Per
quanto il discorso sia
molto complesso e
oggetto di discussione
fra gli specialisti, il
demonio contina ad avere
un ruolo significativo e
collettivo nelle
"religioni di
possessione", per
esempio tra i praticanti
del "loa petro" di
Haiti. Qui però come in
altri contesti culturali
(nel senso
antropologico), si
tratta di remote
sopravvivenze mitico -
rituali, affini alla
stregoneria. Inoltre
tali riti hanno
un'adesione dell'intera
comunità, che vi ricorre
più o meno segretamente,
ma comunque senza
nutrire alcun dubbio
sulla loro efficacia. In
Occidente per la scienza
la possessione non
sarebbe altro che una
forma schizoide grave,
dove si perdono le
coordinate del mondo
reale e nella mente del
malato diventa ossessiva
l'idea di "essere
posseduto", "gestito da"
o "dominato da". La
sensazione
dell'estraneità da se
stessi può nei casi più
gravi portare a un
dissesto fisiopsichico
irrimediabile. Ma poichè
comunque la patologia è
storicamente e
direttamente radicata
nel Cristianesimo, per
molte persone riveste di
fatto il volto del
diavolo, che
dall'esterno si sia o
meno inclini a darne per
certa l'esistenza.
D'altra parte la Chiesa,
sulla base dei testi
sacri canonici per cui,
per esempio, Cristo
guariva gli indemoniati,
aderisce a questa
certezza e, sia pure con
moltissima prudenza,
interviene ancora oggi
nei casi in cui la
scienza si rivela
impotente. Nella
possessione si osservano
agitazione, reazioni
fisologiche
paraossistiche, una
progressiva mancanza di
controllo del proprio
corpo fino al suo
controllo completo da
parte della presenza
estranea. Il posseduto
giunge infine a parlare
in un linguaggio che gli
è del tutto estraneo o
sconosciuto (turpiloqui
ossessivo o,
addirittura, lingue che
non conosce). Delle
volte rivela la
padronanza di nozioni
assolutamente estranee
rispetto alla sua
esperienza usuale o
anche un'energia
inspiegabile rispetto
alla sua complessione
fisica o alla sua età
dal punto di vista
anagrafico. Si hanno,
anche nel Cattolicesimo,
forme di magia nera,
dove si ricorre fra
l'altro
"artificialmente"
all'utilizzazione
rituale a forme di
possessione negative. Ma
la differenza tra questa
e la possessione su cui
interviene la Chiesa è
che la seconda non è
indotta, ma si produce
spontaneamente e
misteriosamente. Un'
ultimo accenno merita il
confronto tra
possessione ed estasi.
L'estasi è un "viaggio
dell'anima" che, per
esempio nei mistici e
nelle mistiche, porta a
un rapporto di unità con
Dio. Il suo corpo nel
frattempo resta
immobile, al punto di
ricordare la catalessi
(stato di morte
apparente). Nella
possessione il corpo
appare dominato da una
potenza estranea e,
proprio quando raggiunge
l'immobilità, è il
momento in cui essa
parla e si rivela con
maggiore, sconcertante
evidenza. Di seguito
riportiamo un passo
della Vita di Teresa
d'Avila. Sappiamo che
nella santa erano
frequenti i "viaggi
dell'anima" (estasi), di
cui è indirettamente
messa in luca la
"parentela" e, insieme,
l'alternativa assoluta
alla possessione
demoniaca.
LA
SICUREZZA DI UNA MISTICA
"Sapete quando i demoni
ci fanno spavento?
Quando ci angustiano con
le sollecitudini per gli
onori, per i piaceri e
le ricchezze del mondo.
Allora noi, amando e
cercando quello che
dovremmo aborrire,
mettiamo nelle loro mani
le armi con cui potremmo
difenderci e li
induciamo a combatterci
con nostro solenne
pregiudizio. Fa
compassione pensarlo,
perchè basterebbe
stringerci alla croce e
disprezzare ogni cosa
per amore di Dio,
giacchè il demonio fugge
da queste pratiche, più
che noi dalla peste.
Amico della menzogna e
menzogna lui stesso, il
demonio non va mai
d'accordo con chi
cammina nella verità. Ma
se vede che l'intelletto
è offuscato, fa del suo
meglio per accecarlo del
tutto; e se si accorge
che uno è tanto cieco da
riporre il proprio
contento nelle cose del
mondo, che sono futili e
vane come i giuochi dei
fanciulli, si convince
di avere a che fare con
un fanciullo, lo tratta
come tale e si diverte
ad assalirlo una e più
volte".
BIBLIOGRAFIA
·
Il diavolo
"L'avversario: angelo
ribelle, principe delle
tenebre, seduttore..."
·
Il maligno... forse
siamo noi?a cura di
Angela Cerinotti e
Davide Sala |