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I Meeting di "Daltramontoallalba.it"

   

resoconto curato da Manuel Arbanassi

     

Il 27 Ottobre scorso si è svolto il meeting dell'Associazione culturale, che questa volta ha avuto come meta Agazzano, un paesino accogliente in provincia di Piacenza, e il suo suggestivo castello, risalente all'alto medioevo, e dalla storia singolare. Ma procediamo con ordine, ripercorrendo i passi di questo meeting attraverso gli occhi di una persona che vi partecipava per la prima volta, sperando che questo racconto possa farvi vivere almeno parte di quello che ho provato io nell'essere al meeting. Il viaggio piacevole, in una giornata assolata, abbastanza calda per essere in autunno, si è svolto senza problemi. Siamo arrivati alla cittadina di Agazzano in largo anticipo, e ci siamo presi un pò di tempo per osservare questo piccolo paese collinare, tranquillo, abbastanza silenzioso. Il Castello, nostra meta principale, si trova all'inizio di un avvallamento, un pò discostato dal resto delle abitazioni, ma comunque legato ad esse, quasi una torre di guardia verso il paese.

Abbiamo passato un pò di tempo ad esplorare il paesino, nell'attesa degli altri arrivi, e quando ci siamo ritrovati tutti, svolta la parte "burocratica" (pagato la quota, confermato le presenze, e simili) ci siamo quindi avviati verso il ristorante “Il cervo”, dove si è svolta la cena conviviale. Il cibo è stato ottimo, il servizio altrettanto gradevole, e nel mentre abbiamo avuto modo di conoscere meglio gli altri partecipanti all'incontro.

Una volta mangiato, ci siamo diretti verso la meta principale del nostro incontro, il Castello del paese. Il maniero, conquistato dalla famiglia nel 1300 circa, dopo che il paese era stato saccheggiato da Federico II°, divenne la roccaforte degli Scotti, dando al paese una notevole importanza in quanto capitale tra i feudi familiari, ed essendo stato, pare, anche un centro del commercio locale. Non essendo comunque in una zona particolarmente centrale nei commerci nazionali, non divenne mai un punto nevralgico dell'economia e nella politica di quel tempo. Ma la pace della famiglia non sembra durò a lungo: un'accesa rivalità con la famiglia Arcelli portò quest'ultima ad accusare ingiustamente gli Scotti di ribellione, e i tre fratelli Alberto, Pietro e Giovanni si videro nel 1412 sottrarre le loro terre. Queste, tornarono in possesso dei loro proprietari solamente dopo tre anni, e solo nel 1475, dopo svariate vicende, il castello poté finalmente essere ricostruito. Ma a questo castello, è legata anche la morte di un personaggio controverso e avventuroso: la morte di Pier Maria Scotti, detto “il Buso”, abilissimo condottiero dell'epoca, che ancora si pensa possa abitare tra le mura del castello. Lo stesso castello che lui cercò di saccheggiare. Tale personaggio infatti, durante la famosa guerra tra Guelfi e Ghibellini, passò dalla parte degli ultimi, e non ebbe pietà verso i suoi vecchi alleati. Per questo venne esiliato e scomunicato, ma poco tempo dopo tornò ed espugnò il castello di Agazzano, servendosi persino dell'artiglieria, castello che all'epoca era persino ancora proprietà della stessa famiglia: difatti ne era proprietario Giuseppe Scotti, figlio della coraggiosa Luigia Gonzaga. Ma il condottiero non fece i conti con il suo alleato Astorre Visconti: questi, in preda alla rabbia poiché “il Buso” non voleva cedere parte del bottino, lo fece uccidere e gettare nella fossa del castello, dove venne sepolto. E, quasi cinquecento anni dopo, sotto la luce della luna piena, noi stavamo per visitare quel castello.

Ci ha accolto l'attuale proprietaria, Erica Gonzaga, che, radunatici nel cortile del castello, ci ha raccontato la storia di questa famiglia, mentre il gruppo storico “I Difensori della Rocca” manteneva un'atmosfera di mistero, muovendosi silenziosamente nel castello. Abbiamo quindi visitato il maniero mentre la proprietaria ci illustrava e raccontava pezzi di storia e di usi comuni dell'epoca, rendendo le nostre conoscenze più complete. Oltre a questo, ci ha raccontato di come, a volte, eventi inspiegabili si siano verificati tra quelle mura: l'apparizione di una “dama” vestita di rosso ad una delle finestre che danno sul cortile, e la presenza del “Buso” Pier Maria Scotti. Una volta terminata la visita al castello, abbiamo quindi visitato la residenza adiacente ad esso, anch'essa proprietà della stessa famiglia, costruita nel 1700. Qui abbiamo avuto modo di ammirare antichi oggetti dell'epoca, in questa villa di stampo coloniale. Villa che, comunque, non sembra essere esente da eventi misteriosi simili a quelli del vicino castello. Difatti, forti rumori come di cocci in frantumi sembra che siano stati sentiti da diverse persone, come anche, si narra, che quando la gente si radunava a tavola, uno ad uno venissero chiamati per nome dall'ingresso. Ove, una volta giunti, non trovavano mai nessuno ad attenderli. Finita la visita alla residenza della famiglia Gonzaga siamo tornati al castello, ove ad aspettarci c’erano gli armigeri della compagnia “I Difensori della Rocca”, che hanno effettuato una splendida rievocazione storica dei combattimenti con spade e altre armi in uso nel medioevo.

Abbiamo concluso quindi l'interessante visita a questo castello, che ci ha lasciato con una forte curiosità, e in attesa dei prossimi sviluppi e ricerche in programma da parte dell'Associazione. Ma, almeno per il momento, non abbiamo potuto fare altro che ringraziare sentitamente la nostra guida per questa notte, e ritirarci, immersi nei nostri pensieri, con l'impressione di aver vissuto un pizzico di storia antica. Una curiosità: Il castello, già nel primo pomeriggio, ha tenuto alto il nostro interesse...quando “qualcuno” ha bussato alla porta, senza che nessuno, tranne chi era all'interno, lo sentisse. Lasciando sorpresi noi, che attendevamo fuori, quando ci trovammo davanti il volto della signora che ci chiedeva cosa ci servisse. Un piccolo assaggio forse?

  

     

   

          

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO MEETING!