Non
si sa per certo se San
Gennaro sia esistito
realmente, la Chiesa
Cattolica però non ha
dubbi, secondo la
tradizione Januarius fù
vescovo di Benevento
sotto l'imperatore
romano Diocleziano. Nel
305 Januarius venne
arrestato per ordine del
governatore della
Campania con l'accusa di
aver convinto un certo
Sosius che "presto
avrebbe vestito la
corona del martirio",
Januarius infatti disse
di aver visto delle
fiamme sul capo di
Sosius mentre cantava in
chiesa. Furono entrambi
condannati a morte ed
esposti ai leoni in un
anfiteatro, questi però
si sarebbero rifiutati
di attaccarli, allora
furono portati in una
piazza della cittadina
di Pozzuoli dove furono
decapitati, a questo
punto la tradizione
racconta che una serva
raccolse il sangue del
martire dalla pietra
sulla quale Januarius fù
decapitato. Nel quinto
secolo poi le spoglie di
Gennaro vennero portate
in una catacomba vicino
Napoli dove Gennaro
divenne il santo
protettore della città.
Le ossa che nel
frattempo erano state
portate nella chiesa
vescovile, furono rubate
nel 813 da un re
longobardo che le portò
a Benevento, dove
rimasero nascoste per
qualche secolo. I resti
del santo furono poi
ritrovati durante dei
lavori sotto l'altare
del monastero di
Montevergine, Federico
D'Aragaona allora le
riportò a Napoli. Nel
1337 l'arcivescovo
Orsini introdusse una
cerimonia religiosa in
onore al santo, durante
una processione il 17
agosto del 1338 il
sangue si sciolse nella
fiala in cui era
custodito, come se fosse
ancora nel corpo di San
Gennaro.
IL MIRACOLO
La reliquia, che
consiste in due piccole
boccette contenenti il
sangue del santo, che
sono contenute in una
piccola teca di forma
circolare con una lunga
impugnatura, è esposta
tre volte l'anno, il
primo sabato di maggio,
il 19 settembre e il 16
dicembre. La chiesa si
dichiara scettica ma
permette comunque
all'arcivescovo di
celebrare il rito nella
cattedrale della città.
Durante la cerimonia la
reliquia viene più volte
agitata per osservare se
la liquefazione è
avvenuta, se il sangue
diventa liquido viene
mostrato ai
fedeli nella cappella
del tesoro, dopodiché la
reliquia viene esposta
per sette giorni nei
quali è possibile anche
toccarla.

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