Prima di tutto voglio
fare una distinzione,
forse banale, ma
necessaria, tra le sigle
U.F.O. ed E.T. U.F.O. è
un acronimo anglo –
americano che sta per
Unidentified Flying
Object e sta ad
indicare, in generale,
qualunque oggetto
volante non
identificato. A
tutt’oggi, comunque,
indica oggetti volanti
alieni. La
corrispondente sigla
italiana è O.V.N.I.
(Oggetto Volante Non
Identificato). E.T.
invece è l’acronimo di
Extra Terrestre, cioè
indica un essere vivente
di origine non
terrestre. Precisato
ciò, io sono fermamente
convinto dell’esistenza
degli E.T., in quanto
non credo possibile che
la vita si sia
sviluppata solo ed
unicamente sulla Terra.
Ora, su che forma
abbiano questi E.T.,
dove si trovino, quanto
sia sviluppata la loro
intelligenza e la loro
eventuale civiltà non so
cosa dire, ma
sicuramente non metto in
dubbio la loro
esistenza. Ci sono
troppi pianeti,
relativamente vicini a
noi, molto simili alla
Terra, e moltissimi sono
i pianeti nell’Universo.
E comunque non è detto
che lo standard
terrestre debba essere
l’unica unità di misura.
Prendiamo, ad esempio,
il PermaFrost
dell’Antartide. Su ogni
carota di ghiaccio presa
in considerazione sono
presenti forme di vita
adattate a vivere a
molti gradi sotto lo
zero Celsius,
temperature a cui stanno
normalmente i ghiacci
perenni dei poli. Il
PermaFrost è un vero e
proprio micro –
ecosistema, isolato,
causa lo spessore dei
ghiacci, dal resto del
pianeta, ma comunque con
forme di vita terrestre.
Altro esempio, sono le
profondità degli oceani
o le falde acquifere
presenti molto al
disotto, nella crosta
terrestre. In ambienti
si fatti, dove si
pensava che l’elevata
pressione dovuta alla
profondità o l’assenza
totale di luce solare o
addirittura l’assenza
quasi totale di aria,
non potessero favorire
la vita, si sono trovate
le più svariate forme di
vita animale e vegetale,
adattate in modo di
sopravvivere al meglio
in queste condizioni,
che per l’uomo sono
impossibili. Le
probabilità che nel
Sistema Solare (S.S.)
esista vita parallela a
quella terrestre, forse
sono molto basse.
Probabilmente la vita su
qualche pianeta del S.S.
si è già esaurita, o su
altri ancora non si
formano le condizioni
adatte per lo scoccare
della scintilla giusta,
ma guardando al di fuori
del S.S., grazie al
moltiplicarsi dei
pianeti e delle stelle,
le probabilità aumentano
sicuramente e anche a
dismisura, tutto sta a
cercare nella direzione
esatta. Prendiamo ad
esempio, questa volta,
le cause che hanno
portato alla scoperta
dell’America e quindi
all’incontro di due
civiltà (l’Europea con
l’Americana). Colombo si
è imbarcato
sull’Atlantico per
dimostrare a tutti che
la Terra era sferica e
non piatta come si
credeva ancora.
Approdando in America,
fu convinto di essere
approdato in India,
dimostrando così la sua
tesi. Ma quello che più
ha fatto di
stupefacente, secondo
me, è che ha scoperto
gli americani, un popolo
rimasto, fino ad allora,
isolato dal resto del
pianeta, che ha
sviluppato società
diverse rispetto a
quella europea. Ora, a
prescindere dal vero
scopo di Colombo, quello
che è successo è stata
la scoperta di una nuova
civiltà e l’incontro,
non sempre pacifico, tra
le due. Questo è quello
che, secondo me,
succederà quando un
giorno noi terrestri
incontreremo
direttamente, o avremo
un contatto certo e
comprovato con una
civiltà aliena,
supponendo che gli
alieni in considerazione
abbiano un livello di
sviluppo civile e
intellettivo almeno
quanto il nostro, se non
maggiore. Comunque non
penso che quando ci sarà
l’incontro, il tutto
avvenga così
stupefacentemente, nel
senso che l’uomo è ormai
abituato a quest’aumento
di vedute. Il tutto
avviene ormai da secoli:
i Romani che hanno unito
tutto il mondo
conosciuto fino ad
allora; Colombo che con
la scoperta dell’America
ha dato una nuova
sterzata all’incontro
tra civiltà; ora
l’Europa che, pian
piano, sta decidendo di
unirsi politicamente
formando un unico stato
(come del resto lo sono
già gli Stati Uniti
d’America); la forse
utopia di qualche
pensatore di formare un
unico grande stato
terrestre…il continuare
questa catena porta,
logicamente e senza
forzature, ad un
incontro con altre
civiltà e a
collaborazioni tra
pianeti, come già si
collabora tra
continenti, tra stati,
tra regioni, tra città,
tra quartieri, tra
vicini…
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