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La struttura Esoterica dell'essere umano

a cura di Roberto Donzelli

        

Secondo la scienza attuale, l’essere umano è costituito fondamentalmente dalla sua parte materiale: il corpo fisico. Pensieri, sentimenti, emozioni, ecc. vengono inquadrati semplicemente come manifestazioni esteriori di fenomeni biochimici, e di conseguenza considerati come mere astrazioni. Il corpo dell’uomo è spesso paragonato, da chi ha una visione esclusivamente materialistica della realtà, a una perfetta macchina costruita dalla natura. In base a questa concezione, la vita stessa è una conseguenza del perfetto funzionamento della macchina-corpo, e ciò che noi definiamo vita cessa di esistere nel momento in cui il corpo, a causa di un qualche drastico accidente fisico (incidente o malattia) o del lento logorìo del tempo (morte per vecchiaia) viene gravemente danneggiato. Ma basta questo modello meccanico-fisico a rendere giustizia al concetto di vita? Se consideriamo ad esempio un’automobile, possiamo affermare senz’altro che un grave danno al motore ne pregiudicherà il funzionamento. L’automobile, volendo portare avanti il paragone con il corpo umano, in effetti “morirà”, rimarrà inerme, immobile. Tuttavia, anche a distanza di tempo, un bravo meccanico potrà riparare il guasto, e la vettura tornerà a “vivere”. Accade lo stesso con la macchina-corpo umano? E’ evidente di no. Se un essere umano muore, poniamo caso per dissanguamento, non si potrà farlo tornare a “funzionare”, neanche iniettandogli per trasfusione tutto il sangue che sarebbe necessario e facendo in modo di bloccare l’emorragia per evitare nuove perdite ematiche. Neanche riparando perfettamente il danno, insomma, l’essere umano uno volta morto può tornare a vivere. Questo pone una differenza enorme tra le macchine biologiche (esseri umani, ma anche piante e animali ovviamente) e le macchine create dall’uomo. Nelle prime, ciò che chiamiamo morte comporta la perdita di qualcosa, qualcosa che la scienza materialistica non considera, ma che pure deve esistere; diversamente, se l’essere umano fosse una semplice per quanto meravigliosa “macchina” della natura, a danno riparato dovrebbe tornare a “funzionare”, ovvero a muoversi, respirare, mangiare, bere. In una parola, a vivere. Quel qualcosa che viene perso, o meglio che si distacca dal corpo fisico al sopraggiungere della morte, viene indicato dalla sapienza esoterica con il nome di corpo eterico. Ogni essere che si può definire vivo, è dotato di un corpo eterico. E’ di estrema importanza notare a questo proposito, che la scienza non può creare un essere vivente partendo dalle sostanze materiali che lo costituiscono. Per creare un organismo vivente, la scienza deve ricorrere a un altro organismo vivente (come avviene con la clonazione). I nostri scienziati sono in grado di costruire navette spaziali, computer sofisticatissimi, persino automi dalla struttura e dal funzionamento estremamente complessi… ma non possono creare un semplice fiore, a meno di non partire dal fiore stesso o da una sua cellula. E questo perché il fiore, a differenza delle navette spaziali, dei computer e degli automi, è dotato di una parte eterica, che la scienza non è in grado di infondere in ciò che crea. Nell’essere umano il corpo eterico (detto anche corpo vitale o corpo delle forze formatrici) è una struttura energetica che avvolge e compenetra il corpo fisico. E’ costituito da un serie fittissima di canali, detti nadi, in cui l’energia eterica circola in continuazione; le nadi convergono in alcuni centri, che risultano quindi essere particolarmente importanti dal punto di vista energetico: si tratta dei famosi chakras. Il corpo eterico può in un certo senso essere considerato come lo stampo, la matrice del corpo fisico; per tale ragione secondo alcune pratiche di guarigione cosiddette “alternative” (come l’agopuntura, la pranoterapia o il reiki) molti disturbi fisici hanno origine in un non corretto flusso dell’energia nella parte eterica. Consideriamo ora una pianta e un animale. Entrambi in quanto esseri viventi sono dotati di un corpo eterico. La pianta tuttavia si limita a nascere, nutrirsi, crescere, generare foglie, fiori e frutti, fino a quando non cessa di esistere. L’animale invece, oltre a nascere, nutrirsi, crescere, riprodursi e infine morire, è soggetto ad altri fenomeni. In particolare, l’animale è in grado di provare sensazioni e sentimenti. Un cane, ad esempio, può mostrare contentezza quando rivede il suo padrone dopo una lunga lontananza; può infuriarsi se cerchiamo di sottrargli il suo cibo; può guaire e abbassare le orecchie, mostrando paura o tristezza, se viene rimproverato o malmenato; può addirittura essere soggetto ad un’attività di tipo onirico. Un animale come il cane, insomma, nel suo comportamento è soggetto non soltanto alle forze della crescita, ma anche a stati emotivi. Nessuna pianta rifiuterà l’acqua se a dargliela non è il suo padrone, mentre è noto che molti cani e gatti, separati dai loro proprietari, si lasciano letteralmente morire di stenti. Qual è dunque la differenza tra le piante e gli animali? Entrambi posseggono una parte fisica (il corpo propriamente detto) e una parte eterica (responsabile delle forze formatrici del corpo fisico); gli animali hanno però in più un qualcos’altro, e questo qualcos’altro è denominato dalla scienza esoterica corpo astrale. E’ ovvio che, al pari degli animali, anche l’uomo è dotato di un corpo astrale, che può essere considerato come la sede di sensazioni, desideri, sentimenti, brame e pulsioni: tutto ciò che, in altre parole, rende l’uomo nel bene e nel male diverso dalle piante, le quali si limitano invece a crescere e svilupparsi sotto la pura influenza delle forze del corpo eterico. E’ ovvio che quando si afferma che l’uomo è costituito da un corpo fisico, un corpo eterico e un corpo astrale, si presuppone che tali parti costitutive siano tra loro interconnesse. Così come il corpo eterico determina la struttura e la formazione del corpo fisico, così pure il corpo astrale interagisce con il corpo eterico, e tramite questo con il corpo fisico. E’ risaputo ad esempio che una forte emozione è in grado di produrre fenomeni palesi a livello biologico: può accelerare il battito cardiaco, determinare l’immissione nel flusso sanguigno di determinate sostanze, causare sudorazione intensa, brividi, ecc. Come si spiegano questi fenomeni se si concepisce il corpo umano alla stregua di una macchina, per quanto complessa ed elaborata? La prospettiva ovviamente cambia se si considera la parte astrale dell’essere umano come una realtà anziché come pura astrazione; risulterà allora chiaro che quando si parla di sentimenti, stati d’animo e pulsioni, si ha a che fare con delle forze concrete, per quanto diverse da quelle che agiscono a livello strettamente materiale (le uniche considerate dalla scienza), e pertanto in grado di produrre piccoli e grandi sconvolgimenti anche nel corpo fisico, sul quale possono agire tramite il corpo eterico. Abbiamo quindi potuto distinguere tre parti costitutive, che appartengono ai Regni minerale (ovvero degli oggetti privi di vita), vegetale, animale.

Regno minerale:  Corpo fisico
Regno vegetale:  Corpo fisico e corpo eterico
Regno animale: Corpo fisico, corpo eterico e corpo astrale

Per quanto riguarda il Regno umano (che nella scienza esoterica si distingue nettamente da quello animale) abbiamo potuto affermare che esso, al pari del Regno animale, conta tre parti costitutive: corpo fisico, corpo eterico e corpo astrale. Qual è dunque la differenza tra uomo e animale? Nell’essere umano si riconosce una quarta parte, l’Io, che invece non troviamo nell’animale. L’Io è la parte spirituale dell’essere umano, la scintilla divina che rende possibile l’autocoscienza e fondamentalmente conferisce all’uomo la libertà di scegliere tra bene e male. Non si trova nel singolo animale un Io incarnato; l’animale si ferma, per così dire, alla sua parte astrale, e non può quindi che seguire i suoi impulsi, le sue brame, i suoi sentimenti. L’uomo può andare oltre tutto questo, e può innanzitutto concepire se stesso come ente, può chiamare se stesso “Io”, distinguendosi da ciò che è non-Io. Si può quindi completare lo schema sopra riportato, aggiungendo anche il Regno umano, in questo modo:

Regno minerale:  Corpo fisico
Regno vegetale:  Corpo fisico e corpo eterico
Regno animale: Corpo fisico, corpo eterico e corpo astrale
Uomo: Corpo fisico; corpo eterico; corpo astrale; Io

Questa suddivisione dell’essere umano nelle sue parti costitutive non va considerata in modo troppo rigido e schematico. Risulta però estremamente utile per comprendere la natura esoterica dell’uomo, la sua differenza con gli animali, le sue facoltà e le sue potenzialità. E’ inoltre di basilare importanza per potersi avvicinare nel modo più corretto possibile alla comprensione di alcuni fenomeni come la medianità, le possessioni e il cosiddetto “vampirismo energetico”. Ma, soprattutto, è la premessa per gettare uno sguardo sul significato di misteri, come la vita dopo la morte, che da sempre hanno affascinato l’uomo, e che l’uomo moderno deve tornare ad indagare, liberandosi dai vincoli dello scientismo materialista e, al contempo, da quelli delle superstizioni e dell’occultismo di bassa lega.

                           

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