Conosciuto
con nomi diversi (Spring-Heeled
Jack, “Jack dai tacchi a
molla” o “Jack il
saltatore” a Londra,
Owlman - Uomo Gufo,
Mothman - Uomo Falena, e
Uomo Scimmia negli
U.S.A.), il mito di
quello che noi
chiameremo semplicemente
Mothman è ritornato a
far parlare di sé grazie
al film “The Mothman
Prophecies – Voci
dall’ombra” di Mark
Pellington, con Richard
Gere, tratto
dall’omonimo libro di
John A. Keel, importante
ufologo statunitense,
autore, tra gli altri,
di UFO: operazione
cavallo di Troia (MEB,
1975) e Creature
dall’ignoto (Fanucci,
1978). Sebbene gli
avvistamenti di questa
creatura (?) abbiano
avuto un momento di
particolare intensità a
metà degli anni ’60
negli Stati Uniti, in
West Virginia, anche
altrove, in altri tempi,
si sono registrati
avvistamenti di creature
dall’aspetto simile. A
Londra, per esempio, tra
il 1837 ed il 1904
decine di persone
denunciarono di essere
state aggredite da un
misterioso essere
dall’aspetto scimmiesco
o di pipistrello, alto
dal metro e mezzo in su.
Sempre in Inghilterra,
nel novembre 1966, nel
Kent, il diciassettenne
John Flaxton avvistò,
con altri tre amici, una
figura alta e scura, con
grandi ali sulla
schiena. Nei giorni
successivi, in quella
stessa area, si
manifestarono strani
fenomeni luminosi. Più
recentemente, nel 2001,
il Mothman è stato
avvistato a New Delhi,
in India, dove pare
abbia aggredito
parecchie persone,
costringendo il sindaco
della città ad aumentare
il numero dei lampioni
nelle strade per
aumentare
l’illuminazione
notturna. Ma il luogo
dove il Mothman pare
abbia preso fissa dimora
sono gli Stati Uniti, e
precisamente a Point
Pleasant, in West
Virginia. Prima di
parlare degli strani
fenomeni che
riguardarono questa zona
del mondo, è opportuno
spendere due parole
sulla storia di questi
luoghi, perché ci
tornerà utile più
avanti. Ai primi del
‘900 una zona vicino
Point Pleasant fu
adibita a diventare la
Riserva Naturale della
McClintic, e, tra le
altre cose, riserva per
volatili. Con la Seconda
Guerra Mondiale, parte
della riserva venne
rimossa ed adibita a
deposito munizioni, dove
furono costruiti circa
100 piccoli edifici di
cemento e acciaio (detti
“igloo”) per ospitare
gli esplosivi. Queste
costruzioni furono in
seguito svendute a
società chimiche e
bio-chimiche che
producevano polvere da
sparo. L’area fu
soprannominata dagli
abitanti della zona
T.N.T., proprio per il
suo “passato” di
polveriera. Il 30 maggio
del 1928, sempre nella
zona di Point Pleasant,
venne inaugurato l’Ohio
River Bridge. La campata
di 532 metri univa la
città di Point Pleasant
con la sua confinante al
di là del fiume,
Gallipolis, Ohio. Il
ponte venne presto
ribattezzato “Silver
Bridge”, “il ponte
d’Argento”, a causa di
una nuova tinta di
alluminio usata per
coprire la struttura.
Progettato
originariamente come
ponte sospeso costruito
con cavi d’acciaio a
torsione, gli architetti
optarono poi per un
nuovo innovativo disegno
che prevedeva tralicci
ad I trattati a caldo
con sospensioni a
catena. Il ponte venne
poi supportato da una
serie di barre a I,
ognuna collegata con la
successiva tramite un
perno. Il progetto era,
secondo i costruttori e
molti esperti del
settore, unico e
rivoluzionario, ma, come
vedremo in seguito, si
sbagliavano. Sebbene i
primi avvistamenti in
questa zona degli Stati
Uniti risalgano al 1964,
la prima denuncia di
avvistamento del Mothman
risale a due anni più
tardi, all’estate del
1966, quando una donna
riferì di aver visto un
qualcosa di somigliante
ad una farfalla gigante,
lunga circa un metro e
ottanta. Il giorno 12
novembre, cinque
becchini intenti a
scavare una fossa nel
cimitero di Clendenin,
videro qualcosa che
sembrava un “essere
umano di colore scuro”
scendere, svolazzando,
dagli alberi e
volteggiare sulle loro
teste. La notte del 14,
ancora, nella zona di
Salem, un uomo vide due
oggetti rossi e luminosi
volteggiare su un campo
ed il suo cane pastore
scomparve dopo essersi
lanciato al loro
inseguimento. Ma
l’episodio più
“spaventoso” è datato al
15 novembre 1966, quando
due coppie a bordo di
una Chevrolet che
transitava nella zona
T.N.T. videro, vicino ad
una vecchia centrale
elettrica, “una specie
di grosso animale”, una
creatura di forma umana
di colore grigio, alta
più di due metri e
mezzo, con grosse ali
ripiegate sul dorso e
due grandi occhi rossi
ipnotici, che camminava
incerto su gambe umane e
che li fissava. I
quattro si fermarono ad
osservare l’essere per
almeno un minuto, ma
quando questo, dalla
porta aperta della
vecchia centrale, si
avviò verso di loro
strascicando i piedi, i
quattro decisero di
fuggire. Una fuga che,
però, apparve inutile,
dato che la creatura
volante li inseguiva a
breve distanza senza mai
perdere terreno,
nonostante il guidatore,
Roger Scarberry, avesse
accelerato fino alla
velocità di
centosessanta chilometri
orari. L’essere, secondo
quanto testimoniato dai
quattro, si manteneva a
bassa quota sopra la
loro auto, spiegando
un’apertura alare di
almeno tre metri e
squittendo, a detta
della testimone Mrs.
Malette, come un topo, e
non facendosi mai
distanziare, nonostante
non battesse le ali, ed,
anzi, riuscendo, con un
unico colpo, a superare
il veicolo. Raggiunta la
contea di Mason, i
quattro si recarono
dallo sceriffo, che
decise di eseguire un
sopralluogo nell’Area
T.N.T., dove i quattro
avevano avvistato la
creatura. Ad
accompagnarli alla
vecchia polveriera fu il
vice sceriffo, Millard
Halstead, il quale
testimoniò come, non
appena ebbero passato il
punto in cui i testimoni
avevano visto la figura
per la prima volta, “la
radio della polizia fece
un suono confuso simile
ad un registratore che
va velocissimo”. La
vicenda delle due coppie
finì in mano ai
giornalisti ed ottenne
l’attenzione della
Associated Press,
soprattutto grazie
all’intervento di John
A. Keel, recatosi a
Point Pleasant ad
indagare su quei
fenomeni su invito
dell’amico ufologo Gray
Barker. Il giorno dopo
l’“Uomo Uccello” aveva
tutte le prime pagine
delle testate locali.
Qualcuno lo battezzò
Mothman, come la Falena
Assassina, personaggio
dei fumetti di Batman.
La Area T.N.T. iniziò ad
essere meta di molti
“turisti”, desiderosi di
vedere con i propri
occhi il Mothman, di
molti curiosi, di molti
sedicenti “studiosi” di
occulto ed anche di
persone che lo volevano
eliminare,
considerandolo una
minaccia Il giorno dopo
l’esperienza di cui
abbiamo appena parlato,
furono tre adulti e tre
bambini ad avvistare
l’essere (“una grande
cosa grigia, più grande
di un uomo, con
terribili occhi rossi
luminosi”, come la
descrissero). Una delle
testimoni cadde in
trance davanti
all’apparizione, come se
fosse stata ipnotizzata
dallo sguardo
dell’essere. A
Charleston, la sera del
21 novembre, un uomo
vide un uomo-falena che
si era posato su un
tetto vicino a casa sua.
Sembrava un uomo alto un
metro e ottanta, con
un’apertura alare di due
metri e mezzo e grandi
occhi rossi. Il giorno
25, sulla Statale 62, a
nord dell’Area TNT,
un’altra auto fu
inseguita a centoventi
chilometri orari da un
altro essere alato. Una
signora di St.Albans
dichiarò che
l’uomo-falena si era
posato nel suo giardino
la sera del 26: stava
nel prato, in piedi
accanto alla veranda,
era alto circa un metro
e ottantacinque, aveva
“una faccia strana” con
occhi rossi sporgenti.
Domenica 27 novembre fu
l’allora diciottenne
Connie Carpenter a
vedere quello che
sembrava “un grosso uomo
vestito di grigio” in un
campo di golf della
Contea di Mason.
L’”uomo”, raccontò la
ragazza, spiegò
all’improvviso le sue
ali, di almeno tre
metri, decollò
verticalmente e si
lanciò direttamente
verso il parabrezza
dell’auto dentro la
quale si trovava, poi
virò e scomparve. La
giovane fu l’unica
testimone di un incontro
con l’uomo-falena a
soffrire di un disturbo
agli occhi spesso
riscontrato in occasione
di avvistamenti di UFO,
una forma di
congiuntivite che per
due settimane le causò
gonfiore ed irritazione
agli occhi. La stessa
sera dell’avvistamento
di Connie, a St.Albans
un essere con le
medesime fattezze
inseguì due ragazzine
dopo essersi levato in
volo da un campo di
rottami. L’Uomo Falena
fu osservato, poi, anche
da due piloti nel cielo
sopra Gallipolis, in
Ohio: i due lo avevano
scambiato inizialmente
per un altro velivolo,
considerato che
viaggiava a una velocità
di circa 110 km/h, ma
cambiarono idea sulla
sua natura non appena
osservarono i suoi due
occhi rossi. Con estremo
stupore, notarono come
l’essere avvistato li
seguisse senza
difficoltà e senza dover
sbattere le ali,
puntandoli fino a
sfiorarli. Nel novembre
del 1966, ancora, un
commesso viaggiatore di
Mineral Wells di nome
Woodrow Derenberger,
mentre tornava a casa
dal lavoro a bordo del
suo furgone, fu
affiancato e superato da
un veicolo scuro che non
era un’automobile, ma un
vero e proprio UFO.
Derenberger fermò la sua
auto; dalla fiancata del
veicolo che l’aveva
avvicinato si aprì un
portello e ne discese
“un uomo sorridente,
alto circa un metro e
settanta, con lunghi
capelli scuri pettinati
all’indietro e
carnagione scura”.
Indossava un soprabito
scuro, sotto al quale
portava un abito verde
“dall’aspetto
metallico”. Tra i due
iniziò un colloquio
molto strano, in quanto
l’essere, a detta di
Derenberger, non
parlava, ma comunicava
telepaticamente. Tra
Derenbergere e quel
misterioso figuro che lo
aveva fermato sulla
strada seguirono altri
incontri, dai quali
Derenberger apprese che
il suo interlocutore si
chiamava Indrid Cold ed
era originario di un
pianeta chiamato Lanulos.
In seguito Derenberger
divenne un famoso
contattista e le
“rivelazioni” fattegli
dal misterioso Cold
furono diffuse dalla
stampa e dalla
televisione. Non
mancarono altri
avvenimenti curiosi
(come se il resto non lo
fosse…): nelle case dei
testimoni si
verificarono strani
fenomeni tipici delle
infestazioni e dei
poltergeist, telefoni
squillavano in
continuazione facendo
udire suoni metallici o
una strana “musica
elettronica”, i
televisori avevano
problemi di
funzionamento, specie
quanto le case nelle
quali si trovavano erano
sorvolate da misteriose
luci volanti.
Ora, un numero così
cospicuo di avvistamenti
ed una tale varietà di
avvenimenti, non poteva
fare a meno di destare
l’interesse, oltre che
di turisti e di curiosi,
anche di “altri”.
Infatti, come riferito
dallo stesso Keel e da
numerosi testimoni,
nella zona di Point
Pleasant iniziarono a
notarsi numerose
Cadillac, Buick,
Wolkswagen, Jeep e
furgoni neri, di modello
antiquato ma in
apparenza nuovi e dalle
targhe non registrate,
guidati da uomini
misteriosi dalla
carnagione scura e dai
tratti orientali,
vestiti completamente di
scuro o comunque in
maniera inadeguata al
clima della stagione,
calzando scarpe dalla
spessa suola in gomma
(un particolare strano,
notato da molti
testimoni). Queste
figuri, noti come
“Uomini in Nero”,
cominciarono ad
aggirarsi per il West
Virginia dichiarandosi
del censimento, facendo
strane domande ai
testimoni di
avvistamenti, chiedendo
quanti bambini vivessero
in ogni famiglia e
minacciando i testimoni
più o meno
esplicitamente se essi
avessero rivelato a
chicchessia ciò che
avevano visto
Gli avvistamenti dei
quali abbiamo parlato
finora terminarono nel
dicembre 1967, quando un
fatto terribile avvenne,
sempre nella zona di
Point Pleasant. Il
giorno 15, infatti,
avvenne un’immane
catastrofe: il “Silver
Bridge”, “il ponte
d’argento”, crollò,
causando la morte di 46
persone. Quella sera
d’inverno, il traffico
delle vacanze era
mischiato a quello dei
pendolari dall’area
industriale, con
camionisti che
trasportavano merci da
sud e autocarri carichi
di ghiaia. Prima del
crollo i testimoni
raccontano di aver udito
provenire dal ponte un
suono raccapricciante,
come una porta che
scricchiola, molto
forte, e l’oscillazione,
naturale per un ponte a
due corsie e campata
unica, divenne più
violenta.
All’improvviso, uno dei
giunti d’acciaio nella
catena di sospensione,
la barra ad I C-13, si
ruppe. I testimoni
videro il ponte
ondeggiare violentemente
da un lato, poi
dall’altro. L’ancoraggio
sul versante dell’Ohio
si sganciò ed il ponte,
ancora parzialmente
sospeso tramite il
rimanente traliccio ad
I, fece saltare
l’asfalto, facendo
precipitare veicoli e
persone nelle gelide
acque del fiume. La
“torre Ohio” del ponte,
alta 28 metri, crollò
nell’acqua. In soli 45
secondi la struttura era
completamente affondata
nell’acqua. Subito si
attivarono i soccorsi,
che intrapresero un
lavoro di recupero che
si protrasse per molti
mesi a seguire Gli
ultimi quarantaquattro
corpi furono recuperati
circa sei mesi dopo il
disastro, mentre due non
furono mai ritrovati.
Inizialmente si ipotizzò
che il crollo fosse
stato causato dal danno
subito dal ponte stesso
da parte di molte
chiatte, che avevano
rotto gli ormeggi ed
avevano colpito le
spalle del ponte.
Un’indagine lunga
quattro anni rilevò che
la causa principale
della sciagura era la
fatica del metallo.
Pochi minuti dopo
l’accaduto, mentre già
fervevano i soccorsi
sulle due rive del
fiume, alcuni abitanti
della zona dissero di
aver visto almeno dodici
luci rosse lampeggiare
nel cielo crepuscolare,
scendere da sopra l’Area
T.N.T. e muoversi verso
sud, in direzione di
Point Pleasant.
Gli avvistamenti di
Mothman sono continuati,
anche se non con la
stessa frequenza del
periodo 1966-1967. Ci
sono state segnalazioni
nei giorni precedenti
terribili fatti e
sciagure avvenute in
tutto il mondo, come il
terremoto di Città del
Messico del 1985 od il
disastro nucleare di
Chernobyl nel 1986.
Recentemente, il 25
settembre 2001, un
ragazzo di 19 anni
sostiene di aver visto
un enorme volatile a sud
di Greensburg, nella
contea di Westmoreland
in Pennsylvania.
L’apparizione è avvenuta
verso le 19.30, quando
stava iniziando a calare
l’oscurità. Il ragazzo
si trovava vicino alla
statale 119 e stava
osservando le
autovetture e i veicoli
in transito, quando la
sua attenzione viene
attirata da un suono
“come di ali che
sbattevano in un
temporale”. Ha affermato
di aver notato un enorme
volatile di colore nero
o di un grigio-marrone
molto scuro
dall’apertura alare
compresa tra i tre ed i
quattro metri e mezzo,
ali che sbatteva molto
lentamente, sorvolando i
teloni dei camion. La
testa era lunga ottanta
centimetri, larga come
quella di un piccolo
cane. La creatura
sembrava seguire il
flusso del traffico,
sorvolandolo a circa
15-20 metri di altezza.
Il volatile ha percorso
la strada per circa 50
metri verso un’area
boschiva e si è poi
andato a posare sul
tronco di un albero
morto accanto ad un
cartellone. Il ragazzo
ha continuato a
osservarlo ed ha notato
come esso si muovesse
lentamente, con molta
potenza, lo ha visto
arruffare le penne, ha
visto il suo capo
muoversi. Dopo diversi
secondi il volatile ha
abbandonato il suo
“trespolo”, che il
ragazzo ha avuto
l’impressione si fosse
piegato e spezzato per
l’apparente peso della
creatura. L’”uccello” è
poi volato verso
un’altra area alberata.
Tutto questo è durato, a
detta del giovane, circa
un minuto e mezzo.
Dennis Smeltzer, un
ricercatore associato
con uno spiccato
interesse per
l’ornitologia, si è
recato sul luogo
dell’avvistamento, ha
esaminato tutta l’area
dell’albero dove il
volatile si sarebbe
poggiato, ma non ha
trovato nessuna traccia
evidente del volatile. È
impressione del
ricercatore che il
testimone non abbia
inventato quanto
raccontato: conosce bene
il grande airone blu,
l’avvoltoio e l’aquila,
e certamente non sono
questi i volatili che il
ragazzo ha visto.
Abbiamo visto come John
Keel abbia avuto un
ruolo fondamentale
nell’indagine dei fatti
di Point Pleasant. Egli,
abbiamo detto, è un
ufologo di grande fama,
dalle teorie piuttosto
interessanti. E’
sostenitore di una tesi
che riconduce la causa
dei fenomeni non
all’intervento di
creature extraterrestri
provenienti dallo
spazio, bensì a quello
di entità, di “energie”
provenienti da
dimensioni alternative a
quella in cui noi ci
muoviamo, ma ben
radicate nella nostra.
Tale teoria
permetterebbe di
eliminare le
contraddizioni e le
incongruenze della
teoria extraterrestre
tradizionale (il
problema delle distanze
incommensurabili che i
presunti E.T. dovrebbero
percorrere o la strana
ed esagerata varietà di
veicoli alieni), e
spiegherebbe le mille
manifestazioni del
soprannaturale. Tali
entità sarebbero alla
base delle leggende e
credenze riguardanti
ogni tipo di essere
soprannaturale, come i
folletti e le fate, fino
ad arrivare agli
“extraterrestri”: si
tratterebbe, secondo
Keel, di una strategia
mimetica, che si evolve
nel tempo e sta al passo
col progresso culturale
dell'umanità. Agli
spiriti ed ai folletti
dell’antichità
corrisponderebbero oggi
gli “extraterrestri”. Le
motivazioni di questa
strategia sono
ovviamente ignote. Keel
condusse molte indagini
in collaborazione con
alcuni “contattisti”,
ossia persone che
affermavano di essere in
contatto con “entità”.
Il comportamento di
questi esseri era spesso
contraddittorio e
difficile da
comprendere, perché
avevano l’abitudine di
profetizzare avvenimenti
del futuro che non
sempre si verificavano.
Lo stesso Keel, a suo
dire, era entrato in
contatto con alcune di
queste entità (affermava
di aver avuto lunghe
conversazioni
telefoniche con un certo
Apol), che gli avevano
profetizzato un evento
terribile per il
pomeriggio del 15
dicembre 1967, quando,
come ogni anno il
Presidente degli Stati
Uniti avrebbe acceso
l’albero di Natale della
Casa Bianca, evento
trasmesso in diretta
televisiva. In quello
stesso momento, secondo
i suoi “informatori”, si
sarebbe verificato un
enorme black-out
elettrico di portata
nazionale. Keel credeva
che l’evento si sarebbe
realmente verificato e
si mise quindi davanti
alla TV in attesa del
fatto. Ma quando il
Presidente Johnson
accese le luci
dell’albero, non
successe assolutamente
niente. Keel pensò
allora che le misteriose
entità lo avessero preso
in giro, come già
avvenuto altre volte.
Improvvisamente, però,
le trasmissioni vennero
interrotte: una
terribile tragedia era
accaduta a Point
Pleasant poco dopo le
cinque del pomeriggio.
Il “Silver Bridge” era
crollato.
Circa la natura del
Mothman, molte sono le
teorie: alcuni lo
considerano un alieno
(per esempio, Brad
Steiger lo colloca tra
gli alieni di tipo
“Delta”, Roberto Malini
come appartenente alla
razza degli “Inumani”);
Keel, abbiamo visto, lo
vede come originario di
una dimensione
parallela. Molti, visto
che le apparizioni si
svolgono spesso in
concomitanza con
avvenimenti drammatici e
catastrofici, sono
convinti che una sorta
di “angelo”, che, quando
è prossimo ad avvenire
un fatto tragico, cerca
di dare un messaggio
all’umanità. Altri
ancora, soprattutto dopo
i fatti di Point
Pleasant e visto che
molti avvistamenti sono
avvenuti nell’Area T.N.T,
lo considerano un
prodotto della nostra
cattiva cultura
ecologica, un volatile
che ha subito mutazioni
genetiche. Studiosi
scettici sostengono che
si tratti di una “gru
delle dune”, un
trampoliere americano
endemico oggi estinto,
alto quasi due metri,
dalla straordinaria
apertura alare, lungo
collo, occhi
risplendenti come gemme,
andatura a terra a
terra. Tutti coloro che
lo hanno visto, però,
sono d’accordo su una
cosa: “Non ho mai
provato un’emozione
simile prima di quel
momento, una forma di
paura che non saprei
descrivere, un terrore
che mi possedeva e
paralizzava. Le parole
più adatte sarebbero
queste: era un fatto
impossibile. So che può
sembrare pazzesco, ma è
l'unico modo in cui mi
sento di esprimere
quello che provai dentro
di me”, come disse un
contadino di Point
Pleasant a Keel.
DESCRIZIONE
Altezza: da
150 cm a 250 cm.
Larghezza:
lievemente affusolato,
più largo di un uomo.
Rivestimento:
sconosciuto; forse una
pelliccia di colore
grigio / scuro.
Testa: sembra
non avere testa.
Occhi: rossi,
molto luminosi; tra i 5
e gli 8 cm di diametro,
attaccati alle spalle.
Gambe: di
tipo umano, il suo passo
è strascicante.
Ali: simili a
quelle di un
pipistrello, non battono
in volo; l’apertura è
tra i 300 e i 350 cm.
Suoni: per
alcuni testimoni
squittisce come un topo;
altri dicono di aver
udito un ronzio simile a
quello delle cinghie
delle ventole.
Velocità:
almeno 160 Km/h senza
sbattere le ali.
AVVISTAMENTI IN WEST
VIRGINIA
Data
Luogo
01 Settembre 1966
Scott Missouri
01 Novembre
1966 Camp Conley Road
12 Novembre
1966 Cimitero di
Clendenin
15 Novembre
1966 Area TNT, vecchia
centrale elettrica di
Point Pleasant
16 Novembre
1966 Area TNT presso
Igloo
17 Novembre
1966 Statale 7 Cheschire
Ohio
18 Novembre
1966 Area TNT
20 Novembre
1966 Campbells Creek
24 Novembre
1966 Point Pleasant
25 Novembre
1966 Lowell Ohio
27 Novembre
1966 Statale Albans
27 Novembre
1966 Manson
27 Novembre
1966 Statale Albans
04 Dicembre
1966 Aeroporto di
Gallipolis Ohio
06 Dicembre
1966 Maysville Kentucky
06 Dicembre
1966 Area TNT
07 Dicembre
1966 Statale 33 Ohio
08 Dicembre
1966 Statale 35
11 Dicembre
1966 Area TNT
11 Dicembre
1966 Statale 35
11 Gennaio
1967 Point Pleasant
12 Marzo
1967 Letert Falls Ohio
19 Maggio
1967 Area TNT
02 Novembre
1967 Area TNT
07 Novembre
1967 Chief Cornstalk
Park
BIBLIOGRAFIA
·
J.A. Keel, "The Mothman
Prophecies", Tor Books,
2002 |