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  Castello di San Martino (Soverzano - Bologna)

a cura di Maxim79

         

Siamo a Soverzano vicino a Minerbio (Bo), qui sorge circondato da un boschetto il castello di San Martino o dei Manzoli. Questo splendido castello ancora in ottime condizioni vede le sue origini nel 1411 quando i Manzoli costruirono il castello come dimora aristocratica attorno all'antica torre degli Ariosti che sorgeva al limitare della palude fin dal duecento, oggi è ancora la ma appunto sopraelevata e circondata dal castello. Il maniero pur essendo nato come dimora aristocratica e stato munito però di difese di tipo militare come mura, merli e fossati. La storia ci racconta che agli inizi del Cinquecento il comune di Bologna diede al ricchissimo Marchione Manzoli un prigioniero d'alto rango da custodire, e lui lo accolse come un'ospite. Questo prigioniero non era altro che il cardinale Medici che dopo poco divenne Papa. Questa amicizia con il Papa gli fruttò il feudo di S. Martino di Soverzano, un feudo vero alla maniera antica con diritto di sangue sui sudditi. Gli anni passavano tranquilli, Marchione viveva un po' nel feudo e un po' a Bologna nel palazzo di Strada San Donato, il castello era usato più come casa di campagna. Le cose incominciarono ad andare male la prima volta nel 1527 quando passò l'esercito spagnolo. Erano quei lanzichecchi che per volere di Carlo V andavano a saccheggiare Roma. Il rischio fu veramente grosso perché Carlo V non pagandoli dava la libera facoltà di ammazzare, violentare e saccheggiare a piacimento. Marchione molto affezionato al suo castello pagò il "pizzo" e riuscì a tenere buoni quella banda di assassini. Quando alla fine se ne andarono lasciarono il castello intatto, ma le campagne intorno erano in rovina. I guai per Marchione però non erano che all'inizio. Infatti nella notte del primo dicembre dello stesso anno fu assassinato con i servi mentre usciva da una casa da gioco a Bologna. Il movente non fu mai scoperto una rapina o forse vendetta. Pochi anni dopo il feudo fu abolito ma Marchione morì ancora da padrone con i diritti di sangue, infatti furono giustiziate delle persone alle porte del castello, castello al quale il povero Marchione non potè più tornare da vivo... La leggenda narra che la sera del 1° dicembre il fantasma di Marchione compaia alle porte del castello come di ritorno da quella serata passata a Bologna.

    
     

      

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