INDICE DI SEZIONE
 

Gli Esorcisti del Vaticano
Tracy Wilkinson

:: VAI ALLA SCHEDA ::

SEI INTERESSATO AD UN LIBRO SPECIFICO? EFFETTUA UNA RICERCA APPROFONDITA

         LIVE HELP
       NEWSLETTER

Inserisci la tua mail per ricevere gli aggiornamenti mensili del portale. Non perderti nulla del mondo "Daltramontoallalba.it"!

Il Diavolo e il suo ruolo nell’epoca contemporanea: un approccio esoterico
a cura di Vittorio Farina

Il Diavolo, non smette di affascinarci: i romanzi, i film, il folclore, ci offrono un’immagine che, nella sua ambiguità, rivela un aspetto che esula dal concetto di “Male” tout court, della religione rivelata, e ci restituisce un quadro più complesso, che richiede un approccio diverso, un’interpretazione forse spregiudicata, ma che ci consente una riflessione più approfondita. Già Baudelaire, nei suoi versi, soprattutto nelle “Litanie di Satana”, lascia intravedere un ruolo dell’Angelo caduto, assai più sottile e complesso, di quello che la tradizione ci rivela da sempre. Le riflessioni che seguiranno si basano sulla lettura di due testi: “La caduta degli spiriti delle tenebre“ di Rudolf Steiner,- ed. Antroposofiche - e “L’Angelo caduto“ di Paola Giovetti - ed. Mediterranee- e su riflessioni personali. Rudolf Steiner, fondatore di Antroposofia, è stato un grande studioso di esoterismo, e si è battuto, in tutta la sua vita, perché il sapere occulto fosse rivelato non solo agli iniziati. Ebbe un approccio scientifico, nel trattare questi studi e si auspicava un dialogo, nel futuro, tra conoscenza esoterica e le moderne scienze razionali. Steiner attribuì al diavolo un duplice aspetto, che si rivela attraverso due entità distinte e legate al contempo: Lucifero e Arimane. Lucifero è la luce opaca che abbaglia e confonde l’uomo, e che vorrebbe l’uomo immediatamente spiritualizzato, vorrebbe che l’uomo andasse nei regni dello Spirito, quando è ancora immaturo, quando non ha realizzato il suo compito nella materia: le nozze chimiche, la fusione tra spirito e materia. Lo Spirito che permea e vivifica la materia, che da atemporale, si fa storico, illumina il buio cammino dell’uomo sulla terra, è l’eredità che ci ha lasciato il Cristo. La tendenza ad estraniarci dal compito che abbiamo nel mondo, a giudicare la realtà fisica come Maya, come totalmente illusoria, la tentazione di rifugiarci nelle realtà spirituali, per evadere da una vita terrena che percepiamo avvilente, senza più riuscire a vedervi la presenza del Divino, è la tentazione di Lucifero, che vorrebbe annullare nell’uomo, quello che è prerogativa indissolubilmente umana: la coscienza dell’io. Senza la coscienza dell’io, l’uomo si evolverebbe su di un piano angelico – Come vorrebbe Lucifero – ma totalmente amorale, mentre il disegno divino è che l’uomo si ricongiunga alla dimensione dello Spirito, con la pienezza del suo libero arbitrio. Il sogno di Lucifero è un’umanità angelicata, sotto la sua egida e non quella di Dio. Il nome di Arimane, è tratto dalla religione di Zoroastro. Il suo vero nome è Ariman, ma pronunciare il suo nome è molto pericoloso, si corre il rischio di evocarlo, la tradizione occulta ce lo tramanda quindi come Arimane. Arimane è lo Spirito delle Tenebre che si oppone ad Aura Madza, divinità solare, e vorrebbe distogliere gli uomini dal Divino. Secondo Steiner, Arimane ha il suo regno nella materia, il suo compito è quello di separare l’uomo da qualsiasi dimensione spirituale, di legarlo indissolubilmente alla materia. I Vangeli, nella tentazione che Gesù ebbe nel Deserto, sono profetici; il Diavolo dice: “Se sei il Figlio di Dio, muta le pietre in pane e sfamati”, Cristo gli risponde: “ Non di solo pane vivrà l’uomo”. Tutte le ideologie moderne, l’economia e la scienza, collocano invece l’uomo sul piano prettamente materiale, come vuole Arimane. Nel suo libro, Steiner ci rivela che nel 1848, Arimane è stato sconfitto dalle schiere dell’Arcangelo Michele, ed è stato precipitato, insieme alle sue legioni, sulla terra. Questo evento ha avuto ripercussioni importanti sulla storia dell’umanità e ne avrà in futuro. E’ un fatto, che dalla metà dell’ottocento ai nostri giorni, il sapere scientifico e la tecnologia, hanno avuto un’accelerazione incredibile: in poco più di un secolo, l’uomo ha compiuto, nella conoscenza dei segreti della Natura, passi da gigante, come non era successo in diecimila anni della sua storia. Si è imposta, una nuova visione del mondo : quella materialistica, scientifico – naturale. Il compito di Arimane e degli Spiriti delle Tenebre è di affrancarci dalla visione del Divino delle religioni rivelate, ma al contempo, precipitano l’uomo nell’illusione che tutta la realtà sia insita nella Natura e nei suoi segreti, che il benessere dell’uomo si risolva, solo nella legge della sopravvivenza materiale, da qui il senso della precarietà, l’angoscia che ha caratterizzato la nostra epoca. I progressi in campo informatico , che sembrano liberare l’uomo dal giogo della materia, dandogli un’illusoria onnipotenza, lasciano pensare anche a un intervento di Lucifero, sulla tecnologia, in questi ultimi anni. Ma il sapere scientifico ha debellato molte malattie, e l’ondata di nuova spiritualità caratteristica di questi anni, ha dei valori di pace, di amore e di fratellanza, di rispetto per il mondo, di coscienza ecologica. Non si può leggere la nostra epoca solo come influenza di forze oscure. Verissimo, è certo che altre forze siano in gioco, per aiutarci a uscire dal male. Steiner avverte, che il compito stesso degli Spiriti delle Tenebre non è solo quello di ingannarci, ma nel disegno divino, queste forze concorrono alla nostra libertà. La tecnologia, può essere vista come un dono che Arimane ha elargito agli uomini. Ancora una volta entrano in gioco il fattore umano e il libero arbitrio : l’uso che faremo delle nostre conoscenze, e di una nuova coscienza spirituale, è in mano nostra. Starà a noi ascoltare i nostri ideali supremi, oppure i nostri istinti più bassi, come l’avidità e la sete di potere. Infine anche questa nuova coscienza spirituale, potrà contribuire a cambiare il mondo, senza diventare un illusorio rifugio ai suoi orrori.