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Thomas Charles Lethbridge

a cura di Elisa Palmieri

        

Thomas Charles Lethbridge (1901-1971) fu archeologo per la curiosità di far luce su alcuni misteri del passato. Non credeva ai fantasmi come fenomeni soprannaturali. Secondo lui, erano avvenimenti fin troppo naturali. Ne parla come semplice atmosfera che ci circonda, una spiacevole sensazione di disagio che avvertiamo quando siamo in una stanza che poco ci piace. Queste percezioni fastidiose le ha denominate ghouls, alla maniera dei demoni orientali divoratori di cadaveri. Forze della natura scatenate da fattori a noi sconosciuti. Un giorno, sull'isola di Skelling Michael, indagando tra le rovine del monastero avvertì una violenta spinta. Attorno a lui non vi era alcuna presenza fisica. Pensò che fosse la conseguenza per le sue ricerche da parte di uno spirito custode o semplicemente l'essenza spirituale di quel luogo. Alcuni luoghi sono intrisi di atmosfera maligna, sensazioni passate "registrate" per sempre. Nell'etere psichico restano le idee, i pensieri, emozioni tanto intese da agire nel presente, che dovrebbero, a rigor di logica, essere espulse per la sopravvivenza stessa della persona e che invece rimangono lì, incombono su ogni attimo della sua esistenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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