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Atlantide e i suoi Misteri
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I Misteri di Atlantide
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I sopravvissuti di Atlantide
a cura di Nicola Bandoni

Il ‘Serpente Piumato’ di La Venta. Si notino i particolari all’interno:l’uomo sembra essere alla guida ed indossa un attrezzatura a dir poco anomala. Negli scritti antichi dalla bocca dei serpenti fuoriuscivano lingue di fuoco..solcavano i cieli e viaggiavano nei milioni di anni…. Il primo popolo civilizzato dell'area mesoamericana furono gli Olmechi. L'importanza di questo popolo non è solo concettualmente storica, ma si estende al fatto che molti elementi culturali fondamentali elaborati da questo popolo furono trasmessi a tutta la zona dell'America Centrale rimanendo costanti, nelle popolazioni più diverse, fino al periodo dei "conquistadores" spagnoli. I popoli degli odierni Guatemala e Messico forse, dovettero agli Olmechi i templi a piramide, le scienze sviluppate nell'astronomia e nella matematica e, in particolar modo, a quell'interesse per il cielo che spesso ha suscitato parecchi interrogativi negli studiosi. Il territorio degli Olmechi era di ridotta estensione e comprendeva la parte dell'istmo di Tehuantepec rivolta verso il golfo del Messico. La loro prima capitale, tra il 1000 e il 400 a.C, fu il centro di La Venta. Quest'ultima era una città principalmente di carattere religioso e per questo poteva considerarsi piu' un santuario che un centro urbano vero e proprio. La Venta riveste notevole importanza per le testimonianze artistiche che conserva. Gli Olmechi furono maestri nella realizzazione sia di piccole figure sia di sculture colossali, furono abili scultori con statue a tuttotondo, altorilievi e bassorilievi, esplorando tutti i campi dell'arte plastica.

L'UOMO NEL SERPENTE

Nel centro di La Venta ritroviamo quella che rappresenta l'opera più significativa dal punto di vista clipeologico: la stele nota come "l'uomo nel serpente". Il serpente in questione sembra una delle primissime rappresentazioni di Quezalcoalt, il serpente piumato, che sulla stele è raffigurato mentre si chiude su se stesso. All'interno,nel serpente, è rappresentata una figura umana, anomala per molti aspetti: innanzitutto perchè si presenta pesantemente vestita, a differenza di tutte le altre raffigurazioni umane dell'arte Olmeca, seminude ed inoltre per il modo in cui gli abiti si modellano sul corpo, come se fossero in parte di un vestiario molto aderente, cosa molto strana perchè in quelle regioni sono sempre state usate tonache o mantelli. Quello che lascia veramente stupiti è quella sorta di scafandro indossato dall'essere umano. Sembrerebbe un casco che protegge l'intera testa ma che lasciaun' apertura all'altezza del volto. Un altro elemento anomalo è la borsa all'interno del serpente, oggetto mai esistito nell'America Precolombiana ma rappresentato spesso nell'arte Assiro-Babilonese, tenuta in mano dall'uomo, ed un paio di oggetti simili a pannelli, scarsamente definiti, connessi ad una sorta di trave. Oltre a parlare di mito dimenticato a proposito del significato di questa opera possiamo dedurre che la conclusione sia opposta. Ci troviamo di fronte alla rappresentazione del mito del serpente piumato: forse il serpente rappresenterebbe una sorta di veicolo o di attrezzo tecnologico capace di volare o di compiere altri compiti a noi ignoti... l'uomo all'interno fa uso di questa strana macchina e ne conosce il significato e il funzionamento... è quindi il frutto di un'avanzata tecnologia tramandata da un'antica civiltà come quella di Atlantide? Non dimentichiamo che migliaia di anni dopo gli Atzechi rimasero meravigliati davanti ai cavalieri spagnoli ritenendoli insieme ai loro cavalli un unico animale fantastico e capace di dividersi in due.

Le statue Olmeche di varia grandezza. Dalle più piccole opere di artigianato fino ad arrivare alle più grandi sculture del peso di oltre 30 tonnellate. Dalle foto possiamo notare i tratti somatici che sono estranei alle popolazioni del mesoamerica: occhi a mandorla, labbra tumide, naso camuso..altre statue hanno barba e orecchie allungate….insomma tutte caratteristiche che lasciano intravedere la presenza nel passato di alcuni ceppi multirazziali che avrebbero influenzato la cultura mesoamericana in tutte le sue sfaccettature. Forse quella razza rappresentava i supersiti dell’ultima catastrofe che distrusse la mitica città di Atlantide?   Le statue Olmeche di varia grandezza. Dalle più piccole opere di artigianato fino ad arrivare alle più grandi sculture del peso di oltre 30 tonnellate. Dalle foto possiamo notare i tratti somatici che sono estranei alle popolazioni del mesoamerica: occhi a mandorla, labbra tumide, naso camuso..altre statue hanno barba e orecchie allungate….insomma tutte caratteristiche che lasciano intravedere la presenza nel passato di alcuni ceppi multirazziali che avrebbero influenzato la cultura mesoamericana in tutte le sue sfaccettature. Forse quella razza rappresentava i supersiti dell’ultima catastrofe che distrusse la mitica città di Atlantide?

Le statue Olmeche di varia grandezza. Dalle più piccole opere di artigianato fino ad arrivare alle più grandi sculture del peso di oltre 30 tonnellate. Dalle foto possiamo notare i tratti somatici che sono estranei alle popolazioni del mesoamerica: occhi a mandorla, labbra tumide, naso camuso..altre statue hanno barba e orecchie allungate….insomma tutte caratteristiche che lasciano intravedere la presenza nel passato di alcuni ceppi multirazziali che avrebbero influenzato la cultura mesoamericana in tutte le sue sfaccettature. Forse quella razza rappresentava i supersiti dell’ultima catastrofe che distrusse la mitica città di Atlantide?   Le statue Olmeche di varia grandezza. Dalle più piccole opere di artigianato fino ad arrivare alle più grandi sculture del peso di oltre 30 tonnellate. Dalle foto possiamo notare i tratti somatici che sono estranei alle popolazioni del mesoamerica: occhi a mandorla, labbra tumide, naso camuso..altre statue hanno barba e orecchie allungate….insomma tutte caratteristiche che lasciano intravedere la presenza nel passato di alcuni ceppi multirazziali che avrebbero influenzato la cultura mesoamericana in tutte le sue sfaccettature. Forse quella razza rappresentava i supersiti dell’ultima catastrofe che distrusse la mitica città di Atlantide?

TRATTI SOMATICI ORIENTALI

Le meraviglie di La Venta non finiscono nella raffigurazione dell'uomo nel serpente. L'arte Olmeca fornisce indizi interessanti su una mescolanza di razze della quale gli Olmechi stranamente erano a conoscenza. Le colossali teste di basalto di La Venta, alte oltre due metri e mezzo, pesanti fino a 37 tonnellate, che l'archeologia ritiene appartengano a sovrani Olmechi presentano tratti del tutto estranei alla tipica razza amerinda. Faccia larga con labbra tumide e naso camuso, viso con lineamenti tipicamente negroidi, testa coperta da un copricapo atipico per le popolazioni mesoamericane, di cui mai è stato trovato un esemplare. Il professor Javier Darquea Cabrera, studioso peruviano ha affermato che al museo di Bogotà in Colombia esiste la rappresentazione di un uomo dai tratti negroidi alla guida di un macchinario simile a quello di La Venta. Gli Olmechi erano soliti scolpire statuette a tutto tondo di giada, rappresentanti piccoli individui, dal cranio allungato, glabri e dai tratti somatici orientali con orecchie allungate. Non hanno nulla degli Amerindi, assomigliano più alla rappresentazione di un Buddha. Queste statuette dagli occhi a mandorla sono spesso rappresentate nella posizione del loto ma vi sono anche esemplari che descrivono scene di gruppo. Chi sono questi individui dallo strano cranio? Non appartengono a nessun ceppo conosciuto e la loro presenza in America, seppur sotto forma di statue non è spiegabile. A parte il loro aspetto, gli scavi delle tombe olmeche non hanno mai portato alla luce i resti di questa razza di aspetto orientale. Inoltre,un coltello chiamato Ascia Kunz, presenta uno di questi individui con qualcosa collegato a bocca e naso! Come se non bastasse, sculture olmeche in bassorilievo di uomini barbuti e dai tratti simili ai Caucasici, fanno bella mostra ancora una volta a La Venta, mentre a Uxpanapan gli Olmechi hanno lasciato sculture a tutto tondo di un uomo calvo e barbuto in perizoma: un'anomalia abbastanza importante visto che la razza Amerinda non sviluppa peluria, un ceppo razziale del tutto estraneo al continente americano. Gli archeologi non hanno mai saputo dare una spiegazione valida alla presenza di queste statue, tacendo infatti sia su origini che sui loro misteri. Chi sono e cosa rappresentano? Una risposta plausibile potrebbe essere ancora una volta collegata ad Atlantide. Gli Olmechi furono il più antico fra i popoli insediati in Mesoamerica ad avere una cultura sviluppata ed influenzarono tutte le culture successive. Se rappresentarono queste diverse razze, mai presenti in America allora potrebbero averle incontrate? Forse le piccole statue orientali e l'uomo nel serpente potrebbero essere la rappresentazione dei sopravvissuti alla catastrofe di Atlantide, la cui razza possedeva una mescolanza pari a quella del mondo moderno e che così gli Olmechi decisero di rappresentarle nelle loro grandiose opere.