Shinji Ikari
Provato
dalla morte della madre
e dall’abbandono del
padre quando era ancora
un bambino, Shinji si
mostra subito come un
adolescente con grossi
problemi relazionali,
incapace di stabilire
legami gratificanti con
chiunque lo circondi. I
primi a rendersi conto
di questa situazione
sono Ritsuko e Misato,
che attraverso il
racconto “Il dilemma del
porcospino” analizzano
perfettamente come
Shinji abbia il timore
di avvicinarsi a
chiunque per paura di
ferirsi e di ferire
l’altro. In questo modo
ha rischiato seriamente
di diventare autistico,
e anche se questa
patologia non si è
manifestata
completamente, Shinji
resta comunque molto
isolato dal mondo. Il
contesto in cui viene
catapultato all’inizio
della serie lo
sconvolge, a cominciare
dalla figura del padre,
che rientra nella sua
vita dopo anni di
assenza solo perché il
figlio gli serve, come
afferma lui stesso.
L’amore – odio per il
padre sarà un motivo
centrale per tutta la
serie. Shinji infatti
non riesce a
giustificare e a
comprendere la assoluta
mancanza di rispetto del
padre per i sentimenti
altrui, ma allo stesso
tempo vorrebbe
avvicinarsi a Gendo e
condividere con lui
tutto quello che un
padre e un figlio
dovrebbero condividere.
Salire sull’Eva lo
fionda in un contesto di
azione ai massimi
livelli, cosa per lui
del tutto nuova, e
questo diventa per lui
motivo di preoccupazione
e paura. Fin da subito
infatti, anche se lui
stesso afferma di non
essere attaccato alla
vita, si nota come la
paura di morire lo
spinga ad azioni estreme
mentre è alla guida del
misterioso Eva, un
essere di cui non sa
quasi nulla e che lo
inquieta. Quando
combatte si trasforma, e
i suoi frequenti
attacchi di collera e le
azioni avventate
dimostrano una potente
rabbia interiore e un
grande bisogno di
vittoria, fatto questo
che lo porterà a
sconfiggere tutti i
nemici che si troverà ad
affrontare. Molto spesso
si rifiuterà di pilotare
l’Eva, ma finirà sempre
col salire a bordo,
anche se inizialmente
non ne capisce il
motivo. Dopo qualche
tempo crede che ciò che
lo spinge sia il bisogno
di essere lodato dal
padre, ma in realtà il
motivo è un altro. Ed è
lo stesso motivo per il
quale si sente attratto
da Rei, come lui stesso
si renderà conto in
seguito (“Rei Ayanami,
quel senso, come… della
mamma”). Come già detto,
infatti, nello 01 è
racchiusa l’anima di Yui
Ikari, mentre Rei si può
considerare praticamente
un suo clone, un corpo
creato con il DNA della
donna per ricevere
l’anima di Lilith. Con
l’aiuto di Misato,
diventata la sua
tutrice, e di Kaji, che
sostituirà in parte la
figura paterna assente,
imparerà ad aprire se
stesso al mondo, anche
se alcuni fatti lo
sconvolgeranno non poco
(il destino di Kaworu,
ad esempio). Il percorso
della sua crescita
mentale, che lo porterà
ad avere fiducia in se
stesso, è il filo
conduttore di tutta la
serie, e trova il suo
compimento nell’End of
Evangelion, in cui
Shinji dimostrerà la
capacità di prendere una
decisione autonoma
perché la ritiene quella
giusta, rifiutandosi di
seguire la massa, il
resto dell’umanità. Con
questo personaggio,
Hidaeki Anno ha voluto
esprimere la sua critica
alla generazione
adolescenziale del
Giappone degli anni ’80
– ’90, il cui prototipo
è il ragazzo chiuso
nella propria stanza con
fumetti e musica (non a
caso Shinji passa gran
parte del suo tempo con
il data player nelle
orecchie, ad ascoltare
sempre le stesse
canzoni), e alla quale
l’autore vuole dare una
lezione di vita:
semplicemente crescere e
vivere una vita normale,
come riuscirà a fare
Shinji.
Misato Katsuragi
Direttore
operativo della NERV e
responsabile delle
operazioni belliche, il
maggiore Katsuragi
sembra vivere due vite:
alla assoluta
professionalità e
freddezza sul lavoro si
affianca una vita
privata estremamente
trascurata e selvaggia.
Le sue pessime abitudini
di vita saranno ciò che
più sconvolgerà Shinji
nei primi tempi della
sua convivenza con
Misato, la quale diventa
la sua tutrice in
seguito alla decisione
del padre di lui di non
portarlo a vivere con
sé. Tuttavia conquista
l’affetto del ragazzo,
che piano piano si
aprirà a lei e al suo
modo di fare, pur
mantenendosi un po’
distaccato. In realtà i
due aspetti contrastanti
del carattere di Misato
trovano la loro ragione
in un unico evento che
l’ha segnata per sempre,
fisicamente e
psicologicamente: il
Second Impact. Misato è
infatti l’unica
sopravvissuta della
spedizione Katsuragi
(guidata dal padre) al
polo Sud, quando si
verificò il Second
Impact. L’odiato padre
(che aveva per anni
trascurato lei e la
moglie per i suoi
studi), in un gesto di
estrema bontà, e forse
di espiazione, salva la
figlia dal disastro a
costo della sua vita.
Per i successivi cinque
anni Misato vivrà in una
sorta di stato
vegetativo, totalmente
chiusa al mondo esterno.
La reazione a questo
stato è il suo
comportamento esuberante
che mostra nella vita
privata, mentre la sua
assoluta freddezza sul
lavoro deriva dalla
determinazione che ha
nel perseguire il suo
obiettivo: annientare
gli Angeli, che ritiene
responsabili della morte
del padre e della
tragedia che ha
investito l’umanità.
Infatti, pur ricoprendo
un ruolo di primo piano
all’interno della NERV,
è all’oscuro di molte
verità, come ad esempio
il fatto che siano state
l’arroganza e la
presunzione degli uomini
a causare il Second
Impact, o anche i piani
del comandante Ikari per
il Third Impact. Guidata
da Kaji, di cui è stata
ed è ancora innamorata,
arriverà a scoprire le
verità che si celano
dietro la NERV, la Seele
e gli Eva. Si può dire
che Misato sia la nostra
guida nella scoperta di
queste verità. Infatti
il lettore va scoprendo
i misteri attraverso i
suoi occhi e i suoi
pensieri. Ostinata fino
alla fine, spenderà i
suoi ultimi giorni alla
ricerca di quelle verità
che gli erano state
nascoste, quelle verità
per le quali Kaji, il
suo grande amore, è
stato ucciso.
Rei Ayanami
Senza
dubbio il personaggio
più enigmatico della
serie, appare scialba
come il suo colorito.
Praticamente non parla,
e quando lo fa si
esprime in maniera
enigmatica, non reagisce
a niente di quello che
le succede attorno.
Quando Shinji le cade
addosso mentre lei è
nuda, le uniche parole
che pronuncia sono: “Ti
sposteresti?”, dopodiché
si rialza e si veste
come se tutto fosse
assolutamente normale.
Sempre pronta ad
eseguire gli ordini,
tanto da meritarsi il
soprannome di “allieva
modello” da parte di
Asuka, sembra avere una
fiducia incondizionata
nel comandante Ikari,
l’unico con il quale
mostra confidenza, con
grande invidia da parte
di Shinji. Tutto questo
trova una spiegazione
nelle sue origini: Rei è
frutto di un esperimento
scientifico in cui il
DNA di Yui Ikari è stato
combinato con quello di
Adam per creare un corpo
in grado di accogliere
l’anima di Lilith.
Questo risulta essere
una conferma del fatto
che per permettere una
buona connessione tra
Eva e pilota,
quest’ultimo deve avere
un particolare legame
con l’Eva. Infatti,
nello 01 è contenuta
l’anima della madre di
Shinji, nello 02 quella
della madre di Asuka,
mentre lo 00 lo potremmo
considerare un clone di
Adam, che viene pilotato
da un essere che è
costituito dal materiale
genetico di Adam e che
contiene l’anima di
Lilith. Del suo corpo
sono conservati vari
cloni, in caso dovesse
morire in battaglia.
Nella serie ne compaiono
tre. La prima Rei viene
uccisa da Naoko Akagi,
la madre di Ritsuko, in
uno scatto di gelosia,
la seconda è quella che
si vede per gran parte
della serie, fino alla
sua morte durante lo
scontro con il
sedicesimo angelo, la
terza è quella che viene
a sostituire
quest’ultima, e sarà la
protagonista degli
ultimi episodi e dei due
film. Da sottolineare è
che i primi due cloni
mostrano
un’incondizionata
obbedienza verso Gendo
Ikari, mentre il terzo
gli disobbedirà, facendo
fallire i suoi piani per
il suo Third Impact. In
realtà l’unico suo
desiderio, nel profondo
del suo animo, è morire,
non sentendosi molto
portata a vivere,
rendendosi conto di
essere diversa dagli
altri esseri umani. Come
afferma lei stessa nella
serie, percepisce il suo
io come non suo,
disturbato da alcune
presenze esterne. Non a
caso conserva alcuni
ricordi di Yui Ikari, e
per questo vuole bene a
Shinji. Alla fine,
proprio il suo desiderio
di morte la porterà a
ribellarsi a Gendo,
l’uomo che per amore di
Yui, che rivede nella
sua figura, l’ha
condannata a non morire,
risvegliandosi sempre in
un nuovo corpo, ma senza
una vera vita, quando il
suo più grande desiderio
era quello di morire e
trovare la pace.
Asuka Soryo Langley
Come
tutti i protagonisti
della serie, è segnata
da un passato difficile,
in quanto la madre perse
la ragione a causa di un
incidente durante un
test di attivazione a
bordo dell’Eva 02,
finendo per ignorare
completamente la figlia
e riversando un affetto
morboso su di una
bambola con le sembianze
di Asuka. In seguito la
madre, dopo aver
impiccato la bambola
credendo che fosse la
figlia, si suicidò allo
stesso modo sotto gli
occhi di lei. Sotto
questo aspetto si può
dire che lei e Shinji
condividano lo stesso
passato, in quanto il
primo perse la madre in
un esperimento con lo
01, e l’anima di Yui
Ikari vi rimase
inglobata, mentre
possiamo pensare che,
anche se la madre di
Asuka sopravvisse
all’incidente, la sua
anima rimase
intrappolata nello 02,
fatto questo che spiega
come i due ragazzi siano
particolarmente portati
per sincronizzarsi con i
rispettivi Eva.
Tuttavia, se Shinji
reagì alla sua tragedia
con una quasi totale
chiusura rispetto al
mondo esterno, Asuka ha
invece sviluppato un
carattere violento ed
esuberante, che la porta
ad essere egocentrica e
prevaricatrice,
soprattutto quando viene
messa di fronte ai suoi
errori o ai successi
degli altri. In
particolare risulta
estremamente
insofferente nei
confronti di Shinji e di
Rei, che vede come dei
rivali, che le
contendono il ruolo di
protagonista sulla
scena, e dei quali
invidia rispettivamente
del primo il fatto che
sia stato in grado di
pilotare l’Eva 01 senza
addestramento, e della
seconda le attenzioni
che le dedica il
comandante. Al tempo
stesso però si sente
attratta da Shinji, che
non reagisce ai suoi
insulti, ma che alla
fine non molla mai.
Tutto ciò denota la sua
profonda insicurezza e
la paura di non
dimostrarsi all’altezza
quando è il suo momento.
Desidera una relazione
amorosa con Kaji, che
considera l’unico uomo
affidabile. Solo alla
fine capirà il valore
dell’amore e della
compassione, da cui
sempre era fuggita.
Gendo Ikari
Un
uomo misterioso e
complesso, freddo e duro
con gli altri e con se
stesso, che per
raggiungere i suoi fini
non esita a sfruttare le
persone che lo
circondano, incurante
dei loro sentimenti o
delle loro sofferenze.
Entra in contatto con la
Seele dopo aver sposato
Yui Ikari, e in breve
tempo diventa il
comandante della NERV e
il direttore del
Progetto E e del
Progetto per il
perfezionamento
dell’uomo. Ha amato
profondamente la moglie
Yui, ignorato il figlio
come un inutile peso,
amato Rei come fosse la
moglie, sfruttato i suoi
collaboratori, e in
particolare le sue
amanti Naoko e Ritsuko
Akagi, ed è infine
ossessionato dal suo
lavoro, che vede come
l’unica occasione che ha
di realizzare il suo
progetto personale:
riunirsi alla adorata
moglie, realizzando il
suo Third Impact e
unificando le anime di
tutti gli esseri umani
in un dio che affianchi
quello attuale. Solo
nell’End of Evangelion
si renderà conto dei
propri errori e chiederà
perdono al figlio che ha
trascurato prima e
sfruttato poi.
Ritsuko Akagi
È
la responsabile del
Progetto E, e ha
dedicato la sua vita
alla creazione degli
Evangelion e alla messa
a punto dei
supercomputer MAGI,
progettati e realizzati
dalla madre Naoko, nei
quali quest’ultima ha
riversato i tre aspetti
della sua personalità,
donna, madre e
scienziata. È una
persona nervosa ed
emotiva, ma capace di
nascondere perfettamente
i suoi stati d’animo
dietro un atteggiamento
freddo e distaccato. È
stata amante di Gendo,
come sua madre, e di lei
ha commesso gli stessi
errori. Sentendosi
tradita da lui, però,
invece che suicidarsi
come la madre, ucciderà
i cloni di Rei, l’unica
persona che Gendo ama
veramente.
Rioji Kaji
Inizialmente
al servizio della Seele,
si infiltra nella NERV
per scoprirne i segreti.
Il suo compito
all’interno
dell’organizzazione è un
mistero, ma è tenuto in
grande considerazione
dalle alte sfere, in
particolare da Gendo,
che non esita ad
affidargli operazioni
molto delicate come il
trasporto di Adam e
dello 02 dalla Germania
al Giappone, o il
sabotaggio del JA
(l’alternativa
governativa agli Eva e
alla NERV). È stato
fidanzato con Misato
all’università, e, anche
se col suo solito modo
di fare, la ama ancora.
Diventa molto amico di
Shinji, rivelandogli
anche eventi del suo
passato misterioso, e
diventa per lui
praticamente un secondo
padre. Il suo desiderio
più grande è quello di
conoscere la verità
sulla NERV e sulla Seele,
ed aiuterà Misato ad
arrivarci, ma questo gli
procurerà l’inimicizia
delle due
organizzazioni, che lo
elimineranno. Lascia il
risultato delle sue
ricerche a Misato,
chiedendogli di scoprire
la verità al suo posto.
Lorentz Keel
Presidente
della Seele, si dimostra
essere un uomo rude,
cupo e spietato, che ha
fatto del destino
dell’intera umanità una
questione personale.
Dopo il ritrovamento
delle Pergamene segrete
del Mar Morto ha dato
inizio al Progetto per
il perfezionamento
dell’uomo, il cui scopo
è quello di unificare
tutti gli esseri umani
in una nuova divinità
che sostituirà il dio
attuale. È l’essere
umano più anziano che si
conosca, e potrebbe
essere il soldato romano
che sputò a Gesù durante
la crocifissione,
venendo condannato per
questo a vivere sino
all’avvento
dell’apocalisse. Per
lui, realizzare il Third
Impact vorrebbe dire
trovare finalmente il
riposo e la pace.
Tuttavia questa
interpretazione potrebbe
essere discutibile, in
quanto in una foto di
vent’anni prima appare
con i capelli scuri.
Nella condizione attuale
alcune parti del suo
corpo sono meccaniche.
Si può quindi pensare
che la punizione del
soldato fosse quella di
reincarnarsi in eterno,
e che la sua ultima
reincarnazione sia
Lorentz Keel.
Kaworu Nagisa
È
l’ultimo ragazzo
indicato dal rapporto
Marduk per essere un
pilota di Evangelion.
Inizialmente mandato
dalla Seele per
sostituire Asuka che non
riesce più a
sincronizzarsi con lo
02, mostra subito la
peculiare capacità di
variare a suo piacimento
il suo tasso di
sincronia con l’Eva. Di
lui si sa solo che è
nato il 13 settembre
2000, il giorno del
Second Impact, e questo
mistero insospettisce
soprattutto Misato, che
comincia a nutrire forti
dubbi sui reali scopi
della NERV. Diviene da
subito molto amico di
Shinji, perché il
ragazzo trova in lui una
persona finalmente in
grado di capirlo
completamente. In realtà
Kaworu è il
diciassettesimo angelo,
e come i due angeli
venuti prima di lui è in
grado di comprendere
l’animo umano. In
pratica Kaworu è uguale
a Rei, un involucro
umano per un’anima di
natura divina. Nel suo
caso l’anima è quella di
Adam, trapiantata in lui
quando, durante il
Second Impact, il suo
corpo fu ridotto allo
stato embrionale.
Prendendo il controllo
dello 02 anche senza
entrarvi dentro, riesce
a superare tutte le
difese della NERV, ed è
l’unico angelo a mettere
piede nel Terminal
Dogma, con lo scopo di
innescare il Third
Impact. Quando però si
rende conto che l’essere
crocifisso nel dogma sul
mare di LCL non è Adam
bensì Lilith, si arrende
a Shinji, che intanto ha
sconfitto lo 02, e
lascia a lui, come
esponente dell’umanità,
la decisione di
ucciderlo o no. Kaworu
capisce che l’unione con
Lilith, e quindi il
Third Impact, non è una
decisione che spetta a
lui, l’umanità dovrà
decidere da sé se
continuare a vivere o
evolversi nella forma di
una divinità perfetta.
Morirà alla fine
schiacciato nella mano
dello 01. |