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Il Castello di Bardi

a cura di Maxim79

      
   
   

Castello dal Verme  (Zavattarello - Pavia)

a cura di Mattia Tanzi

            

La misteriosa rocca Dal VermeInquietanti presenze vivono all'interno delle mura dell'antico castello Dal Verme di Zavattarello. Fantasmi di nobili e trovatori appaiono per poi scomparire nel nulla, negli stanzoni della rocca. In paese, al bar, tra le mura domestiche tutti ne parlano, ma tutti hanno paura di raccontare, temono di essere presi per pazzi. Circa un anno fa un architetto che si occupava della ristrutturazione del castello ha avuto un giorno un strano incontro. Egli si trovava in una delle stanze del maniero, vicino ad un antico mobile in noce. Ad un certo punto sentì una presenza alle spalle. Si girò di scatto e vide a pochi metri di distanza la figura di un antico trovatore, vestito con abiti colorati e che in mano aveva una specie di mandolino. Lo spirito cercò di comunicare qualcosa all'architetto ma poi scomparì per sempre. A confermare questi strani fatti e queste voci che parlano di spettri di fantasmi è il sindaco di Zavattarello Carlo Romagnese. "Anche quando hanno donato il castello nel 1975 al comune i conti Dal Verme era apparso un articolo sul Corriere della Sera -racconta il primo cittadino - che parlava della presenza di un fantasma all'interno dei locali del castello. Localizzato precisamente nell'ultima stanza dell'ultimo piano della rocca. Proprio una di quelle stanze che aveva avuto il maggior danno a seguito dell'incendio appiccato dai Mongoli, dopo un rastrellamento, ai tempi del
secondo conflitto mondiale. In questa ultima stanza sarebbe localizzato il fantasma di Pietro Dal Verme, il principale feudatario dei Visconti dal Verme che viveva a Milano, a San Giovanni sul Muro ma che spesso veniva nel castello di Zavattarello. Era stato avvelenato dalla moglie, una Sforza, che si era vendicata per una questione sentimentale. E' stata praticamente una vicenda violenta. Io ho raccolto le testimonianze dirette della famiglia dal Verme. Il conte Carlo che è il primogenito vivente. Loro sono ottantenni, hanno passato l'infanzia all'interno del castello, prima che avvenisse l'incendio. I conti Dal Verme assicurano che a mezzanotte si apriva improvvisamente la stanza. E quindi nessuno voleva dormire nella stanza. Noi non abbiamo fatto verifiche. Questo è il fantasma ufficiale. Inoltre a me ha raccontato un architetto di cui non faccio il nome, perché si è confidato solo con me, durante i restauri, mentre facevano i rilievi per presentare i progetti al comune del restauro del castello. Nel locale della cucina, dove c'è un mobile, un vecchio credenzone che è stato restaurato. In quella stanza l'architetto ha visto un vecchio nobil uomo seduto su una poltrona, vestito con gli indumenti molto colorati, aveva una barbetta molto bianca gli ha sorriso. Poi altre persone lo avrebbero visto anche di giorno. Lo spirito non parrebbe uno dei conti, ma le sembianze fanno pensare a uno dei vecchi cantori. Dopo questi fatti sono andato a vedere tra gli archivi e ho trovato una vecchia storia che raccontava di un cantore che si era invaghito della contessa. E probabilmente questa storia una volta scoperta avrebbe avuto un tragico seguito. Anche se ho raccolto queste testimonianze io rimango molto scettico, non credo al soprannaturale e infatti da me il fantasma da me non si fa vedere. Anche se io sono quello che vive di più all'interno della rocca non ho mai visto lo spettro di Dal Verme. Adesso ho sentito che nel castello di Bardi a Parma hanno fatto delle ricerche con determinati strumenti che sono in grado di verificare in base al calore dei muri la presenza dei fantasmi. Questo tipo di ricerca potremmo farlo anche noi. Di tutta questa vicenda l'unica cosa che mi fa davvero pensare la testimonianza della famiglia Dal Verme. Anche perché loro non sono superstiziosi, sono persone concrete. Quindi secondo loro questa presenza spettrale esiste all'interno della rocca".

       

Carlo Romagnesi, sindaco di Zavattarello

          

                  

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