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Simboli e Alfabeti Segreti

a cura di Maxim79

        

Dopo anni di ricerche e incursioni su luoghi presunti infestati ho sentito la necessità di approfondire le mie conoscenze sulle simbologie e sugli alfabeti antichi in quanto questi sono quasi sempre presenti su questo tipo di luoghi. Molto spesso mi sono imbattuto su strani simboli disegnati sui muri, o resti di riti compiuti da qualche setta, o semplicemente scritture antiche apparentemente incomprensibili. Spero con questo articolo di aiutare tutti quelli che come me sono incuriositi da ciò che racconta veramente un luogo, evitando di analizzare solo superficialmente " cosa già troppe volte vista " ciò che si vede o si prova durante un'incursione.

 

Sono sempre disponibile per eventuali analisi o suggerimenti, mi trovate come sempre all'indirizzo maxim79@libero.it

    

ALFABETO ISIACO

L'alfabeto Isiaco deriva da un culto della Dea Egizia Iside, i suoi simboli sono stati trovati su di una antica tavola che ne riportava il testo sacro.
Ma chi era Iside?
Iside era la Dea più popolare dell' Egitto, la divinità più onorata, perché ispirava solamente amore e mai timore, era la benefattrice delle creature deboli e indifese, proteggeva tutti gli esseri viventi, simbolo dell'amore e della saggezza. In paesi e tempi diversi la Dea si chiamò Askarot, Astarte, Diana o Ecate, ma sempre fu la patrona dei misteri sacri, la protettrice degli amori, della vita, delle madri e dei bambini; essa era anche la Dea della natura feconda la cui influenza si faceva sentire sull'uomo, sugli animali, sulle piante. La sua fecondità moderata la ravvicinava a Demetra, la protettrice del folclore domestico e dell'agricoltura; era anche una forma spiritualizzata della "Grande madre" che affonda le sue origini nell'eredità arcaica dell'uomo. L'angoscia che l'umanità ha sempre provato e proverà sempre innanzi al destino esigeva una risposta ai molti quesiti della vita. Nacque allora la fede nella presenza nel Cosmo di una benevola e vigilante forza generatrice che avrebbe saputo placare l'atavica paura, mai scomparsa, dell'ignoto. L'importanza del principio femminile nel creato con Iside in Egitto, Istar ed Innanna in Mesopotamia, Atena in Grecia, Demetra, Core, Hera in Sicilia, Maia in India, dominò l'ambiente antico nel campo religioso magico come in quello sociale. In Italia il mistero di Iside si fuse con quello di Cibele e le sue sacerdotesse assolsero la funzione precipua di preparare i candidati ai misteri; la statua della Dea veniva in primavera portata in solenne processione nelle campagne a protezione dei raccolti, a somiglianza della Grande Madre che simboleggiava la natura feconda. I misteri si evolsero, gli adepti impararono cosa fosse la magia, quella che poteva dare felicità e aiuto, perché era rivolta verso la natura, le forze cosmiche e permetteva ai puri di ascendere nel mondo sensibile della felicità dell'anima. Ma in un secondo periodo si sviluppò quel tipo di magia che in seguito prese il nome di " rossa " . Venne anche inclusa la pratica della negromanzia, praticata e modificata nel 1500 dall'astrologo della regina Elisabetta, John dea; questa pratica consisteva nel comunicare , attraverso particolari riti con i defunti per essere illuminati su cose e fatti accaduti avvolti nella nebbia del passato, o che avrebbero potuto accadere.

  

Ecco L'antico alfabeto segreto Isiaco usato per comporre scritti occulti

Alfabeto Isiaco

  

ALFABETO TEMPLARE

I templari sono un chiaro esempio di come fosse importante l'uso dei simboli e degli alfabeti segreti, un numero ed una varietà di immagini magico-simboliche iscrizioni criptiche, emblemi, sigilli sono stati ritrovati nelle loro sedi e sulle loro persone. Gli occultisti hanno cercato di interpretare questo fatto con una singolarissima spiegazione che rende conto anche della particolare e straordinaria rapidità con la quale i Templari riuscivano ad accumulare ricchezza e potere , riuscendo a convincere tutti i potenti d' Europa a concedere loro favori di qualsiasi genere in a livelli incredibili. Questo era dovuto " secondo gli occultisti " ai talismani e i simboli trovati in abbondanza tra le loro cose. Una delle leggende più diffuse circa il segreto che i Templari avrebbero difeso anche sotto le torture più crudeli riguardi la conoscenza delle tecniche della magia sessuale, che i cavalieri del tempio avrebbero appreso grazie ai loro contatti con l'Oriente con sette esoteriche di origine Sufi. Questo tipo di magia prevede fra l'altro riti mediante i quali è possibile " caricare " talismani e sigilli in modo tale da favorire la realizzazione dei desideri . La funzione di gran parte delle immagini magico simboliche dei Templari sarebbe stata dunque quella di accumulare ricchezze con mezzi occulti. Altri tipi di talismani erano dedicati ai cavalieri del Tempio forza di convinzione e capacità di piegare chiunque ai propri voleri. Con la magia sessuale è possibile anche " caricare " di potere occulto lettere e documenti, in modo di favorire l'accoglimento delle richieste in essi contenuti. Gli occultisti affermano che è per questo motivo che il sesso è così spesso presente nella tragica vicenda templare, e sotto questa luce và interpretato anche il grido di guerra " Vivat Deus, Sanctus Amor! ".

   

Di seguito riporto solo un esempio di quello che era il vasto mondo dei simboli legati ai Templari, questo era uno degli alfabeti più diffuso.

Alfabeto Templare

  

ALFABETO RUNICO

Le rune erano antiche lettere della scrittura germanica che fecero da base al successivo alfabeto latino. Questi simboli venivano incise su vari materiali come l'avorio il metallo il legno e la pietra in questo caso erano usate come lapidi per i defunti. Le documentazioni più antiche risalgono al 200 d.c. Il nome Runa vede le sue origini dagli scandinavi e significa scrittura segreta. Esistono due tipi di alfabeti, uno proveniente dalla Germania, composto da 24 rune raggruppate in 3 gruppi da 8, che è il più antico, ed uno originario della Scandinavia, più recente, ed è composto da 16 rune, raggruppate nella forma 6, 5, 5. In Inghilterra, ad esempio, il numero di rune è stato aumentato a 33. La runa ha un valore sia fonetico che ideografico, e rappresenta il primo suono della parola.

Ecco riportato un esempio di alfabeto runico

Le Rune sono considerate da sempre ance un metodo molto efficace per la divinazione. Vi segnaliamo un libro molto interessante per l'iniziazione alla divinazione runica

Alfabeto Runico
  

ALFABETO EBRAICO

L'alfabeto Ebraico era uno dei più usati per scrivere documenti cabalistici e occulti.

Alfabeto Ebraico

  

ALFABETO SANSCRITO

Il Sanscrito è uno degli alfabeti più antichi. Veniva usato per scrivere mappe e documenti segreti. E' stato ritrovato anche su porte e antiche pietre.

Alfabeto Sanscrito

  

ALFABETO MEDIOEVALE-TEBANO

Questo Alfabeto era in uso durante il basso medioevo, in questo periodo gli alfabeti segreti erano molti, e venivano cambiati periodicamente. Questo particolare alfabeto era riconosciuto come Tebano ecco cosa ci racconta Morgana (del sito stregadellemele.it) L'alfabeto tebano è chiamato spesso anche "Rune tebane", ma questa sembra essere una recente invenzione da coloro che lo usano. Le lettere sono in realtà molto più corsive che runiche, contengono molte curve e non sono molto adatte per essere incise su materiali duri come i veri alfabeti runici, come l'Ogham. Le prime notizie che abbiamo sull'alfabeto tebano è nel libro di Cornelio Agrippa "Tre libri di Filosofia Occulta" pubblicato nel 1521. Ovviamente si pensa che sia molto più antico e implicito anche in quanto fa notare lo stesso Agrippa. L'assenza di U/J/W suggerisce che l'alfabeto tebano è originato
come una cifra latina prima dell'11 secolo in cui viene introdotta la W e molto prima del 15 secolo in cui si sviluppa la U e la J. L'origine delle lettere è oscura quindi. L'alfabeto tebano sembra essere passato ai Wiccan da ordini successivi a Gardner come reinvenzione della stessa. Oggi è principalmente associato alla Wicca e spesso viene definito " L'alfabeto delle streghe". L'alfabeto tebano è sempre stato usato per iscrizioni talismaniche e formule magiche; molte streghe lo utilizzano per scrivere il loro nome nel grimorio. Non è legato a nessuna lingua in particolare. La maggior parte dei Wiccan riconosce l'alfabeto Tebano, ma il saperlo leggere normalmente è molto poco comune.

Alfabeto Medioevale

  

ALFABETO ARABO

L'alfabeto Arabo è stato usato per scrivere documenti occulti e magici, lo si ritrova in alcuni riti particolari.

Alfabeto Arabo

  

ALFABETO DEI MAGHI DEL XV SECOLO

Questo alfabeto è stato ideato dai maghi del XV secolo per redigere documenti esoterici e preghiere.

Alfabeto dei Maghi del XV secolo

  

SIMBOLI E ALCHIMIA

L'alchimia non và considerata soltanto come l'arte fraudolenta di trasmutare i metalli in oro, ma piuttosto come una dottrina che, per i suoi insegnamenti non ortodossi, fece uso di un immaginario derivato dall'attività di laboratorio. Prima di Carl Gustav Jung (1875 - 1961) l'alchimia si considerava soltanto dal punto di vista della storia della scienza e la si concepì quindi come una "forma errata di pre-chimica" e quasi mai il suo significato sul piano ideale riuscì a trovare la dovuta attenzione. In primo luogo, l'alchimia si sforza di ampliare il regno spirituale della luce attraverso il sistematico contenimento del mondo della materia, sentito come terreno, pesante e oscuro, pressappoco nel senso dato da diverse sette alla gnosi tarodantica. Nei manoscritti dell'alto medioevo e nei libri di calcografie rinascimentali e barocche compare una quantità quasi sconcertante di immagini simbolico-allegoriche che non hanno lo scopo di informare gli estranei, ma cercano di offrire un sostegno alla riflessione dell'iniziato che già conosce la dottrina. Dalla materia primigenia (materia prima) si deve ricavare, attraverso vari stadi di purificazione, la pura pietra filosofale (lapis philosophorum), il cui possesso deve dare tra l'altro la possibilità di ottenere oro e argento, i metalli del sole e della luna dai metalli comuni, e di fabbricare un farmaco universale. Tra i principali simboli legati all'alchimia vanno ricordati l'aquila, l'argento, la colomba, il corallo, i draghi, la fenice, il leone, la luna, l'oro, il pavone, il pellicano, il pentagramma, il rospo, Saturno, il Sole , a Stella di David, l'unicorno, ecc.

CADUCEO

Significa "verga dell'araldo" (dal greco Kerykeion) ed era il principale attributo del dio Mercurio (o, per i greci, Ermes) il messaggero degli dei. Il caduceo consiste in una bacchetta magica (o araldo) intorno al quale due serpenti si attorcigliano simmetricamente con le teste rivolte l'una verso l'altra. A volte lo si trova munito di un paio di ali sulla punta. Dal punto di vista psicoanalitico, la speculazione simbolica vede nel bastone di Mercurio anche un fallo sul quale i due serpenti si accoppiano. In effetti, alla zoologia è noto un rituale di accoppiamento di alcune specie di serpenti, nel corso del quale entrambi gli animali (succede, ad esempio nei cobra), come danzano, si ergono in posizione parzialmente eretta. Come simboli alchemici i due serpenti rappresentano l'equilibrio fra gli elementi sulphur er mercurius, ovvero un sistema dualistico dei principi della caducità e della combustibilità. G.A. Bockler riassume così l'antico mito del caduceo: il simbolo deriverebbe dal bastone che Mercurio aveva ricevuto da Apollo. Quando il dio giunse in Arcadia, "trovò due serpenti che si mordevano a vicenda; lanciò il bastone fra loro ed essi ritrovarono l'accordo, perciò il bastone ha preso quel nome cognome e segno di concordia, ovvero il veleno della guerra viene placato e annullato grazie a parole di pace. Altre teorie avvicinano il bastone alla dialettica, che vuole mantenere diviso ciò che è giusto da ciò che non lo è.

 

PENTAGRAMMA

In geometria rappresenta il pentagono regolare stellato. A causa della sua semplicità di costruzione che avviene utilizzando un'unica linea chiusa intrecciata, i pitagorici le attribuirono un significato mistico di perfezione. Il pentagramma è conosciuto anche con altri nomi, a seconda del valore simbolico di volta in volta attribuitogli: piede dell'incubo, orma della strega, pentacolo. Per Pitagora e i suoi discepoli il pentagramma era un simbolo sacro che esprimeva l'armonia tra corpo e l'anima, e divenne, su questa base, il segno della salute. Il pentagramma rientra spesso tra gli strumenti esorcisti utilizzati nei rituali magici, come si evince anche dall'episodio dell'incantesimo contenuto nel primo Faust di Goethe, l'Urfaust. La figura dev' essere completamente chiusa senza alcun vuoto. Tradizionalmente, la forma che ha un vertice rivolto verso l'alto contrassegna la " magia bianca ", quella capovolta la " magia nera " In quest'ultima variante si trova spesso disegnata anche una testa di caprone dal significato satanistico, mentre la bianca lo associa al disegno di una figura umana. In occidente quello del pentagramma è comunque un simbolo antichissimo, lo si ritrova tra l'altro, nei lavori in ceramica etruschi. Anche nelle tombe egizie le stelle del cielo vengono rappresentate a cinquepunte ( prive, però, del disegno interno.). Il modello naturale di queste figure trae con ogni probabilità origine dalle simmetrie a cinque raggi di parecchi echinodermi (come le stelle di mare).
Nella sua funzione di segno che esorcizza la presenza demoniaca, il pentagramma viene spesso inciso su legno; lo vediamo per esempio, sulle travi delle antiche porte e sulle soglie, soprattutto nelle regioni alpine. Dagli alchimisti, poi, il numero cinque viene ricordato al numero degli elementi, ma anche interpretato in rapporto alla quintessenza spirituale (elemento puramente immateriale dello spirito del mondo) dei quattro elementi abituali (acqua, fuoco, terra e aria). Questo quinto elemento, come coronamento degli altri, veniva fra l'altro visto nell'acqua come delfino, nell'aria come aquila, nel fuoco come fenice e sulla terra come uomo.

Pentagramma

LA STELLA DI DAVID

Stella sei punte formata da due triangoli sovrapposti, la Stella di David rappresenta un simbolo molto diffuso nelle culture del mondo antico. L’interpretazione tradizionale vi vede un triangolo “ acquoso “ ( femminile, orientato verso l’alto ) e un  “ focoso “ ( maschile, rivolto verso il basso ), che , insieme , rappresenta in modo armonico un conchiuso sistema dualistico. Si racconta il famoso Re Salomone ( Shelomoh, in ebraico, 961-931 a.C. ) figlio del re Davide e il Betsabea, se ne servi fino al momento della morte per scacciare i demoni e invocare gli angeli. Per questo motivo la stella a sei punte viene chiamata anche “ sigillo di Salomone “ o scudo di Davide, mentre oggi , essendo poi diventato  un’ elemento dello stemma dello stato si Israele, lo si definisce per lo più come stella di Sion o di David. Senza avere, in linea di principio, nulla a che vedere con la tradizione ebraica, la stella a sei punte fa spesso la sua comparsa nei graffiti delle regioni alpine, nei libri magici e negli esorcismi di estrazione popolare con la funzione di potente simbolo magico.

LA CROCE

Tra i simboli maggiormente diffusi troviamo le croci, largamente conosciute da quasi tutti i popoli. La croce rappresenta non il Cristo (i cristiani, come gli appartenenti a quasi tutte le religioni, hanno utilizzato simboli preesistenti perdendone o trasformandone gli originali significati) ma sia o punti cardinali che le due vie sacre che ogni popolo p individuo può percorrere. I quattro punti cardinali, a loro volta, rappresentano molto di più di quello che ci si può immaginare: l’Est è dove sorge il sole quindi è il potere spirituale, la luce, la  vita stessa e la conoscenza; il Sud, con i suoi venti caldi, la buona stagione, le cose che crescono; l’Ovest il tramonto il buio i misteri ma anche la rinascita; il Nord il freddo quindi le prove materiali che ci temperano e migliorano. La croce, dicevamo, rappresenta anche le due linee che si incrociano e il loro punto d’incontro rappresenta l’equilibrio. La CROCE NEL CERCHIO (croce indiana), quindi, comunque sia rappresenta unisce le due precedenti simbologie creando un simbolo di grande potere che rappresenta tutto ciò che è stato detto e molto di più perché simbolizza  anche le due possibili vie percorribili in orizzontale (quindi materialmente) o in verticale, unendo la terra al cielo (e percorribili spiritualmente). I simboli composti da tre elementi siano essi indù, shivaisti, Krishna, amerindi, o celtici, rappresentano sempre il sacro 3, un potente simbolo esoterico a volte occulto: nascita-crescita-morte, uomo-donna-prole ecc. che esemplifica come le energie o le forme materiali si muovano spesso in un sistema binario, o doppio, capace di generare una terza energia molto potente.

Le Croci

I Simboli che rappresentano la Trinità

LA SVASTICA

Le svastiche fanno parte dei simboli rappresentanti la sapienza. Pare che gli antichi conoscessero benissimo la teoria del big bang, l’origine dell’universo ed il moto di espansione a spirale che non consegue. La svastica rappresenta il potere divino, il moto dell’universo e del sole. Si possono trovare svastiche sui batik indù, nell’iconografia delle popolazioni americane precolombiane, in Africa e nell’Europa celtico-germanica. Ben noto è stato poi l’utilizzo di questa particolare croce (e ella croce celtica) compiuto dal nazismo dell’intento di ripristinare paganesimo e cultura delle razza superiore.

Le svastiche

Il doppio triangolo con caratteristiche della svastica

Il doppio triangolo in certe operazioni di magia assume la 
caratteristica forma, dissimulata, della svastica, simbolo del movimento eterno del cosmo.

Questo è solo un piccolissimo esempio delle centinaia di simboli e alfabeti che hanno segnato la nostra storia. In particolare ho descritto quelli che si possono trovare in giro ancora oggi, cercherò comunque di aggiornarvi in merito all' argomento e magari di redigere una vera e propria sezione quando avrò più materiale.

                  

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