Per
alcuni è il libro sacro,
per altri contiene solo
leggende e storie
inventate. In ogni caso
è un documento storico
di valore indiscutibile.
La sua influenza nella
formazione di tutti gli
appartenenti alla nostra
società è un elemento
che non va mai preso
alla leggera e non può
essere trascurato.
Ovviamente mi sto
riferendo alla Bibbia,
il testo sacro di
Cristiani ed Ebrei. Non
considerando per il
momento il valore
religioso di questo
testo, volevo prenderlo
in considerazione come
documento storico. In
particolare una storia è
importante per quanto
dirò di seguito. La
storia del primo
omicidio. Benché
l'attendibilità di
questa storia sia
piuttosto dubbia, quello
che è sicuramente
interessante è
l'interpretazione che se
ne può fare,
evidenziando la metafora
della duplice natura
umana. Caino e Abele non
sono due uomini, ma un
uomo solo, o meglio le
due nature dello stesso
uomo, di ogni uomo.
L'una è quella
aggressiva, violenta,
selvaggia, invidiosa,
l'altra è quella mite,
generosa e
accondiscendente. Due
nature inconciliabili,
destinate a scontrarsi
fino a che una non
prevalga inevitabilmente
sull'altra. Tutti noi
portiamo dentro queste
due nature. L'equilibrio
tra esse è quello che ci
consente di vivere a
contatto con i nostri
simili. The Coven (La
Setta) ha come tema
l'omicidio. Quel primo
omicidio che fu commesso
ancora prima che la
legge "non uccidere"
fosse stata scritta. E
che anche dopo essere
stata scritta è stata
continuamente violata e
ignorata nel corso dei
millenni. Ma "La Setta"
non è solo il titolo
della miniserie scritta
e disegnata da Ian
Churchill. La setta è
anche un gruppo di
esseri non precisamente
normali, che sono i
protagonisti della
storia. Black Mass, il
capo riconosciuto dei
Coven, un golia capace
di assumere la
consistenza della roccia
e di guarire sé e gli
altri dalle ferite.
Fantom, metà umana e
metà vampira, costretta
a nutrirsi di sangue
umano che si procura con
metodi stravaganti, in
grado di controllare le
menti e di trasformarsi
in nebbia. Scratch
(letteralmente
"graffio"), ex prete
esorcista posseduto da
un demone malvagio che
ne influenza parte della
personalità, in grado di
controllare un fuoco
demoniaco e di levitare.
Spellcaster, unica
figlia di una strega
bianca potentissima, ma
in grado di esercitare
solo una minima parte
del potere che possiede,
capace di comunicare col
suo gufo vedendo
attraverso i suoi occhi.
Phenomena, adolescente
in grado di "sentire" il
manifestarsi di fenomeni
paranormali, vicini e
lontani. Questi sono i
membri della setta.
Lottano con tutte le
loro forze per opporsi
al Pentad, una setta
analoga ma votata al
male, che contende ai
primi il possesso di
alcuni "articoli".
Cinque articoli molto
particolari, una corona,
tre chiodi, una spada,
una cesto e un calice.
Cinque oggetti che sono
la traccia del passaggio
di un uomo su questa
terra, un uomo che
porterà alla più grande
rivoluzione della storia
dell'uomo.
Ma si parlava di
omicidio. Che cosa hanno
a che fare questi cinque
oggetti con l'omicidio?
Questi oggetti
contengono sigillate in
essi delle forze
ancestrali, che se
riunite in un unico
luogo da una persona
particolare sono in
grado di riportare in
vita colui che portò
l'omicidio nel mondo:
Caino. L'erede, il
pronipote di Caino,
cammina sulla terra e
sta cercando di riunire
quegli oggetti che
potranno riportare in
vita il suo antenato,
colui che diventerà il
nuovo re dei re, che
porterà un nuovo ordine
sulla terra. Una dei
Coven, l'ultima entrata
a far parte della
squadra, avrà la
possibilità di fermare
tutto questo, ma a quale
prezzo? Dovrà
sacrificare forse la sua
morale, la sua
integrità. Dovrà
uccidere. Uccidere per
evitare il sopravvento
del male. Cosa fare
allora? Lei sarà sola
quando dovrà decidere se
afferrare quella pietra
che vede ai suoi piedi e
colpire il suo nemico,
quella stessa pietra con
la quale in quel campo
Caino uccise il
fratello.
"Sopprimere la vita di
un altro cancella in un
solo momento tutto ciò
che egli avrebbe potuto
essere... In questo
mondo ci sono state date
solo dieci leggi da
rispettare. I
comandamenti. E per
quanto ognuno di noi si
sforzi, c'è una legge
che continuiamo a
ignorare. Per la
ricchezza. Per il
potere. Per invidia. Non
uccidere."
E che cosa bisogna
scegliere quando da una
parte c'è la possibilità
di fermare il proprio
nemico, dall'altra
quella di prestare
soccorso a uno di loro
che i compagni non hanno
esitato a sacrificare
per coprirsi la fuga. La
risposta è ovvia: la
regola dice "non
uccidere". Enigmatica è
però la frase che
conclude la storia:
"Se abbiamo vinto...
com'è che non sembra
affatto così?"
Quando quella pietra
colpì la nuca di Abele,
da un uomo ne nacque un
altro. Da una natura
unica si separarono il
bene e il male, l'onestà
e l'invidia, la
generosità
e la brama. Forze
malvagie contro le quali
siamo quotidianamente
chiamati a lottare,
tutti noi, ma purtroppo
la battaglia è impari,
perché il Male può fare
uso di qualsiasi mezzo,
mentre il Bene deve
sempre tenere presente
che una sua azione non
può arrecare danno ad un
altro essere per
raggiungere il suo
obiettivo, altrimenti
anche il bene diventa
male. la forza del Bene
consiste proprio nel
superare questo
svantaggio di base. Il
bene ottiene quello che
è giusto lottando con, e
non contro, il nemico.
Ma considerare
l'omicidio l'unico tema
trattato nella miniserie
sarebbe riduttivo e
superficiale. Infatti
molti altri temi vengono
sollevati in questa
opera, e trattati con un
rigore e una logica che
raramente si può trovare
in un'opera a fumetti.
Ad esempio, il tema
dell'esoterismo è molto
presente nelle pagine
illustrate. Ma un
esoterismo autentico e
ragionato, non
improvvisato e
superficiale. L'esempio
migliore è dato da una
scena in cui Spellcaster,
ereditati da poco dalla
madre uccisa i poteri di
strega bianca, si
accinge a compiere un
rito magico nel
tentativo di vendicare
la madre. Ma è logico
pensare che una ragazza
che ha ereditato poteri
antichi di millenni da
poche ore, e che a
stento è in grado di
leggere i simboli che
vede nel manuale della
madre, riesca a compiere
un incantesimo al primo
tentativo? No, e infatti
il rito non riesce, o
meglio non come lei
vorrebbe, e ottiene
invece il risultato di
evocare un demone
confinato in un limbo
oscuro, che aspettava
solo di liberarsi. E
solo con l'aiuto di
Scratch Spellcaster
riesce a rimediare al
danno, facendo appello a
tutto il suo coraggio e
affidandosi allo spirito
della madre. La scena
dura appena sei pagine,
ma è fondamentale per
dare il taglio giusto al
concetto. In altre opere
invece, una ragazzina
che si ritrova a
custodire un'arma
ancestrale o poteri
magici sconosciuti, dopo
pochi istanti è già in
grado di capirne a fondo
i segreti e di
padroneggiarli alla
perfezione.
Altro aspetto molto
interessante e
innovativo riguarda il
vampirismo, che viene
rappresentato in "The
Coven" da Fantom. Tutti
quelli che almeno per
una volta hanno letto
qualcosa che riguarda i
vampiri si saranno
chiesti: "Ma è mai
successo che un vampiro
abbia avuto rapporti con
un mortale e ne sia nato
un figlio? E in questo
caso, che poteri
avrebbe?" Io me lo sono
chiesto qualche volta,
ma solo in questa
miniserie ho trovato una
risposta convincente.
Figlia di un dignitario
francese che teneva
nascosta la sua vera
natura di vampiro, e di
una bellissima donna
mortale, Fantom non è
immortale come il padre,
ma invecchia molto
lentamente dimostrando
solo venti dei suoi
trecento anni. Come
tutti i vampiri è
costretta a nutrirsi di
sangue umano, ma,
sorretta
da un'incrollabile fede
cattolica, ha deciso che
nessuna vita dovrà
spegnersi per la sua
sopravvivenza, e ha
scelto di procurarsi il
suo sostentamento con
metodi, diciamo, non
convenzionali. E
ricambia sempre con il
piacere che dà ai suoi
partner quello che è
costretta a prendere da
essi. Oltre questo, ha
poteri tipici dei
vampiri, come il
controllo delle menti e
la capacità di
trasformarsi in nebbia.
Altra cosa molto
interessante che
riguarda questo
personaggio è il fatto
che, molto
intelligentemente, ha
impiegato i suoi
trecento anni per
acquisire una cultura
vastissima in tutti i
campi, diventando un
esperto medico, un
ottimo avvocato, e altro
ancora. D'altra parte
avevo sempre pensato che
un essere dotato della
vita eterna doveva
ragionevolmente
impiegare tutto questo
tempo in modo da
acquisire conoscenze
superiori a quelle dei
comuni mortali. Ian
Churchill ha confermato
questa mia supposizione.
Non manca infine il
punto di vista
dell'umano. Max
Streebecke non credeva
nel paranormale. Fino a
quando una sera,
tornando a casa, trovò
che la sua famiglia
era... scomparsa. Per
anni ha cercato invano
di ritrovarli, seguendo
quelle che la polizia
definiva "prove
incerte". Adesso una
semplice cartolina è
sufficiente a farlo
volare dall'America
all'Inghilterra. E
quando vede Fantom
"sparire" nella nebbia
portando con sé
Christina Baker, le
parole "prove incerte"
tornano ad avere un
significato diverso. Un
personaggio secondario,
che non ha nulla a che
fare con la vicenda, ma
che serve all'autore per
mostrare il punto di
vista di noi comuni
mortali di fronte a
fenomeni che non
riusciamo a interpretare
e a capire. Un'altra
perla stilistica di Ian
Churchill. Concludendo
si può dire che ogni
pagina di questa opera è
carica di significati,
manifesti o celati, e
che va letta su più
livelli, analizzando le
parole dei personaggi,
le didascalie, le
immagini, gli sfondi, le
ambientazioni, e
quant'altro vi si trova.
Un'opera completa sotto
tutti i punti di vista,
che non può mancare
nella libreria di un
appassionato di fumetti
che subisce il fascino
delle avventure e dei
personaggi ai confini
della realtà, a anche
oltre. Un'ottima
alternativa al fumetto
supereroistico classico,
che ha le sue punte di
diamante assolutamente
fuori discussione, ma
che a volte stona un po'
con produzioni
forzatamente orientate
nell'esaltazione
dell'eroe che combatte
per decenni con la sua
nemesi senza che lo
scontro giunga mai ad
una conclusione.
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