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Robert Thurston Hopkins

a cura di Elisa Palmieri

        

Robert Thurston Hopkins (1884-1958) si appassionò ai fantasmi quando era ancora un bambino. Complice molto probabilmente un episodio che lo vide protagonista insieme alla sua famiglia nella casa dove abitavano a Bury St. Edmunds, nel Suffolk, che era stata teatro della prigionia e della morte di un feroce assassino, William Corder. Il padre di Hopkins conservò, come trofeo o per semplice curiosità, il teschio di Corder. Solo dopo aver assistito e subito inquietanti manifestazioni, se ne liberò facendolo seppellire in terra consacrata. Da allora lo stimolo che aveva acceso la scintilla lo portò alla specializzazione sui teschi dei defunti, nei quali credeva vi perdurasse l'energia psichica del "proprietario". Si dilettò non poco nel creare false foto di fantasmi, divenendo un eccellente fotografo. Programmò addirittura "gite di mezzanotte" nel bosco di Gladysh Wood per gli amanti del brivido. In occasione di una visita notturna, il gruppo incappò nella figura di uno scheletro coperto di stracci con un collo lungo e avvizzito, penzolante da un lato che correva urlando. Dopo le dovute ricerche Hopkins scoprì che la figura era David Leany, un uomo innocente, impiccato molti anni prima per un reato che non aveva commesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

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