti
al solo esser sfiorati dal Maestro, isterie collettive
manifestate con urla e pianti.
Purtroppo lo scoppio della Rivolezione Francese sposta gli
interessi, tacciato sempre più di ciarlataneria, abbandonato da
alcuni seguaci come d'Eslon o il conte di Puységur che cercano
di dar vita ad un metodo tutto loro, Mesmer ritorna a Vienna e
nel 1815 muore nella sua città natia.
Il Magnetismo animale però non perirà con lui e molte altre
pagine di inchiostro saranno versate fino alla fine del Secolo
quando, anche dai suoi influssi, si genererà lo Spiritismo,
caratterizzato, ad esempio, dalla “catena delle mani” che era in
realtà una delle teorizzazioni di Mesmer per far fluire
l’energia tra i magnetizzandi. |
I “gabinetti” di guarigione in
Italia tra
Avanspettacolo, jettatura e ricerca magica |
In Italia, a
differenza delle altre nazioni Europee, non si hanno moltissime
notizie del magnetismo animale se non nell’Ottocento. I testi e
gli studi Settecenteschi sono molto rari, e i “gabinetti” di
guarigione si trovavano solo in poche città italiane tra cui la
già magica Torino. Così nel 1845 lo studioso Lisimaco Verati
affermava di non conoscere «opere italiane che trattino del
magnetismo”.
Primo testo Settecentesco a trattare del Magnetismo e tradotto
in italiano, fu il “Traité theorique-pratique du magnetisme
animal”, stampato a a Rimini presso Marsoner e successivamente a
Foligno. Violando il patto di segretezza imposto da Mesmer fu
anche il primo saggio che ne svelava con chiarezza le tecniche.
Tra gli intellettuali del Mezzogiorno, invece, la polemica
mesmeriana si sposò con la tradizione del “fascino” e della
“jettatura” cara nei saloni napoletani come dimostrano gli
scritti di Ludovico Valletta e Giovanni Leonardo Marugi.
Solo successivamente, nella seconda metà dell’Ottocento
iniziarono a fiorire gli studi sul magnetismo animale prima con
la famosissima rivista del Dottor Terzaghi, Cronaca del
magnetismo animale, una rivista/organo di diffusione che fu
attiva per quasi 10 anni e successivamente con molti testi
sull’argomento, e a diffondersi, soprattutto in città come
Torino, Milano e Pisa, i “gabinetti magnetici”. Si iniziarono a
diffondere spettacoli di magia teatrali ove medium e magnetisti
mostravano alla gente incredula il “paranormale”. |
CONCLUSIONI |
Ciarlataneria o
riscoperta di antiche energie mai sopite? Cosa è davvero il
magnetismo animale e chi è realmente il “Magus”? Risposte non
facili da definire, unica certezza è che gli studi sul
Magnetismo Animale hanno portato l’Uomo Occidentale ad
interrogarsi sull’esistenza di una “energia” insita nel suo
corpo, hanno dato l’avvio a quella che oggi chiamiamo “medicina
alternativa”, ha gettato le basi dell’ipnosi attraverso gli
esperimenti di Braid e furono il “terreno fertile” su cui fiorì
lo spiritismo fine ottocentesco di Allan Kardec. |
BIBLIOGRAFIA |
·
Andrea Romanazzi, Il
Magnetismo umano: pratiche di guarigione tra esoterismo
Occidentale ed occultismo orientale; Boopen Editore, 2010 (http://www.boopen.it/acquista/DettaglioOpera.aspx?Param=15415&NClick=170)
·
David Armando, Il magnetismo animale tra
scienza, politica e religione. Nuove fonti e ipotesi di ricerca,
in «Laboratorio dell’ISPF» (www.ispf.cnr.it/ispf-lab), II, 2005,
2, ISSN 1824-9817, pp. 10-30.
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