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Crop Circle di Gaggio (Modena)
a cura di Stefania Ferrari

Il giorno 11 giugno 2009 è uscito sulle pagine del resto del carlino la notizia che gli alieni avevano fatto visita ad un campo di grano nelle campagne di Gaggio, in provincia di Modena. Ecco il link dell’articolo. Leggendo l’articolo penso di andare a dare un’occhiata a questo cerchio. Arrivo nel paesino e mi fermo nell'unico bar a prendere un caffè e a raccogliere informazioni, soprattutto sull'ubicazione. Entro e subito trovo un gruppo di vecchietti del paese che discutono sull’evento, inveendo soprattutto su chi per uno scherzo stupido rovina un raccolto ad un povero contadino che lavora; c'è anche però chi prova a dire che qualche vicino di casa la sera prima aveva visto delle strane luci nel cielo. La mia attenzione si sposta sul barista a cui chiedo se sa dove si trova esattamente il campo, e lui mi da precise indicazioni. Ringrazio, esco, e lui di tutta risposta mi dice: "Attenta agli alieni!". Arrivo sul posto e le macchine parcheggiate sul lato della strada sono ben più di una decina...è una bellissima attrazione turistica, quindi so già che dovrò tenere conto di essere arrivata ad “opera” già calpestata. Ci sono persone che si confrontano, persone che strappano qualche spiga da portare a casa come ricordo: il contadino non si fa vedere, probabilmente si è rassegnato. Vado sul cavalcavia vicino e provo a fare un pò di foto dall'alto, ma non è abbastanza alto per catturare il disegno per intero. Abbiamo però fatto un disegno dell’opera così che possiate capire almeno la forma.

Ora non mi rimane che entrare nel campo. Arrivo all’interno del primo cerchio…e già i primi sospetti: le spighe sono piegate in ogni direzione, e si nota nell’intero un pò di confusione…qualche spiga è rimasta in piedi e i confini non sono ben definiti. Mi abbasso per guardare come sono piegate, e noto che non sono piegate, ma schiacciate. La differenza in effetti è minima, ma importante. Solitamente nei crop circle gli steli delle spighe sono piegate a pochi centimetri dal terreno cioè qualche centimetro di stelo rimane dritto, poi la spiga si piega. Qui invece tutto lo stelo è piegato proprio come se si schiacciasse per esempio con una schiacciasassi: è vero che il cerchio è già stato ampiamente calpestato, ma lo stato delle spighe era tale per tutto il disegno. E comunque in generale non è per niente preciso, spighe all’interno dei cerchi che sono rimaste dritte, sbavature nel disegno nei contorni dei cerchi, a volte anche molto evidenti. E poi le spighe non erano per niente integre…ok che ci saranno passate molte persone da quando è stato fatto…ma c’era della confusione in quel cerchio. Ecco alcune foto.

Mentre giravo poi ho incontrato una ragazza che stava cercando di captare energie all’interno di uno dei cerchi laterali. Ho aspettate che finisse, e le ho chiesto se per caso avesse sentito qualcosa di strano. Le mi ha risposto che è master reiki (il reiki è una disciplina olistica che attraverso varie attivazioni, ovvero apertura dei canali energitici nel nostro corpo, ci permette di essere in grado di sentire e con l’esperienza riconoscere le varie energie che incontriamo), e sente il cambiamento di energia anche solo se stringe la mano ad una persona, ma che li in mezzo oltre alla normale energia della terra non ha sentito nient’altro. Tanto che si è poi girata verso un amico che aveva in mano due o tre spighe e gli ha detto “quelle puoi anche buttarle!”.

Mentre uscivo dal campo poi stava entrando una coppia con al guinzaglio un bellissimo cane lupo…che entrando nel cerchio non ha fatto un minimo cenno di cambiamento..era tranquillissimo e non dava segno di sentire qualcosa di strano.

CONCLUSIONI

Solitamente nei crop circle di cui non si è ancora accertata l’origine le spighe sono appiattite a partire dai nodi, ma non spezzate o rovinate, e creano un intreccio multistrato. Un ordine perfetto che in questo cerchio io non ho ritrovato. Le spighe erano schiacciate dal terreno e spezzate e non c’era ordine ma caos in un disegno che, se di origine “superiore”, non dovrebbe lasciare spazio all’approssimazione. Come non dovrebbero essere approssimati i contorni dei cerchi, cosa che invece, nel caso preso in questione, ho ritrovato più volte. All’interno dei cerchi a carattere spontaneo poi si rivelano strane forze, dalle microonde ad altri strani fenomeni, come abbassamento di pressione nelle persone che vi entrano all’interno. Come abbiamo visto in questo cerchio non c’era nulla di anomalo a livello energetico, come ci ha dimostrato la ragazza master reiki che ha “ascoltato” uno dei cerchi, e come ha dimostrato anche l’ignaro cane lupo che non ha mosso un baffo entrando dei disegni. Da queste poche ma fondamentali prove raccolte, ho deciso di stoppare una più dettagliata ma a mio parere alquanto inutile ricerca. Io sono ormai convinta che si tratti di un cerchio prodotto da braccia umane, ancora di più dopo aver letto alcune testimonianze del ritrovamento di buchi nel terreno nel centro dei vari cerchi di cui è composto il disegno, buchi che solitamente usano i circle makers per bilanciare il loro “lavoro”.