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Gli Illuminati di Baviera

a cura di Luca Berto

        

Il nome è di quelli quasi “epici”, con vari significati allegorici e non: gli Illuminati sono una società segreta di quelle più tradizionali, forse il prototipo della setta profondamente capillarizzata nella società civile, della setta che ha come scopo principale il sovvertimento dell’ordine mondiale. Ed in effetti non siamo molto lontani dalla realtà…
L’Ordine degli Illuminati fu fondato il primo maggio del 1776 da Adam Weishaupt, insegnante universitario di diritto canonico, nella città di Ingolstadt, in Baviera. Inizialmente i membri erano tutti provenienti dalla Massoneria, ma in breve i suoi adepti e il numero anche dei soli simpatizzanti aumentò in maniera sensibile, senza però raggiungere numeri esaltantissimi. Gli scopi della setta sono i più classici, come detto: la creazione di un nuovo ordine sociale, basato sull’anarchia e sulla completa libertà individuale in campo religioso (e quindi, anticipando Nietzsche, anche morale), politico, sociale. Nemici giurati della setta del professore erano i gesuiti, rei di avere il monopolio culturale e spirituale della società, che quindi potevano gestire in qualsivoglia maniera. I gesuiti, infatti, erano il principale punto di riferimento per l’educazione dei giovani, per gli studi letterari e scientifici e, naturalmente, teologici. Quando i gesuiti iniziarono, nel 1700, a diventare impopolari, per l’Ordine si trattò di una vera e propria occasione per farsi “pubblicità”, rivendicando la bontà della propria dottrina. Da quanto visto e come detto, uno dei punto principali della “anarchia” di Waishaupt era quella religiosa: fu soprattutto per questo che l’Ordine si attirò la diffidenza della Chiesa e iniziò ad essere contrastata anche politicamente e l’Ordine dovette divenire ancora più segreto. Per diventare un illuminato, occorreva prestare giuramento di fedeltà e alcuni rituali di iniziazione, come nella tradizione delle società segrete: durante questi riti, i nuovi adepti erano messi al corrente delle “verità” della setta, per cui, andando avanti nei rituali, si giungeva all’illuminazione finale. Queste le fasi:

· il vivaio: dalla fase “preparatoria” a quella del “noviziato” a quella del “minervale”, fino ad arrivare al rango di illuminatus minor, cui veniva richiesto giuramento di fedeltà ed obbedienza assoluta.
· la massoneria: l’adepto diviene “apprendista”, poi “fratello”, poi “maestro”, illuminatus major ed infine illuminatus dirigens, cui era richiesto di prestare un giuramento particolare, consistente nella promessa di diventare “campione di saggezza e virtù” e di lottare contro la maldicenza e la superstizione.
· i misteri: per giungere ai “misteri minori” si passa dal rango di “prete” e “reggente”. L’adepto doveva essere convinto che il clero ed i potenti del mondo fossero il male, da estirpare a qualsiasi costo. E’ questo lo scopo dell’Ordine: occupare i centri del potere e instaurare la dittatura per avviare il processo di liberazione dell’umanità.

I “misteri maggiori” erano riservati al Mago ed al Re: i primi erano indotti a considerare inutile la religione e a diventare coscienti dell’identità tra Dio e la Natura (panteismo materialista). Il Re era il rango più alto dell’Ordine: questi sapeva che gli uomini sono tutti di pari diritti, che l’individuo deve rispondere solo a sé stesso, non esistendo, nel mondo utopicamente anarchico degli Illuminati, alcun ordine gerarchico. Tutti i membri usavano nomi fittizi: Weishaupt era Spartaco, la Baviera era la Grecia e Monaco era Atene (visto che gli Illuminati si ispiravano alla cultura greca). La vera personalità forte dell’Ordine era il fondatore Weishaupt: questo era sintomo di debolezza, perché alla morte del professore, probabilmente nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto; inoltre si trattava di un controsenso, in quanto, secondo la loro stessa dottrina, non avrebbero dovuto esistere gerarchia societarie… Tuttavia, dire che l’autorità del fondatore era incontrastata non è esatto: Weishaupt si mise in contrasto con il barone Von Knigge (Filone), suo braccio destro, che con la sua importante autorità all’esterno della setta, aveva fatto in modo che questa potesse sopravvivere a vari “attacchi”. Per il loro stato di “rivali”, il barone fu costretto a rinnegare la dottrina degli Illuminati, mettendo in luce l’incapacità di Spartaco di mettere in pratica le sue idee, rivelando, inoltre, alle autorità i suoi piani anarchici e rivoluzionari (addirittura, suscitando un enorme polemica, Filone divulgò il fatto che Spartaco ritenesse fondatore dell’Ordine addirittura Gesù). Visto l’atto di coraggio di Filone, altri quattro ex Illuminati si fecero coraggio e rivelarono l’andamento dei rituali degli Illuminati, con questo attirando su Spartaco le ombre dell’eresia, oltre che quella di rivoluzionario e disprezzatore del principe. L’Elettore di Baviera (un’importante autorità bavarese), per questo, decise di avviare un’inchiesta, che ebbe come risultati lo scioglimento dell’Ordine e l’esilio di Waishaupt nel 1785. Nel 1787 anche Pio VII si scagliò contro l’Ordine e in generale le società segrete, minacciando di distribuire scomuniche a tutti quanti fossero stati sospettati di esser Illuminati o Massoni.  Waishaupt morì nel 1830 e con lui l’Ordine, ma era ormai leggenda. Il religioso Augustine Barruel, per esempio, ipotizzava, nella sua opera, influenze degli Illuminati nella Rivoluzione Francese, che l’Ordine fosse la causa di tutti i problemi delle Chiesa dai tempi delle eresie, con questo alimentando la convinzione che l’Ordine volesse sovvertire gli ordini gerarchici, soprattutto della Chiesa. Ancora, nel 1924, nel suo volume Secret Societies and Subversive Movements, Nesta Webster ipotizzava che l’Ordine fosse esistente ed attivo già da tempi antichi e che avesse fomentato la Rivoluzione Francese, quella Americana e anche quella Russa! Quindi il Comunismo, la Guerra Fredda, i trent’anni di terrore atomico, sarebbero tutti il frutto del lavoro degli Illuminati. Ma tutto questo sembra solo la ricerca di un capro espiatorio, per la solita vecchia questione: le società segrete sono le vere responsabili dei fatti del mondo. Anche perché, in fondo, gli Illuminati non furono così potenti come la fantasia ce li vuole dipingere.

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