Il 24 Giugno 1947
rappresenta la data
ufficiale di inizio
della massiccia
diffusione delle
informazioni riguardanti
un fenomeno che, ancora
oggi, non ha trovato né
una spiegazione né,
peraltro, una giusta
collocazione nell'ambito
della ricerca
scientifica. In tale
data un uomo d'affari
statunitense, Kenneth
Arnold, in volo sul suo
aereo privato nello
Stato di Washington
osservò nei pressi del
monte Rainer nove
oggetti argentei che si
muovevano in formazione
"a cuneo, simile a
quella delle anatre".
Tornato a terra
descrisse i corpi visti
come dei piatti o sassi
che "rimbalzavano sul
pelo dell'acqua": un
giornalista che
intervistò Arnold li
riportò come "flying
saucers", coniando un
termine che per diversi
anni identificò analoghi
avvistamenti (in Italia
l'espressione venne
tradotta con il termine
"disco volante", ancora
oggi di uso corrente).
L'osservazione di Arnold
focalizzò l'attenzione
dei mass-media, prima
statunitensi poi di
tutto il mondo,
sull'esistenza di strani
fenomeni osservati in
cielo. Dopo questa prima
segnalazione ne
seguirono numerose altre
accompagnate dai primi
interrogativi
sull'origine degli
"oggetti" osservati,
dando vita ad un vero e
proprio fenomeno
giornalistico che
incrementò l'interesse
del pubblico. Negli anni
successivi,
inoltre,grazie
all'attività dei
mass-media e,
soprattutto, degli
appassionati della
questione, che, in tutto
il mondo, aumentavano di
numero costantemente,
vennero alla luce tutta
una serie di episodi,
fondamentalmente
analoghi a tali
osservazioni (pur con
caratteristiche
descrittive abbastanza
diverse) che sarebbero
avvenuti precedentemente
al 1947. Basta citare, a
tale proposito, i
cosiddetti "razzi
fantasma" (parecchie
centinaia di
segnalazioni di strani
razzi luminosi che
solcarono principalmente
i cieli scandinavi nel
1946 ed all'epoca
ritenuti missili V-2
catturati ai tedeschi
dai russi e da
quest'ultimi lanciati a
scopi sperimentali), i "foo-fighters"
(fenomeni luminosi,
generalmente di forma
globulare, osservati
dagli equipaggi di aerei
militari tedeschi ed
alleati durante la
seconda guerra mondiale
sui cieli d'Europa e del
Pacifico), gli "aerei
fantasma" (una lunga
serie di osservazioni di
strani "aeroplani",
generalmente scuri e
senza contrassegni
apparenti, volanti nei
cieli della Scandinavia
degli anni trenta in
condizioni atmosferiche
generalmente proibitive)
e le "aeronavi" (delle
specie di dirigibili,
stranamente somiglianti
a quelli descritti nei
romanzi di anticipazione
di Giulio Verne,
generalmente
caratterizzati da
riflettori o luci e
spesso osservati proprio
solo come fonti di luce,
che vennero avvistati in
centinaia di occasioni
nel 1896-1897 in quasi
tutti gli stati della
confederazione americana
e negli anni successivi,
1909 e 1913 soprattutto,
in altri paesi, come
Gran Bretagna, Nuova
Zelanda, Sudafrica ed
ancora USA).
Segnalazioni di fenomeni
aerei anomali sarebbero
state individuate in
tempi ancora precedenti
attraverso descrizioni e
cronache letterarie
stilate in epoca
storica, ma la loro
interpretazione è
tutt'ora particolarmente
controversa, anche in
relazione alle scarse
conoscenze esistenti
all'epoca in merito a
fenomeni naturali rari
e/o inusuali. In ogni
caso, tale tipo di
segnalazioni viene
raccolto ed analizzato
da una disciplina
parallela all'ufologia,
in Italia conosciuta con
il nome di "clipeologia"
LE
CARATTERISTICHE DEL
FENOMENO
Per "fenomeno UFO" si
intende l'insieme di
testimonianze di persone
che riferiscono di aver
visto in cielo delle
luci o degli oggetti che
non sono riusciti ad
identificare con
qualcosa di noto. La
casistica ufologica
offre un'ampia tipologia
di fenomeni che vanno
dalle "luci notturne",
agli "oggetti diurni"
che si caratterizzano
come strani per
l'aspetto (forma,
dimensioni, colori) o
per il comportamento
(forti velocità, rapidi
movimenti, "manovre").
Un certo numero di
avvistamenti è
accompagnato da conferme
strumentali quali
fotografie, filmati,
rilevamenti radarici.
Esiste inoltre la
categoria degli
"incontri ravvicinati",
caratterizzati
dall'estrema vicinanza
tra il testimone e
l'oggetto o la luce
visti. Si parla in
particolare di "incontri
ravvicinati del secondo
tipo" quando si
riscontrano effetti
sulle persone o
sull'ambiente, quali
tracce al suolo, piante
bruciate, disturbi di
tipo elettromagnetico, e
di "incontri ravvicinati
del terzo tipo" (resi
famosi dal celebre film
di Spielberg) per quelli
caratterizzati dalla
presenza di "esseri"
animati, di aspetto
generalmente umanoide.
Le "luci notturne"
rappresentano il grosso
della casistica
disponibile (oltre l'80%
delle segnalazioni), ma
sono generalmente poco
significative
nell'ambito dell'intera
fenomenologia ufologica.
La gran parte di esse,
infatti, trova una
spiegazione più o meno
convenzionale a seguito
di un'indagine condotta
da esperti inquirenti
ufologici. L'interesse
maggiore è certamente
suscitato dagli
"incontri ravvicinati",
ben più ricchi di
dettagli e di contenuti
di stranezza che
meritano un'attenta
disamina e valutazione.
Si tratta di casi non
eccessivamente
frequenti,
caratterizzati dalla
presenza di pochi o
pochissimi testimoni e
che devono essere
investigati con grande
cautela e
professionalità da parte
degli investigatori.
LE
ONDATE DI AVVISTAMENTI
Il numero di
osservazioni raccolte in
tutto il mondo dal 1947
ad oggi é nell'ordine
delle centinaia di
migliaia di casi, dei
quali oltre 10.000 sono
stati registrati in
Italia ad opera del
Centro Italiano Studi
Ufologici, la più grande
organizzazione del
settore operante nella
penisola. La
distribuzione degli
avvistamenti UFO nel
tempo e nello spazio non
risulta uniforme. Dal
dopoguerra ad oggi,
infatti, a periodi
particolarmente ricchi
di avvistamenti se ne
sono alternati altri di
calo o di quasi totale
assenza di casi. Si
parla perciò di "ondate"
che possiedono peraltro
una loro localizzazione
geografica a livello di
nazione o di area
regionale. Non è
tutt'ora chiaro se le
ondate rispecchiano una
reale caratteristica del
fenomeno o rivestano
invece solo un carattere
sociologico, legato ai
meccanismi della
diffusione
dell'informazione
ufologica da parte dei
mass-media. Sicuramente
uno studio approfondito
di questa questione,
condotto secondo
opportuni criteri,
porterebbe senz'altro a
delle conclusioni di
estremo interesse. Dopo
il 1947, altri periodi
di intensa attività
ufologica nel continente
europeo sono stati
registrati nel 1950 e
nel 1952, nel 1954, nel
1968, nel 1973 e, più in
generale, in tutta la
seconda metà degli anni
settanta. Tra la fine
degli anni ottanta ed i
primi anni novanta è
stata registrata una
nuova recrudescenza di
avvistamenti,
probabilmente favorita
da un rinnovato
interesse da parte dei
mass-media verso
l'argomento e dal
diffondersi di un certo
interesse commerciale
verso la tematica
ufologica.
GLI UFO IN ITALIA
Per
quel che riguarda
l'Italia, si sono avute
grandi ondate di
avvistamenti UFO negli
anni 1950, 1954, 1962,
1973 e 1978. In effetti,
l'intero periodo
1973-1979 é stato
caratterizzato da
un'intensa "attività"
UFO, con un apice nel
1978 con più di 1000
segnalazioni raccolte in
tutta la penisola, ma in
particolare modo nel
Centro-Sud. Seconda a
tale ondata è stata solo
quella del 1954, che fra
l'ottobre ed il dicembre
di quell'anno, fu
caratterizzata da
parecchie centinaia di
segnalazioni sparse un
po' in tutta Italia.
Dopo un periodo di stasi
(1980-1982) si è
assistito ad una ripresa
delle segnalazioni,
culminata nell'ondata
dell'estate1985, e ad un
assestamento negli anni
successivi su una media
superiore ai cento
avvistamenti all'anno.
L'estate del 1993 ha
fatto registrare quella
che può essere definita,
a ragione, una
"mini-ondata", innescata
nella seconda metà di
giugno e protrattasi
fino al settembre
successivo. Se il 1994
ha fatto anch'esso
registrare una quantità
significativa di
avvistamenti, lo stesso
non può dirsi per il
1995, caratterizzato,
fino a tutto il
settembre, da una certa
rarefazione delle
segnalazioni. Gli
archivi del Centro
Italiano Studi Ufologici
(C.I.S.U.) raccolgono,
per ciò che concerne il
territorio nazionale,
qualcosa come oltre 600
casi di "incontro
ravvicinato", 250 eventi
in cui sono state
riscontrate delle tracce
fisiche su suolo e/o
vegetazione e quasi 600
casi corredati da
documentazione
cine-fotografica. Una
massa di dati veramente
imponente, che dimostra,
al di là di ogni
ragionevole dubbio, che
esiste, quantomeno, un
fenomeno rappresentato
dalle dichiarazioni di
tutte quelle persone
che, in perfetta buona
fede, raccontano di
avere osservato strani
fenomeni associati alla
comune idea di "UFO".
ALCUNI ESEMPI DI
AVVISTAMENTO UFO
Ecco, in sintesi, alcuni
casi "tipici" delle
varie categorie
precedentemente
descritte, avvenuti in
Italia negli ultimi
anni.
La sera del 24 aprile
1985, alle ore 21.45
circa, un
giovane di San Quirino
(Pordenone) vide una
grossa luce ovoidale
argentea immobile in
cielo. Dopo un quarto
d'ora, la luce prese a
muoversi scendendo
lentamente verso gli
alberi: si trattava di
un oggetto di forma
semisferica, di colore
giallo, e ai lati erano
visibili luci più
piccole. In tutta la
zona circostante quella
sera vennero segnalati
avvistamenti di una o
più "luci".
Il 13 agosto 1979,
alle ore 11.30 del
mattino
un pilota militare in
volo di ricognizione
nella zona di Treviso
ricevette dalla torre di
controllo la richiesta
di verificare la
presenza di un oggetto
non identificato che
risultava visibile sul
radar. Portatosi in
zona, il pilota osservò
un oggetto scuro
cilindrico che si
muoveva lentamente a
circa 1500 metri da
terra. Girandogli
attorno e avvicinandosi
fino a meno di 100 metri
il pilota riuscì a
scattare circa 80 foto
prima che l'oggetto
scomparisse di colpo.
Il
5 giugno 1983,
alcuni contadini di
Varzi (Pavia)
osservarono dalle 5.50
alle 7.00 del mattino un
oggetto che rifletteva
la luce del sole, posato
a terra in un campo di
erba medica. L'oggetto
poi si alzò sopra l'erba
muovendosi a pochi metri
dal suolo: era una
specie di "trottola"
argentea e sembrava
emettere una specie di
nebbia intorno a sé.
Dopo pochi secondi si
fermò sospeso per aria e
poi partì di colpo
allontanandosi. Un caso
estremamente simile si è
verificato proprio
questa estate nella
provincia di Cuneo.
Il
28 ottobre 1986, alle
18.15,
una coppia in auto alla
periferia di Viareggio
(Lucca) vide un enorme
oggetto scuro di forma
triangolare con quattro
luci gialle immobile in
cielo sopra il porto.
Quando gli passarono
sotto, udirono un forte
boato, mentre l'auto
diminuiva da sola la
velocità e la parte
posteriore della vettura
si sollevava da terra
per poi ricadere
bruscamente, mentre
l'oggetto luminoso
sfercciava via sopra di
loro.
Il 2 settembre
1978, alle ore 8.10 del
mattino,
un ragazzo di San
Michele di Alessandria
che stava aprendo le
persiane all'interno
della propria abitazione
sentì un suono modulato
e vide alzarsi dal campo
di granoturco di fronte
a casa un corpo a forma
di sigaro, metallico,
lungo diversi metri, che
si sollevò verticalmente
scomparendo in cielo.
Sul punto dal quale si
era alzato, le piante di
mais erano piegate ad
angolo retto su un'area
ovale di cinque metri
per tre, ed erano secche
e gialle. La traccia
venne fotografata e
rilevata dal nucleo di
Polizia Scientifica di
Alessandria.
Il
9 ottobre 1984,
un contadino di Prata
Principato Ultra
(Avellino) che stava
percorrendo un sentiero
di campagna intorno alle
7.30 si inbatté in uno
strano essere, alto
circa un metro e trenta,
coperto da una specie di
"pelliccia", con in
testa un casco ed in
mano uno strano bastone.
L'umanoide si allontanò
velocemente, sospeso da
terra, e scomparve
dietro una curva. Subito
dopo il testimone vide
arrivare in volo da
quella direzione una
"cassetta" volante con
sopra una piccola
cupola. Nei campi
vennero trovate dai
Carabinieri diverse
impronte dell'essere ed
una serie di sei fori
conici nel terreno
disposti su due file nel
punto da cui era
sembrato alzarsi
l'oggetto.
I
CASI IDENTIFICATI
Sulla base degli studi
finora effettuati,
risulta che circa il 90%
dei casi è
"identificabile", cioè
spiegabile come
osservazioni di oggetti
o fenomeni noti sia
naturali (stelle e
pianeti, meteore) sia
artificiali (aerei,
rientri di satelliti,
palloni meteorologici),
non riconosciuti dai
testimoni a causa di
particolari condizioni
dell'avvistamento oppure
per la rarità e
singolarità che alcuni
di questi fenomeni
manifestano. Rimane però
una percentuale, esigua
ma significativa, di
casi non riconducibili a
cause convenzionali (i
cosiddetti "UFO in senso
stretto"), i quali
richiedono ulteriori
analisi approfondite. Su
di essi si concentra
l'attenzione e
l'attività di analisi e
studio delle
organizzazioni di
ricerca e dei singoli
studiosi, al fine di
trovare una risposta ai
numerosi interrogativi
che tali eventi
coinvolgono.
IL
"MITO UFO"
In conseguenza
dell'aumento di
interesse nel fenomeno e
di diffusione delle
informazioni su di esso
che si é registrato nel
corso degli anni,
parallelamente al
fenomeno UFO é nato un
vero e proprio "mito
UFO": praticamente tutti
oggi hanno una
conoscenza, anche solo
occasionale,
dell'esistenza degli UFO
e delle principali
caratteristiche del
fenomeno: a ciò si
aggiunge un diffuso
insieme di convinzioni e
aspettative sulla natura
del problema che
influenza direttamente i
testimoni, inducendoli a
chiamare "UFO" qualunque
luce o oggetto aereo
insolito. Un discorso a
parte va fatto per certi
gruppi che dell' "UFO
extraterrestre" hanno
fatto un oggetto di
culto pseudo-religioso:
esistono inoltre vere e
proprie sette guidate da
persone che dicono di
essere "in contatto" con
questi extraterrestri,
da cui riceverebbero
messaggi di pace e
fratellanza cosmica, se
non addirittura
"passaggi" a bordo delle
loro astronavi per
veloci visite ai loro
mondi di origine.
LE
IPOTESI PROPOSTE
Sulla natura delle cause
del fenomeno UFO
esistono numerose
ipotesi. Senza dubbio la
più conosciuta é quella
"extraterrestre",
secondo la quale gli UFO
sarebbero veicoli
provenienti da altri
pianeti. La possibilità
di vita intelligente al
di fuori della Terra é
un problema che da
sempre impegna e divide
gli scienziati (pur se
la maggioranza condivide
tale possibilità,
quantomeno sulla base di
una mera valutazione
statistica) ed affascina
l'"uomo della strada" e
l'eventualità che altre
creature stiano già
visitando il nostro
pianeta ha contribuito a
diffondere l'interesse e
la curiosità nei
confronti del fenomeno
UFO. Al di là però degli
stessi problemi legati a
questa ipotesi (quali la
provenienza di questi
"visitatori cosmici" e i
loro metodi di
spostamento) mancano
delle prove in grado di
confermare in modo
inconfutabile questa
tesi, così come non
trovano riscontro nella
reltà molte delle
credenze che si hanno
sugli UFO, come
l'immagine
dell'astronave a forma
di "disco" o la presenza
di "omini verdi", più
legate all'immaginario
della letteratura e del
cinema che alle reali
segnalazioni.
Parallelamente
all'ipotesi
extraterrestre, se ne
sono sviluppate altre
egualmente "esotiche"
relative ai temi più
disparati ed
incredibili, come
viaggiatori nel tempo,
universi paralleli,
fenomeni paranormali,
apparizioni religiose.
Queste teorie sono state
formulate nel corso
degli anni per cercare
di adeguare le possibili
spiegazioni
all'apparente
"irrazionalità" della
casistica raccolta, ma
rientrano nel campo
della fantasia piuttosto
che in quello della
speculazione
scientifica. Un secondo
gruppo di ipotesi nega
invece ogni causa
straordinaria: si
tratterebbe di velivoli
sperimentali più o meno
segreti, di fenomeni
atmosferici (più o meno
rari) ancora
sconosciuti, oppure di
pure e semplici
confusioni da parte dei
testimoni, sotto
l'effetto del "mito
ufologico". Allo stato
attuale delle
conoscenze, non esistono
prove concrete in favore
di alcuna ipotesi. Gli
stessi dati finora
raccolti sono
obiettivamente
insufficienti per una
qualsiasi conclusione
definitiva a causa della
loro frammentarietà ed
imprecisione. Si tratta
perlopiù di
testimonianze rese da
osservatori occasionali
e come tali affette da
errori legati alla
stessa percezione umana.
Inoltre i dati estratti
dagli avvistamenti
ufologici sembrano
spesso contraddittori ed
i parametri costanti
finora emersi dagli
studi non bastano ad
identificare chiaramente
una sola possibile
causa, tanto da far
presupporre la
concorrenza di fattori
diversi dietro l'unica
sigla "UFO".
LE
INDAGINI MILITARI
Il fenomeno UFO,
sviluppatosi in pieno
clima di guerra fredda,
si trasformò da semplice
curiosità a tema legato
alla sicurezza nazionale
e di conseguenza
l'Aeronautica Militare
americana (USAF) già a
partire dal dicembre
1947 iniziò ad
occuparsene con la prima
di una serie di
commissioni di studio
per verificare se gli
UFO fossero o meno una
qualche arma segreta
proveniente da oltre
cortina o se comunque
rappresentassero un
pericolo per la difesa
statunitense. Di
ambiente militare é la
stessa sigla UFO (Unidentified
Flying Object), usata in
origine per indicare
velivoli dei quali non
era provvisoriamente
nota la natura. Vari
progetti di ricerca si
susseguirono nel corso
degli anni sino al
famoso "Project Blue
Book", iniziato nel 1951
e conclusosi nel 1969,
ma nessuno di questi
fornì dei risultati
conclusivi. Se infatti
l'analisi dei singoli
casi che continuamente
venivano riportati da
semplici cittadini, ma
anche da piloti,
scienziati e altre
persone maggiormente
qualificate, portò ad
affermare che il
fenomeno UFO non
rappresentava un
pericolo dal punto di
vista militare,
d'altronde non si riuscì
a dare una spiegazione
soddisfacente a tutti i
casi studiati. Il
"Project Blue Book"
portò inoltre il primo
coinvolgimento ufficiale
dell'ambiente accademico
nello studio degli UFO
poiché nel 1966 l'USAF
incaricò dell'indagine
un'equipe
dell'Università del
Colorado diretta dal
fisico Edward Condon, la
quale concluse nel 1969
che gli UFO non solo non
costituivano una
minaccia, ma non erano
extraterrestri e il loro
studio non avrebbe
potuto portare alcun
interesse per il
progresso della scienza.
L'UFOLOGIA PRIVATA
Come era logico, una
volta appurato che gli
UFO non rivestivano
interesse per la Difesa,
i militari cessarono di
occuparsene e anzi
adottarono un
atteggiamento di
negazione quasi
sistematica
dell'esistenza stessa
del problema che,
insieme ai risvolti
folkloristico/religiosi
dei contattisti, ha
contribuito a tenere
lontani dall'argomento i
ricercatori scientifici,
timorosi di
compromettersi con un
argomento poco "serio".
Lo studio degli UFO è
quindi rimasto affidato
quasi esclusivamente
agli "ufologi", degli
appassionati che, da
dilettanti, si occupano
dell'argomento nel loro
tempo libero e si sono
riuniti in associazioni
in tutto il mondo. Ma
qual'è la strada che ha
percorso l'ufologia
privata in questi
decenni ? Come si è già
detto, i primi ufologi
furono, negli anni '50 e
'60, essenzialmente
degli appassionati
dell'ipotesi
extraterrestre, che
limitavano la loro
attività a livello di
discussioni sulla
provenienza e sulle
intenzioni dei piloti
dei "dischi volanti" e
svolgevano un'attiva
propaganda per far
conoscere alle autorità
e al pubblico la natura
extraterrestre del
fenomeno. Con il passare
degli anni prese il via
un'attività di raccolta
dei dati relativi alle
segnalazioni UFO che
avrebbe portato, con
l'inizio degli anni '70,
alla graduale
introduzione di
metodologie scientifiche
nell'ufologia e al
passaggio dalle sole
attività "da tavolino"
ad un intervento più
attivo sul campo per
indagare e raccogliere
direttamente il maggior
numero di informazioni
su ogni caso.
L'UFOLOGIA SCIENTIFICA
In quegli anni
l'ufologia cominciò a
trasformarsi da semplice
argomento di
conversazione in
attività di ricerca vera
e propria con tutti i
problemi che questo può
comportare. La
consapevolezza stessa di
trovarsi di fronte a
"qualcosa" che non
poteva essere banalmente
spiegato con l'ipotesi
di viaggiatori
interplanetari condusse
a concentrarsi
maggiormente
sull'acquisizione dei
dati grezzi relativi al
fenomeno e sul loro
studio a livello
statistico, grazie anche
al contributo di
ricercatori universitari
che portarono in ambito
ufologico il loro
bagaglio di conoscenze
ed esperienze, pur se a
titolo del tutto
personale. Importante fu
a questo proposito
l'opera svolta
dall'astronomo Joseph
Allen Hynek (scomparso
nel 1986), il quale,
avvicinatosi
all'ufologia come
consulente di una delle
commissioni di studio
dell'USAF, vi trovò
spunti meritevoli di
attenzione e fondò una
delle più serie
organizzazioni private
di studio, il Center for
UFO Studies,
raccogliendo attorno a
sé numerosi esponenti
universitari e
scientifici. Il
contributo scientifico
più importante é stato
però quello del Centre
National d'Etudes
Spatiaux (l'equivalente
francese della NASA), in
seno al quale nel 1977
venne costituito un
"Gruppo di studio dei
fenomeni aerospaziali
non identificati" (GEPAN)
che ha prodotto diversi
lavori di indagine su
avvistamenti e di
analisi della casistica
che costituiscono
attualmente la base
metodologica
fondamentale per lo
studio scientifico del
problema UFO. Il secondo
importante momento di
mutamento iniziò verso
il 1978 e portò ad un
generale ripensamento
degli ufologi sulle loro
attività e sui pochi
risultati fino ad allora
conseguiti. Da un lato
questo ha portato al
formarsi di correnti di
pensiero "scettiche"
all'interno della stessa
ufologia: a differenza
del passato, quando la
contesa era tra ufologi
"credenti" ed esterni
"scettici", il dibattito
sull'esistenza di un
fenomeno UFO
inspiegabile avviene ora
fra ufologi appartenenti
a diverse scuole di
pensiero. Dall'altro
lato si è comunque
evidenziata la necessità
di più solide basi
metodologiche per
affrontare un problema
che si presenta di
natura completamente
interdisciplinare e
l'importanza
dell'apporto delle
scienze umane per
valutare l'influenza dei
fattori psicologici e
sociali sui contenuti
dei rapporti UFO.
L'UFOLOGIA OGGI
Sebbene (quasi)
cinquanta anni non siano
un tempo molto lungo, se
paragonato ad altri
settori del sapere,
questo traguardo é
particolarmente
significativo per
l'ufologia in quanto
sottolinea la permanenza
di un fenomeno ancora
sconosciuto e la
presenza di una
disciplina che non é
ancora scienza, ma
aspira a diventarlo.
L'ufologia si definisce
oggi come lo studio
delle testimonianze allo
scopo di individuare la
causa degli
avvistamenti. La varietà
della casistica e la
natura soggettiva delle
testimonianze
costituiscono al tempo
stesso le principali
difficoltà e le
caratteristiche di
maggior interesse di uno
studio scientifico del
fenomeno UFO, il quale
richiede un approccio
interdisciplinare che
faccia uso sia delle
scienze fisiche
(chimica, fisica,
biologia, meteorologia)
sia delle scienze umane
(sociologia,
psicologia), sia delle
scienze
dell'informazione, per
fornire strumenti
adeguati all'analisi dei
vari aspetti del
problema. Per queste
ragioni è in corso
un'opera di
sensibilizzazione
dell'ambiente
scientifico, per poter
utilizzare le competenze
e le esperienze già
acquisite da altri campi
di studio. Il volto
attuale dell'ufologia è
quello di un'attività di
studio condotta sulla
base di criteri di
serietà e
professionalità. Anche
se finora più che
risposte si sono
prodotte soprattutto
domande e dubbi, la sola
conclusione certa è
quella dell'indubitabile
esistenza di un
problema, quantomeno a
livello sociale, che
necessita di adeguati
studi e ricerche. |