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Il Romanzo Gotico

a cura di Giorgia Carnevali

        

Nella seconda metà del Settecento si raggiunge l'apice dell'esplicitazione del macabro e dell'ambiguo con il romanzo nero o dell'orrore, che si pone l'obiettivo di suscitare nel lettore forti emozioni, usando tutti quegli elementi (la paura, l'angoscia, il turbamento) che provocano terrore. In Inghilterra, la nuova sensibilità per il lato oscuro ed il subconscio, favorisce la nascita del romanzo gotico; le sue caratteristiche sono l'ambientazione medievale stravagante e la trama complicata nella quale i protagonisti sono fanciulle perseguitate, fatti di sangue, fantasmi, vendette, matrimoni mancati e monaci corrotti. Solitamente gli scenari sono cupi conventi, castelli pieni di segreti ed infestati dai fantasmi, luoghi pieni di significati simbolici. In questi romanzi il protagonista non è mai l'eroe che incarna valori positivi, ma sempre un personaggio inquietante. Nonostante le sue origini inglesi, il romanzo gotico colloca le sue storie in Italia, in Spagna e in Corsica. Il genere gotico in letteratura nasce con Il castello di Otranto di Horace Walpole nel 1764 e dura, in senso stretto, fin verso il 1820, raccogliendo attorno a sé un gruppo di scrittori in realtà molto diversi tra di loro ma considerati dalle storie della letteratura come produttori di un omogeneo corpo letterario. Oggi, dopo aver subito infinite mutazioni e aver figliato numerosi sottogeneri, il gotico, divenuto horror sulla bocca dei lettori e degli editori, continua a prosperare nelle librerie e nelle edicole, proponendo titoli nuovi ma anche riedizioni continue dei vecchi classici, adattamenti e riduzioni. Sembra insomma che il pubblico continui a desiderare di provare sensazioni forti di paura e terrore e abbia sempre bisogno di quei mostri ormai mitici che, per quanto ci si sforzi in fantasia, finiscono per fare il verso ai loro predecessori, quando non addirittura per esserne la copia carbone. Sigmund Freud sosteneva che l'effetto della letteratura gotica era da cercare soprattutto nel riemergere delle esperienze personali rimosse, nell'universo negativo di ciascuno che essa era appunto in grado di richiamare alla memoria attraverso i personaggi fantastici che incarnano desideri, paure e ansie diversamente censurate in nome di un'esistenza equilibrata. Astenendoci dallo scendere ulteriormente nel dettaglio di simile analisi dobbiamo dire che quanto di fantastico è presente nell'esperienza del romanzo gotico costituisce, di fatto, una minaccia per la nostra concezione del reale, o meglio si tratta di un avvertimento per chi ha eccessiva fiducia in un sistema di valori e conoscenze troppo rigide. Il gotico insinua un dubbio essenziale nella mente di ciascuno, ci avverte che il bene può essere male e viceversa, che l'identità di un individuo può perdersi nel suo stesso contrario, che esistono effetti senza cause e che il normale non conosce il confine che lo separa dall'anomalo, che ciò che è giusto non può sempre essere distinto da ciò che non lo è, anzi, che il desiderio e l'avversione si attraggono respingendosi in un macabro valzer, che il colpevole spesso è vittima. Da qui l'attualità, l'inesaurita vena dei racconti gotici che prospera sul piano internazionale con autori ben instradati da Stephen King, re del brivido, spronati anche da un rapporto con il cinema sempre pronto a sfruttare storie e trame per creare piccoli capolavori in pellicola.

CRONOLOGIA DEL ROMANZO GOTICO

1764, Il castello di Otranto, Horace Walpole
Primo romanzo del genere, vi si trovano i luoghi comuni del castello italiano dal fascino esotico tanto caro agli inglesi. Le ambientazioni cupe e i fantasmi sono il leitmotiv del romanzo.
1794, I misteri di Udolpho, Ann Radcliffe
1796, Il monaco, Mattew Gorge Lewis
1797, L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri, Ann Radcliffe
1814, La meravigliosa storia di Peter Schlemihl, Adalbert Von Chamisso.
1815, Gli elisir del diavolo, Ernst Theodor Hoffman
1819, Frankenstein, o il moderno Prometeo, Mary Shelley
1819, Il Vampiro, John Polidori
1820, Melmoth l'errante, Charles Maturin
1843, I racconti del grottesco e dell'arabesco, E.A. Poe
1886, Lo strano caso del dottor Jekill e del signor Hide, R.L. Stevenson.
1897, Dracula, Bram Stoker
Quest’ ultimo non ha bisogno di tante presentazioni: il più amato forse, sicuramente il più copiato e rivisitato.

                    

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