Archivio Mensile marzo, 2012

CASTELLO MALASPINA: ANTEPRIMA RISULTATI INDAGINE DEL 2011

sabato, 31. marzo 2012 8:57

In occasione della conferenza che effettueremo durante l’evento INDAGINI PARANORMALI AL CASTELLO MALASPINA, vi mostriamo in anteprima una delle foto più interessanti che sono risultate della analisi del materiale raccolto durante le giornate di ricerca del marzo 2011. La foto in questione è stata scattata durante il sopralluogo notturno, in corrispondenza della segnalazione in “psicoscopia ambientale” del sensitivo che ci ha accompagnato. Scattata con una fotocamera ad ampio spettro filtrata all’infrarosso, sembra riprendere la manifestazione di un globo di luce (ORBS) in corrispondenza di uno dei due letti. La foto è molto interessante poichè pur essendo state scattate foto documentative in contemporanea (con normali fotocamere), l’anomalia energetica si è presentata solo in questa specifica porzione dello spettro elettromagnetico. Questa e molte altre saranno presentate e discusse insieme a tutto il materiale raccolto durante la nostra prima indagine. VI ASPETTIAMO!

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PHOTOSCHELETRI – CONCORSO GRATUITO ORGANIZZATO DA SCHELETRI.COM

mercoledì, 28. marzo 2012 7:23

TEMA DEL CONCORSO

Vivono nell’oscurità di antri oscuri e misteriosi nutrendosi del sangue dei vivi. Hanno sembianze umane ma possono tramutarsi anche in lupo, pipistrello, topo o nebbia. Temono la luce e qualsiasi tipo di oggetto religioso. La loro è una piaga diabolica che da secoli, forse millenni, tormenta l’umanità. Possono avere l’aspetto di seducenti fanciulle o repellenti vecchiacci, loro… sono i vampiri!

REGOLE DEL CONCORSO

Per partecipare è sufficiente pubblicare una o più fotografie a tema nel gruppo di Scheletri su Flickr.

• Ogni concorrente può partecipare con più foto

• Per condividere le proprie foto sul gruppo di Scheletri è necessario iscriversi a Flickr. L’iscrizione è totalmente gratuita.

• La foto deve avere il tag PhotoScheletri 2012

Scheletri.com non risponderà di eventuali atti illeciti commessi dalle foto pubblicate.

INVIO DEL MATERIALE

Inviare a arte@scheletri.com le seguenti informazioni:
• Nome, cognome e indirizzo di residenza (necessari per la spedizione del premio)
• Url dell’immagine condivisa nel gruppo di Scheletri su Flickr

PREMI

L’autore della miglior immagine sarà premiato con:
• Spilla di Scheletri.com

GIURATI E FACEBOOK

Le opere in gara saranno giudicate con un voto da 1 a 5 dalla giuria di Scheletri. Inoltre tramite Facebook gli utenti potranno aumentare il punteggio della foto che preferiscono, quella con più mipiace avrà 1 punto in più.

Vuoi sostenere il PhotoScheletri? Diventa SPONSOR o GIURATO oppure clicca MIPIACE. Manda la tua candidatura a info@scheletri.com.

SCADENZA

Il materiale può essere inviato entro e il 30 aprile 2012.

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INDAGINE AL CASTELLO MALASPINA: CERCHIAMO TESTIMONI!

martedì, 27. marzo 2012 13:40

L’Associazione Culturale Dal Tramonto all’Alba sarà presente al Castello Malaspina a partire da VENERDI’ 27 APRILE per continuare le ricerche iniziate nel marzo 2011. Questa volta tenteremo un esperimento di ricerca mai condotto prima in Italia. Organizzeremo in una particolare sala del castello (risultata un “punto caldo” dalla passata ricerca) una sessione di contatto medianico con sensitivi di nostra fiducia, che proveranno ad instaurare un contatto medianico con le “energie” presenti al Castello. A questo, affiancheremo la ricerca strumentale parapsicologica vera e propria, monitorando l’ambiente in cui sarà effettuato tale esperimento con rilevatori di parametri ambientali (T° – RH% – EMF – VLF – EM – RF – IONS/vol), videocamere con ripresa in banda infrarossa, macchine fotografiche che potranno acquisire in banda multispettrale (UV – VISIBILE – NEAR|IR) e microfoni ambientali che potranno registrare il rumore di fondo ambientale a partire dalla banda infrasonica. L’Associazione monitorerà la sessione di contatto medianico da una sala controllo ubicata in una stanza attigua a quella in cui sarà effettuato l’esperimento vero e proprio, cosi da non in “inquinare” l’ambiente e reperire dati ancora più genuini. Potremo cosi documentare per la prima volta una sessione di contatto medianico realizzata in un contesto così particolare, cercando di capire se il contesto energetico che scaturisce da una esperienza simile apporta una qualsiasi sorta di interazione con l'”ambiente al contorno”, ovviamente auspicando anche il verificarsi di fenomeni macroscopici, che saranno in tal caso prontamente documentati.

Come annunciato, daremo modo a due persone che prenoteranno l’evento del giorno successivo di seguire le fasi dell’indagine e di assistere all’esperimento dalla sala controllo. Sarà sorteggiata una scheda prenotazione tra tutte quelle arrivate entro LUNEDI’ 23 APRILE e i vincitori del CONTEST saranno avvisati entro MERCOLEDI’ 25 APRILE. Maggiori dettagli saranno comunicati privatamente ai diretti interessati, che comunque dovranno firmare una liberatoria per l’assunzione delle proprie responsabilità e sulle restrizioni alla divulgazione dei risultati ed eventi che accadranno durante l’esperimento (questo poichè dovremo essere solo noi a divulgare i risultati di tale indagine in esclusiva in futuro).

NON PERDERE QUESTA OCCASIONE UNICA!

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INDAGINI PARANORMALI AL CASTELLO MALASPINA

lunedì, 26. marzo 2012 13:53

Ebbene si, sono passati 10 anni da quando il nostro sito si affacciava sul mondo del web. Eppure, questi dieci anni sembrano essere volati. Possiamo dire senza presunzione di essere uno dei siti più “longevi” della nostra categoria (oltre che uno dei più cliccati in Italia), e visto che l’impegno e la determinazione nei riguardi della ricerca e la divulgazione è stato sempre costante e crescente da parte nostra, abbiamo deciso di festeggiare in grande stile questo nostro traguardo. Abbiamo preparato per voi un evento imperdibile, che unirà la divulgazione sulle tematiche trattate dalla nostra Associazione alla classica formula dei “MEETING”. Oltre a questo, vogliamo dare la possibilità a due nostri utenti che decideranno di partecipare all’evento di seguirci il giorno prima in una ricerca parapsicologica in qualità di testimoni, RICERCA MAI CONDOTTA PRIMA IN ITALIA.

Siete tutti invitati quindi SABATO 28 APRILE 2012 al Castello Malaspina (Fosdinovo – Massa Carrara) per prendere parte a questo evento UNICO! Inizieremo intorno alle 15.30 con una conferenza in cui illustreremo il nostro “Progetto di Ricerca sui Fenomeni Psicocinetici (PK) Spontanei a Carattere Infestatorio”, spiegando metodologie e tecniche di ricerca, raccontando poi dettagliatamente L’INDAGINE CONDOTTA AL CASATELLO NEL MARZO 2011, presentando i risultati che sono scaturiti dalle lunghe analisi del materiale raccolto in quei 2 giorni di ricerca. Avremo poi il piacere di effettuare una bella cena conviviale con tutti i partecipanti, come la tradizione dei nostri meeting impone! Infine, effettueremo una visita guidata notturna al Castello, visita particolarmente orientata sulle leggende e gli accadimenti paranormali occorsi al Castello. Ovviamente i membri dell’Associazione e coloro che hanno condotto le ricerche al castello saranno a vostra disposizione per qualsiasi curiosità, dubbio o domanda riguardo l’argomento.


Essendo un evento molto importante, a cui sarà dato un eco nazionale, vi suggeriamo di prenotare la vostra partecipazione (e quella dei vostri accompagnatori) quanto prima poiché i posti non sono illimitati.

PRENOTA SUBITO LA TUA PARTECIPAZIONE!

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Email da un amico morto

venerdì, 23. marzo 2012 12:10

Quando Jack Froese, 32 anni, nel giugno 2011 è morto di aritmia cardiaca, ha lasciato nel lutto numerosi amici e i suoi familiari. Ma la BBC ha rivelato che diverse misteriose e-mail postume sono partite dal suo account, dando qualche gioia a quanti gli erano stati più vicini. Lo scorso novembre, cinque mesi dopo la morte di Froese, il suo migliore amico d’infanzia Tom Hart ha ricevuto una e-mail dall’indirizzo della persona defunta.

Come ha raccontato lo stesso Hart alla BBC, “una notte di novembre ero seduto sul mio divano e guardavo le e-mail sul mio cellulare. A un certo punto come mittente è comparso il nome di Jack Froese, e leggendo mi sono sentito agghiacciare. Il messaggio era molto sintetico, ma parlava di cose che potevano riguardare solo me e Jack”. L’oggetto della e-mail era “Sto guardando”, mentre nel testo era scritto: “Mi hai sentito? Sono in casa tua. Pulisci il tuo sottotetto”. Come raccontato dallo stesso Hart, poco prima della morte di Froese i due avevano avuto una conversazione privata nella mansarda di Hart, durante la quale Froese lo aveva preso in giro per il disordine nel suo sottotetto”.

Anche Jimmy McGraw, cugino di Froese, afferma di avere ricevuto una e-mail postuma da Jack, che lo informava su un infortunio capitato al loro zio dopo la morte del mittente del messaggio. Come racconta McGraw, “mi piacerebbe poter dire che a mandarla è stato Jack, perché io continuo a ripensare alla sua morte mentre lui sta ancora cercando di mettersi in contatto con me. E lo fa per dirmi di andare avanti e di smettere di rattristarmi”. Per ora il vero autore della e-mail rimane misterioso. Ma come conclude Hart, “se anche qualcuno ci stesse prendendo in giro tutto ciò non conta, perché prendo questa vicenda nel modo che voglio io”.

Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/misteriose-e-mail-da-un-uomo-morto.html

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Odissee di Sangue di Roberto Volterri

mercoledì, 21. marzo 2012 14:24

Se questo libro dovesse diventare un film, sarebbe ‘Vietato ai minori di anni 18”  e se fosse un filmato trasmesso in TV avrebbe come sottotitolo la solita raccomandazione “Si consiglia la visione… in compagnia di qualcuno”. O qualcosa di simile. Perché? Perché è un ‘viaggio’ – breve, purtroppo… – tra alcune tra le più atroci nefandezze che l’homo homini lupus può avere commesso nel corso dei secoli. Il ‘viaggio’ parte con una lunga esplorazione – compiuta dall’Autore –  della Transilvania e dei castelli in cui abitò Vlad III Tepeş, l’Impalatore, personaggio al quale si è ispirato il romanziere irlandese Bram Stoker per il suo immortale ‘Dracula’. Prosegue nel castello di Csejthe dove la ‘Contessa sanguinaria’ Erzsébet Bathory assassinò decine e decine di innocenti fanciulle per bagnarsi nel loro rosso fluido vitale alla ricerca di un’eternità che invece la condusse ad essere murata viva. Assisterete poi ad un vero e proprio ‘Synodus horrenda’ ovvero al processo al cadavere di Papa Formoso, conclusosi con la condanna ad essere gettato nel Tevere. Ma era morto da mesi… Vi interessa una rapida esplorazione del bosco in cui visse e compì sanguinosi eccidi Elly Kedward, la ‘Strega di Blair’? ‘Vampira’ realmente vissuta alla fine del XVIII secolo  alle cui atroci gesta si ispirò il folle omicida Rustin Parr, reo confesso dell’omicidio di sette bambini perché ubbidiva ai comandi della ‘strega’ che in quello stesso bosco aveva ucciso quasi due secoli prima? E il nome di Gilles de Rais non vi dice nulla? Le sue folli gesta, le sue violenze su innocenti fanciulli compiute nei castelli in cui celebrava anche cerimonie ‘sataniche’ ispirarono Perrault per la stesura della celebre favola ‘Barbablù’. Ma il vostro ‘viaggio’ non termina certo qui, poiché vi attendono altre ‘odissee di sangue’, qualche interessante esperimento sul tema e un’interpretazione ‘scetticamente psicologica’ dell’umana follia…

ISBN: 978-88-89713-31-0
220 pagine, numerosissime illustrazioni, inserto a colori
Eremon Edizioni: info@eremonedizioni.it
Tel. 06.95.21.15.13
Cell. 393.56.04.365
Fax: 06.92.76.178

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Daltramontoallalba.it compie 10 anni. In preparazione un grande evento dedicato al mondo del Paranormale

mercoledì, 14. marzo 2012 8:23

Ebbene si, sono passati 10 anni da quando il nostro sito si affacciava sul mondo del web. Eppure, questi dieci anni sembrano essere volati. Possiamo dire senza presunzione di essere uno dei siti più “longevi” della nostra categoria (oltre che uno dei più cliccati in Italia), e visto che l’impegno e la determinazione nei riguardi della ricerca e la divulgazione è stato sempre costante e crescente da parte nostra, abbiamo deciso di festeggiare in grande stile questo nostro traguardo. Stiamo preparando un grande evento per la FINE DI APRILE, un evento che riesca ad unire la divulgazione alla nostra classica formula dei “MEETING”. Oltre a questo, vogliamo dare la possibilità a due nostri utenti che decideranno di partecipare all’evento di seguirci il giorno prima in una ricerca parapsicologica in qualità di testimoni, ricerca che effettueremo proprio nella location dove si svolgerà il tutto. Saranno appunto testimoni oculari di una ricerca mai condotta prima in territorio Italiano.

CONTINUATE A SEGUIRCI, I POSTI COME AL SOLITO SARANNO LIMITATI

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La Scienza nascosta di Roberto Volterri

martedì, 13. marzo 2012 10:24

Oltre all’onnipresente e genialissimo Nikola Tesla, in questo libro  troverete qualche altro “spirito irriverente” – irriverente verso la Conoscenza consolidata, universalmente accettata, accademica. Certamente è considerato  “irriverente” pensare che la Grande Piramide di Giza, anziché rappresentare – almeno per l’archeologia di stretta osservanza – un gigantesco monumento che dovrebbe  ricordare le   gesta di Cheope, di Chefren o di chissà chi, fosse in realtà una  mastodontica ”Pila a combustibile” Eppure un misconosciuto agronomo del nostro imprevedibile Bel Paese così ipotizza…E non è da considerarsi “scienziato pazzo” – nella più benevola accezione del termine! – chi ipotizza che con le “sottilissime     energie” la nostra mente sarebbe in grado di produrre, i misteriosi “crop circles”?  Ma l’universo delle “energie sottili” è vastissimo, quasi infinito. Così, nel libro incontrerete anche il dottor Reichenbach e il suo “OD” e il dottor Blondot per esaminare da vicino i suoi (molto) evanescenti “Raggi N”. Ma alcune scoperte scientifiche vanno nascoste e ostacolate. Su questa linea si inserisce la vicenda delle geniali e stranissime   teorie di quell’altro “scienziato pazzo” – il governo USA così lo  definì per… toglierselo poco elegantemente di torno – Wilhelm Reich con le sue “Camere Orgoniche” e i suoi strani “Cloud busters” in grado di agire sul tempo atmosferico! Nel libro si parlerà di laboratori dove altri “scienziati pazzi” studiano la possibilità di vedere senza l’uso degli occhi, di generare   energie di incommensurabile potenza partendo…dal “nulla” e qualche altro divertente ed istruttivo girovagare tra i misteri della medicina antica, dell’esoterismo “diabolico”, dell’astrologia un po’ più “scientifica” e di  qualche criptico messaggio celato in un indecrittabile “quadrato magico”.

In tutte le librerie  o presso Edizioni Cerchio della Luna:      045-595467 |  info@cerchiodellaluna.it

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L’ Associazione Culturale “Dal tramonto all’Alba” indaga sui misteri del Castello Malaspina

giovedì, 8. marzo 2012 9:43

Ad un anno esatto dalla nostra ricerca al Castello Malaspina (Fosdinovo – MS), vogliamo riproporre un bell’articolo uscito su una testata web locale nei giorni successivi al nostro intervento, e pubblicare nuove foto inedite relative a quelle che sono state fantastiche giornate di ricerca. Non vi anticipiamo nulla, ma presto ci saranno importanti novità sul caso e sviluppi relativi alle nostre indagini. Nel frattempo, godetevi queste belle foto e l’articolo che racconta molto bene quanto fatto dal nostro team.

Stay Tuned!

L’ Associazione Culturale “Dal tramonto all’alba” a caccia dei “fantasmi” del castello di Fosdinovo

Per tre giorni consecutivi, da 7 al 9 marzo 2011, il team  di ricerca della Associazione culturale “Dal tramonto all’alba”, ha condotto una serie di analisi tecniche nel castello di Fosdinovo.

Proprio quel castello è fonte di diverse storie inquietanti legate a un fantasma di una donna uccisa dal padre per essere scappata con uno stalliere. Il gruppo di ricerca si è prefissato come obiettivo principale la verifica dell’autenticità di una simile storia. Noi vi abbiamo assistito, fin dal primo giorno, per riportare a livello di cronaca passo dopo passo gli sviluppi. Quello che si è evidenziato fin dal primo momento, è la serietà e l’obbiettività del gruppo, spinto da un interesse concreto verso la verità delle cose, anziché, come nel caso di altri gruppi di indagine sul paranormale, dallo spasmodico desiderio di qualcosa di sensazionale tanto per finire sui giornali. Nella prima fase gli sforzi si sono subito concentrati su dei volti rimasti impressi nel soffitto. Stiamo parlando di strane immagini che raffigurano una ragazza, un uomo e due animali. Il tecnico termografico ha voluto controllare stanza per stanza le varie perdite e infiltrazioni di acqua che potrebbero essere una delle cause spiegabili di aloni e macchie nel soffitto. Tutte le possibilità dovevano essere prese in considerazione proprio per evitare errori di valutazioni e prese di posizione sbagliate. Lo stesso tecnico è molto chiaro spiegandoci: “bisogna assolutamente fare un lavoro impeccabile. Un lavoro che non porti a varie interpretazioni ma sia oggettivamente chiaro”. Nelle ore successive la priorità, dunque, è stata data proprio alle analisi termografiche condotte sulla parete. La strumentazione non si può certo dire che non sia stata degna di un ottimo istituto di ricerca. Le altre fasi sono altrettanto impegnative e faticose: stiamo parlando di molte ore preparative senza sosta per dedicare successivamente più tempo possibile alla ricerca. Con l’ aiuto di due sensitivi (ne parleremo più accuratamente) vengono individuate le stanze dove pare verificarsi più anomalie. Il fine consiste nel controllarle con telecamere e altre strumentazioni di registrazione dati. Viene allestita poi una zona operativa nella sala degli affreschi, una salone suggestivo dove si raccontano le vicende di Dante Alighieri. Da cronista ho cercato di vedere tutto sotto l’ ottica del puro osservatore senza farmi condizionare da una atmosfera certamente suggestiva su un obiettivo, quello della dimostrazione della vita dopo la morte, che ha fatto gola a milioni di persone nel corso dei secoli. Devo annotare un avvenimento accaduto nella prima fase della visita al castell: Stavamo facendo un sopralluogo nella camera da letto dei marchesi quando ad un certo punto la medium comincia a sentirsi stremata. Decide, insieme al resto del gruppo, di allontanarsi dalla stanza. Rimaniamo solo io e un tecnico del gruppo, Giuseppe, che nel frattempo aveva posizionato un rilevatore di interferenze elettromagnetiche. Ad un certo punto, proprio l’indicatore cominciava a segnalare picchi massimi. Perfino la strumentazione termica indicava sbalzi di temperatura impressionanti, tutto nel giro di circa due minuti. Pare non ci siano state nel momento interferenze legate a qualche agente spiegabile. Con la strumentazione non si entra nel mondo della incertezza o della soggettività, ma già in una constatazione puramente empirica e quindi dedita alla scienza. Ripeto, da osservatore che si trovava nel posto per lavoro, ho trovato l ‘avvenimento interessante e degno di essere approfondito.

Pier Paolo Santi Jr

GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA CON LE FOTO INEDITE

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Spedizione nella selva della Rondonia: la scoperta della Fortezza del Rio Madeira

mercoledì, 7. marzo 2012 21:02

Sono vari gli scrittori spagnoli del XVI e XVII secolo che descrissero l’espansione degli Incas verso l’Amazzonia, verso un poderoso regno, o forse una confederazione di tribù, denominata “Paititi”.
Questa terra leggendaria, la cui etnia dominante era alleata dei Moxos, si situava a nord-ovest del Rio Guaporé, oggi territorio brasiliano.
Il primo testo che descrive le conquiste di Pachacutec nella selva bassa amazzonica è la Relazione dei Quipucamayos a Vaca de Castro (1544), dove si menziona la costruzione di due fortezze nelle pianure amazzoniche allo scopo di delimitare l’impero e controllare i popoli che vivevano oltre la frontiera.
Il vescovo spagnolo di La Paz Nicolas de Armentia (1845-1909), descrisse la costruzione di due fortezze nel suo libro “Descrizione del territorio delle missioni francescane di Apolobamba”. Eccone un passaggio:

…(El Inca) terminó comunicarse com el Gran Senor del Paititi y por via de presentes, y mando el Inga que lê hiciesen junto al Rio de Paititi dos fortalezas de su nombre por su memória de que habia llegado allí su gente…

Quando morì Pachacutec, siccome i popoli della selva si rifiutavano di pagare il tributo al Cusco, il nuovo inca Tupac Yupanqui, decise di organizzare una spedizione militare per sottomettere i popoli amazzonici e poter accedere cosi alle loro risorse (coca, oro ecc.). Lo scrittore spagnolo Sarmiento de Gamboa descrisse questa seconda campagna militare nella sua Historia de los Incas (1572). Ecco un passaggio del suo libro:

E per il camino che adesso viene chiamato Camata, [Tupac Inca Yupanqui] inviò un altro gran capitán chiamato Apo Curimache, che andò fino a dove nasce il Sole e camminò fino al Rio del quale adesso si ha avuto notizia di nuovo, chiamato “Paititi”, dove vi sono i Moxos del Inca Topa.

Nel libro di Sarmiento de Gamboa si specifica che il generale Otorongo Achachi fu incaricato di presidiare le due fortezze che erano state costruite da Pachacutec.
Vi sono poi altri documenti antichi (Felipe de Alcaya e Francisco Sanchez Gregório nelle croniche di Lizarazu del 1635), che narrano della presenza permanente di alcuni discendenti della famiglia reale inca presso il Rio Guaporé (vedi mio articolo: La fuga del inca Guaynaapoc nella misteriosa terra del Paititi).

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1GnD0u2a7_U[/youtube]

In seguito a studi di vari archeologi, tra i quali il finlandese Parsinnen, si individuò la prima fortezza incaica nella selva bassa amazzonica. Si tratta della Fortezza di Las Piedras, ubicata non lontano dalle sponde del Rio Beni, quase alla confluenza di questo fiume con il Rio Madre de Dios, in territorio boliviano. All’interno della Fortezza Las Piedras furono trovati molti resti ceramici di chiara derivazione inca.
Dopo l’indivuduazione di Las Piedras rimaneva pertanto l’interrogativo: dove era situata la seconda fortezza inca della quale accennano le cronache antiche?
Nel mio recente viaggio in Rondonia ho potuto portare a termine due spedizioni nelle quali ho approfondito la possibilità che queste antiche cronache abbiano una corrispondenza nella realtà archeologica.
Insieme ad alcuni ricercatori brasiliani ho approfondito lo studio della città perduta di Labirinto, luogo enigmatico che potrebbe essere stato utilizzato da alcuni discendenti della famiglia reale incaica per scopi cerimoniali.
In seguito sono venuto a conoscenza della possibilità di trovare alcune strane rovine nella selva situata nel versante nord del Rio Madeira, sempre nello Stato della Rondonia. Ho deciso pertanto di organizzare una seconda spedizione in terra brasiliana.
Ho inizialmente viaggiato fino ad Abuná, un paesello ubicato sulle rive del Rio Madeira, dove sono venuto in contatto com alcuni anziani che mi hanno confermato la presenza di rovine non ben identificate in un luogo situato a circa un giorno di cammino dalla sponda opposta del fiume.
Quindi ho conosciuto la guida locale Francisco Chogo dos Santos che ha acconsentito ad accompagnarmi, insieme all’aiutante Saviano Bebizao.
L’indomani mattina abbiamo raggiunto la sponda del Rio Madeira e, con l’aiuto di un barcaiolo, abbiamo navigato fino ad un punto situato al di là del fiume, a circa un’ora di navigazione da Abuná.
Da quel punto abbiamo iniziato a camminare in direzione nord-est, nella selva adiacente al Rio Madeira.
E’una zona di selva densa e inondata, infatti in molti punti avevamo l’acqua alle ginocchia. Dopo circa un’ora di camminata, avanzando a colpi di machete, ci siamo trovati di fronte ad un fiume abbastanza profondo detto Simauzinho (Simoncello). L’attraversamento del fiume è stato molto complicato perché la prondità raggiungeva il metro e sessanta centimetri e l’acqua era limacciosa, mentre il fondale era fangoso.
L’ho attraversato con l’acqua al petto, sostenendo il mio zaino in una posizione elevata in modo che non si bagnasse, temendo un attacco di serpenti, caimani o razze di fiume, numerosissime in quella zona.
Quindi abbiamo continuato a camminare per tutta la giornata fino a giungere in un luogo dove vi erano vari macigni giganteschi nel bel mezzo della selva. L’impossibilità di raggiungere il nostro obiettivo in giornata ci ha convinto sulla necessità di approntare un campo base nella prossimità di quei macigni, soprattutto perché nella zona vi era un ruscello dove scorreva dell’acqua fresca e pura.
Mentre le mie guide accendevano il fuoco per cucinare ho proceduto ad esplorare la zona rendendomi conto di star camminando al di sopra della cosidetta terra preta amazzonica, un suolo ricco di resti antropici, come ossa triturate di animali da cortile e pezzi di ceramica utilitaria, segno di un’antica presenza umana nella zona.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=-S1u7RF_9bU[/youtube]

L’indomani mattina abbiamo continuato ad avanzare verso il nostro obiettivo, un’alta collina di origine vulcanica situata a circa 15 chilometri dal Rio Madeira.
In due ore di camminata siamo giunti alle falde dell’alta collina rocciosa. Subito mi sono reso conto di trovarmi in un luogo particolare, dove antichi popoli vissero in passato, sfuttando la posizione elevata sulla selva bassa amazzonica.
Nella cima della collina rocciosa, abbiamo avvistato una alta muraglia, spessa fino ad un metro, ed in alcuni punti alta fino a due metri.
Dopo essere entrati all’interno dell’antica costruzione ho potuto rendermi conto della sua grandezza ed estensione. Si tratta di una muraglia difensiva che circonda l’intera collina rocciosa. Il diametro della muraglia è di circa 200 metri, mente la sua lunghezza totale, ovvero la sua circonferenza, raggiunge i 600 metri.
Dall’interno della costruzione si può osservare la selva bassa amazzonica da una posizione elevata e privilegiata. Si può inoltre riuscire a scorgere una parte del lontano Rio Madeira, situato a circa 12 chilomentri in linea d’aria.
Questa edificazione, che ho denominato “Fortezza del Rio Madeira” (alcuni abitanti di Abuná la conoscono come Serra da Muralla, individuando così la collina, e non il sito archeologico), è, a mio parere, precolombiana, per vari motivi.
Innunzitutto bisogna specificare che i portoghesi giunsero stabilmente presso l’attuale territorio del Rio Madeira solo intorno al 1750. Nel 1776 iniziarono la costruzione del Forte Príncipe da Beira, presso le rive del Rio Guaporé. Se la fortezza del Madeira fosse stata costruita dai portoghesi l’atto di fondazione sarebbe stato registrato in alcune cronache del secolo XVIII, ma non vi è traccia alcuna di tale cronaca.
Escludo inoltre che sai stata costruita da spagnoli perché troveremmo l’atto di fondazione in qualche resoconto dell’impero spagnolo.
Inoltre il tipo di costruzione non è europeo e i portoghesi non avrebbero avuto necessità di costruire una fortezza difensiva cosi distante dal Rio Madeira.
Resta pertanto l’ipotesi che la fortezza sia stata costruita da popoli indigeni amazzonici. La nostra esperienza, però indica che i popoli amazzonici non solevano costruire fortificazioni in pietra, salvo casi rari.
L’ipotesi pertanto che la fortezza del Madeira sia una costruzione inca si rafforza, anche considerando le cronache antiche, che ho citato all’inizio di questo articolo.
Se ulteriori studi archeologici comprovassero la mia ipotesi avremmo trovato la seconda fortezza costruita da Pachacutec, una prova in più che la terra leggendaria del Paititi si situava nell’attuale territorio brasiliano della Rondonia.
Inoltre la Fortezza del Madeira amplia verso occidente la zona d’influenza inca, che fino ad oggi si credeva giungesse solo fino alla fortezza di Las Piedras, presso l’attuale città de Riberalta, in Bolivia.
Dopo aver esplorato la zona, siamo rientrati verso il campo base. Il giorno sucessivo abbiamo camminato verso il Rio Madeira dove nel primo pomeriggio abbiamo incontrato il nostro barcaiolo, che ci stava aspettando per condurci nuovamente ad Abuná.

YURI LEVERATTO
Copyright 2011

www.yurileveratto.com/it

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