La veggenza è la
capacità "intuitiva"
di percepire ciò che stà
accadendo o dovrà
accadere. La veggenza "deduttiva"
è invece, la capacità di
analisi dei fatti
oggettivi realmente
accaduti. L'analisi
obbiettiva degli eventi
può portare a logiche
conclusioni che possono
avere in taluni casi
corrispondenza con gli
eventi che si andranno a
determinare nel futuro.
La veggenza deduttiva o
analisi deduttiva, è
prevalentemente basata
sul calcolo, sul
ragionamento, sul buon
senso e su buone
capacità di giudizio; è
uno sforzo
prevalentemente affidato
alla mente razionale e
cosciente. La veggenza
intuitiva invece è la
capacità di percepire
istintivamente fatti o
accadimenti che andranno
a verificarsi nel futuro
anche senza il supporto
analitico e deduttivo di
realtà oggettive che in
qualche modo potrebbero
aver determinato tali
eventi. Tale capacità di
intuizione è una
proprietà prevalente
della mente irrazionale
e subcosciente. In altri
termini, la
capacità deduttiva
si basa sul ragionamento
che dice: "Se
ci sarà una tal causa,
probabilmente ci sarà
tale effetto".
La capacità intuitiva
invece dirà: "Ci
sarà questo effetto,
probabilmente
determinato da tale
causa".
Specificando
ulteriormente, la mente
subcosciente può
prevedere e prevenire
effetti, senza bisogno
di conoscere le cause
che li possono in
qualche modo
determinare. Io
personalmente, non
disgiungo quello che
comunemente viene
chiamato in forma
volgare:"sesto senso"
dai sensi comuni o da
quelli non ordinari e
pertanto nemmeno dal
conscio o
dall'inconscio. Il "sesto
senso" è la
capacità istintiva di
percepire immediatamente
eventi che si possono
verificare
nell'imminente futuro:
pericoli incipienti,
eventi gioiosi,
risultati sportivi, il
sopraggiungere di amici
o persone care e quant'altro;
nonchè la capacità
istintiva ed immediata
di leggere nel cuore e
nell'animo delle persone
e di prevedere fatti e
accadimenti riguardanti
la loro vita. E' dunque
una questione di tempo;
la "concentrazione"
della mente offre
l'opportunità di vedere
"qui e ora" la realtà
che ci circonda, mentre
"l'espansione"
della mente offre
l'opportunità di vedere
in ampiezza verso ciò
che è già stato in
passato o ciò che potrà
essere in un futuro più
o meno prossimo. La
pratica mentale di
espansione e di
concentrazione, intesa
come esercizio di
meditazione, è
ampiamente nota nelle
pratiche orientali,
filosofiche religiose e
marziali, nonchè
marziali-esoteriche. In
oriente infatti, le doti
taumaturgiche ed
intuitive di certi
monaci o mistici come il
giapponese:
Kobo Daishi,
erano addirittura
leggendarie. Le doti di
prevenzione intuitiva
del pericolo di certi
maestri e guerrieri,
erano considerati
addirittura alla stregua
di doni divini. In
occidente invece, queste
doti naturali ed
Universali, vengono
assurdamente e
contestualmente
catalogati nell'ambito
dei "misteri" ovvero di
ciò che non si conosce o
si conosce poco...oppure
tra le favole della
magia da baraccone o
addirittura fra le
malattie mentali.
Presumo che ciò, sia
dovuto dal fatto che la
civiltà occidentalizzata
ha sempre temuto e
pertanto combattuto ciò
che la sua tanto
osannata "razionalità"
non può spiegare. In
effetti, pensandoci
bene, mi chiedo: "Quanto
può atterrire al
razionalismo più
radicale ammettere
l'esistenza di un
elemento sconosciuto e
pertanto -non gestibile-
con la sola forza della
ragione?" E'
forsanche per questo
motivo, che molte
persone non vogliono
ammettere la realtà del
"Destino"? Molti dicono
e affermano che il
destino non esiste!
Aborrono l'idea di non
poter decidere o
disporre della loro vita
se non a loro personale
piacimento. Altri dicono
che è inutile darsi
troppo da fare...tanto,
tutto è stato già
scritto! Pertanto, di
conseguenza a tale modo
di pensare, finiscono
per vivere se non in
forma passiva...accettando
tutto con fatalismo
senza pensare di
cambiare niente. I
Buddisti
spiegano con la parola "Karma"
una sorta di legge
"causa-effetto", il
perchè di ciò che ci stà
accadendo e danno
spiegazioni sul perchè
della "reincarnazione" e
altro. Di fatto credo,
che qualsiasi
spiegazione più o meno
accettabile contenga in
sè il germe della
parzialità umana o
umano-divina. Il che non
vuol dire che tutto ciò,
o altro sia negativo,
anzi. Ritengo che tutto
ciò serva ad incentivare
lo studio e la
conoscenza sinceri di un
qualche cosa che ci
riguarda direttamente e
cioè: "Il
lato mistico ed
invisibile della nostra
esistenza".
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