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Misteri e Segreti del Mondo
Sylvia Browne

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Banjii, il delfino dello Yang Tse Kiang
a cura di Simone Metalli

Un altro caso interessantissimo di animale ritenuto prettamente mitologico e poi entrato di diritto nella Zoologia occidentale è quello del Banjii. Ma questa storia pare purtroppo non avere un lieto fine come quello dell’Okapi, precedentemente trattato. Ma procediamo con ordine: innanzitutto molto significativo è il nome scientifico dell’animale, cioè Lipotes vexillifer, ovvero “colui che porta la bandiera” in quanto sin dalla sua scoperta questo animale ha visto censire un numero molto esiguo di esemplari che sono stati considerati dei “portabandiera” ma il nome deriva anche dalla traduzione del nome cinese che significa letteralmente “bandiera bianca”. Il Bajii è un delfino straordinario per il fatto di essere delfino di fiume. I delfini di fiume però si discostano molto dai loro cugini oceanici, a cui tutti noi pensiamo subito, tanto da appartenere a due famiglie diverse: infatti i delfini di fiume non appartengono ai Delfinidi ma formano la superfamiglia dei Platanistodae. Essi infatti, accanto a caratteristiche proprie dei cetacei, hanno alcuni elementi somatici antichissimi propri delle specie marine che abitavano i fondali milioni di anni fa. Hanno una bocca estremamente lunga dotata di forti denti appuntiti, il collo talmente sinuoso da permettere loro di nuotare addirittura negli acquitrini più paludosi ed il volume della loro cassa cranica ne rivela la grande intelligenza. Le pinne laterali sono corte ma larghe ed alle estremità hanno sviluppato delle piccole dita, fatto nettamente distinguibile dai cugini oceanici. Hanno infine vista scarsissima in virtù del loro habitat fatto di acque basse melmose e torbide. Nel folklore cinese il Bajii era tenuto in grandissima considerazione dovuta al fatto che in Cina si ritiene il Bajii la reincarnazione di una principessa morta annegata. Tale credenza è supportata dalle caratteristiche particolari che possono apparire vedendolo da lontano: esso infatti assomiglia ad una donna nuda con due piccoli seni (le pinne laterali) e probabilmente è anche alla base delle numerose leggende riguardanti le sirene del folklore cinese. La situazione attuale del Bajii è purtroppo drammatica: il 13 Dicembre 2006 l’animale è stato dichiarato estinto dopo che una spedizione ha setacciato il fiume Yang Tse alla ricerca di esemplari da trasferire nelle acque di un lago pulito per permettere alla specie di riprodursi vista la situazione drammatica del Fiume Giallo. Ma è stato tutto inutile: nell’ultimo anno è stato avvistato lungo il corso del fiume un solo esemplare e la spedizione non ha portato nessun risultato tranne la drammatica dichiarazione di estinzione, un’ altra sconfitta per la natura a causa dell’uomo che purtroppo non permetterà ai nostri figli di vedere dal vivo un animale straordinario e ricco di fascino.