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Segno Satanico nella Porta della Pace

Segnalato da un nostro collaboratore

     

L'ARENA
IL GIORNALE DI VERONA
Giovedì 14 Novembre 2002 provincia Pagina 28
Ernesto Lamagna, scultore e segretario della Pontificia accademia dei
Virtuosi, definisce "inquietante" l'opera destinata a Betlemme

      

"Segno satanico nella porta della Pace"

       

Secondo l'artista la prova è la stella rovesciata "Strano che sia sfuggita a tanti uomini di Chiesa". "In quella porta c'è un simbolo satanico". Ernesto Lamagna, scultore di fama internazionale, non ha dubbi su un aspetto a suo dire inquietante di quello che ormai è diventato un'immagine della solidarietà veronese con la Palestina. Si tratta della "Porta della pace", imponente opera in bronzo raffigurante la nascita di Cristo realizzata dallo scultore senese Roberto Joppolo in una fonderia veronese e destinata alla chiesa di Santa Caterina, adiacente la basilica della Natività di Betlemme. La fonte della clamorosa "scomunica" è autorevole. Lamagna, infatti, è segretario della Pontificia accademia dei virtuosi al Pantheon, istituzione che dipende direttamente dal cardinale Paul Poupard, il ministro della Cultura della Santa Sede. Lamagna è reduce da lunghi soggiorni a Villafranca, dove ha seguito la fusione di alcune sue opere nei laboratori dell'"Artebronzo" di viale Primo maggio. L'ultima, una scultura di cinque metri raffigurante un angelo e destinata al nuovo policlinico di Roma, è stata recentemente inaugurata alla presenza dello stesso cardinal Poupard nel giardino di villa Cavriani a Mozzecane. A Verona, l'artista romano ha avuto modo di osservare con attenzione il portale che, un anno fa era stato benedetto dal Papa in piazza San Pietro, davanti all'ambasciatore palestinese Nemmer Hammad. Secondo Lamagna la "firma" del diavolo sarebbe la vistosa stella a cinque punte che fa da sfondo alla scena della Natività. A differenza di come viene solitamente raffigurata, essa ha la punta rivolta verso il basso. "Non mi permetto di giudicare l'opera da un punto di vista artistico", afferma l'accademico pontificio, "ma la stella a cinque punte rovesciata da sempre è il simbolo del l'anticristo, quindi un segno satanico. È come la croce rivoltata. La punta dovrebbe essere rivolta in alto a significare la croce, l'albero della vita, che unisce la terra al cielo. Dovrebbe essere il simbolo della luce che schiarisce le tenebre. Mi meraviglio che questa cosa sia sfuggita all'artista e ai committenti, che sono dei religiosi. Tutto ciò mi lascia senza parole. Gli antichi, quando facevano un'opera d'arte, si documentavano sulla simbologia. C'era uno studio attento e se non avevano una preparazione specifica erano supportati dai teologi. Poi c'è un altro particolare che denota perlomeno mancanza di buon gusto: vi è raffigurato Giovanni Paolo II col viso quasi appoggiato al sedere del bue. Mi ricorda l'elefantino della Minerva del Bernini col didietro rivolto verso i gesuiti". Il portale pesa dodici quintali, è alto due metri e cinquanta e largo uno e quaranta. Vi sono ritratti anche San Francesco d'Assisi, in omaggio ai frati francescani custodi di Terra Santa, ai quali lo scultore senese ha donato l'opera e il Papa nell'atto di varcare la soglia della chiesa di Betlemme. Guerra permettendo, verrà inaugurata il prossimo natale, in dicembre. Nell'intenzione dei suoi promotori ecclesiastici, diventerà la quinta "porta santa" della cattolicità. "Il fatto che venga portata a Betlemme, poi, è la cosa più sconcertante", continua Lamagna. "Tra l'altro ciò che cattura subito l'attenzione è proprio la stella. Tutto il resto passa in secondo piano. Ripeto: è un simbolo satanico". Tale interpretazione è confermata, in parte, anche da Raffaella Di Marzio, del Gris, Gruppo di ricerche sul sacro, di Roma: "Non sono esperta in arte sacra e quindi non mi esprimo sul valore artistico dell'opera, ma la stella fatta così è un simbolo satanico e spesso viene associato ad altri simboli in uso per riti magici di vario genere". Si tratta del pentagramma rovesciato che in alcune raffigurazioni include un idolo dalla testa caprina: il Baphomet venerato, ai tempi delle Crociate, dalla setta musulmana degli "Assassini". L'autore del portale bronzeo, Roberto Joppolo, artista conosciuto in tutto il mondo, è un pezzo da novanta dell'arte sacra. Le sue opere più famose sono il monumento a San Massimiliano Kolbe, che fu esposto in piazza San Pietro in occasione della canonizzazione del martire polacco e l'"Albero dell'umanità" in bronzo, realizzato per i giardini vaticani in ricordo del Giubileo dei governanti svoltosi il 5 novembre 2000.

    

Per ulteriori informazioni e per le foto della porta della pace è sufficiente visitare il sito dello scultore.

          

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