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Incontro con l'Angelo
"Voi li giudicherete da ciò che avranno prodotto"
a cura di Roberto Berretta

Queste le parole di Gesù! Il più grande male del nostro tempo è che la scienza e la religione vi appaiono come due forze nemiche ed irriducibili. Una gran parte dei giovani, perduti di vista gli orizzonti eterni si è rivolta verso nuove e fascinose culture o filosofie che inneggiano al naturalismo, ma la colpa non è in essi: loro sono il frutto del contrasto tra religione e scienza, dove la religione dovrebbe rispondere ai bisogni del cuore e dello spirito da cui ne deriva il suo fascino eterno; la scienza avrebbe il compito di soddisfare quelli della conoscenza e dell’eterna ricerca in cui si mela il genere umano e da qui la sua forza invincibile. Il contrasto tra queste due forze genera quindi un conflitto che da luogo ad una religione senza prove e ad una scienza senza speranza. A forza di materialismo, di positivismo e di scetticismo, la società in cui viviamo si è fatta un’idea semplicemente errata del concetto di verità e di progresso. Il fronteggiarsi continuo di queste due correnti di pensiero con aspre chiusure una nei confronti dell’altra ha creato una generazione arida, senza ideali, senza luce, senza fede, che non crede né all’anima, né a Dio, né all’avvenire dell’umanità, né in questa vita né all’altra post-mortem: una generazione senza energia nella propria volontà, senza fiducia in se stessa e nella libertà dell’essere umano. Nel mondo in cui viviamo, etica e morale, sono state lasciate da parte, l’uso di queste parole è diventato ambiguo, le teorie che vengono enunciate sono sempre meno chiare: cosa possiamo e dobbiamo fare noi che non condividiamo questo stile di vita? Io ritengo che gli Angeli siano la soluzione più immediata. Il nostro rapporto con loro, può cambiare la nostra vita: essi sono i mediatori necessari al contatto diretto con Dio, stà a noi decidere da che parte stare; quella effimera di questo nostro passaggio sulla terra o quella eterna che ci verrà riservata quando il nostro corpo sarà soltanto polvere. Ricordo, lo ricordo come fosse oggi: è incredibile come nel tempo possano modificarsi le idee, le convinzioni e da quasi completamente increduli si possa diventare cultori di un qualcosa che si denigrava. D’altronde, se ciò non fosse accaduto , non sarei qui oggi, a parlarvi di Angeli. Sono sicuro che tra voi vi siano degli scettici sull’argomento e sarò lieto, se alla fine di questo incontro alcuni di loro avranno le idee più chiare e magari si ricrederanno su alcune delle loro opinioni. Non vi racconterò tutta la mia vita, ma di certo vi è che oggi non sarei qui se non si fossero verificati dei fatti che mi hanno fatto crescere nel tempo ed intendo soprattutto comprensione. Sarete propensi a credere che ciò che si verifica durante la vostra vita sia soltanto una semplice coincidenza ma vi posso assicurare che non è così. Ho iniziato il mio cammino molti anni fa ed il mio percorso non è stato facile, il sentiero lungo e tortuoso che ho percorso, mi ha permesso di maturare e di coltivare la conoscenza nell’ambito di molti popoli e molte culture. Ho avuto dei bravi maestri e brave insegnanti, anche se all’inizio fu difficile comprendere ciò che mi veniva detto.
 
Il parafrasare, l’uso dell’analogia nei loro discorsi, la non abitudine a pensare, crearono in me molte volte la voglia di abbandonare tutto e ritornare alla mia vita normale: ma all’interno di me stesso, la voce che prevaleva era quella che mi invitava ad andare avanti, a cercare di ultimare ciò che avevo iniziato. E non si può dire che di cose ne abbia iniziate poche. La prima mi condusse sui sentieri dell’Astrologia, non la mera conoscenza del futuro, o gli oroscopi che tutti conoscete, ma la seria ricerca attraverso gli astri della comprensione di me stesso, di chi ero e di cosa ci stavo a fare su questa terra. Posso assicurarvi che ancora oggi quei limiti non sono stati stabiliti. All’Astrologia accomunai gli studi della Numerologia e le due cose insieme mi permisero di avvicinarmi ulteriormente alla Verità. Cominciai a comprendere le analogie, mi resi conto che il mio corpo fisico era ben altro di ciò che credevo: la lettura di antichi testi mi rese comprensibile molto di ciò che già la mia mente aveva incamerato; l’analisi della vita di eminenti studiosi che erano vissuti alla fine dell’800 ed inizi del 900 mi aprì ulteriori porte e mi resi conto che la storia studiata sui libri di scuola era ben effimera cosa in rapporto a quella vissuta e raccontata dagli interpreti della stessa. La Scienza Occulta, spesso travisata con le pratiche magiche e la bassa stregoneria, racchiude in sé delle profonde verità che in essa vennero nascoste dagli antichi, non per un fine utile a loro stessi ma affinché la moltitudine non ne facesse cattivo uso. L’avvicinarmi a questo mondo mi permise di accedere agli scritti di BOEHME, vera origine dell’opinione Angelologica ed in seguito agli scritti di SWEDENBORG che nella sua immensa opera ci conduce alla conoscenza delle Terre che si trovano nel Cielo stellato: ognuna delle quali abitate da spiriti, Angeli e altre entità. Sì perché il tema di cui stiamo parlando è assai particolare e, scusatemi se mi ripeto, taluni di voi potrebbero considerarlo solo come una pura e semplice fantasia. I miei studi, ad esempio, mi ha insegnato la differenza che passa tra una invocazione ed una evocazione, per alcuni di voi questo sarà ovvio, ma è giusto informare gli altri presenti che non lo sanno che l’Invocazione non rappresenta alcun rischio per colui che ne fa uso; l’Evocazione è per coloro che sanno esattamente a cosa vanno incontro e sono disponibili a pagarne le conseguenze che questa pratica determina. Questa è una delle informazioni che mi è stata data attraverso i contatti con il Mondo Angelico: "la nostra Vita è un’interminabile ed infinita grande Magia, e per magia intendo il mistero con cui essa si svolge dalla nascita al nostro trapasso". Una cosa importante che gli Angeli affermano è che DIO è il Supremo Creatore e difficilmente interviene nei fatti della nostra vita: loro invece sono preposti e destinati ad essere i tramiti tra noi e DIO e possono modificare, sempre nel rispetto della Volontà Divina, gli avvenimenti in cui noi siamo coinvolti. Nel periodo in cui mi venivano comunicate queste prime nozioni di Angelologia io ero ancora tormentato dai diversi dubbi che ripetutamente assillavano il mio Essere: lungi ero ancora dalle convinzioni attuali ed i miei interessi spaziavano ancora in diverse direzioni. Era il momento in cui cercavo di assimilare alla stregua di vero divoratore di libri, tutta la conoscenza possibile ed immaginabile, il ritmo era veramente incessante, passavo i giorni, i mesi a leggere, discutere, a far parte di un gran numero di associazioni culturali dove trovavo delle persone erudite all’inverosimile che avevano fatto del sapere la loro unica ragione di vita. Purtroppo, loro erano completamente autosufficienti, io sempre alla ricerca di una stabilità che non trovavo e questo perché non terminavo nulla o poco di quello che iniziavo. Lessi in quel periodo una media di 100, 120 libri all’anno, ma l’eccessiva dispersione non mi permetteva di mettere a frutto la conoscenza che acquisivo. Fu allora, era il 1990 che durante una mia permanenza in Polinesia, incontrai un uomo che doveva dare una svolta alla mia vita: ero andato in quei luoghi per ragioni che ad oggi non vi posso rivelare e fu in una mattina come le altre, sui moli del porto di Tahiti che accadde il fatto. Stavo percorrendo il molo ed ad un tratto inciampai in una crepa sull’asfalto, la reazione alla quasi caduta fu un “porco diavolo” detto con enfasi ed ad alta voce, mi accorsi in quell’istante che di fronte a me stava un uomo dalle fattezze europee, piccolo, magro, ma con una gran testa: si rivolse a me in perfetto italiano e mi apostrofò “ bene, vedo che anche lei è italiano.”


Istintivamente mi venne voglia di rispondergli in francese che è la mia lingua madre, ma qualcosa mi distolse dal farlo. Insomma, per farla breve, e non annoiarvi con il resto del racconto, avevo appena incontrato colui che mi avrebbe aperto le porte dei Mondi Superiori e soprattutto avrebbe dato stabilità alla mia vita. Restai con lui a lavorare per diverso tempo ed acquisii, innanzitutto, un poco di pazienza che mi mancava; mi insegnò il mestiere dell’orafo, anche se allora fece la premessa che non sarebbe stato il mio lavoro duraturo, ma solo una pausa nel mio modo di muovermi in fretta. Da allora, molto tempo è passato e negli anni che seguirono, mi interessai a tutto ciò che aveva un sapore di alternativo: coltivai la musica, i cristalli, la radioestesia e la radionica, la cromotecnica e la piramidologia sempre cercando di abbinare la scienza ufficiale a quella ufficiosa. Devo dire che ciò mi fu più facile in Francia dove la collaborazione tra medici e tecnici è veramente all’avanguardia e dove ebbi la possibilità di verificare la reale applicazione delle mie tecniche conoscitive. Ma il destino è scritto, che lo vogliate o no, e fu durante una serata con alcuni amici in un locale di Parigi che esso riprese il suo corso: in compagnia di questi ricercatori, disquisendo di energia, di terapie naturali, di filosofia, di metafisica e psicologia, venne fuori l’argomento a cui da anni non facevo più riferimento, gli Angeli. Si, perché il discorso era nato sulle varie entità che popolano la nostra dimensione e, attraverso aneddoti di vario tipo si era giunti alla conclusione che molti di questi episodi erano di carattere inspiegabile ed assolutamente al di fuori della norma. Il nostro discorso scivolò quindi su quella parte di paranormale ove le manifestazioni tutte si possono assommare all’assistenza personale da parte di entità che provengono dai Mondi Superiori. Mi ricordo che non tutte le opinioni erano sulla stessa sponda del fiume, anzi ne risultò alla fine tutta una serie di pareri contrastanti e questo riaccese la mia curiosità mai sopita; era un argomento che aveva poco di scientifico e la ricerca che mi apprestavo a svolgere mai avrei immaginato che mi avrebbe portato ad un livello “cosmico” dato che i riferimenti poco avevano di reale.

Perché, è una parola che solleva sempre un’infinità di domande: dicevo, quindi perché ci troviamo oggi in un periodo in cui fioriscono sia sui quotidiani, che sulle riviste, che su emissioni televisive, articoli che riguardano un campo così insolito, ma così “spirituale” come quello dell’Angelo Custode? Fino a non molti anni fa, l’argomento, perlomeno in pubblico, sarebbe stato tabù o fonte di ilarità e da parte di alcuni, anche di aggressività; oggi, invece, a parte alcuni irriducibili razionalisti, il pubblico presta attenzione ed ascolta il messaggio che non gli sembra neanche tanto estraneo ed irraggiungibile. Sembra proprio che siano Loro, questi Esseri di Luce e di Fuoco che abbiano deciso di farsi riconoscere attraverso i canali contemporanei dei “media”; in ogni caso, gran parte delle tradizioni di questa nostra Terra sono intessute con racconti e leggende che ci parlano di Angeli. Ma a questo punto è utile che ci poniamo questa domanda: un Angelo a cosa assomiglia, è simile all’immagine dei libri della nostra infanzia, creatura appena percepibile e alata, buon consigliere, protettore pieno di tenerezza come nelle immagini delle chiese o ha ben altre apparenze? Uscire dal mondo dell’infanzia, ci dà senz’altro accesso ai larghi orizzonti umani degli adulti, ma ci rende, allo stesso tempo monchi, ci amputa in modo quasi totale delle percezioni infantili che erano il collegamento con i Mondi Sottili; questo dipende però da soggetto a soggetto, alcuni ad esempio, riescono a conservare quei gradi di percezione e li possono utilizzare per tutta la loro vita. Coloro che vi sono stati educati ricorderanno con gioia gli attimi che seguivano alle Preghiere della sera, indirizzate all’Angelo Custode, prima di addormentarsi: attimi che racchiudevano quella indicibile sensazione di pace, di dolcezza e di sicurezza che ci accompagnavano tutta la notte. Ed ora un’altra domanda: e se l’Angelo non fosse altro che l’eco della nostra coscienza interiore, una proiezione sottilissima della nostra Anima? Forse, un’emanazione proveniente dal nostro lato spirituale al quale noi troppo sovente chiudiamo l’accesso a causa della nostra natura profondamente materialista; certo le domande possono essere innumerevoli, si può dare risposta ad una parte di esse, ma le altre rimangono avvolte dal mistero. L’Angelo, il nostro Angelo Custode, si limita a ricordarci la Sua Presenza, non cerca di imporsi in alcun modo, perché ha piena coscienza del libero arbitrio di ciascuno di noi: cerca soltanto di riaccendere in noi la scintilla Divina che ci anima, quella stessa scintilla che ci lega alla grande catena umana. “Non sono che la Guida di quel Maestro di gioia che chiamate DIO, il soffio vicino e lontano della Sua Presenza” questo è come si definisce l’Angelo nel libro di Mario Mercier. In numerosi casi di “stati prossimi alla morte” molti di coloro che li hanno provati relazionano sul loro passaggio nell’aldilà e del loro incontro con un”Essere di Luce” dall’aspetto possente ed a loro molto vicino, quasi come un “fratello” ritrovato: tutte le testimonianze raccontano di questa qualità unica di Amore provata in Sua Presenza; una sensazione così profonda, che dovremmo affermare senza tema di smentita che bisogna obbligare questi “quasi morti” per ricondurli alle porte della Vita. Secondi che paiono ore, e l’Angelo che li convince che non è ancora giunta la loro ora e li lascia con questa promessa: “non ti lascerò mai, per tutto il tempo che crederai in me, cioè che mi darai prova del tuo Amore, Io sarò sempre con te, fino alla fine del tuo Tempo.” L’Angelo appartiene a quella dimensione intimistica di ognuno ed è praticamente impossibile descrivere razionalmente gli effetti della Sua Presenza: Egli è l’Essenza Suprema che ci lega a DIO ed è utilizzata da Lui per inviarci i messaggi che altrimenti a noi rimarrebbero incomprensibili. L’Angelo, qualsiasi sia la Sua Forma o la definizione che di Lui diamo, è il nostro “fratello” al positivo, il nostro Custode, il nostro Maestro interiore: una Guida certo, se crediamo in Lui, se apriamo il nostro cuore ai Suoi Messaggi e alle direzioni che ci indica. Un vero Custode della nostra Vita, messo al nostro fianco dal Creatore affinché noi si assolva al compito per il quale siamo nati, e questo interamente: e ben lo sappiamo quando parliamo di strane coincidenze che ci capitano e grazie alle quali scampiamo ad eventi tragici che avvengono intorno a noi; suggerimenti interiori che ci consigliano sul da farsi e talvolta ci obbligano a modificare sostanzialmente i nostri progetti, permettendoci però di restare in Vita. Io personalmente devo a lui il mio permanere sulla Terra, i lunghi tragitti in auto, le infinite volte in cui mi sono addormentato, quell’estremo attimo prima dell’urto contro le protezioni dell’autostrada, quell’impercettibile richiamo interiore che ti riporta al Mondo e permette la reazione dei tuoi sensi addormentati: in quel momento ti rendi conto della presenza così fine e costante di questo “Essere di Luce” che mai lascia il tuo fianco, ti accorgi di non essere mai solo al Mondo e soprattutto di non essere mai separato dal Divino. A chi mi domanda come possiamo avere ognuno il proprio Angelo, rispondo dicendo che ogni Angelo Custode può sdoppiarsi all’infinito, sempre conservando la stessa identità e volontà. L’Angelo HAHAHEL ha detto: “Noi siamo molteplici, ma con un’UNICA Volontà come il Signore DIO”. Così quando l’Angelo ha compiuto la missione per il quale è stato creato, ritorna alla Sua Origine Unica. La Natura degli Angeli è quella di concederci ciò che chiediamo Loro attraverso la Preghiera: è infatti sufficiente pronunciare una Preghiera perché le Entità Superiori entrino in azione per soddisfare la persona; esiste una Legge Cosmica che obbliga i Grandi a rispondere, sempre positivamente, alle richieste dei Piccoli, in modo particolare se queste richieste riguardano il Mondo materiale. Vi prego però, di non travisare il significato delle mie parole: non è con questo che io asserisca che “Tutto” viene esaudito, perché ciò avviene solo nel rispetto della Volontà di DIO. L’Uomo, essere debole e capriccioso, molte volte “impreca” all’indirizzo di DIO perché nella sua miseria umana gli è difficile comprendere la vera utilità delle “prove” alle quali viene sottoposto ed è in questi casi che la Fede deve venirgli in aiuto: la Vera Fede in Lui, quella che non deve tener conto degli atteggiamenti molte volte criticabili dei suoi simili, ma che va oltre e riguarda il suo rapporto diretto con DIO. Attraverso la Preghiera, la nostra Entità umana diventa recettrice e, dal momento che la supplica è stata formulata, l’Angelo Custode può trasmetterci la Sua Luce e i Suoi Poteri permettendoci di esaudire le nostre richieste, quelle lecite naturalmente. Importante è considerare che nella Dimensione in cui vivono gli Angeli, il Comandamento principale è: “amarsi l’uno con l’altro” e quindi rispettarsi. Nella nostra Dimensione, non è facile agire in questo modo, e a mio giudizio, in questo Mondo ove a prevalere è soprattutto la malvagità esso deve essere adeguatamente interpretato ed adattato all’ambiente in cui viviamo ed alle circostanze che ci riguardano. Gli Angeli stessi ne sono un esempio: quando la soluzione pacifica non è più possibile, occorre agire con concretezza ed efficacia, limitando l’intervento all’essenziale, ma estirpando il male alla radice. (Vedi Vecchio Testamento:”La fine di Sodoma e Gomorra”) All’inizio del secolo scorso, un’eminente filosofo francese, affermava che la filosofia moderna sarebbe iniziata quando la filosofia stessa avesse terminato di prendere in considerazione l’argomento “Angeli”.

Di conseguenza, l’assenza degli Angeli sarebbe quindi la condizione di un pensare filosofico degno della qualifica di “moderno”. Lasciamo questo pensiero a coloro che poggiano le loro esistenze sull’inseguimento delle posizioni sociali e materiali: la mia posizione in materia è che forse, solo l’Angelologia è in grado di farci recuperare uno stile di vita che si possa veramente definire “migliore”. È giunto il momento che il termine “Angelo” venga analizzato fino alla completezza del suo significato: che il termine significhi “messaggero”, “annunciatore”, è esatto: ma interpretare questa funzione in senso ristretto o come subalterna sotto il tacito pretesto di non mettere in pericolo un monoteismo mal compreso, è tradire lo stesso concetto di “Angelo” e dell’Angelologia, così bene, che il monoteismo lui stesso. Per rendervi più facile la comprensione: la funzione dell’Angelo si identifica con il suo modo di essere, un modo di essere che è essenzialmente quello di un mediatore necessario. Oggi è argomento di discussione razionalizzare sulla incorporeità degli Angeli: ci si domanda cosa possano significare le Forme e le Figure che vengono date Loro dalla iconografia e la risposta è tuttalpiù una semplice allegoria. Posso affermare che è assolutamente vano porsi un tale problema se non si possiede almeno un presentimento di quella che può essere la realtà di un corpo sottile, di una materia che non è la materia fisica ma un corpo Divino di Luce, un corpo Spirituale. Senza l’Angelologia è impossibile comprendere gli “avvenimenti del Cielo” ai quali appartengono tutte le visioni a differenti livelli: dalla visione mentale fino alla visione estatica; per la stessa assenza di norme e criteri rigorosi che preservano dall’immaginario e dai fantasmi. Da qui l’eterna scelta tra la Storia e ciò che è empirico, ed allo scettico convinto non resta che negare tutto questo, o meglio demitificarlo.
Ora, se noi facciamo un semplice ragionamento, in termini di Angelologia non si ha da storicizzare il mito perché gli avvenimenti che riguardano gli Angeli non sono dei miti, né di mitificare la Storia, perché non si tratta di Storia nel senso corrente ed ordinario della parola. Gli “avvenimenti del Cielo” strappano la trama della Storia e ne escono, perché il tempo dell’Angelo non è il tempo continuo della casualità storica, ma in effetti è un tempo discontinuo.
   
Concludendo, vi invito a meditare su questa affermazione di Gesù: “Chiedete e vi sarà dato”. Attraverso l’Angelologia, avrete modo di acquisire una nuova conoscenza, vi sarà più facile affrontare le difficoltà e avrete modo riavvicinandovi alla pratica della Preghiera nel quotidiano di rafforzare o ritrovare la vostra Fede. Rammentate queste parole quando vi assale la disperazione e vi abbandona la speranza: “Non vi è nulla sul piano materiale ed umano che non sia modificabile sul Piano Divino” Se DIO vuole, tutto è possibile e realizzabile. Invito tutti coloro che vogliono approfondire l’argomento a leggere la mia opera sugli Angeli: “Compendio sugli Angeli – Il Patto con l’Angelo Custode