Il Diavolo, non smette
di affascinarci: i
romanzi, i film, il
folclore, ci offrono
un’immagine che, nella
sua ambiguità, rivela un
aspetto che esula dal
concetto di “Male” tout
court, della religione
rivelata, e ci
restituisce un quadro
più complesso, che
richiede un approccio
diverso,
un’interpretazione forse
spregiudicata, ma che ci
consente una riflessione
più approfondita. Già
Baudelaire, nei suoi
versi, soprattutto nelle
“Litanie di Satana”,
lascia intravedere un
ruolo dell’Angelo
caduto, assai più
sottile e complesso, di
quello che la tradizione
ci rivela da sempre. Le
riflessioni che
seguiranno si basano
sulla lettura di due
testi: “La caduta degli
spiriti delle tenebre“
di Rudolf Steiner,- ed.
Antroposofiche - e
“L’Angelo caduto“ di
Paola Giovetti - ed.
Mediterranee- e su
riflessioni personali.
Rudolf Steiner,
fondatore di
Antroposofia, è stato un
grande studioso di
esoterismo, e si è
battuto, in tutta la sua
vita, perché il sapere
occulto fosse rivelato
non solo agli iniziati.
Ebbe un approccio
scientifico, nel
trattare questi studi e
si auspicava un dialogo,
nel futuro, tra
conoscenza esoterica e
le moderne scienze
razionali. Steiner
attribuì al diavolo un
duplice aspetto, che si
rivela attraverso due
entità distinte e legate
al contempo: Lucifero e
Arimane. Lucifero è la
luce opaca che abbaglia
e confonde l’uomo, e che
vorrebbe l’uomo
immediatamente
spiritualizzato,
vorrebbe che l’uomo
andasse nei regni dello
Spirito, quando è ancora
immaturo, quando non ha
realizzato il suo
compito nella materia:
le nozze chimiche, la
fusione tra spirito e
materia. Lo Spirito che
permea e vivifica la
materia, che da
atemporale, si fa
storico, illumina il
buio cammino dell’uomo
sulla terra, è l’eredità
che ci ha lasciato il
Cristo. La tendenza ad
estraniarci dal compito
che abbiamo nel mondo, a
giudicare la realtà
fisica come Maya, come
totalmente illusoria, la
tentazione di rifugiarci
nelle realtà spirituali,
per evadere da una vita
terrena che percepiamo
avvilente, senza più
riuscire a vedervi la
presenza del Divino, è
la tentazione di
Lucifero, che vorrebbe
annullare nell’uomo,
quello che è prerogativa
indissolubilmente umana:
la coscienza dell’io.
Senza la coscienza
dell’io, l’uomo si
evolverebbe su di un
piano angelico – Come
vorrebbe Lucifero – ma
totalmente amorale,
mentre il disegno divino
è che l’uomo si
ricongiunga alla
dimensione dello
Spirito, con la pienezza
del suo libero arbitrio.
Il sogno di Lucifero è
un’umanità angelicata,
sotto la sua egida e non
quella di Dio. Il nome
di Arimane, è tratto
dalla religione di
Zoroastro. Il suo vero
nome è Ariman, ma
pronunciare il suo nome
è molto pericoloso, si
corre il rischio di
evocarlo, la tradizione
occulta ce lo tramanda
quindi come Arimane.
Arimane è lo Spirito
delle Tenebre che si
oppone ad Aura Madza,
divinità solare, e
vorrebbe distogliere gli
uomini dal Divino.
Secondo Steiner, Arimane
ha il suo regno nella
materia, il suo compito
è quello di separare
l’uomo da qualsiasi
dimensione spirituale,
di legarlo
indissolubilmente alla
materia. I Vangeli,
nella tentazione che
Gesù ebbe nel Deserto,
sono profetici; il
Diavolo dice: “Se sei il
Figlio di Dio, muta le
pietre in pane e
sfamati”, Cristo gli
risponde: “ Non di solo
pane vivrà l’uomo”.
Tutte le ideologie
moderne, l’economia e la
scienza, collocano
invece l’uomo sul piano
prettamente materiale,
come vuole Arimane. Nel
suo libro, Steiner ci
rivela che nel 1848,
Arimane è stato
sconfitto dalle schiere
dell’Arcangelo Michele,
ed è stato precipitato,
insieme alle sue
legioni, sulla terra.
Questo evento ha avuto
ripercussioni importanti
sulla storia
dell’umanità e ne avrà
in futuro. E’ un fatto,
che dalla metà
dell’ottocento ai nostri
giorni, il sapere
scientifico e la
tecnologia, hanno avuto
un’accelerazione
incredibile: in poco più
di un secolo, l’uomo ha
compiuto, nella
conoscenza dei segreti
della Natura, passi da
gigante, come non era
successo in diecimila
anni della sua storia.
Si è imposta, una nuova
visione del mondo :
quella materialistica,
scientifico – naturale.
Il compito di Arimane e
degli Spiriti delle
Tenebre è di affrancarci
dalla visione del Divino
delle religioni
rivelate, ma al
contempo, precipitano
l’uomo nell’illusione
che tutta la realtà sia
insita nella Natura e
nei suoi segreti, che il
benessere dell’uomo si
risolva, solo nella
legge della
sopravvivenza materiale,
da qui il senso della
precarietà, l’angoscia
che ha caratterizzato la
nostra epoca. I
progressi in campo
informatico , che
sembrano liberare l’uomo
dal giogo della materia,
dandogli un’illusoria
onnipotenza, lasciano
pensare anche a un
intervento di Lucifero,
sulla tecnologia, in
questi ultimi anni. Ma
il sapere scientifico ha
debellato molte
malattie, e l’ondata di
nuova spiritualità
caratteristica di questi
anni, ha dei valori di
pace, di amore e di
fratellanza, di rispetto
per il mondo, di
coscienza ecologica. Non
si può leggere la nostra
epoca solo come
influenza di forze
oscure. Verissimo, è
certo che altre forze
siano in gioco, per
aiutarci a uscire dal
male. Steiner avverte,
che il compito stesso
degli Spiriti delle
Tenebre non è solo
quello di ingannarci, ma
nel disegno divino,
queste forze concorrono
alla nostra libertà. La
tecnologia, può essere
vista come un dono che
Arimane ha elargito agli
uomini. Ancora una volta
entrano in gioco il
fattore umano e il
libero arbitrio : l’uso
che faremo delle nostre
conoscenze, e di una
nuova coscienza
spirituale, è in mano
nostra. Starà a noi
ascoltare i nostri
ideali supremi, oppure i
nostri istinti più
bassi, come l’avidità e
la sete di potere.
Infine anche questa
nuova coscienza
spirituale, potrà
contribuire a cambiare
il mondo, senza
diventare un illusorio
rifugio ai suoi orrori. |